La liturgia di oggi è illuminata dal pensiero della paternità di Dio. Gesù stesso afferma che Pietro ha parlato per ispirazione del Padre, riconoscendo in lui il Messia, il Figlio di Dio: "Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli". È dal Padre che viene ogni cosa buona, e in particolare è dal Padre che viene la vita soprannaturale, il cui inizio e fondamento è la fede in Gesù.
E anche Gesù è docile al Padre. Non sceglie di sua iniziativa il primo fra gli Apostoli, ma aspetta che il Padre manifesti la sua scelta e soltanto dopo, quando il riconoscimento di Pietro indica la scelta del Padre, dice a Simone, a Pietro: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa". C'è dunque un riconoscimento reciproco, basato sull'iniziativa del Padre. Simone riconosce in Gesù il Figlio di Dio, Gesù riconosce in Simone la pietra fondamentale della sua Chiesa.
Anche nella sua bellissima lettera Pietro rivela la sua docilità all'ispirazione del Padre e la sua riconoscenza verso di lui.
Nei primissimi versetti parla della prescienza del Padre: tutto si compie per iniziativa di Dio, che sceglie i suoi eletti "mediante la santificazione dello Spirito per obbedire a Gesù Cristo".
E subito dopo erompe in una acclamazione: "Sia benedetto Dio e Padre", per i benefici che già ci ha elargito e per quelli che ci ha preparati: "Sia benedetto Dio e Padre del Signore Gesù Cristo: nella sua grande misericordia egli ci ha rigenerati". Dio si è di nuovo
manifestato Padre per noi; già ci aveva dato la vita, ora ci ha nuovamente generati, "mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti". Il Padre si è di nuovo rivelato tale donandoci una vita al di là della morte, una vita, dunque, eterna.
Questa generosità che il Padre ci ha dimostrato nel passato è evidentemente promessa di una altrettanto grande generosità per il futuro. Infatti Pietro continua: "Ci ha rigenerati per una speranza viva". Già possediamo la vita eterna, ma in germe, un germe colmo di speranza, teso verso il perfetto compimento. Pietro non ha parole abbastanza belle per descrivere quello che Dio ci darà: "Una eredità che non si corrompe, non si macchia, non marcisce, conservata nei cieli...".
È una prospettiva estremamente positiva. Pietro vede la grande bontà di Dio nel passato, vede la grande bontà di Dio per il futuro.
E fra questi due spazi immensi di gioia c'è un piccolo momento di prova: "Perciò siete ricolmi di gioia anche se ora dovete essere per un po' di tempo afflitti da varie prove".
Realmente tutte le difficoltà, le contrarietà, le tribolazioni della vita, che spesso occupano tutto il nostro orizzonte soffocandoci, Pietro le vede come qualcosa quasi trascurabile, un breve momento di afflizione fra due manifestazioni indescrivibili della bontà e generosità divine.
E anche queste prove sono lette in maniera molto positiva: sono necessarie per purificare la nostra fede, come l'oro si purifica nel fuoco.
E' molto consolante per noi questa visione della vita cristiana, la vita che noi viviamo giorno per giorno e che san Pietro ci presenta con tanto entusiasmo.
Chiediamo a lui che ci aiuti ad essere docili al Padre e pieni di fiducia nel suo amore.
Scarica il foglietto della Messa >
Ricevi la Liturgia via mail >
Leggi la sua scheda su Santiebeati.it >
Condividi questa Liturgia su >
Ascolta il Vangelo >
Antifona d'ingresso
Dice il Signore a Simon Pietro:
«Io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno.
E tu, una volta convertito,
conferma i tuoi fratelli». (Lc 22,32)
Si dice il Gloria.
Colletta
Dio onnipotente, concedi
che tra gli sconvolgimenti del mondo
non si turbi la tua Chiesa,
che hai fondato sulla roccia
della professione di fede dell'apostolo Pietro.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
>
Prima lettura
1Pt 5,1-4
Compi la tua opera di annunciatore del Vangelo, adempi il tuo ministero.
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi: pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge. E quando apparirà il Pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l'anima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.
Canto al Vangelo (Mt 16,18)
Alleluia, alleluia. oppure (in Quaresima):
Lode e onore a te, Signore Gesù.
Tu sei Pietro e su questa pietra
edificherò la mia Chiesa
e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
Alleluia, alleluia. oppure (in Quaresima):
Lode e onore a te, Signore Gesù.
>
Vangelo
Condividi il Vangelo su >
Ascolta il Vangelo >
Mt 16,13-19
Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.
+
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli (Dall'Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, in comunione con il papa, che presiede alla carità di tutta la Chiesa, rendiamo grazie al Padre per la missione affidata all'apostolo Pietro e ai suoi successori e chiediamogli di rafforzare la nostra fede.
Preghiamo insieme e diciamo: Proteggi la tua Chiesa, Signore.
1. Dio provvidente, sostieni la Chiesa sparsa su tutta la terra, in unità con Pietro, perché sia perseverante nell'insegnamento degli apostoli, nello spezzare il pane, nella preghiera e nell'unione fraterna. Noi ti preghiamo.
2. Pastore buono, guarda con benevolenza il nostro papa N., che hai scelto come successore dell'apostolo Pietro, perché edifichi con la parola e l'esempio il gregge a lui affidato. Noi ti preghiamo.
3. Dio della salvezza, consola quanti sono provati nella fede o si sono allontanati da te, perché riconoscano in Gesù l'amico che sostiene nelle fatiche e tende la mano per ridare fiducia. Noi ti preghiamo.
4. Padre misericordioso, soccorri, mediante la sollecitudine di tutta la comunità ecclesiale, i senzatetto, i disoccupati, i detenuti, gli emarginati, perché sperimentino la tua paternità e la solidarietà dei fratelli. Noi ti preghiamo.
5. Signore della vita e della storia, ispira propositi santi a tutti i membri del tuo popolo, perché crescano nell'impegno missionario e nella testimonianza della carità. Noi ti preghiamo.
O Padre della gloria, che hai rivelato all'apostolo Pietro il mistero di Cristo tuo Figlio, illumina le nostre menti, perché sappiamo riconoscere colui che hai mandato e possiamo giungere alla beatitudine promessa a chi crede e mette in pratica la tua parola. Per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, o Padre,
le preghiere e le offerte della tua Chiesa,
perché con l'insegnamento del beato apostolo Pietro
manteniamo integra la fede
e sotto la sua guida giungiamo all'eredità eterna.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO DEGLI APOSTOLI I
Gli apostoli, pastori del popolo di Dio
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Pastore eterno,
tu non abbandoni il tuo gregge,
ma lo custodisci e proteggi sempre
per mezzo dei santi apostoli,
e lo conduci attraverso i tempi
sotto la guida di coloro
che tu stesso hai eletto vicari del tuo Figlio
e hai costituito pastori.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine delle schiere celesti,
cantiamo con voce incessante
l'inno della tua gloria: Santo, ...
Antifona alla comunione
Simon Pietro disse a Gesù:
«Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
Rispose Gesù: «Tu sei Pietro, e su questa pietra
edificherò la mia Chiesa». (Cf. Mt 16,16.18)
Preghiera dopo la comunione
O Dio,
che nella festa dell'apostolo Pietro
ci hai rinvigoriti con la comunione
al Corpo e al Sangue di Cristo,
fa' che questo santo scambio,
nel quale si attua la nostra redenzione,
sia per noi sacramento di unità e di pace.
Per Cristo nostro Signore.
(Si può utilizzare la formula della benedizione solenne)
Dio, che ha fondato la nostra fede
sulla testimonianza apostolica,
per i meriti del santo apostolo Pietro
vi colmi della sua benedizione. R. Amen.
Dio, che ci ha arricchito
con gli insegnamenti e gli esempi degli apostoli,
vi renda dinanzi a tutti
testimoni della verità. R. Amen.
L'intercessione dei santi apostoli,
che ci hanno insegnato a rimanere saldi nella fede,
vi ottenga di giungere all'eredità
della patria eterna. R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.
Il nostro audio quotidiano
E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
*
Oggi ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 22-02-2022)
Cattedra di San Pietro - Commento al Vangelo
... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 22-02-2022)
Su Pietro fonderò la Chiesa (Mt 16,13-19)
... (continua)
don Carlo Occelli (Omelia del 22-02-2021)
Commento al Vangelo 22 febbraio 2021
... (continua)
don Marco Scandelli (Omelia del 22-02-2021)
#2minutiDiVangelo Cattedra di san Pietro - Perché il Papa avrebbe bisogno di una sedia?
Commento al Vangelo della Cattedra di san Pietro - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
----
Mt 16 13-19
----
L'episodio è chiaro in sé; ma la cosa interessante è quel passaggio in cui Gesù rivolgendosi a Simone prima gli cambia il nome in Pietro/Roccia e poi dice che la Ch ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 22-02-2021)
Il nostro audio quotidiano
Ricevi ogni giorno il commento direttamente sul tuo telefono: unisciti al canale Telegram @annunciatedaitetti
Resta aggiornato col sito: annunciatedaitetti.it
Iscriviti anche al canale YouTube
Ti aspettiamo anche su Instagram con tante immagini!
Per ascoltare subito il commento qui sotto ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 22-02-2021)
Commento al Vangelo - Cattedra di S. Pietro Apostolo
... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 22-02-2021)
Chi è davvero Gesù Cristo? (Mt 16,13-19)
... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 22-02-2019)
Commento su Sal 22
"Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla... Rinfranca l'anima mia, mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome."
Sal 22 (23)
Come vivere questa Parola?
Nella raccolta dei salmi certamente questo è uno dei più conosciuti. Ci è famigliare e ci aiuta a lasciarci guidare su strade do ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 22-02-2018)
Commento su Mt. 16,13-16
«Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il C ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 22-02-2017)
Commento Mt 16,18
«Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli»
Mt 16,18
Come vivere questa Parola?
In questo giorno, festa della cattedra di s. Pietro, ricordiamo in modo particolare il prezioso e indispensabile servizio che il Papa, successore appunto di s. Pietro, svolge come padre e maestro dei cr ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 22-02-2016)
Commento su Mt 16,15-17
"Disse loro: "Voi chi dite che io sia? Rispose Simon Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". E Gesù: "Beato te Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli."
Mt 16,15-17
Come vivere questa Parola?
Per me chi è Gesù? ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 22-02-2014)
In tutta la Chiesa cattolica, oggi, ricordiamo il ruolo di Pietro, la sua missione e il suo ruolo all'interno della comunità cristiana. È l'occasione per ripensare alla nostra appartenenza al grande sogno di Dio che è la Chiesa.
Gesù ha un progetto sull'umanità, un progetto di condivisione e di amo ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 22-02-2013)
Commento su Mt 16,13-19
In tutta la Chiesa, oggi, celebriamo la Cattedra di san Pietro: il luogo, cioè, da cui Pietro e i suoi successori hanno comunicato la fede lungo i secoli. Un luogo visibile di unità.
Nell'anno delle fede ci chiediamo se la proposta cristiana abbia ancora qualcosa da dire all'uomo contemporaneo. L'u ... (continua)