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LITURGIA

> 31 Dicembre 2020 <

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(es. Mt 28,1-20):
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  31 Dicembre - VII giorno fra l'Ottava di Natale

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
N1231 ;
In principio, prima della creazione, era il Verbo, divino, dinamico e vivo. Era con Dio ed era Dio. Con queste tre brevi affermazioni, eccoci condotti al mistero stesso della Trinità. Ci è stato concesso di vedere che il Verbo divino ha origine nell'eternità di Dio, vive in un'unione particolare e ineffabile con Dio, è Dio stesso, uguale al Padre e non subordinato o inferiore. E questo Verbo, personale e trascendente, è sceso dalla sua dimora celeste perché Dio fosse presente, in carne ed ossa, sulla terra e per insegnarci a conoscere direttamente il Padre, che lui solo aveva visto. Perché il Verbo è da sempre e per sempre il Figlio Unigenito e prediletto di Dio. In Cristo si trovano unite la divinità e l'umanità. In Cristo vediamo la gloria di Dio brillare attraverso la sua umanità. Ma l'identità del Figlio col Padre è espressa nella dipendenza, nell'obbedienza completa rivelata nel sacrificio, nel dono totale di sé. Si intravede qui l'umiltà della Trinità, così come è manifestata nella carne mortale di Cristo.
Parlandoci del suo legame con il Padre, Gesù vuole attirarci a sé per fare di noi i suoi discepoli e figli di Dio. Vuole insegnarci che la nostra vita deve riflettere, nella condizione umana, la vita della Trinità, la vita di Dio stesso, se desideriamo ricevere i suoi doni apportatori di salvezza.

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Antifona d'ingresso
Un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile. (Is 9,5)

Si dice il Gloria.






Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che nella nascita del tuo Figlio
hai stabilito l'inizio e la pienezza della vera fede,
accogli anche noi come membra del Cristo,
che compendia in sé la salvezza del mondo.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.






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Prima lettura

1Gv 2,18-21
Avete ricevuto l'unzione dal Santo e tutti avete la conoscenza.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Figlioli, è giunta l'ultima ora. Come avete sentito dire che l'anticristo deve venire, di fatto molti anticristi sono già venuti. Da questo conosciamo che è l'ultima ora.
Sono usciti da noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; sono usciti perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri.
Ora voi avete ricevuto l'unzione dal Santo, e tutti avete la conoscenza. Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna viene dalla verità.

Parola di Dio



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Salmo responsoriale

Sal 95

Gloria nei cieli e gioia sulla terra.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.












Canto al Vangelo (Gv 1,14.12)
Alleluia, alleluia.
Il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi.
A quanti lo hanno accolto
ha dato il potere di diventare figli di Dio.
Alleluia.




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Vangelo

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Gv 1,1-18
Il Verbo si fece carne.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l'hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

Parola del Signore




Preghiera dei fedeli
Fratelli, al termine di quest'anno, eleviamo il nostro grazie a Dio per i doni ricevuti, e preghiamo:
Ascoltaci, o Signore.

Perchè la Chiesa di Cristo, alla luce del vangelo, sappia riflettere sulle vicende di quest'anno, per rinnovare il suo impegno al servizio dell'uomo e del regno di Dio. Preghiamo.
Perchè le istituzioni politiche ed economiche non soffochino il messaggio evangelico, ma facciano in modo che ogni persona si senta accolta e protagonista nella costruzione della società. Preghiamo:
Perchè nel mondo si superino gli squilibri fra ricchi e poveri, le divisioni che provocano guerre, le ingiustizie che creano l'emarginazione dei più deboli. Preghiamo:
Perchè tutti i fratelli, che quest'anno ci hanno lasciato, incontrino Dio Padre e ricevano la ricompensa delle loro fatiche. Preghiamo:
Perchè i bambini nati durante l'anno, segno dell'amore di Dio per il mondo, siano educati secondo i principi evangelici ai più alti valori umani. Preghiamo:
Perchè tutti noi che partecipiamo a questa eucaristia, fortificati dal corpo e sangue di Cristo, cresciamo nell'amore e nel servizio reciproco. Preghiamo:
Ringraziamo il Signore per i doni concessi quest'anno, alla nostra comunità.

O Dio, Signore del tempo e della vita, concedici di scoprire con gioia i segni della tua provvidenza e donaci la forza di testimoniare e di diffondere il vangelo del tuo Figlio, il Cristo benedetto, che vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli. Amen.


Preghiera sulle offerte
O Dio, sorgente della vera pietà e della pace,
salga a te nella celebrazione di questi santi misteri
la giusta adorazione per la tua grandezza
e si rafforzino la fedeltà e la concordia dei tuoi figli.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO DI NATALE I
Cristo luce

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Nel mistero del Verbo incarnato
è apparsa agli occhi della nostra mente
la luce nuova del tuo fulgore,
perché conoscendo Dio visibilmente,
per mezzo di lui siamo conquistati
all'amore delle realtà invisibili.
E noi,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l'inno della tua gloria: Santo, ...

PREFAZIO DI NATALE II
Nell'incarnazione Cristo reintegra l'universo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Nel mistero adorabile del Natale
egli, Verbo invisibile,
apparve visibilmente nella nostra carne,
per assumere in sé tutto il creato
e sollevarlo dalla sua caduta.
Generato prima dei secoli,
cominciò a esistere nel tempo,
per reintegrare l'universo nel tuo disegno, o Padre,
e ricondurre a te l'umanità dispersa.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti a tutti gli angeli,
cantiamo esultanti la tua lode: Santo, ...

PREFAZIO DI NATALE III
Il sublime scambio nell'incarnazione del Verbo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
In lui [oggi] risplende in piena luce
il sublime scambio che ci ha redenti:
la nostra debolezza è assunta dal Verbo,
la natura mortale è innalzata a dignità perenne,
e noi, uniti a te in comunione mirabile,
condividiamo la tua vita immortale.
Per questo mistero di salvezza,
uniti ai cori degli angeli,
proclamiamo esultanti
la tua lode: Santo, ...

Nel Canone Romano, si dice il Communicantes proprio.
Nelle Preghiere eucaristiche II e III si fa il ricordo proprio.


Antifona alla comunione
Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito,
perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. (1Gv 4,9)

Oppure:
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia. (Gv 1,16)


Preghiera dopo la comunione
Sostieni, o Signore, con la tua provvidenza
questo popolo nel presente e nel futuro,
perché con le semplici gioie
che disponi sul suo cammino
aspiri con serena fiducia
alla gioia che non ha fine.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 31-12-2021)
Commento al Vangelo 31 dicembre 2021
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(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 31-12-2021)
Il nostro audio quotidiano
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Gesù Cristo vero Dio e vero uomo (Gv 1,1-18)
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don Alessandro Farano     (Omelia del 31-12-2021)
31 Dicembre - fra l'Ottava di Natale - Commento al Vangelo
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don Carlo Occelli     (Omelia del 31-12-2020)
Commento al vangelo 31 dicembre 2020
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don Domenico Bruno     (Omelia del 31-12-2020)
Il nostro audio quotidiano
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(continua)
don Marco Scandelli     (Omelia del 31-12-2020)
#2minutiDiVangelo - 31 dicembre - Si deve sempre ringraziare, perché Dio non ci lascia mai soli
Commento al Vangelo del 31 dicembre - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo ---- Gv 1 1-18 Oggi è il giorno del "Te Deum laudamus". Il motivo per cui io credo ciascuno di noi non possa mancare di recitare il te deum ci è annunciato dal Vangelo: il verbo di Dio si è fatto carne ...
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don Nicola Salsa     (Omelia del 31-12-2020)
Dio spoglia se stesso, diventa uomo (Gv 1,1-18)
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(continua)
don Alessandro Farano     (Omelia del 31-12-2020)
31 Dicembre - Commento al Vangelo - VII fra l'Ottava di Natale
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(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 31-12-2019)
La bellezza è in ogni cosa
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(continua)
don Alessandro Farano     (Omelia del 31-12-2019)
Video commento al Vangelo - 31 Dicembre - VII giorno fra l'ottava di Natale - Anno A
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(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 31-12-2018)
Commento su Gv 1,10-12
"Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome." Gv 1,10-12 Come vivere questa Parola? È ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 31-12-2016)
Commento su Gv. 1,7
"Giovanni non era la luce, ma doveva essere testimonianza alla luce" Gv. 1,7 Come vivere questa Parola? Nel prologo del suo vangelo Giovanni parla del precursore di Gesù: quel Giovanni Battista che aveva riconosciuto il Messia nell'uomo che era andato da lui a ricevere il battesimo di penitenza, ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 31-12-2015)

Ciao ciao 2015 e benvenuto 2016. Si chiude un ennesimo anno, spero tutto sommato positivo per ciascuno di voi, con le sue luci e le sue ombre. Da cosa si giudica un anno? E una vita? Penso che una vita si giudichi, seguendo il Vangelo, da quanto ha saputo amare. O ha voluto amare. O avrebbe voluto a ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 31-12-2014)

Ci siamo, dunque, è passato anche questo 2014 e stanotte inizierà il 2015. Alcuni si prepareranno alla festa del passaggio in compagnia, magari con una bella cena e qualche festeggiamento. Segno dell'innata speranza dell'essere umano che guarda sempre avanti, che spera sempre che le cose possano cam ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 31-12-2013)
Commento su Gv 1,1-18
Ultimo giorno dell'anno: pochi pensano alla preghiera e alla fede oggi, presi dalla frenesia del cenone e del rito simpaticamente pagano che stiamo per celebrare: quello dell'addio all'anno trascorso e del benvenuto a quello che inizia, sperando (illudendosi?) che sia diverso, che segni una svolta. ...
(continua)