LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Sabato della III settimana di Quaresima

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola
EQ036 ;
Se siamo onesti, dobbiamo riconoscere che noi tutti abbiamo la tendenza a compiacerci di noi stessi.
Forse perché pratichiamo molto fedelmente la nostra religione, come quel fariseo zelante, pensiamo di dover essere considerati "per bene".
Non abbiamo ancora capito queste parole di Dio in Osea: "Voglio l'amore e non il sacrificio" (Os 6,6). Invece di glorificare il Padre per quello che è, il nostro ringraziamento troppo spesso riguarda ciò che noi siamo o, peggio, consiste nel confrontarci, in modo a noi favorevole, con gli altri. È proprio questo giudizio sprezzante nei confronti dei fratelli che Gesù rimprovera al fariseo, così come gli rimprovera il suo atteggiamento nei confronti di Dio.
Durante questa Quaresima, supplichiamo Gesù di cambiare radicalmente il nostro spirito e il nostro cuore, e di darci l'umiltà del pubblicano che invece ha scoperto l'atteggiamento e la preghiera "giusti" di fronte a Dio. Non comprenderemo mai abbastanza che il nostro amore è in stretta relazione con la nostra umiltà. La cosa migliore che possiamo fare di fronte a Dio, in qualsiasi misura ci pretendiamo santi, è di umiliarci di fronte a Dio.
Ci sono dei momenti in cui non riusciamo a rendere grazie in modo sincero; allora possiamo fare la preghiera del pubblicano, possiamo cioè approfittare della nostra miseria per avvicinarci a Gesù: "O Dio, abbi pietà di me peccatore". Gesù esaudisce sempre questa preghiera.
L'umiltà non ha niente a che vedere con un qualsiasi complesso di colpa o con un qualsiasi senso di inferiorità. È una disposizione d'amore; essa suppone che sappiamo già per esperienza che il nostro stato di peccatori attira l'amore misericordioso del Padre, poiché "chi si umilia sarà esaltato". Essa suppone cioè che siamo entrati nello spirito del Magnificat.





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Antifona d'ingresso
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici:
egli perdona tutte le tue colpe. (Sal 102,2-3)


Colletta
O Dio, nostro Padre,
che nella celebrazione della Quaresima
ci fai pregustare la gioia della Pasqua,
donaci di contemplare e vivere
i misteri della redenzione
per godere la pienezza dei suoi frutti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.







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Prima lettura

Os 6,1-6
Voglio l'amore e non il sacrificio.

Dal libro del profeta Osèa

«Venite, ritorniamo al Signore:
egli ci ha straziato ed egli ci guarirà.
Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà.
Dopo due giorni ci ridarà la vita
e il terzo ci farà rialzare,
e noi vivremo alla sua presenza.
Affrettiamoci a conoscere il Signore,
la sua venuta è sicura come l'aurora.
Verrà a noi come la pioggia d'autunno,
come la pioggia di primavera che feconda la terra».
Che dovrò fare per te, Èfraim,
che dovrò fare per te, Giuda?
Il vostro amore è come una nube del mattino,
come la rugiada che all'alba svanisce.
Per questo li ho abbattuti per mezzo dei profeti,
li ho uccisi con le parole della mia bocca
e il mio giudizio sorge come la luce:
poiché voglio l'amore e non il sacrificio,
la conoscenza di Dio più degli olocàusti.

Parola di Dio



















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Salmo responsoriale

Sal 50

Voglio l'amore e non il sacrificio.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocàusti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.

Nella tua bontà fa' grazia a Sion,
ricostruisci le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici legittimi,
l'olocàusto e l'intera oblazione.


Canto al Vangelo (Sal 94,8)
Gloria e lode a te, o Cristo!
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Gloria e lode a te, o Cristo!

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Vangelo

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Lc 18,9-14
Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l'intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: "O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo".
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: "O Dio, abbi pietà di me peccatore".
Io vi dico: questi, a differenza dell'altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La giustificazione e la salvezza non sono opera nostra ma dono della misericordia infinita di Dio. Invochiamo perciò il Signore perchè, nella nostra povertà, egli ci accolga e ci riconcili. Diciamo insieme:
Signore, pietà di noi peccatori.

Perché la Chiesa proclami continuamente la misericordia di Dio che la chiama a nuova conversione, purificandola e rinnovandola con il suo amore. Preghiamo:
Perchè nessun uomo pretenda di possedere tutta la verità, ma tutti la ricerchino e la servano con umiltà. Preghiamo:
Perchè chi pensa alla religione solo come ad un insieme di pratiche esteriori, possa comprendere che il vero culto a Dio è nel coinvolgimento del cuore. Preghiamo:
Perchè la coscienza dei cristiani si opponga ai peccati collettivi delle nazioni, come la corsa agli armamenti, lo sfruttamento dei poveri, la soppressione della vita, e aiuti l'uomo a ritrovare la via della riconciliazione. Preghiamo:
Perchè il sangue di Cristo versato per molti ci faccia vivere l'esperienza di essere amati dall'infinito amore del Padre. Preghiamo:
Per chi si è rivolto a noi chiedendoci perdono.
Per chi abbiamo considerato inferiore a noi.

O Signore, che pervadi il nostro cuore con la tua potenza quando la nostra conversione è profonda e sincera, accetta la preghiera che ti rivolgiamo: fa' che il nostro cuore non aderisca mai a ciò che impedisce l'incontro vero con te. Per Cristo nostro Signore. Amen.


Preghiera sulle offerte
O Dio, che ci doni la grazia
di accostarci con animo purificato ai tuoi misteri,
concedi che, facendo memoria
di quanto ci è stato trasmesso,
innalziamo la lode a te gradita.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO DI QUARESIMA I
Il significato spirituale della Quaresima

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli
di prepararsi con gioia, purificati nello spirito,
alla celebrazione della Pasqua,
perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa,
attingano ai misteri della redenzione
la pienezza della vita nuova
in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l'inno della tua gloria: Santo, ...

Oppure
PREFAZI DI QUARESIMA II-V


Antifona alla comunione
Il pubblicano, fermatosi a distanza,
si batteva il petto dicendo:
«O Dio, abbi pietà di me peccatore». (Lc 18,13)


Preghiera dopo la comunione
Dio di misericordia, concedi a noi
di celebrare sempre con sincera devozione
e di ricevere con spirito di fede
i sacramenti che ci doni
con inesauribile larghezza.
Per Cristo nostro Signore.

Orazione sul popolo ad libitum
Stendi la tua mano, o Signore, a difesa dei tuoi fedeli
perché ti cerchino con tutto il cuore
e vedano esauditi i loro giusti desideri.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 13-03-2021)
Commento al Vangelo 14 marzo 2021
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(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 13-03-2021)
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(continua)
don Marco Scandelli     (Omelia del 13-03-2021)
#2minutiDiVangelo Sabato III Quar. B - Ti ricordi quando da bambino desideravi essere santo?
Commento al Vangelo della Sabato III di Quaresima Anno B - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo ---- Lc 18 9-14 ---- L'episodio narrato, sebbene sia introdotto come una Parabola, è un fatto quasi realmente accaduto e di cui Gesù è stato segreto testimone. Due uomini. Entrambi p ...
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don Alessandro Farano     (Omelia del 13-03-2021)
Sabato della III settimana di Quaresima - Commento al Vangelo
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don Nicola Salsa     (Omelia del 13-03-2021)
Riconoscersi imperfetti (Lc 18,9-14)
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don Nicola Salsa     (Omelia del 21-03-2020)
Il fariseo e il pubblicano
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don Alessandro Farano     (Omelia del 21-03-2020)
Video commento al Vangelo - Sabato - III Settimana di Quaresima - Anno A
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 30-03-2019)
Commento su Lc 18, 9-14
"Disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l'intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: un'era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: «O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri u ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 05-03-2016)
Commento su Os.6,3
"Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l'aurora. Verrà a noi come la pioggia d'autunno, come la pioggia di primavera che feconda la terra"." OS.6,3 Come vivere questa Parola? Mi diceva un giovane: conoscere il Signore è una bella scommessa ma io devo dirti che la defin ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 14-03-2015)

Il fariseo della parabola di oggi non dice il falso quando si vanta davanti a Dio delle sue buone azioni. Davvero è un fedele devoto e si sforza con tutti i suoi mezzi di non trasgredire neppure uno iota della Legge. D'altronde il pubblicano che si ferma in fondo alla sinagoga è veramente uno che sb ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 14-03-2015)
Commento su Lc 18, 10-14
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi pregava così tra sé: "O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 29-03-2014)

Di primo acchito il fariseo della parabola ci sta proprio antipatico, così come tendiamo a solidarizzare con il pubblicano. Ma, a ben leggere, le cose non stanno così: è un bel tipo il fariseo, uno sincero. Pregare con le mani alzate era la consuetudine e dimostra di essere veramente devoto. Digiuna ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 09-03-2013)
Commento su Lc 18,9-14
Salgono al tempio i due protagonisti della parabola di oggi. Uno è giusto, si sforza di essere in regola con la Legge, osserva scrupolosamente tutti i precetti. È un fariseo devoto, non un bigotto, vive ciò che dice, davvero osserva anche le minuzie della Legge! L'altro è un poveraccio, un peccatore ...
(continua)