LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
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  Martedì della XXIX settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO292 ;
La prima lettura di oggi afferma il principio della solidarietà di tutti gli uomini, duplice solidarietà: nel male e nel bene: "Come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato... La grazia di Dio e il dono concesso in grazia di un solo uomo, Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti gli uomini".
E un principio che abbiamo difficoltà ad ammettere, soprattutto nell'aspetto negativo: "Per colpa di uno solo si è riversata su tutti la condanna...". Sembra duro e ingiusto e siamo continuamente tentati di sottrarci a questa solidarietà. Non vogliamo essere confusi con i peccatori: possiamo pregare per loro e lo facciamo, ma come separandoci dalla loro condizione. Eppure, se non accettiamo questa solidarietà nel peccato e nella condanna, non riceveremo "l'abbondanza della grazia". Cristo l'ha accettata e si è presentato al Padre carico dei peccati di tutta l'umanità, lui, "santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori" (Eb 7,26). È un mistero profondo, rivelazione di un amore che la mente umana non può neppure concepire.
La devozione al cuore di Gesù, introducendoci nel mistero della sua offerta solidale con i peccati del mondo affinché dove è abbondato il peccato, sovrabbondasse la grazia "con la giustizia per la vita eterna", ci incoraggia a vivere con lui questa solidarietà e ad offrire con amore le piccole o grandi sofferenze della nostra vita affinché si riversi su tutti gli uomini "la giustificazione che dà vita".


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Antifona d'ingresso
Io t'invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi;
tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole.
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all'ombra delle tue ali nascondimi. (Sal 16,6.8)



Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
donaci di orientare sempre a te la nostra volontà
e di servirti con cuore sincero.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.




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Prima lettura

Rm 5,12.15.17-19.20-21
Se per la caduta di uno solo la morte ha regnato, molto di più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, e così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato, molto di più la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.
Ma dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia. Di modo che, come regnò il peccato nella morte, così regni anche la grazia mediante la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.

Parola di Dio



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Salmo responsoriale

Sal 39

Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo.

Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».

Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.

Esultino e gioiscano in te
quelli che ti cercano;
dicano sempre: «Il Signore è grande!»
quelli che amano la tua salvezza.

















Canto al Vangelo (Lc 21,36)
Alleluia, alleluia.
Vegliate in ogni momento pregando,
perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell'uomo.
Alleluia.


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Vangelo

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Lc 12,35-38
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro!».

Parola del Signore




Preghiera dei fedeli
La vita del cristiano è preparazione all'incontro con il Signore. Supplichiamo Dio Padre, per il Cristo che ci ha redento, dicendo insieme:
Insegnaci la fedeltà, o Signore:

Perché ogni cristiano, nel servizio fedele al Signore, alla Chiesa e a tutti gli uomini, prepari il mondo all'incontro con Dio Padre. Preghiamo:
Perché la grazia di Dio penetri nel cuore di tutti gli uomini e rischiari le tenebre dell'egoismo. Preghiamo:
Perché ogni salvato entri in familiarità con Dio, fonte di giustizia, di accoglienza e di servizio. Preghiamo:
Perché il sangue di Cristo, che ci ha giustificati con abbondanza di grazia, continui a riversarsi su di noi per una riconciliazione continua con i fratelli. Preghiamo:
Perché il servizio svolto dai sacerdoti sia sempre sollecito, e rifletta la disponibilità che il Cristo ha verso tutti gli uomini. Preghiamo:
Per i contemplativi.
Perché viviamo su questa terra come ospiti e pellegrini.

O Padre, che ci doni la gioia della salvezza, concedi alla nostra comunità la sollecitudine nel servizio, per meritare la beatitudine di incontrarti. Te lo chiediamo per l'obbedienza e i meriti di Cristo tuo Figlio e nostro Signore. Amen.



Preghiera sulle offerte
Per questi tuoi doni concedi a noi, o Signore,
di servirti con cuore libero,
perché, purificati dalla tua grazia,
siamo rinnovati dai misteri che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. (Sal 32,18-19)


Preghiera dopo la comunione
La partecipazione ai doni del cielo, o Signore,
ci ottenga gli aiuti necessari alla vita presente
nella speranza dei beni eterni.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 19-10-2021)
Commento al Vangelo 19 ottobre 2021
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don Domenico Bruno     (Omelia del 19-10-2021)
Il nostro audio quotidiano
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don Nicola Salsa     (Omelia del 19-10-2021)
La gioia dell'attesa (Lc 12,35-38)
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don Alessandro Farano     (Omelia del 19-10-2021)
Martedì - XXIX del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
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Commento al Vangelo di martedì 20 ottobre 2020 - XXIX settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Luca 12 35-38 Nessuno di noi sa quando finirà la propria vita. In tempi difficili come quello della pandemia, per altro, le preoccupazioni sono tante e nulla ...
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don Nicola Salsa     (Omelia del 20-10-2020)
Siate pronti
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don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 20-10-2020)

Gesù ci prepara un mare di doni spirituali, umani, materiali, chiediamogli di non ingarbugliare la sua opera in noi con le nostre ansie, impazienze, cocciutaggini... ...
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Commento su Lc 12,35-38
«Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Lc 12,35-38 Come vivere questa Parola? Il mio cuore non può fare a meno di attendere qualcuno: n ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 24-10-2017)
Commento su Lc 12,37
"Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. " Lc 12,37 Come vivere questa Parola? Per spiegare ciò che significa essere cinti, Gesù racconta una piccola parabola. "Siate simili a ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 20-10-2015)

Stiamo pronti, il Signore viene. Alla fine dei tempi, certo, come professiamo nella nostra fede ogni domenica a messa. Lo attendiamo glorioso, tornare per rimettere ordine alla Creazione, per ricapitolare tutto in lui in un finale fatto di misericordia e giustizia. Ma, anche, il Signore viene ogni g ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 20-10-2015)
Commento su Lc 12, 35
"Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese." Lc 12, 35 Come vivere questa Parola? La vigilanza è l'atteggiamento al centro di questa altra parabola del discorso di Gesù. Egli ha appena terminato la sua articolata osservazione sulla cupidigia e sull'incapacità di fidarsi e ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 21-10-2014)

Stiamo pronti, come i servi che aspettano il ritorno del padrone, che aspettano alzati durante la notte. Stiamo pronti: non lasciamoci scoraggiare dalle tante cose che dobbiamo fare o dalle delusioni della vita o dalle distrazioni del nostro mondo sazio e disperato che ci propone di entrare nel paes ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 22-10-2013)
Commento su Lc 12,35-38
Viene, il Signore. Viene quando meno ce lo aspettiamo, viene nei momenti meno probabili, viene nella vita di ciascuno più e più volte. È venuto nella storia, certo, e tornerà nella gloria, alla fine del tempo. Ma continua impercettibilmente a bussare alla nostra porta: se sappiamo riconoscerlo ed ap ...
(continua)