Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco Scheda Agiografica: San Filippo Neri S0526 ; EP065
Filippo (Firenze 1515 - Roma 26 maggio 1595), sacerdote (1551), fondò l'Oratorio che da lui ebbe il nome. Unì all'esperienza mistica, che ebbe le sue più alte espressioni specialmente nella celebrazione della Messa, una straordinaria capacità di contatto umano e popolare. Fu promotore di forme nuove di arte e di cultura. Catechista e guida spirituale di straordinario talento, diffondeva intorno a sé un senso di letizia che scaturiva dalla sua unione con Dio e dal suo buon umore.
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Antifona d'ingresso
L'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori
per mezzo dello Spirito che abita in noi.
(T.P. Alleluia). (Cf. Rm 5,5)
Colletta
O Dio, che sempre esalti i tuoi servi fedeli
con la gloria della santità,
infondi in noi il tuo santo Spirito,
che infiammò mirabilmente il cuore di san Filippo [Neri].
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
At 18,9-18
In questa città io ho un popolo numeroso.
Dagli Atti degli Apostoli
[Mentre Paolo era a Corìnto,] una notte, in visione, il Signore gli disse: «Non aver paura; continua a parlare e non tacere, perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male: in questa città io ho un popolo numeroso». Così Paolo si fermò un anno e mezzo, e insegnava fra loro la parola di Dio.
Mentre Gallione era proconsole dell'Acàia, i Giudei insorsero unanimi contro Paolo e lo condussero davanti al tribunale dicendo: «Costui persuade la gente a rendere culto a Dio in modo contrario alla Legge». Paolo stava per rispondere, ma Gallione disse ai Giudei: «Se si trattasse di un delitto o di un misfatto, io vi ascolterei, o Giudei, come è giusto. Ma se sono questioni di parole o di nomi o della vostra Legge, vedetevela voi: io non voglio essere giudice di queste faccende». E li fece cacciare dal tribunale. Allora tutti afferrarono Sòstene, capo della sinagòga, e lo percossero davanti al tribunale, ma Gallione non si curava affatto di questo.
Paolo si trattenne ancora diversi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s'imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. A Cencre si era rasato il capo a causa di un voto che aveva fatto.
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l'Altissimo,
grande re su tutta la terra.
Egli ci ha sottomesso i popoli,
sotto i nostri piedi ha posto le nazioni.
Ha scelto per noi la nostra eredità,
orgoglio di Giacobbe che egli ama.
Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.
Canto al Vangelo (Lc 24,46.26)
Alleluia, alleluia.
Cristo doveva patire e risorgere dai morti,
ed entrare così nella sua gloria.
Alleluia.
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Vangelo
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Gv 16,20-23
Nessuno potrà togliervi la vostra gioia.
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Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Gesù ci ha promesso una gioia che nessuno ci può togliere. Con la fiducia che la nostra preghiera, compiuta con i gemiti del suo Spirito, sarà esaudita, diciamo:
Rendici degni della tua gioia, Signore.
- Ti preghiamo per i pastori della Chiesa: forti della tua continua assistenza, servano con totale dedizione il popolo affidato alle loro cure:
- Ti preghiamo per tutti gli evangelizzatori: nel diffondere la buona novella del vangelo sappiano superare ogni paura e intimidazione:
- Ti preghiamo per tutti coloro che soffrono nel corpo e nello spirito a causa del vangelo o della giustizia: siano confortati dalla speranza che la loro tristezza si cambierà in gioia:
- Ti preghiamo per quanti si dedicano al sollievo delle sofferenze e miserie umane: sentano di servire la passione di Cristo prolungata nei fratelli:
- Ti preghiamo per tutti noi: nella fede comprendiamo il valore e il significato delle sofferenze quotidiane se vissute in unione con Cristo:
- Per i poveri, i malati, gli anziani della parrocchia. Preghiamo.
- Per le madri tentate di interrompere la maternità. Preghiamo.
D Dio, che hai posto nell'ora suprema del Cristo il segno generatore della nuova vita dell'umanità, concedi a noi di partecipare con fede alle sofferenze della Chiesa nostra madre nel generare l'umanità nuova. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte
Accogli questo sacrificio di lode, o Signore,
e fa' che sull'esempio di san Filippo
siamo sempre lieti di donare la vita
a gloria del tuo nome e a servizio dei fratelli.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Come il Padre ha amato me,
anche io ho amato voi.
Rimanete nel mio amore (T.P. Alleluia). (Gv 15,9)
Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai fatto gustare il pane del cielo,
fa' che a imitazione di san Filippo
desideriamo sempre questo cibo
che ci dona la vera vita.
Per Cristo nostro Signore.
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don Marco Scandelli (Omelia del 22-05-2020)
La sofferenza è solo un "passo in più" verso la vera gioia!
#2minutiDiVangelo
Commento al Vangelo di Venerdì 22 Maggio di don Marco Scandelli
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Giovanni 16,20-23a
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Le persone che hanno sofferto di più spesso sono le più accoglienti. Come una madre ama il proprio figlio, perché ha conosciuto le doglie del parto, così anche chi nella vita ha incontrato ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 22-05-2020)
Gesù qui ci parla del mistero del dolore. Se Dio che soffre per noi più di noi permette certe prove nella nostra vita a quale pienezza ci vorrà portare? Da quali pericoli ci vorrà proteggere? Il mondo si rallegra di gioie fasulle che prima o poi possono rivelare la loro ingannevolezza Gesù ci fa gra ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 11-05-2018)
Commento su Gv 16, 23
«Ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla.»
Gv 16, 23
Come vivere questa Parola?
La ragione ultima della nostra gioia è vedere Gesù, il suo volto. Già i salmi cantavano "Il tuo volto, Signore, io cerco ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 26-05-2017)
Commento su Gv 16, 22-23
"Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla. In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà".
Gv 16, 22-23
Come v ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 06-05-2016)
Commento su Gv 16, 20-22
In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sof ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 15-05-2015)
La nostra tristezza si tramuterà in gioia! Gesù, ovviamente, si riferisce al momento contingente che sta vivendo. I suoi discepoli sono spaesati a causa degli strani discorsi che sta facendo il Signore... Sono lontani anni luce dal capire il dramma che sta per investire lui e loro. Gesù no. Pienamen ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 15-05-2015)
Commento su At 18, 14-15
«Se si trattasse di un delitto o di un misfatto, io vi ascolterei, o Giudei, come è giusto. Ma se sono questioni di parole o di nomi o della vostra Legge, vedetevela voi: io non voglio essere giudice di queste faccende».
At 18, 14-15
Come vivere questa Parola?
Luca accompagna Paolo nei suoi viag ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 30-05-2014)
Gesù sa che la sua fine è vicina, sa che lo aspetta un epilogo drammatico della sua missione. Ha raccolto le sue ultime forze con immensa lucidità per raccogliere accanto a sé i suoi ignari apostoli. Ma non basta. Potrebbe chiedere aiuto, invocare un sostegno, pretendere un po' di attenzione. Non lo ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 10-05-2013)
Commento su Gv 16,20-23a
Il difficile discorso che abbiamo iniziato ieri continua oggi con un colpo d'ali che ci mette proprio di buonumore. È inevitabile che ci siano dei momenti di fatica e di stanca nel nostro percorso: ai discepoli la sofferenza non viene evitata. A volte sono sofferenze che provengono dall'esterno, alt ... (continua)