Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco Scheda Agiografica: Santa Scolastica S0210 ; DO053
Nel nostro mondo c'è un tipo di conoscenza che si è sviluppata fin troppo a scapito dell'altra. La conoscenza scientifica arriva a scoperte straordinarie, ma non risolve i problemi più profondi dell'uomo. Pieni di questa conoscenza molti non sono più aperti alla conoscenza profonda raggiungibile soltanto in umiltà e semplicità. Gesù dice infatti che essa è concessa come grazia ai "piccoli": essi ricevono dal Padre la conoscenza del Figlio e dal Figlio la conoscenza del Padre, conoscenza di amore, fondata sull'amore. "Chi non ama non conosce Dio scrive Giovanni perché Dio è amore".
Avere pensieri sublimi su Dio non è nulla senza l'amore: "Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli... e se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, ma non avessi la carità, non sono nulla".
Chiunque incontra Cristo con fede diventa nuova creatura, ed illuminato e salvato, non può fare altro che narrare quanto per lui il Signore ha fatto. È il caso di tutti noi toccati nel battesimo alle orecchi e alle labbra. Ma noi lo abbiamo dimenticato o lo dimentichiamo spesso. Esortiamoci a riconoscere le cose che il Signore opera in noi e diventiamone annunciatori. L'essere toccati da Cristo è essere salvati, è avere vita nuova.
Ed egli, non più Dio lontano ma Emmanuele, il Dio con noi, ci tocca nelle orecchie, quando leggiamo le sacre scritture, ci tocca alle labbra quando ci comunichiamo dal suo santo altare, ci tocca al cuore quando compiamo il suo primo comandamento, quello dell'amore. Il motivo che ci fa dimenticare i grandi benefici di Dio in nostro favore è il nostro peccato. Ma con la sua grazia, con il suo tocco santo, il tocco eterno ma che in continuo si rinnova, veniamo ricreati e rigenerati alla vita eterna.
Per questo con tutto il cuore gli diciamo: Grazie! Come per Santa Scolastica, ciò che conta è aprirsi all'amore che Dio ci dona e trasmetterlo agli altri.
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Antifona d'ingresso
Questa è la vergine saggia,
una delle vergini prudenti
che andò incontro a Cristo
con la lampada accesa. (Cf. Mt 25,1.13)
Oppure:
Come sei bella, o vergine di Cristo,
degna di ricevere la corona del Signore,
la corona della verginità eterna.
Colletta
Nella memoria della santa vergine Scolastica,
ti preghiamo, o Padre:
dona anche a noi, sul suo esempio,
di amarti e servirti con cuore puro
e di gustare la dolcezza del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
Gen 2,4-9.15-17
Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden.
Dal libro della Gènesi
Nel giorno in cui il Signore Dio fece la terra e il cielo nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata, perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non c'era uomo che lavorasse il suolo, ma una polla d'acqua sgorgava dalla terra e irrigava tutto il suolo. Allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.
Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male.
Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.
Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire».
Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto.
Tutti da te aspettano
che tu dia loro cibo a tempo opportuno.
Tu lo provvedi, essi lo raccolgono;
apri la tua mano, si saziano di beni.
Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.
Canto al Vangelo (Gv 17,17)
Alleluia, alleluia.
La tua parola, Signore, è verità:
consacraci nella verità.
Alleluia.
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Vangelo
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Mc 7,14-23
Ciò che esce dall'uomo è quello che rende impuro l'uomo.
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Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro».
Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti.
E diceva: «Ciò che esce dall'uomo è quello che rende impuro l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall'interno e rendono impuro l'uomo».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Gesù indica la vera via della libertà che nasce dal cuore purificato e docile allo Spirito Santo. Per questo, preghiamo insieme e diciamo:
Purifica il nostro cuore, Signore.
Perché i pastori della Chiesa abbiano un atteggiamento paterno per stimolare i fedeli all'impegno e insieme li sostengano nella loro debolezza. Preghiamo:
Perché coloro che ancora non conoscono Cristo, siano indotti dalla gioiosa testimonianza dei credenti ad abbracciare la fede cristiana, che sola può dare la salvezza. Preghiamo:
Perché i cristiani imparino a cogliere gli aspetti positivi propri di ogni religione e cerchino con esse un dialogo fondato sul rispetto e la carità. Preghiamo:
Perché chi vive in una posizione sociale più elevata, non si lasci prendere dal lusso e dai piaceri della vita, ma conservi il santo timor di Dio che apre il cuore agli altri. Preghiamo:
Perché, prima di giudicare gli altri, guardiamo dentro noi stessi e chiediamo a Dio che ci insegni la conversione e la purificazione del nostro cuore. Preghiamo:
Perché gli educatori chiedano il dono della saggezza.
Perché sempre più spesso interroghiamo la nostra coscienza.
O Signore, che ami il tuo popolo e lo liberi da ogni giogo di oppressione, guarda alla preghiera dei tuoi figli, affinché, liberati da ogni pesantezza del male, ti servano con cuore libero e sereno. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte
O Dio, mirabile nei tuoi santi,
accogli questi doni che ti presentiamo nel ricordo di santa Scolastica
e come ti fu gradita la sua testimonianza verginale,
ti sia ben accetta l'offerta del nostro sacrificio.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Ecco lo sposo che viene:
andate incontro a Cristo Signore. (Cf. Mt 25,6)
Oppure:
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita. (Sal 26,4)
Preghiera dopo la comunione
Rinvigoriti dalla partecipazione ai santi doni,
ti preghiamo, Signore Dio nostro:
fa' che sull'esempio di santa Scolastica
portiamo nel nostro corpo
la passione di Cristo Gesù,
per aderire a te, unico e sommo bene.
Per Cristo nostro Signore.
Commento al Vangelo 9 febbraio 2022
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 09-02-2022)
Il nostro audio quotidiano
«Ciò che esce dall'uomo è quello che rende impuro l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal ... (continua)
Monaci Benedettini Silvestrini (Omelia del 09-02-2022)
Le mani igienizzate e il cuore purificato
«Ascoltatemi tutti e intendete bene: non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo». Le parole di Gesù nel vangelo odierno vanno esattamente contro la nostra sensibilità collettiva. Infatti tanti sono convinti che sono ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 09-02-2022)
La voce di Dio che è in te (Mc 7,14-23)
... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 09-02-2022)
Mercoledì - V settimana del Tempo Ordinario - Anno C - Commento al Vangelo
... (continua)
don Carlo Occelli (Omelia del 10-02-2021)
Commento al Vangelo 10 febbraio 2021
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 10-02-2021)
Il nostro audio quotidiano
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don Marco Scandelli (Omelia del 10-02-2021)
#2minutiDiVangelo Mercoledì 5 T.O. Più del peccato, pericoloso è il proposito! Che nasce dal cuore
Commento al Vangelo del Mercoledì della V settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
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Mc 7 14-23
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Gesù, in questa giornata, sente il bisogno di richiamare la folla. La fa venire vicino a sé perché ha il bisogno di sfatare un mito, decidendo u ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 10-02-2021)
È dal cuore che nasce il bene e il male (Mc 7,14-23)
... (continua)
Chi decide la tua felicità? - Video commento su Mc 7,14-23
... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 13-02-2019)
Commento su Mc 7,20-23
«E diceva: «Ciò che esce dall'uomo è quello che rende impuro l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengon ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 07-02-2018)
Commento su Mc 7, 14-15
"In quel tempo Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: "Ascoltatemi tutti e intendete bene: non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo".
Mc 7, 14-15
Come vivere questa Parola?
Oggi, l'evangelista Marco con ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 08-02-2017)
Commento su Mc. 7,15
"Non c'è nulla fuori dell'uomo che lo contamini entrando in lui, sono invece le cose che escono da lui a contaminarlo".
Mc. 7,15
Come vivere questa Parola?
Ancora oggi, là dove alligna La superstizione o l'ignoranza, c'è gente che pensa di nuocere alla propria anima, mangiando certi cibi e trascu ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 11-02-2015)
I farisei erano ossessionati dalla purezza: distinguevano e catalogavano tutto ciò che, a loro parere, la Legge considerava puro, cioè vicino a Dio, da ciò che, invece, allontanava dalla santità. Atteggiamenti, luoghi, oggetti, cibo... ogni aspetto della vita era sottoposto alle norme di purità ritu ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 11-02-2015)
Commento su Mc 7, 14-15
In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro».
Mc 7, 14-15
Come vivere questa Parola?
Il corpo ha i propri biso ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 12-02-2014)
Non deve stare molto simpatico ai farisei e ai dottori della Legge il Maestro. La sua pretesa di mettere in discussione tradizioni consolidate e intangibili gli attirano grandi malumori. Ha appena contestato le prescrizioni riguardanti la purificazione rituale, una serie di minuziose regole che soff ... (continua)