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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Martedì della XV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO152 ;
Il rimprovero di Gesù consta di due immagini che egli mette in parallelo. Prima le due città della Galilea, Corazin (i Vangeli non dicono nulla di preciso sul miracolo che vi si sarebbe prodotto) e Betsaida (Gesù vi guarisce il cieco: Mc 8,22-26 ed è di là che vengono gli apostoli Filippo, Andrea e Simone), sono paragonate a due città empie: Tiro e Sidone. Poi Cafarnao (che fu a lungo teatro delle attività di Gesù) è paragonata a Sodoma, città distrutta da Dio (Gen 18,16-19,29) a causa dell'immoralità dei suoi abitanti.
In queste due immagini Gesù sottolinea l'opposizione: in realtà le città che hanno una reputazione particolarmente cattiva non sono così corrotte come quelle che non accettano il suo insegnamento e rifiutano di credere in lui nonostante i molti miracoli. Gesù è deluso perché gli abitanti di queste città non vogliono riconoscere le manifestazioni della sua potenza come segni voluti da Dio, né come la conferma della sua onnipotenza e della sua missione. Essi non vogliono semplicemente credere che Gesù sia il Messia promesso, il Salvatore definitivo degli uomini. Poiché essi gli rifiutano la loro fiducia, nel giorno del giudizio saranno in una posizione ben peggiore di quella degli empi. Ciò significa che, quando si manifesterà il regno di Dio, alla fine dei tempi, la mancanza di fede di quelle persone che sono state testimoni della potenza di Gesù meriterà loro una condanna peggiore.
Dunque, tutti gli uomini che possono vedere in Gesù la realtà di Dio, ma non gli danno piena fiducia, nel giudizio vendicatore egli li condannerà. Se non si mettono a profitto i tempi della decisione giusta, non si sarà membri del popolo di Dio alla fine dei tempi.


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Antifona d'ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Cf. Sal 16,15)


Colletta
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità
perché possano tornare sulla retta via,
concedi a tutti coloro che si professano cristiani
di respingere ciò che è contrario a questo nome
e di seguire ciò che gli è conforme.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.






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Prima lettura

Is 7,1-9
Se non crederete, non resterete saldi.

Dal libro del profeta Isaìa

Nei giorni di Acaz, figlio di Iotam, figlio di Ozìa, re di Giuda, Resin, re di Aram, e Pekach, figlio di Romelìa, re d'Israele, salirono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono a espugnarla. Fu dunque annunciato alla casa di Davide: «Gli Aramei si sono accampati in Èfraim». Allora il suo cuore e il cuore del suo popolo si agitarono, come si agitano gli alberi della foresta per il vento.
Il Signore disse a Isaìa: «Va' incontro ad Acaz, tu e tuo figlio Seariasùb, fino al termine del canale della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio. Tu gli dirai: "Fa' attenzione e sta' tranquillo, non temere e il tuo cuore non si abbatta per quei due avanzi di tizzoni fumanti, per la collera di Resin, degli Aramei, e del figlio di Romelìa. Poiché gli Aramei, Èfraim e il figlio di Romelìa hanno tramato il male contro di te, dicendo: Saliamo contro Giuda, devastiamolo e occupiamolo, e vi metteremo come re il figlio di Tabeèl.
Così dice il Signore Dio: Ciò non avverrà e non sarà!
Perché capitale di Aram è Damasco
e capo di Damasco è Resin.
Capitale di Èfraim è Samarìa
e capo di Samarìa il figlio di Romelìa.
Ancora sessantacinque anni
ed Èfraim cesserà di essere un popolo.
Ma se non crederete, non resterete saldi"».

Parola di Dio










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Salmo responsoriale

Sal 47

Dio ha fondato la sua città per sempre.

Grande è il Signore e degno di ogni lode
nella città del nostro Dio.
La tua santa montagna, altura stupenda,
è la gioia di tutta la terra.

Il monte Sion, vera dimora divina,
è la capitale del grande re.
Dio nei suoi palazzi
un baluardo si è dimostrato.

Ecco, i re si erano alleati,
avanzavano insieme.
Essi hanno visto:
atterriti, presi dal panico, sono fuggiti.

Là uno sgomento li ha colti,
doglie come di partoriente,
simile al vento orientale,
che squarcia le navi di Tarsis.
















Canto al Vangelo (Sal 94)
Alleluia, alleluia.
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.

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Vangelo

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Mt 11,20-24
Nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne e la terra di Sòdoma saranno trattate meno duramente di voi.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite:
«Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, il Signore ci ha chiamati ad essere sale della terra e luce del mondo, testimoniando la nostra fede e la certezza che Dio opera in ogni evento della nostra vita. Preghiamo insieme e diciamo:
Ascoltaci, o Signore.

Perché il Papa, i patriarchi e i vescovi annuncino con gioia a tutto il mondo la salvezza di Cristo e le meraviglie che ha fatto per noi. Preghiamo:
Perché tutti quelli che lavorano nella politica internazionale ricerchino, nelle alleanze e negli accordi, soprattutto la giustizia e la pace. Preghiamo:
Perché tutti i cristiani sappiano vedere gli eventi della loro vita con gli occhi della fede, e siano testimoni di speranza. Preghiamo:
Perché la fede che abbiamo ricevuto non divenga ostacolo al dialogo e all'accoglienza del nostro prossimo. Preghiamo:
Perché il miracolo dell'eucaristia che stiamo celebrando ci apra alla bontà e alla misericordia del Padre. Preghiamo:
Per tutti i nati di questo giorno.
Per quelli che abbiamo considerato peggiori di noi.

Signore nostro Dio, aiutaci, ad essere nel mondo annunciatori della salvezza del tuo Figlio Gesù Cristo, e strumenti docili dello Spirito che lavora a costruire il tuo regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.


Preghiera sulle offerte
Guarda, o Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera
e trasformali in cibo spirituale
per la santificazione di tutti i credenti.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Anche il passero trova una casa
e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.
Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. (Sal 83,4-5)

Oppure:
Dice il Signore: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
rimane in me e io in lui». (Gv 6,56)


Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti con i tuoi doni,
fa' che per la celebrazione di questi santi misteri
cresca in noi il frutto della salvezza.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 13-07-2021)
Commento al Vangelo 13 luglio 2021
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don Domenico Bruno     (Omelia del 13-07-2021)
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don Marco Scandelli     (Omelia del 13-07-2021)
#2minutiDiVangelo - Martedì XV TO - I "confini della terra" non sono altro che i confini di casa tua!
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don Domenico Bruno     (Omelia del 14-07-2020)
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don Carlo Occelli     (Omelia del 14-07-2020)
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Commento al Vangelo di martedì 14 luglio 2020 a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Matteo 11,20-24 Gesù perde la pazienza perché non ne può più del fatto che chi lo ha incontrato non si "converta" ma allo stesso tempo giudichi gli altri in modo negativo perché non si comportano c ...
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don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 14-07-2020)

Qui Gesù avverte che anche grandi grazie potrebbero non venire accolte. Si può ritenere di essere stati innalzati fino al cielo ma in realtà non si è lasciato che Dio portasse oltre le proprie visuali terrene. Non ci si è dunque vestiti di sacco, restando ben saldamente attaccati alle proprie strutt ...
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don Nicola Salsa     (Omelia del 14-07-2020)
Quando non vedo il bene
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Paolo Curtaz     (Omelia del 14-07-2015)

Il rischio c'è, eccome! Israele aveva fatto un'esperienza straordinaria di Dio, era stato chiamato ad essere il popolo dell'alleanza, il popolo portavoce della volontà divina. Chiamato da Dio stesso ad annunciare a tutte le nazioni il volto del Dio compassionevole, Israele aveva finito col chiudersi ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 15-07-2014)

Il rischio c'è, non scherziamo. Lo vedo da me, nella mia vita di evangelizzatore, di studioso della Parola. Da anni frequento il Signore, il vangelo è diventato il mio cibo quotidiano. E molti fra voi lettori, immagino, sentono di appartenere alla Chiesa, si sforzano di vivere alla luce della Parola ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 16-07-2013)
Commento su Mt 11,20-24
Ci si può abituare, adattare, a tutto, ed è una delle peculiarità dell'essere umano. Al dolore, alle condizioni estreme, alla menomazione. Ed è un bene. Ma ci si può abituare anche alle cose positive, e questo è terribile. All'amore, alle tante cose che abbiamo e che non ci sono dovute, alle emozion ...
(continua)