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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
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  Mercoledì della XV settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO153 ;
L'episodio della vocazione di Mosè ha una importanza fondamentale in tutta la storia della salvezza. In essa Dio rivela il suo essere in due maniere complementari.
Da un lato, Dio si rivela nel roveto ardente, o meglio attraverso la fiamma splendente in mezzo al roveto, e si manifesta come forza viva. Il fuoco fiammeggiante è infatti l'immagine più impressionante di una forza vitale. Questo modo di manifestare se stesso fa risaltare la differenza tra ciò che Dio è e la definizione che di lui hanno dato i filosofi: "Primo Motore immobile". il pensiero umano, cercando faticosamente di conoscere Dio, è giunto a questa definizione. Nella narrazione dell'Esodo che la liturgia ci fa leggere oggi, Dio si fa conoscere invece attraverso una fiamma viva, una fiamma diversa da tutte le altre, perché non consuma, perché non ha bisogno di essere alimentata.
Dio si manifesta ancora come un Dio che si interessa degli uomini. Dice a Mosè: "Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe".
I pagani si rappresentavano Dio come il padrone delle forze naturali: il Dio della fecondità, il Dio della vegetazione, il Dio che si rivela nel tuono. Dio invece rivela se stesso come colui che intesse rapporti interpersonali, che ha avuto relazioni personali con precise persone, alle quali si è manifestato e con le quali ha fatto alleanza. il nostro Dio è un Dio che si interessa delle persone, che si fa vicino, che cerca gli uomini. Questo non esclude che egli si manifesti attraverso le forze naturali, ma la sua identità profonda è di essere presente, di farsi vicino, di interessarsi delle sue creature. Le parole di Gesù nel Vangelo di oggi corrispondono pienamente a questa attenzione divina: "Ti benedico, o Padre,... perché hai rivelato queste cose ai piccoli". Dio non è impressionato dalla grandezza, dall'intelligenza, dalla sapienza umana, ma ha una attenzione particolare per i più piccoli.
Notiamo ancora che Dio qui si rivela come relazione tra il Padre e il Figlio: "Nessuno conosce il Figlio se non il Padre e nessuno conosce il Padre se non il Figlio". "Conoscere" nel linguaggio biblico significa una conoscenza di amore intima, profonda con qualcuno: Dio si è fatto vicino a noi, si è rivelato personalmente a noi, a ciascuno di noi; è il Buon Pastore che conosce le sue pecorelle ad una ad una e chiama ciascuna per nome. E' un Dio ardente, un Dio di fuoco, un Dio di amore, che si rivela e si comunica con amore a ogni uomo che lo cerca con cuore sincero.




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Antifona d'ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Cf. Sal 16,15)


Colletta
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità
perché possano tornare sulla retta via,
concedi a tutti coloro che si professano cristiani
di respingere ciò che è contrario a questo nome
e di seguire ciò che gli è conforme.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.






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Prima lettura

Es 3,1-6.9-12
L'angelo del Signore apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto.

Dal libro dell'Èsodo

In quei giorni, mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l'Oreb.
L'angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non si consumava. Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a osservare questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?».
Il Signore vide che si era avvicinato per guardare; Dio gridò a lui dal roveto: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!». E disse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè allora si coprì il volto, perché aveva paura di guardare verso Dio.
Il Signore disse: «Ecco, il grido degli Israeliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto come gli Egiziani li opprimono. Perciò va'! Io ti mando dal faraone. Fa' uscire dall'Egitto il mio popolo, gli Israeliti!».
Mosè disse a Dio: «Chi sono io per andare dal faraone e far uscire gli Israeliti dall'Egitto?». Rispose: «Io sarò con te. Questo sarà per te il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall'Egitto, servirete Dio su questo monte».

Parola di Dio





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Salmo responsoriale

Sal 102

Misericordioso e pietoso è il Signore.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia

Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi.
Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d'Israele.












Canto al Vangelo (Mt 11,25)
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.



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Vangelo

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Mt 11,25-27
Hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».

Parola del Signore



Preghiera dei fedeli
Gesù è la rivelazione di Dio. Avviciniamoci a lui con cuore di bambini per scoprire l'amore del Padre. Diciamo insieme:
Cambia il cuore del tuo popolo, Signore.

- Perché il Papa, i vescovi, i sacerdoti siano piccoli, poveri e ultimi, davanti al Signore e davanti al loro popolo, per saper rivelare la salvezza di Dio. Preghiamo:
- Perché gli uomini della politica si adoperino particolarmente a favore dei poveri e degli emarginati. Preghiamo:
- Perché i carcerati sentano accanto il Signore che libera ogni uomo, e trovino nella società il rispetto e la solidarietà. Preghiamo:
- Perché nelle piccole e grandi cose della nostra giornata siamo attenti alla voce di Dio che chiama, pronti a rispondere "eccomi" con la nostra vita. Preghiamo:
- Perché sappiamo pregare e sentire Dio presente nel nostro cuore come il fuoco misterioso che ci dà la vita. Preghiamo:
- Per le persone che hanno scelto la vita contemplativa.
- Per i bambini che vivono accanto a noi.

Signore, che chiami ogni uomo per solo dono del tuo amore, fa' che ci presentiamo oggi davanti a te come poveri, bisognosi di tutto, e donaci il tuo Spirito che ci fa comprendere ogni parola del tuo Figlio, il quale vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.




Preghiera sulle offerte
Guarda, o Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera
e trasformali in cibo spirituale
per la santificazione di tutti i credenti.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Anche il passero trova una casa
e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.
Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. (Sal 83,4-5)

Oppure:
Dice il Signore: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
rimane in me e io in lui». (Gv 6,56)


Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti con i tuoi doni,
fa' che per la celebrazione di questi santi misteri
cresca in noi il frutto della salvezza.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

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Che emozione ci suscita vedere Gesù contento! Che bello sapere che Dio Padre stupisce anche il Signore Gesù! Gesù ha annunciato le parole del Regno a coloro che, in teoria, avrebbero potuto accoglierle con maggiore consapevolezza ed entusiasmo. A coloro che, con compassione e devozione, cercavano di ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 16-07-2014)

Chi avrebbe dovuto accogliere il vangelo non lo accoglie. Chi, invece, sembra lontano, all'apparenza, si mette in discussione e segue il Maestro. Proprio i devoti, i farisei, e chi conosce bene la Torah, gli scribi e i sacerdoti non accolgono la novità della predicazione di Gesù, lo ascoltano con su ...
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Paolo Curtaz     (Omelia del 17-07-2013)
Commento su Mt 11,25-27
Esulta Gesù. Esulta nello Spirito, la gioia dilaga, parte dal cuore ed esce dalle sua labbra. Esulta perché si stupisce. Che bello vedere Dio che si meraviglia! E si meraviglia della strategia del Padre, della sua logica inattesa: non sono i sapienti, i dotti che scoprono le cose del Regno, ma gli u ...
(continua)