Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde AO240 ;
Quante volte devo perdonare? Buon senso, opportunità, giustizia umana sono termini insufficienti per comprendere adeguatamente la morale cristiana; e non solo perché Cristo è venuto a perfezionare la legge. "Occhio per occhio e dente per dente", come fu detto agli antichi è una norma che Cristo, nella sua autorità di legislatore supremo, dichiara superata. Ma c'è qualche cosa di più. Dopo la morte redentiva di Cristo l'uomo si trova in una situazione nuova: l'uomo è un perdonato. Il debito gli è stato rimesso, la sua condanna cancellata. "Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio" (2Cor 5,21). Il Padre ormai ci vede in Cristo: figli giustificati. Il mio peccato può ancora indebolire il mio rapporto filiale con il Padre, ma non può eliminarlo. Più che dal suo peccato l'uomo è determinato dal perdono infinitamente misericordioso di Dio: "Il peccato dell'uomo è un pugno di sabbia - così san Serafino di Sarov - la misericordia divina un mare sconfinato". La miseria umana s'immerge nell'accoglienza purificatrice di Dio. Se questa è la novità portata da Cristo, anche il perdono umano deve adeguarsi ai parametri divini: "Siate misericordiosi come misericordioso è il Padre vostro" (Lc 6,36). Se il Padre guarda l'uomo come perdonato in Cristo, io non lo posso guardare come un condannato. Se il Padre ci accoglie in Cristo così come siamo per trasfigurarci in lui, l'accoglienza benevola diventa un bisogno della vita, una beatitudine. La comunità cristiana non pretende di essere una società di perfetti, ma vuole essere un luogo di perdono, una società di perdonati che ogni giorno gusta la gioia della benevolenza paterna e desidera renderla manifesta nel perdono reciproco.
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Antifona d'ingresso
Dona pace, o Signore, a quanti in te confidano;
i tuoi profeti siano trovati degni di fede.
Ascolta la preghiera dei tuoi servi
e del tuo popolo, Israele. (Cf. Sir 36,18)
Colletta
O Dio, creatore e Signore dell'universo,
volgi a noi il tuo sguardo,
e fa' che ci dedichiamo con tutte le forze al tuo servizio
per sperimentare la potenza della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure (Anno A):
O Dio, che ami la giustizia e ci avvolgi di perdono,
crea in noi un cuore puro a immagine del tuo Figlio,
un cuore più grande di ogni offesa,
più luminoso di ogni ombra,
per ricordare al mondo il tuo amore senza misura.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
Sir 27,33-28,9
Perdona l'offesa al tuo prossimo e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.
Dal libro del Siràcide
Rancore e ira sono cose orribili,
e il peccatore le porta dentro.
Chi si vendica subirà la vendetta del Signore,
il quale tiene sempre presenti i suoi peccati.
Perdona l'offesa al tuo prossimo
e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.
Un uomo che resta in collera verso un altro uomo,
come può chiedere la guarigione al Signore?
Lui che non ha misericordia per l'uomo suo simile,
come può supplicare per i propri peccati?
Se lui, che è soltanto carne, conserva rancore,
come può ottenere il perdono di Dio?
Chi espierà per i suoi peccati?
Ricòrdati della fine e smetti di odiare,
della dissoluzione e della morte e resta fedele ai comandamenti.
Ricorda i precetti e non odiare il prossimo,
l'alleanza dell'Altissimo e dimentica gli errori altrui.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.
Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.
Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;
quanto dista l'oriente dall'occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.
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Seconda lettura
Rm 14,7-9
Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore.
Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.
Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 13,34)
Alleluia, alleluia.
Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Alleluia.
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Vangelo
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Mt 18,21-35
Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
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Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: "Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa". Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: "Restituisci quello che devi!". Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: "Abbi pazienza con me e ti restituirò". Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: "Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?". Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli (Dall'Orazionale CEI 2020)
Certi che il Signore Gesù è presente là dove i fratelli sono riuniti nel suo nome, rivolgiamo al Padre la nostra umile e fiduciosa preghiera.
Preghiamo insieme e diciamo: Proteggi la tua famiglia, Signore.
1. Per la santa Chiesa: sostenuta dalla potenza dello Spirito Santo superi ogni tentazione che le viene dal mondo e operi incessantemente a edificare il regno di Dio nella giustizia e nell'amore. Preghiamo.
2. Per i candidati al ministero presbiterale: si dispongano a lasciarsi conformare dallo Spirito a Cristo buon pastore, per il bene dell'intera umanità. Preghiamo.
3. Per gli uomini di governo e gli amministratori del bene comune: superando ogni interesse di parte promuovano la giustizia e la solidarietà. Preghiamo.
4. Per i fratelli afflitti da malattia e da ogni genere di prova: nella partecipazione al mistero della santa Croce ricevano conforto, consolazione e incoraggiamento. Preghiamo.
5. Per noi che partecipiamo a questa Eucaristia: il Signore ci conceda di fare della nostra vita un umile e generoso servizio ai fratelli. Preghiamo.
O Dio onnipotente ed eterno, tu sei il nostro unico Signore e vuoi che ti amiamo sopra ogni cosa: esaudisci le nostre preghiere e conformaci al Figlio tuo, che con te vive e regna nei secoli dei secoli.
Preghiera sulle offerte
Ascolta con bontà, o Signore, le nostre preghiere
e accogli le offerte dei tuoi fedeli,
perché quanto ognuno offre in onore del tuo nome
giovi alla salvezza di tutti.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Quanto è prezioso il tuo amore, o Dio!
Si rifugiano gli uomini all'ombra delle tue ali. (Sal 35,8)
Oppure:
Il calice della benedizione che noi benediciamo
è comunione con il Sangue di Cristo.
Il pane che noi spezziamo
è comunione con il Corpo di Cristo. (1Cor 10,16)
Oppure (Anno A):
Il Padre mio non perdonerà a voi,
se non perdonerete al vostro fratello. (Mt 18,35)
Preghiera dopo la comunione
La forza del tuo dono, o Signore,
operi nel nostro spirito e nel nostro corpo,
perché l'efficacia del sacramento ricevuto
preceda e accompagni sempre i nostri pensieri e le nostre azioni.
Per Cristo nostro Signore.
In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli è simile a un re ... (continua)
don Fabio Rosini (Omelia del 13-09-2020)
Commento al Vangelo del 13 settembre
... (continua)
Bella prof! - don Gianmario Pagano (Omelia del 13-09-2020)
Perché siamo obbligati a perdonare?
... (continua)
don Roberto Seregni (Omelia del 13-09-2020)
Settanta volte sette
Ci sono certe pagine del Vangelo che dovrebbero farci sobbalzare sulla sedia, ma i nostri occhi sono cosí opachi e i nostri cuori cosí tiepidi che non ci rendiamo nemmeno conto della grandezza e della bellezza della Parola di Gesù. Ascoltiamo il Vangelo con lo stesso entusiasmo di un bambino davanti ... (continua)
don Lucio D'Abbraccio (Omelia del 13-09-2020)
Impariamo a perdonare
Siamo sempre all'interno del capitolo 18 del vangelo secondo Matteo. Domenica scorsa si parlava della correzione fraterna, oggi, invece, del perdono. L'evangelista, infatti, narra che Pietro si avvicina a Gesù e gli chiede: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò ... (continua)
Luca Rubin (Omelia del 13-09-2020)
Sette e settanta: tutto e tutti
Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?
Pensava di essere generoso Pietro: perdonare sette volte è davvero indice di grande pazienza. Eppure usa un verbo che dice ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 13-09-2020)
Fatti d'infinito
Quando recito il Padre Nostro, in fondo in fondo mi auguro che il destinatario non ascolti bene quanto gli sto chiedendo verso la conclusione della preghiera: "Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori", dove per debiti - lo sappiamo bene - si intendono gli errori, le ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 13-09-2020)
Solo un cuore pulito lascia intravedere Dio
Ci sentiamo tutti santi. A dire il vero alcuni no (e quelli sono i più santi).
La santità è la purezza di un cuore che è talmente trasparente che lascia vedere Dio. Spesso però il nostro cuore è inquinato e sporcato dal peccato.
Ma siccome tutti pensiamo che il peccato sia solo uccidere qualcu ... (continua)
don Marco Scandelli (Omelia del 13-09-2020)
#2minutiDiVangelo - Domenica 13/9 - Perdonare non è da scemi. É il modo per verificare la fede!
Commento al Vangelo di domenica 13 settembre 2020 - XXIV settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Matteo 18 21-35
Perdonare è roba da scemi? Può essere. Ma la parabola successiva ci fa capire che se anche fosse roba da scemi, ci conviene di più perdona ... (continua)
don Roberto Rossi (Omelia del 13-09-2020)
Come il padre ha usato misericordia a noi, anche noi...
La parabola è molto chiara, la conclusione gravida di conseguenze: "Così anche il Padre vostro farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello..." Mi accorgo che abbiamo bisogno di metterci davanti a Dio, per contemplare il suo amore, la sua tenerezza, per contemplare, credere ... (continua)
Cerco un cuore
La Luce per interpretare nel modo più autentico la Parola che oggi abbiamo tra le mani, ci viene dal meraviglioso ritornello del salmo e poi da tutto il salmo 102 che ci aiuta a meditare quello che Dio ci dice: "Il Signore è buono e grande nell'amore". Noi ripetiamo più volte, come una preghiera con ... (continua)
La presenza che perdona
È probabile che una delle peggiori malattie spirituali che possano catturare il cristiano sia quella dell'"alzheimer spirituale". Ci si permetta di osare questo accostamento, pensando a quanto faccia invecchiare e soprattutto irrigidire la persona la progressiva perdita di memoria. I ricordi sparisc ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 13-09-2020)
Lectio Divina - XXIV Domenica del Tempo Ordinario - Anno A
Per rendere grande la nostra comunita? cristiana "on line" e poter intensificare la nostre attivita? di preghiera, ti chiediamo di aprire la pagina sottostante e cliccare sulla scritta ISCRIVITI. Con questo piccolo gesto contribuirai a questo nuovo modo di evangelizzazione. GRAZIE da tutta la Redazi ... (continua)
don Alfonso Giorgio Liguori (Omelia del 13-09-2020)
Non ti dico fino a sette, ma a settanta volte sette
... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 13-09-2020)
La misura del perdono è perdonare senza misura
«Non fino a sette, ma fino a settanta volte sette», sempre: l'unica misura del perdono è perdonare senza misura. Gesù non alza l'asticella della morale, porta la bella notizia che l'amore di Dio non ha misura. E lo racconta con la parabola dei due debitori. Il primo doveva una cifra iperbolica al su ... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 13-09-2020)
Ti perdono per due motivi
Invito a perdonare il prossimo.
La parabola che il Cristo risuscitato propone per noi oggi è una autorevole commento alla petizione della preghiera del «Padre nostro» e all'ammonizione che segue subito dopo, attestata solamente nel Vangelo secondo Matteo: «Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li ... (continua)
Commento su Matteo 18,21-35
Il filo conduttore della liturgia di oggi è quello del perdono reciproco, gioioso, generoso ed illimitato. Siamo nel capitolo 18 del Vangelo secondo Matteo, dove l'evangelista ci propone il "Discorso della comunità" ovverosia un discorso che raccoglie vari detti di Gesù inerenti i rapporti fraterni ... (continua)
mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola (Omelia del 13-09-2020)
Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno?
... (continua)
padre Paul Devreux (Omelia del 13-09-2020)
Più che di perdono, parliamo del dono della vita, impagabile.
Immaginate che io riesco a comprarmi un appartamentino per affittarlo. Dopo un mese spero di incassare l'affitto ma non arriva. Idem dopo due, tre mesi, e cosi via. Dopo un anno di questa storia è strano se mi arrabbio? Chi è il cattivo, ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 13-09-2020)
Il perdono illimitato e infinito di Dio, modello del nostro perdonarci vicendevole
Dopo il richiamo alla correzione fraterna di domenica scorsa, oggi ci vengono presentate alcune pagina della Bibbia, nella liturgia della parola della XXIV domenica del tempo ordinario, che ha attinenza con la misericordia e il perdono. Iniziando dal testo della prima lettura tratta dal libro del Si ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 13-09-2020)
Un ragazzo di 23 anni si trovava in fila alla cassa al supermercato perché la mamma era malata e gli aveva chiesto aiuto. Lui era sotto esame e dunque aveva fretta di tornare a studiare. Si distrae guardando i dolciumi esposti da un lato e quando torna a guardare la fila vede che una signora gli è p ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 13-09-2020)
La Parola - Commento al Vangelo di Matteo (Mt 18,21-35)
... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 13-09-2020)
Quante volte dovrò perdonare?
"Il rancore e l'ira sono un abominio. Perdona l'offesa del tuo prossimo e allora ti saranno rimessi i peccati. Se qualcuno conserva la collera verso un altro uomo, come oserà chiedere la guarigione al Signore? Egli non ha misericordia per l'uomo suo simile, e osa pregare per i propri peccati?" Era s ... (continua)
Paolo De Martino (Omelia del 13-09-2020)
Dio perdona gratis!
La splendida parabola che Gesù ci regala in questa domenica, prende avvio da una domanda di Pietro.
Lui, uomo concreto, ex-pescatore di Cafarnao, vuole una regola precisa sul perdono, un limite oltre il quale il discepolo si possa sentire esentato dal concedere il perdono.
Pietro fa un gesto str ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 13-09-2020)
Il perdono, la fede e la grazia
"Chi non ha fede non può aver grazia" insegnava San Francesco di Paola e anche se non immediatamente si riferiva a questi concetti per implicito voleva dire che nessuno può ottenere grazie e benefici dal Signore quando omette di osservare i suoi Comandamenti.
Aver fede del resto corrisponde a crede ... (continua)
Commento su Matteo 18,21-35
Eccoci al famoso Vangelo delle 70 volte 7!...
Pietro e, come lui, anche noi, è convinto, siamo convinti che a tutto c'è un limite, soprattutto alle offese: si perdona una volta, due; quella che fa tre non si perdona più, si rompe il rapporto, si chiude la relazione... Non c'è fede che tenga.
Poi s ... (continua)
Mi decido o no a perdonare i miei debitori?
1:Perdona i nostri debiti, come noi li perdoniamo ai nostri debitori
Dopo aver ascoltato la parabola del Vangelo, possiamo dire che qui troviamo la spiegazione dell'invocazione della preghiera del Padre nostro: "Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori".
Subito dop ... (continua)
Monastero Domenicano Matris Domini (Omelia del 17-09-2017)
Commento su Mt 18,21-35
Collocazione del brano
Il brano che leggiamo questa domenica segue immediatamente quello di domenica scorsa, in cui Gesù ci dava alcune indicazioni su come superare in comunità i problemi che potevano sorgere tra due o più persone. Oggi l'insegnamento di Gesù si approfondisce nel parlare del perdon ... (continua)
Monastero Domenicano Matris Domini (Omelia del 17-09-2017)
Commento su Rm 14,7-9
Collocazione del brano
Terminiamo la nostra lettura della lettera ai Romani con un brano tratto dal secondo blocco delle esortazioni di fine lettera. Questo blocco si dedica ai rapporti all'interno della comunità. In particolare Paolo si dedica alla contrapposizione tra deboli e forti. Probabilmen ... (continua)
Audio commento alla liturgia - Mt 18,21-35
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
don Claudio Doglio (Omelia del 17-09-2017)
Rancore e ira sono cose orribili
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
don Marco Pozza (Omelia del 17-09-2017)
Un piano di rientro per debitori indebitatisi di debiti
Si era indebitato in una misura pari a "fin-sopra-i-capelli": cioè «gli doveva diecimila talenti», praticamente il debito di un'intera città popolata. Chiedo di portare pazienza: nell'agire di Cristo non c'è amore senza esagerazione. Messo al muro dagli strozzini, o chi per loro, quel servo è nel pa ... (continua)
don Maurizio Prandi (Omelia del 17-09-2017)
La dismisura dell'amore di Dio
Riprendo l'introduzione della scorsa settimana... è importante ricordare che le parole che abbiamo ascoltato vengono dal capitolo XVIII del vangelo di Matteo, che riporta il quarto dei discorsi di Gesù: il discorso ecclesiale! Dopo il discorso programmatico ? Le beatitudini, il discorso missionario ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 17-09-2017)
?Come noi li rimettiamo ai nostri debitori?? Speriamo di no...
Non so se si usi ancora, ma quand'ero piccolo io, in occasione della festa della mamma (anche del papà, ma più in quella della mamma) era usanza scriverle una letterina corredata da tanti cuoricini e fiorellini, il cui contenuto era più o meno sempre lo stesso, anno dopo anno: oltre ai ringraziament ... (continua)
Perdono no stop!
Clicca qui per la vignetta della settimana.
Mi ricordo di aver letto sopra la porta di un confessionale la scritta "va' e non peccare più", presa da quello che Gesù aveva detto alla donna salvata dalla lapidazione nel racconto del Vangelo di Giovanni (capitolo 8). La scritta era posta lì per rico ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 17-09-2017)
L'unica misura del perdono è perdonare senza misura
«Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette», cioè sempre. L'unica misura del perdono è perdonare senza misura. Perché il Vangelo di Gesù non è spostare un po' più avanti i paletti della morale, ma è la lieta notizia che l'amore di Dio non ha misura. Perché devo perdonare? Perché cance ... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 17-09-2017)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Paolo Ricciardi
Nel pluripremiato film "Schindler list" di Spielberg, sulla tragedia dell'olocausto, c'è un famoso dialogo tra il protagonista, Oskar Schindler e il terribile comandante nazista Goeth, sul tema del (vero) potere.
A Goeth che sostiene ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 17-09-2017)
Oggi è una domenica davvero speciale! Perché Gesù ci racconta una storia per svelarci qualcosa di suo Padre! E insieme a questo ci indica una scorciatoia verso il Paradiso! Quindi dobbiamo fare molta attenzione.... alla storia che sta per iniziare...
Un lunedì mattina come tanti, Luca arriva dalla ... (continua)
Missionari della Via (Omelia del 17-09-2017)
Il Vangelo di oggi ci pone dinanzi alla radicalità dell'amore che Dio dona e chiede, un amore disposto e capace di perdonare settanta volte sette, cioè sempre. Ma come è possibile farlo? Anzitutto Dio ci rende capaci di farlo, a noi chiede di essere disposti a farlo!
Sì, ma quello mi ha fatto una c ... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 17-09-2017)
Il perdono ti porta nel futuro
Non si può veramente comprendere che cos'è la correzione fraterna come atto di amore (cfr. il vangelo di domenica scorsa), se non si accoglie sinceramente il messaggio inequivocabile del vangelo di questa domenica. Quella senza questo non si può illuminare agli occhi del nostro cuore, e viceversa. P ... (continua)
don Luciano Cantini (Omelia del 17-09-2017)
La libertà del perdono
Quante volte
È strano come il mondo viaggi sui numeri: si fanno statistiche, ricerche di mercato, sondaggi, bilanci, previsioni, preventivi. I numeri si confrontano, si raffrontano, si percentualizzano, offrono un'immagine paragonabile della realtà. Sono immagini, quelle numeriche, forse reali ma e ... (continua)
dom Luigi Gioia (Omelia del 17-09-2017)
L'igiene del cuore
Rancore e ira sono cose orribili e il peccatore le porta dentro. Chi di noi non è mai stato preda del rancore o del risentimento? Sono sentimenti che ognuno di noi conosce purtroppo bene. La mia percezione dell'altra persona cambia totalmente, vedo solo il male che mi ha fatto o che credo mi abbia f ... (continua)
dom Luigi Gioia (Omelia del 17-09-2017)
L'igiene del cuore
Rancore e ira sono cose orribili e il peccatore le porta dentro. Chi di noi non è mai stato preda del rancore o del risentimento? Sono sentimenti che ognuno di noi conosce purtroppo bene. La mia percezione dell'altra persona cambia totalmente, vedo solo il male che mi ha fatto o che credo mi abbia f ... (continua)
#StradeDorate - Commento su Matteo 18,21-35
... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 17-09-2017)
Fabbricare peccatori
Nel mio ministero voglio fabbricare peccatori.
Così pare si sia presentato il giovane padre David Maria Turoldo ad un immagino perplesso e timido Cardinal Montini neo-eletto vescovo di Milano alla fine degli anni Cinquanta.
Eppure in quella intuizione, che allora pareva inopportuna e stramba, c'er ... (continua)
Morire all'odio e vivere nella gioia del perdono
La parola di Dio della XXIV domenica del tempo ordinario ci invita al perdono reciproco da attuare in ogni situazione e sempre, senza limiti di numeri, di persone, di spazio e di consistenza del danno ricevuto o dell'offesa avuta. Bisogna perdonare, ma anche chiedere perdono se siamo stati noi ad of ... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 17-09-2017)
Il vangelo col Papa in Colombia
Il papa Francesco è appena stato in Colombia, quasi a sancire con il suo interessamento un fatto storico, la fine di un interminabile conflitto che ha insanguinato quel Paese: la fine, perché una delle due parti ha deciso di rinunciare alla violenza e così ristabilire la pace sociale. Sembra l'attua ... (continua)
Commento su Matteo 18,21-35
Ma, avete sentito che cosa scrive Ben Sirach (Siracide)?
La pagina che abbiamo ascoltato sembra tratta da un testo del Nuovo Testamento...
In realtà il Siracide non è molto distante in linea temporale dai Vangeli: si tratta di un libro scritto in ebraico intorno al 180 a.C. e riscritto, in greco, ... (continua)
Carla Sprinzeles (Omelia del 17-09-2017)
Oggi le letture mettono in evidenza un tema di permanente utilità. Che cosa cambia nella propria identità e nell'agire, che si "converte", chi si apre a Dio nel cammino della fede. Non basta agire secondo coscienza, in base a scelte di bontà, misurata dall'evitare il male e fare il bene? Già nel cam ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 17-09-2017)
Commento su Matteo 18,21-35
Contro chi sono i peccati? E qual è la differenza tra quelli contro Dio e quelli contro gli altri? Anche in questo Vangelo Gesù lega la terra al cielo, il perdono di Dio al perdono reciproco: si esige lo stesso gesto perché dal nostro rapporto con il Signore nasce anche la natura delle nostre relazi ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 17-09-2017)
Il perdono è la via migliore
Che in queste pagine si esorti al perdono come rimedio irrinunciabile alle offese e ai torti subiti, balza subito alla nostra attenzione. La Prima Lettura sottolinea la vanità delle nostre pretese, la sfacciataggine delle nostre presunzioni e la pochezza del nostro orgoglio, associate all'incapacità ... (continua)