LA CHIESA

      


> e-mail    > chi siamo    > scripts e banners   > newsletters    > translate ita>eng

LITURGIA

> 19 Ottobre 2019 <

Giovedì 17 Ottobre 2019

Venerdì 18 Ottobre 2019

Sabato 19 Ottobre 2019

Domenica 20 Ottobre 2019

Lunedì 21 Ottobre 2019

Martedì 22 Ottobre 2019

Mercoledì 23 Ottobre 2019

Giovedì 24 Ottobre 2019

Venerdì 25 Ottobre 2019

Sabato 26 Ottobre 2019

Newsletter
Per ricevere la Liturgia del giorno inserisci la tua mail:


Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Sabato della XXVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

> Vai direttamente alle OMELIE 

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO286 ;
Di nuovo san Paolo insiste sul giusto ordine delle cose: non le nostre opere vengono prima, ma l'azione di Dio, la generosità di Dio. Tutto incomincia da una promessa di Dio. Nella storia di Abramo all'inizio c'è una promessa divina, prima che Abramo abbia fatto qualcosa. "Non in virtù della legge fu data ad Abramo la promessa", perché la legge non esisteva ancora, e san Paolo lo scrive chiaramente nella lettera ai Galati: la legge fu data più di quattrocento anni dopo. La prima cosa non è dunque l'osservanza della legge, ma accogliere la promessa con piena fede: così lasciamo libertà a Dio e mettiamo la nostra vita a sua disposizione nel modo migliore. E una condizione facile aprirsi a Dio, aver fede in lui e non in noi stessi, ed è indispensabile.
Gesù lo dice nel Vangelo: bisogna confessare la fede, anche davanti agli uomini, per essere ricevuti da Dio in cielo: "Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli Angeli di Dio". Tutta la nostra vita deve essere non uno sforzo per farsi dei meriti, ma una testimonianza di fede in Gesù e in Dio per Gesù Cristo.
Però il Vangelo ci avverte di non giudicare troppo in fretta quelli che non mostrano la loro fede, quando ci dice: "Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato". Sono i due aspetti della fede. C'è una manifestazione esteriore, ma la fede è fondata su una manifestazione interna dello Spirito Santo. Qualche volta può succedere che una persona trovi delle difficoltà a professare la fede, ad accettare le manifestazioni esteriori della fede nel Figlio dell'uomo, vale a dire la fede cristiana. Ebbene, non si può dire che è imperdonabile; imperdonabile è resistere allo Spirito Santo, cioè non accettare dentro di noi la testimonianza di Dio, che ci spinge verso il suo Figlio. La docilità a Dio prepara e sviluppa in noi la fede: quando c e questo intimo rapporto con lo Spirito Santo si viene alla fede ("Chi è docile a Dio viene alla Luce" dice il Vangelo giovanneo> e allora nella vita, ormai fondata sulla fede, si sviluppa pienamente il frutto dello Spirito, e la fede può giungere alla eroica testimonianza che ammiriamo nei martiri, testimonianza che non è opera umana, ma proprio frutto dello Spirito, dono di Dio in chi si apre docilmente a lui.
Domandiamo al Signore una stima sempre più profonda della fede e una crescente docilità al suo Spirito, che sviluppa in noi lo spirito di fede.



Ricevi la Liturgia via mail >
Condividi questa Liturgia su > Facebook
Ascolta il Vangelo >

Antifona d'ingresso
Se consideri le colpe, o Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Con te è il perdono, Dio d'Israele. (Cf. Sal 129,3-4)


Colletta
Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, o Signore,
perché, sorretti dal tuo paterno aiuto,
non ci stanchiamo mai di operare il bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.




>

Prima lettura

Rm 4,13.16-18
Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua discendenza, la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede.
Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia, e in tal modo la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che deriva dalla Legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi - come sta scritto: «Ti ho costituito padre di molti popoli» - davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all'esistenza le cose che non esistono.
Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza».

Parola di Dio



>

Salmo responsoriale

Sal 104

Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.

Voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi.

Si è sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
dell'alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco.

Così si è ricordato della sua parola santa,
data ad Abramo suo servo.
Ha fatto uscire il suo popolo con esultanza,
i suoi eletti con canti di gioia.












Canto al Vangelo (Gv 15,26)
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito della verità darà testimonianza di me,
dice il Signore,
e anche voi date testimonianza.
Alleluia.



>

Vangelo

Condividi il Vangelo su >   Facebook Ascolta il Vangelo >    

Lc 12,8-12
Lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

Parola del Signore




Preghiera dei fedeli
Nel Cristo ogni promessa si è compiuta. Nel suo nome, chiediamo al Padre lo spirito di sapienza, per conoscere sempre più il mistero della nostra salvezza:
Ascoltaci, o Signore.

Perché la Chiesa, erede della fede e della promessa di Abramo, cammini sempre nella fedeltà e nell'abbandono fiducioso allo Spirito Santo che la anima e guida. Preghiamo:
Perché tutti gli uomini arrivino alla conoscenza della verità e credano nell'unico Dio Padre, Figlio e Spirito Santo e, pur nella diversità di espressioni e di culture, formino una sola famiglia. Preghiamo:
Perché tutti coloro che pensano alla fede come alienazione, comprendano che Dio non mortifica la vita ma la esalta, poiché l'uomo vivente è la sua gloria. Preghiamo:
Perché i molti cristiani che per paura o incertezza non professano apertamente la fede, ricevano forza e coraggio dallo Spirito Santo, per testimoniare con la vita che Gesù è il loro Signore. Preghiamo:
Perché la gioiosa partecipazione all'eucaristia, la disponibilità al servizio, la condivisione dei beni, l'amore fraterno siano la migliore professione di fede della nostra comunità. Preghiamo:
Per chi oggi sarà chiamato da questa vita.
Per chi, con estrema facilità, offende e bestemmia Dio.

O Dio Padre, che hai inviato a noi lo Spirito vivificatore e santificatore, fa' che per mezzo suo arriviamo alla piena conoscenza della verità: Gesù Cristo tuo Figlio e nostro Signore che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.







Preghiera sulle offerte
Accogli, o Signore, le preghiere dei tuoi fedeli
insieme all'offerta di questo sacrificio,
perché mediante il nostro servizio sacerdotale
possiamo giungere alla gloria del cielo.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
I leoni sono miseri e affamati;
a chi cerca il Signore non manca alcun bene. (Sal 33,11)

Oppure:
Quando il Signore si sarà manifestato,
noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. (1Gv 3,2)


Preghiera dopo la comunione
Ti supplichiamo, o Padre d'infinita grandezza:
come ci nutri del Corpo e Sangue del tuo Figlio,
così rendici partecipi della natura divina.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 16-10-2021)
Commento al Vangelo 16 ottobre 2021
...
(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 16-10-2021)
Il nostro audio quotidiano
Ricevi ogni giorno il commento direttamente sul tuo telefono: unisciti al canale Telegram @annunciatedaitetti Resta aggiornato col sito: annunciatedaitetti.it Iscriviti anche al canale YouTube NOVITA': Ascolta raDioON la web radio dallo spirito divino. Clicca Qui oppure vai su www.rdon.it ...
(continua)
don Alessandro Farano     (Omelia del 16-10-2021)
Sabato - XXVIII del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 16-10-2021)
Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa (Lc 12,8-12)
...
(continua)
don Carlo Occelli     (Omelia del 17-10-2020)
Commento al Vangelo 17 ottobre 2020
...
(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 17-10-2020)
Il nostro audio quotidiano
Per ricevere il commento quotidiano unisciti al canale Telegram @annunciatedaitetti Visita il sito annunciatedaitetti.it Dai uno sguardo anche al canale YouTube Ascolta il commento qui sotto. Clicca play ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 17-10-2020)
Il peccato contro lo Spirito
...
(continua)
don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 17-10-2020)

Ascoltare lo Spirito, anche imparare a comunicare con gli altri nello Spirito, ossia cercando la sintonia col loro autentico cammino, i loro autentici bisogni. Ecco la Parola di Gesù oggi. Un innamorato di prepara tutto un discorso per l'amata ma poi dal vivo si accorge che in quel momento altre son ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 19-10-2019)
Commento su Lc 12,8-12
Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; 9ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. 10Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 20-10-2018)
Commento su Lc 12, 10
«Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato» Lc 12, 10 Come vivere questa Parola? Riconoscere o rinnegare? Parlare contro o bestemmiare? Questa pagina di Vangelo scruta le potenzialità del linguaggio: con le parole n ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 21-10-2017)
Commento su Lc 12, 10-13
«Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato. Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 15-10-2016)
Commento su Ef 1, 18-19
«Illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi».Ef 1, 18-19 Come vivere questa Parola? Oggi possiamo vedere in santa Teresa a ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 17-10-2015)

Forse Gesù intravvede nella reazione offesa dei farisei e dei dottori della Legge una potenziale minaccia nei suoi confronti? E già intuisce che lo scontro, per ora solo dottrinale, teologico, potrebbe trasformarsi in uno scontro fisico? Probabile. Per lui e per i suoi discepoli. Il giudaismo sta us ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 17-10-2015)
Commento su Rm. 4,18
"Abramo ebbe fede sperando contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto." Rm. 4,18 Come vivere questa Parola? La fede, quella autentica, è la grande scommessa della vita. Abramo, che San Paolo ha chiamato "nostro Padre nella fede", si è letteralmente giocat ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 19-10-2013)
Commento su Lc 12,8-12
Possiamo tapparci le orecchie e chiudere gli occhi davanti all'evidenza, possiamo drammaticamente e ostinatamente chiudere il nostro cuore all'accoglienza della Parola, possiamo girare lo sguardo dall'altra parte e rifiutare la presenza di Dio. Dio opera ed agisce con discrezione nella nostra vita, ...
(continua)