LA CHIESA

      


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LITURGIA

> 5 Novembre 2018 <

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(es. Mt 28,1-20):
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  Lunedì della XXXI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO311 ;
Il Vangelo è scuola di convivialità. Gesù non vuole impedirci di ricevere persone care: parenti, amici, conoscenti. Ma, nel discorso al suo ospite, egli insiste sulla gratuità del dono. Da coloro che conosciamo bene, che amiamo e che ci riamano, noi abbiamo già la nostra ricompensa: l'affetto e la stima di chi appartiene alla nostra cerchia familiare.
È necessario non dimenticare coloro che ci sono più lontani per distanza o condizione sociale (senza tetto, immigrati, isolati, ecc). Tutti loro, tesi verso di noi, rappresentano l'immagine e la condizione di Cristo. È attraverso il nostro atteggiamento nei loro confronti che saremo giudicati nella "risurrezione dei giusti". Ed anche qui, in quest'ultima prospettiva, risiede la gratuità. Se dobbiamo tradurre in gesti l'amore verso gli uomini nostri fratelli, non è per guadagnare più tardi una retribuzione; ma è in risposta alla grazia di essere stati accettati e accolti da Dio. In altri termini, il Vangelo di oggi è un richiamo a vivere fin dal presente la vita dell'amore attivo. Più tardi, e fin d'ora, vi è una ricompensa, quella di comportarsi come figli dell'Altissimo, figli di colui che è buono anche nei confronti degli ingrati e dei peccatori.

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Antifona d'ingresso
Non abbandonarmi, Signore, mio Dio,
da me non stare lontano;
vieni presto in mio aiuto,
o Signore, mia salvezza. (Sal 37,22-23)



Colletta
Dio onnipotente e misericordioso,
tu solo puoi dare ai tuoi fedeli
il dono di servirti in modo lodevole e degno;
fa' che corriamo senza ostacoli verso i beni da te promessi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.





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Prima lettura

Fil 2,1-4
Rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Fratelli, se c'è qualche consolazione in Cristo, se c'è qualche conforto, frutto della carità, se c'è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi.
Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l'interesse proprio, ma anche quello degli altri.

Parola di Dio


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Salmo responsoriale

Sal 130

Custodiscimi presso di te, Signore, nella pace.

Signore, non si esalta il mio cuore
né i miei occhi guardano in alto;
non vado cercando cose grandi
né meraviglie più alte di me.

Io invece resto quieto e sereno:
come un bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è in me l'anima mia.

Israele attenda il Signore,
da ora e per sempre.









Canto al Vangelo (Gv 8,31)
Alleluia, alleluia.
Se rimanete nella mia parola,
siete davvero miei discepoli, dice il Signore,
e conoscerete la verità.
Alleluia.



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Vangelo

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Lc 14,12-14
Non invitare i tuoi amici, ma poveri, storpi, zoppi e ciechi.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse al capo dei farisei che l'aveva invitato:
«Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch'essi e tu abbia il contraccambio.
Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».

Parola del Signore



Preghiera dei fedeli
A Dio, fonte di ogni dono perfetto, manifestiamo con fiducia le nostre attese. Gli raccomandiamo i presenti, i nostri cari e tutta l'umanità, dicendo:
Ascoltaci, o Signore.

Perché il Papa, i vescovi e i sacerdoti sappiano guidare il popolo cristiano come pastori buoni e maestri umili. Preghiamo:
Perché oggi riusciamo a dare tempo, esempi e cuore a chi il Signore ci farà incontrare. Preghiamo:
Perché dal bene che realizziamo, non abbiamo mai a pretendere riconoscenze ed umane gratificazioni. Preghiamo:
Perché dove c'è solitudine, emarginazione e delusione non venga a mancare la nostra carità. Preghiamo:
Perché nell'intimità delle nostre case sappiamo far rivivere lo stile della famiglia di Nazaret. Preghiamo:
Per la solidarietà nella nostra parrocchia.
Per i giovani in difficoltà, gli anziani emarginati.

Padre santo, custodisci nella serenità i giorni dei tuoi figli, fortifica i loro propositi di bene, dona ai loro cuori quella gioia che sarà perfetta quando più nulla esisterà se non il tuo volto. Per Cristo nostro Signore. Amen.










Preghiera sulle offerte
Questo sacrificio, o Signore,
sia per te offerta pura,
e per noi dono santo della tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.



Antifona alla comunione
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza. (Sal 15,11)

Oppure:
Dice il Signore: «Come il Padre, che ha la vita,
ha mandato me e io vivo per il Padre,
così colui che mangia me vivrà per me». (Gv 6,57)


Preghiera dopo la comunione
Rafforza in noi, o Signore, la tua opera di salvezza,
perché i sacramenti che ci nutrono in questa vita
ci preparino a ricevere i beni che promettono.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Nicola Salsa     (Omelia del 04-11-2019)
Amare gratis
...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 05-11-2018)
Commento su Lc 14, 12-14
«Disse poi a colui che l'aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch'essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, z ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 06-11-2017)
Commento su Lc 14, 13-14
«Quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti.» Lc 14, 13-14 Come vivere questa Parola? Questo forte invito del Signore non è da prendersi tutto alla lettera. Voglio dire: Gesù stesso ha vissuto con serenità l'amicizia, accettando ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 31-10-2016)
Commento su Lc 14, 12-14
«Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch'essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non ha ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 03-11-2014)

Quanto è esigente il Signore e quanto ci spiazza! Ci chiede di essere autentici sempre, senza tentennare, senza eccezioni, soprattutto quando abbiamo a che fare con la manifestazione dell'amore verso i più poveri... Ha ragione: con diverse sfumature secondo il proprio carattere ma tutti, tendenzialm ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 04-11-2013)
Commento su Lc 14,12-14
Di una cosa sono assolutamente certo: il capo dei farisei si è pentito di avere invitato Gesù ad un banchetto a casa sua. Convinto di avere fatto un gesto lungimirante, di straordinaria apertura nei confronti del contestatissimo Rabbi, inviso ai suoi colleghi e guardato con una certa sufficienza da ...
(continua)