Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde PO015 ;
L'ordine di Gesù al paralitico: "Alzati!" non ci ricorda forse il racconto degli Atti degli apostoli in cui san Pietro risponde ad un paralitico che gli chiede l'elemosina vicino al tempio: "Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!"? Questi due testi sono, secondo me, inseparabili. Come Cristo, san Pietro dice al paralitico di alzarsi e camminare, ma è molto importante ciò che egli dice prima: "Non possiedo né argento né oro", cioè nulla di quanto sia generalmente considerato "ricchezza". È possibile avere molti beni, poteri, responsabilità ed essere povero in spirito se in ogni momento si è consapevoli di essere debitori di ciò che si possiede. Occorre chiedersi ogni sera: "Che cosa ho fatto dei miei mezzi, dei miei poteri? Li ho messi a disposizione solo dei miei cari o anche di quelli che soffrono?". Signore Gesù, fa' che noi possiamo, anche se possediamo molto, essere consapevoli che nulla ci appartiene, che tutto è tuo, degli altri, di tutti. Allora potremo dire sicuramente all'umanità sofferente, ferita, come Pietro al paralitico: "Cammina!".
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Antifona d'ingresso
Vidi il Signore su di un trono altissimo;
lo adorava una schiera di angeli
e cantavano insieme:
«Ecco colui che regna per sempre».
Colletta
Ispìra nella tua paterna bontà, o Signore,
i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera,
perché veda ciò che deve fare
e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
1Sam 8,4-7.10-22
Griderete a causa del re che avrete voluto eleggere, ma il Signore non vi ascolterà.
Dal primo libro di Samuèle
In quei giorni, si radunarono tutti gli anziani d'Israele e vennero da Samuèle a Rama. Gli dissero: «Tu ormai sei vecchio e i tuoi figli non camminano sulle tue orme. Stabilisci quindi per noi un re che sia nostro giudice, come avviene per tutti i popoli».
Agli occhi di Samuèle la proposta dispiacque, perché avevano detto: «Dacci un re che sia nostro giudice». Perciò Samuèle pregò il Signore. Il Signore disse a Samuèle: «Ascolta la voce del popolo, qualunque cosa ti dicano, perché non hanno rigettato te, ma hanno rigettato me, perché io non regni più su di loro».
Samuèle riferì tutte le parole del Signore al popolo che gli aveva chiesto un re. Disse: «Questo sarà il diritto del re che regnerà su di voi: prenderà i vostri figli per destinarli ai suoi carri e ai suoi cavalli, li farà correre davanti al suo cocchio, li farà capi di migliaia e capi di cinquantine, li costringerà ad arare i suoi campi, mietere le sue messi e apprestargli armi per le sue battaglie e attrezzature per i suoi carri. Prenderà anche le vostre figlie per farle sue profumiere e cuoche e fornaie. Prenderà pure i vostri campi, le vostre vigne, i vostri oliveti più belli e li darà ai suoi ministri. Sulle vostre sementi e sulle vostre vigne prenderà le decime e le darà ai suoi cortigiani e ai suoi ministri. Vi prenderà i servi e le serve, i vostri armenti migliori e i vostri asini e li adopererà nei suoi lavori. Metterà la decima sulle vostre greggi e voi stessi diventerete suoi servi. Allora griderete a causa del re che avrete voluto eleggere, ma il Signore non vi ascolterà».
Il popolo rifiutò di ascoltare la voce di Samuèle e disse: «No! Ci sia un re su di noi. Saremo anche noi come tutti i popoli; il nostro re ci farà da giudice, uscirà alla nostra testa e combatterà le nostre battaglie».
Samuèle ascoltò tutti i discorsi del popolo e li riferì all'orecchio del Signore. Il Signore disse a Samuèle: «Ascoltali: lascia regnare un re su di loro».
Beato il popolo che ti sa acclamare:
camminerà, Signore, alla luce del tuo volto;
esulta tutto il giorno nel tuo nome,
si esalta nella tua giustizia.
Perché tu sei lo splendore della sua forza
e con il tuo favore innalzi la nostra fronte.
Perché del Signore è il nostro scudo,
il nostro re, del Santo d'Israele.
Canto al Vangelo (Lc 7,16)
Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.
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Vangelo
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Mc 2,1-12
Il Figlio dell'uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra.
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Dal Vangelo secondo Marco
Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.
Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».
Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico "Ti sono perdonati i peccati", oppure dire "Àlzati, prendi la tua barella e cammina"? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te - disse al paralitico -: àlzati, prendi la tua barella e va' a casa tua».
Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Nel profondo di ogni uomo esiste un bisogno radicale di Dio, di comunione con lui, di essere perdonato e guarito. Preghiamo insieme il Padre che ci ha riconciliati inviando Gesù suo Figlio, dicendo insieme:
Noi ti preghiamo, Dio di misericordia.
Affinché il popolo di Dio viva al proprio interno il perdono e la riconciliazione, per diventare annuncio credibile di Cristo, nostra pace. Preghiamo:
Affinché i pastori della Chiesa e i fedeli mantengano vivo nella società di oggi il senso cristiano del peccato, della responsabilità di ciascuno dinanzi a Dio e all'uomo. Preghiamo:
Affinché i ministri del sacramento della riconciliazione siano per tutti strumenti di vera liberazione interiore e segni della paternità di Dio. Preghiamo:
Affinché le istituzioni assistenziali per gli ammalati e gli anziani siano luoghi di servizio all'uomo, nella partecipazione delicata alla sofferenza delle persone. Preghiamo:
Affinché l'eucaristia, che celebriamo uniti nella fede, diventi forza di riconciliazione nella famiglia e nel lavoro. Preghiamo:
Preghiamo per chi cede alla tentazione della vendetta.
Preghiamo per chi sente un profondo bisogno di misericordia.
Signore della bontà e della pace, ti ringraziamo perché in Gesù ci hai perdonati e risanati. Dall'esperienza della tua misericordia cresca in noi l'impegno ad amare tutti i fratelli salvati dal tuo Figlio che ora vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte
Ti sia gradita, o Signore, l'offerta del tuo popolo:
santifichi la nostra vita
e ottenga ciò che con fiducia ti chiediamo.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
È in te, Signore, la sorgente della vita,
alla tua luce vediamo la luce. (Sal 35,10)
Oppure:
«Io sono venuto perché abbiano la vita,
e l'abbiano in abbondanza», dice il Signore. (Gv 10,10)
Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente,
che ci nutri con i tuoi sacramenti,
donaci di servirti degnamente con una vita santa.
Per Cristo nostro Signore.
Commento al Vangelo 14 gennaio 2022
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 14-01-2022)
Il nostro audio quotidiano
?Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse a ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 14-01-2022)
Il vero miracolo è il perdono (Mc 2,1-12)
... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 14-01-2022)
Venerdì - I settimana del Tempo Ordinario - Anno C - Commento al Vangelo
... (continua)
don Carlo Occelli (Omelia del 15-01-2021)
Commento al Vangelo 15 gennaio 2021
... (continua)
don Marco Scandelli (Omelia del 15-01-2021)
#2minutiDiVangelo Venerdì 15: preferisci essere sano o essere salvato?
Commento al Vangelo del Venerdì della Prima Settimana del Tempo Ordinario - Anno Pari - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
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Mc 2 1-12
Il miracolo che compie Gesù oggi è abbastanza semplice rispetto agli standard cui normalmente è sottoposto. Un uomo che non riusciva a ca ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 15-01-2021)
Il nostro audio quotidiano
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don Nicola Salsa (Omelia del 15-01-2021)
Chi può perdonare i peccati? (Mc 2,1-12)
... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 18-01-2019)
Commento su Eb 4,3
«Infatti noi, che abbiamo creduto, entriamo in quel riposo»
Eb 4,3
Come vivere questa Parola?
Ma cos'è il riposo di Dio? Che significa entrare in esso? L'autore della lettera agli Ebrei usa questa espressione ricalcando le parole del salmo 94, dove riposo è sinonimo di terra promessa e la collega ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 12-01-2018)
Commento su Mc 2,1-2
«Entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.»
Mc 2,1-2
Come vivere questa Parola?
La prima cosa che Gesù fa, di fronte alle sofferenze e alle fatiche ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 13-01-2017)
Commento su Mc 2,10
«Il Figlio dell'uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra»
Mc 2,10
Come vivere questa Parola?
Nelle difficoltà e nelle sofferenze della vita, Gesù è sempre presente con la sua bontà e la sua onnipotenza: di fronte ad un povero paralitico, impossibilitato a muoversi, e di fronte alla gr ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 15-01-2016)
Commento su Mc 2, 3-12
«Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse a ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 16-01-2015)
Il vangelo di Marco continua con una serie di episodi caratterizzati da alcune domande poste dai presenti. Davanti al paralitico, portato da Gesù grazie alla tenacia di alcuni amici, il Signore afferma che i suoi peccati sono perdonati. Molti, allora (e oggi!) pensavano che la malattia e la disgrazi ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 17-01-2014)
C'è ressa, attorno a Gesù. Tanta di quella gente che gli amici del paralitico decidono di usare i metodi spicci e salgono sulla terrazza della casa ad un unico piano e spostano la copertura fatta di canne e fango per calare il poveraccio. Gesù resta ammirato da tanta costanza e da tanta amicizia e l ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 18-01-2013)
Commento su Mc 2,1-12
Parla di Dio, il falegname di Nazareth. E guarisce le persone, pare. La curiosità attorno a lui cresce di giorno in giorno. E scuote le coscienze con quelle parole pronunciate con autorevolezza, senza arroganza. Anche i suoi più stretti collaboratori sono spiazzati: Gesù non ama i complimenti e fugg ... (continua)