Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde BO300 ;
L'evangelista Marco che ascoltiamo quest'anno ci presenta le azioni e le parole di Gesù durante il suo viaggio a Gerusalemme. Viaggio sicuramente topografico, ma anche e soprattutto simbolico. Questa strada che Gesù percorre con entusiasmo - "Gesù li precedeva" - e dove i discepoli lo seguono con diffidenza o inquietudine - "essi erano spaventati, e coloro che seguivano erano anche timorosi" (Mc 10,32) - qui arriva al termine. Ecco il contesto della lettura sulla quale meditiamo oggi.
Al termine del cammino, oggi incontriamo un cieco. Un cieco, che, in più, è un mendicante. In lui c'è oscurità, tenebre, e assenza. E attorno a lui c'è soltanto il rigetto: "Molti lo sgridavano per farlo tacere". Gesù chiama il cieco, ascolta la sua preghiera, e la esaudisce. Anche oggi, qui, tra coloro che il Signore ha riunito, "ci sono il cieco e lo zoppo" (prima lettura) - quello che noi siamo -; ed è per questo che le azioni di Gesù, che ci vengono raccontate, devono renderci più pieni di speranza.
È nel momento in cui termina il viaggio di Gesù a Gerusalemme (e dove termina il ciclo liturgico), che un mendicante cieco celebra Gesù e lo riconosce come "Figlio di Davide", o Messia; e questo mendicante riacquista la vista e "segue Gesù per la strada". È un simbolo, un invito. Chiediamo al Signore che ci accordi la luce della fede e ci dia vigore, affinché lo seguiamo come il cieco di Gerico, fino a che non avremo raggiunto la Gerusalemme definitiva.
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Antifona d'ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto. (Sal 104,3-4)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
fa' che amiamo ciò che comandi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure (Anno B):
O Dio, Padre buono,
che nel tuo Figlio unigenito
ci hai dato il sacerdote compassionevole
verso i poveri e gli afflitti,
ascolta il grido della nostra preghiera
e fa' che tutti gli uomini vedano in lui
il dono della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
Ger 31,7-9
Riporterò tra le consolazioni il cieco e lo zoppo.
Dal libro del profeta Geremìa
Così dice il Signore:
«Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite:
"Il Signore ha salvato il suo popolo,
il resto d'Israele".
Ecco, li riconduco dalla terra del settentrione
e li raduno dalle estremità della terra;
fra loro sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e la partoriente:
ritorneranno qui in gran folla.
Erano partiti nel pianto,
io li riporterò tra le consolazioni;
li ricondurrò a fiumi ricchi d'acqua
per una strada dritta in cui non inciamperanno,
perché io sono un padre per Israele,
Èfraim è il mio primogenito».
Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.
Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.
Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.
Nell'andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.
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Seconda lettura
Eb 5,1-6
Tu sei sacerdote per sempre, secondo l'ordine di Melchìsedek.
Dalla lettera agli Ebrei
Ogni sommo sacerdote è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati.
Egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell'ignoranza e nell'errore, essendo anche lui rivestito di debolezza. A causa di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso, come fa per il popolo.
Nessuno attribuisce a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne. Nello stesso modo Cristo non attribuì a se stesso la gloria di sommo sacerdote, ma colui che gli disse: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato», gliela conferì come è detto in un altro passo:
«Tu sei sacerdote per sempre,
secondo l'ordine di Melchìsedek».
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Cf 2Tm 1,10)
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Come il cieco di Gerico, anche noi gridiamo a Gesù la nostra fede, per ottenere da lui misericordia e perdono. E ci facciamo voce delle tante persone che non sanno o non vogliono più rivolgersi al Signore, chiedendo per loro il dono della fede.
Preghiamo insieme e diciamo: Figlio di Davide, abbi pietà di noi.
1. Per la Chiesa: non impedisca come la folla di Gerico di avvicinarsi a Gesù, ma faccia risuonare davanti a lui le grida dei poveri, degli ammalati, di coloro che sono in difficoltà, preghiamo.
2. Per gli ammalati: perché non siano costretti a vivere in solitudine e nella tristezza, e trovino in Gesù conforto, luce per dare senso alla propria esistenza e speranza nella risurrezione, preghiamo.
3. Per tutti i credenti: riscoprano il senso profondo della liberazione e della salvezza donata da Gesù e siano testimoni autentici della fede, preghiamo.
4. Per la nostra comunità, che ha ricevuto la grazia della fede e cammina seguendo il Signore Gesù: cresca nella capacità di contemplare la bellezza del dono ricevuto e di adorarlo nella vita quotidiana, preghiamo.
O Padre, aiutaci a ritrovare in Gesù il senso festoso della vita, perché è il pensiero di camminare sulla sua strada l'unica certezza che ci da gioia profonda e illumina la nostra esistenza. Per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo,
perché il nostro servizio sacerdotale
renda gloria al tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Esulteremo per la tua vittoria
e nel nome del nostro Dio alzeremo i vessilli. (Sal 19,6)
Oppure:
Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi,
offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5,2)
Oppure (Anno B):
«Rabbunì, Maestro, che io veda di nuovo».
«Va', la tua fede ti ha salvato». (Mc 10,51-52)
Preghiera dopo la comunione
Si compia in noi, o Signore,
la realtà significata dai tuoi sacramenti,
perché otteniamo in pienezza
ciò che ora celebriamo nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 24-10-2021)
L'incontro che cambia la vita
Espressione di salvezza nella Bibbia è liberare zoppi e ciechi dalla loro infermità. Ed è esattamente quello che promette Geremia quando annuncia che il popolo d'Israele, una volta superata la prova dell'esilio, otterrà la liberazione e la salvezza: i benefici che riceveranno ciechi e zoppi sono spe ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 24-10-2021)
?Non possiamo tacere ciò che abbiamo visto e ascoltato?
"Testimoni e profeti" - "Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato": su questo slogan, che riprende il messaggio di Papa Francesco, si snoda la riflessione intorno a questa Giornata Missionaria Mondiale, appuntamento che sempre caratterizza la penultima domenica del mese di ottobre, d ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 24-10-2021)
È cieco chi non vuol vedere!
Gesù è in partenza da Gerico (geograficamente più bassa) a Gerusalemme (disposta invece in altura). È un cammino verso Dio, verso l'altitudine della santità. Non tutti riescono a compiere quel cammino, magari si fermano a metà strada. Le motivazioni sono tante, una delle quali le distrazioni che ci ... (continua)
don Roberto Rossi (Omelia del 24-10-2021)
Coraggio, alzati, ti chiama
Gesù è la luce, è il Figlio di Dio, è il salvatore che incontra ogni persona e la salva. Il Vangelo ci riporta il grande incontro di Gesù con un cieco, mentre sta partendo da Gerico. Sentendolo passare questo cieco comincia gridare: "Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me". Gli altri lo rimprovera ... (continua)
Domenica - XXX del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 24-10-2021)
Il credente, un cieco veggente
Il brano di questa domenica chiude il capitolo 10 del vangelo di Marco. Ci avviciniamo a Gerusalemme. Lungo la strada Gesù ha annunciato per 3 volte che nella città santa lo attende un finale inglorioso, fatto di rifiuto e violenza, fino alla morte. Però per 3 volte, l'annuncio si conclude con un "m ... (continua)
don Mario Simula (Omelia del 24-10-2021)
A scuola di un disabile
Il canto di speranza del profeta irrompe nella nostra vita, ci riempie di gioia e impone il silenzio alle visioni pessimistiche della storia del mondo e degli uomini. Dio non si dimentica mai dell'opera delle sue mani. Dio, senza stancarsi, ama stare accanto all'uomo, sua creatura. Ogni volta che ci ... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 24-10-2021)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Paolo Matarrese
"Spesso alla vita non bisogna cambiarne la forma, ma bisogna cambiare la luce con cui la vediamo". Sono le parole che una volta mi ha detto un prete e che penso possano essere la sintesi del vangelo che oggi la Chiesa ci dona.
E' l'u ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 24-10-2021)
Oggi il Vangelo ci presenta la storia di Bartimeo. Chi era Bartimeo? Era il figlio di Timeo ed era un uomo cieco, non vedente. Ai tempi di Gesù non c'era la pensione di invalidità per coloro che non potevano lavorare; questo il motivo per cui quest'uomo mendicava, ossia chiedeva l'elemosina. I ciech ... (continua)
don Roberto Seregni (Omelia del 24-10-2021)
E lo seguiva lungo la strada
Quello del cieco è l'ultimo dei miracoli raccontati nel Vangelo di Marco. Ultimo e definitivo: la guarigione dalla cecità. Gesù si prepara ad entrare a Gerusalemme e gli occhi dei discepoli si devono aprire per riconoscere la novità inaudita del Messia Crocifisso. Proprio per questa ragione, l'evang ... (continua)
Ridonaci, Signore, la vera vista, quella della fede
La parola di Dio di questa XXX domenica del tempo ordinario ci invita a riflettere sul dono della fede, a partire dal testo del Vangelo. Questo racconta di un altro grande miracolo operato da Gesù lungo la via che partiva da Gerico. Il figlio di Timeo, Bartimeo, si rivolge a Gesù con una precisa ric ... (continua)
mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola (Omelia del 24-10-2021)
Gesù si fermò e disse: "Chiamatelo!"
... (continua)
Un cieco, un emarginato, è seduto sul ciglio della strada. Quanti ce ne sono oggi di persone sedute, incapaci ad alzare lo sguardo, che non sperano più una vita nuova. È più la nostra società opulenta incapace di vedere la sofferenza di tanti. Ma questo cieco non si arrende, vuole una vita nuova, la ... (continua)
padre Paul Devreux (Omelia del 24-10-2021)
Bartimèo, era una persona che voleva vivere. Era un cieco, che però ci vedeva bene per quel che riguardava gli affari; infatti riesce a mettersi in un punto molto strategico, dove devono passare tutti i pellegrini che salgono a Gerusalemme, e che sono tenuti a fare l'elemosina durante il loro pelleg ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 24-10-2021)
Domenica XXX del Tempo Ordinario - Anno B - Lectio Divina
Guida: Don Sergio Pellegrini - Vicario Generale dell'Arcidiocesi Trani-Barletta-Bisceglie ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 24-10-2021)
Siamo tutti mendicanti di amore e di luce
Vangeli di strade e di incontri, in queste settimane. «Mentre partiva da Gerico...». Siamo alle porte della città, dove le carovane dei pellegrini si ricompongono, dove si aggirano i mendicanti, sperando in una monetina tra i tanti che si danno appuntamento alle porte. Un cieco, seduto, a terra, imm ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 24-10-2021)
La Parola - Commento al Vangelo di Marco (Mc 10,46-52)
... (continua)
Io e Bartimeo
Chi è Gesù? Si è chiesto l'evangelista Marco. E ha risposto Pietro: Il Messia.
E ora si chiede: chi è disposto a seguire questo Messia?
Non il giovane ricco. Non gli apostoli. Chi allora?
La persona apparentemente meno adatta: Bartimeo.
Pesantezza
Così Gesù e i suoi giungono a Gerico dopo la ... (continua)
don Roberto Fiscer (Omelia del 24-10-2021)
#StradeDorate - Commento su Marco 10,46-52
... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 24-10-2021)
Ci sono anch'io sulla tua strada
«Bar-timeo»: figlio dell'onorevole
Abbiamo sentito pronunciare un nome: «Figlio di Timeo, Bartimeo» (Mc 10,46b).
È l'unica volta nei Vangeli che un povero, «cieco e mendicante, seduto sul ciglio della strada» (Mc 10,46c), al quale nessuno badava, viene presentato con un nome proprio.
Ma questo è ... (continua)
Commento su Marco 10,46-52
Curioso il modo con cui il cieco chiama Gesù: Figlio di Davide ; in tal modo l'uomo confessa la
fede nel maestro di Nazareth, che le profezie annunciavano quale discendente della stirpe di Davide.
E lo ripete, incurante delle reazioni del pubblico! in fondo, che aveva da perdere un povero
mendic ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 24-10-2021)
Commento su Marco 10,46-52
Gerico è la prima città espugnata da Giosuè, che segna l'ingresso nella terra promessa. Quando Gesù vi entra, incontra un cieco, immagine plastica dei discepoli e dei personaggi incontrati sino a questo momento lungo la strada. Il Vangelo di oggi è collegato con quello di domenica scorsa, dove i due ... (continua)
don Alfonso Giorgio Liguori (Omelia del 24-10-2021)
Pensando al cieco di Gerico
Il brano evangelico di oggi può apparire a prima vista simile a molti altri: narra infatti la guarigione di un povero menomato. In realtà, quando gli evangelisti non si limitano a riassunti dell'attività taumaturgica di Gesù (del tipo "guarì molti storpi, sordomuti, ciechi, lebbrosi") ma narrano qua ... (continua)
Paolo De Martino (Omelia del 24-10-2021)
Se ci riconosciamo ciechi, riusciremo a vedere.
E' l'ultimo dei miracoli raccontati da Marco. E' l'ultimo, il definitivo prima di entrare a Gerusalemme. Come a dire che per comprendere il senso della croce abbiamo bisogno di guardarla con gli occhi della fede. Il cieco torna a vedere mentre i discepoli restano ciechi perché avere gli occhi, non v ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 24-10-2021)
Signore voglio vedere di nuovo (Mc 10,46-52)
... (continua)
Rabbunì, che io veda
«Il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare». È rarissimo che i Vangeli segnalino il nome del malato guarito da Gesù: nel brano evangelico di oggi c'è, invece, un'eccezione con Bartimeo, che in aramaico significa "figlio di Timeo". Chi era, dunque, Bartimeo? Era ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 28-10-2018)
Commento su Mc 10, 51-52
«Allora Gesù gli disse: "Che vuoi che io ti faccia?". E il cieco a lui: "Rabbunì, che io riabbia la vista!". E Gesù gli disse: "Va, la tua fede ti ha salvato". E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada»Mc 10, 51-52
Come vivere questa Parola?
Ancora una volta Gesù parte dalla re ... (continua)
Audio commento alla liturgia - Mc 10,46-52
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
don Marco Pozza (Omelia del 28-10-2018)
Il finto cieco che vede (da) Dio
Verso la Città-Santa viaggiano sfasati, mica appaiati. Lui «li precedeva», mentre i discepoli-amici, inquieti e tormentati, «erano spaventati, e coloro che lo seguivano anche timorosi» (Mc 10,32). Sono diretti tutti giusto a Gerusalemme. Cristo viaggia con un biglietto di sola andata in tasca: il le ... (continua)
don Maurizio Prandi (Omelia del 28-10-2018)
La compassione: verità di Dio, responsabilità dell'uomo!
Il vangelo di Marco, lo sappiamo, risponde a due domande principali:
- chi è Gesù (ed è il contenuto della prima prima parte, fino al capitolo 8),
- chi è il discepolo (nella seconda parte).
Rispetto alla seconda domanda, il capitolo 10, che abbiamo ascoltato nelle ultime domeniche, gioca un ruol ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 28-10-2018)
Gesù: un ottico speciale!
San Tommaso è famoso perché avrebbe creduto se avesse visto Gesù, il cieco di Gerico (cfr Mc 10,46-52) vede perché crede. Insomma l'esatto contrario di san Tommaso.
Il fatto che il cieco credesse è testimoniato dalla sua altissima professione di fede: "Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!". ... (continua)
don Giovanni Berti (Omelia del 28-10-2018)
Giochi Di Sguardi
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La storia di Bartimeo, cieco poi guarito da Gesù, è un'ottima occasione per fare l'esame della vista spirituale.
Qualche giorno fa, Raffale un amico formatore, ha tenuto un bel incontro al gruppo dei fidanzati. Il tema era la relazione e tutto quello c ... (continua)
Un'unica domanda, due risposte diverse
Non tutte le domande hanno la stessa risposta: e fin lì, tutti ci possiamo arrivare. Nemmeno la stessa domanda può avere lo stesso tipo di risposta: persone diverse possono rispondere in maniera diversa alla stessa domanda, anche alla più elementare. Uno più uno fa due, per tutti: ma è sufficiente c ... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 28-10-2018)
Non urlare, grida!
Con il vangelo di oggi si chiude il cap.10 di Marco. La scena che il primo versetto ci presenta vede da una parte Gesù con i suoi discepoli e molta folla al seguito; dall'altra, sul ciglio della strada, un uomo cieco che mendica di nome Bartimeo (Mc 10,46). Curiosa questa introduzione. Si avverte su ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 28-10-2018)
Siamo anche noi ciechi e mendicanti, come Bartimeo
Un mendicante cieco: l'ultimo della fila, un naufrago della vita, relitto abbandonato al buio nella polvere di una strada di Palestina. Poi improvvisamente tutto si mette in moto: passa Gesù ed è come un piccolo turbine, si riaccende il motore della vita, soffia un vento di futuro.
Bartimeo cominci ... (continua)
Luca Rubin (Omelia del 28-10-2018)
Libera me, libera tutti!
Tutti i protagonisti di questa pagina di vangelo sono in movimento: Gesù, i discepoli, la folla. Solo Bartimeo, cieco, è fermo, seduto lungo la strada, a mendicare.
Gesù è in movimento: sta partendo da Gerico, e molta folla con lui. Bartimeo avverte il rumore dei passi, e l'assieparsi delle voci, m ... (continua)
don Mario Simula (Omelia del 28-10-2018)
Il segreto del mantello
La speranza che il profeta Geremia canta per il popolo è preziosa come l'aria, come una pioggia che ristora, come un urlo che si libera. Vogliamo sentire il canto anche oggi. Lo invoca ogni nazione, ogni frammento di umanità che ha perso dignità e parola. Noi, come Israele, camminiamo nel pianto, po ... (continua)
don Fabio Rosini (Omelia del 28-10-2018)
Audio commento al Vangelo del 28 ottobre
... (continua)
don Luciano Cantini (Omelia del 28-10-2018)
Dentro la strada
Partiva da Gèrico
Da Gerico a Gerusalemme c'è una giornata di cammino, un sentiero in salita non solo per il dislivello dei monti. La salita di Gesù va oltre per inerpicarsi sul Calvario, con quale animo è complicato immaginarlo; per tre volte aveva parlato della sua fine imminente tra l'incomprens ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 28-10-2018)
Cecità della mente e freddezza del cuore
Il vangelo del cieco Bartimeo, figlio di Timeo, ci indica persone ben precise che hanno un problema grave.
Bartimeo figlio, cieco, e Timeo, padre, che deve affrontare il dramma del figlio disabile. Al tempo di Gesù non c'erano garanzie sociali ed economiche per i disabili, per cui Bartimeo, per po ... (continua)
don Roberto Fiscer (Omelia del 28-10-2018)
#StradeDorate - Commento su Marco 10,46-52
... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 28-10-2018)
Video commento - XXX Domenica del Tempo Ordinario - Anno B
... (continua)
Il cammino della fede dell'escluso Bartimeo sulla strada di Gesù
Il racconto di guarigione del cieco Bartimeo diventa per noi oggi il racconto della testimonianza dell'esperienza di fede di chiunque voglia diventare veramente discepolo di Gesù. In quel "chiunque" mettiamoci tutti noi praticanti della Santa Messa domenicale, immedesimiamoci tutti in quella folla c ... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 28-10-2018)
Se fosse al posto mio che cosa farebbe?
Il vangelo odierno può apparire a prima vista simile a molti altri: narra infatti la guarigione di un povero menomato. In realtà, quando gli evangelisti non si limitano a riassunti dell'attività taumaturgica di Gesù (del tipo "guarì molti storpi, sordomuti, ciechi, lebbrosi") ma narrano specifici ca ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 28-10-2018)
La Parola - Commento al Vangelo di Marco (Mc 10,46-52)
... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 28-10-2018)
La fede e l'Incontro
Quello che Gesù ci presenta è uno dei miracoli da lui compiuti nella sua vita pubblica, che viene descritto con una particolare semplicità e immediatezza allusiva e densa di significato.
L'intervento miracoloso di Gesù, in questo caso, viene caratterizzato non soltanto dall'efficacia del suo risult ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 28-10-2018)
Commento su Marco 10,46-52
Volendo sintetizzare in poche parole il significato delle letture bibliche di questa Messa, si potrebbe dire che questa è la Messa della consolazione di Dio, della sua tenerezza per noi suoi figli.
Il brano di Geremia è stato scritto quando il popolo d'Israele, dopo la distruzione di Gerusalemme ... (continua)
Wilma Chasseur (Omelia del 28-10-2018)
Grazia o miracolo?
"Cosa vuoi che io ti faccia?" Questa domanda di Gesù al cieco sembra ovvia, quasi inutile: logico che un malato desidera essere guarito. E infatti il cieco risponde :"Maestro che io veda di nuovo". E immediatamente riacquista la vista. Guarigione istantanea quindi miracolosa. Ma c'è anche la guarigi ... (continua)
don Claudio Luigi Fasulo (Omelia del 28-10-2018)
Audio commento al Vangelo della Trentesima domenica del Tempo Ordinario (Anno B - Mc 10,46-52)
... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 28-10-2018)
Commento su Marco 10,46-52
Carpe diem! Cogli l'attimo!
Il merito di Bartimeo è quello di aver colto il momento favorevole, nel quale poteva dare una svolta alla sua vita: notate, il cieco non aveva alcuna certezza che il Signore lo avrebbe guarito; lasciò che fosse la fede a guidarlo... la fede e la speranza, che non possono ... (continua)
Monastero Domenicano Matris Domini (Omelia del 25-10-2015)
Commento su Eb 5,1-6
Collocazione del brano
Questo brano segue immediatamente quello di settimana scorsa e continua il discorso su Cristo sommo sacerdote. Si tratta di un argomento molto importante per gli ebrei che erano passati al cristianesimo perché fa comprendere loro la superiorità della fede in Cristo rispetto ... (continua)
Wilma Chasseur (Omelia del 25-10-2015)
Audio commento alla liturgia - Mc 10,46-52
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
don Marco Pozza (Omelia del 25-10-2015)
Il finto invalido del Vangelo
Cieco, accattone, solo. Alcuni uomini dicono che la fortuna è cieca, altri uomini dicono che la sfortuna, invece, ci vede benissimo. Stando a quello che dicono i Vangeli, fortuna e sfortuna sono così intrecciate tra loro che è d'azzardati dire anche solo sono fortunato, sono sfortunato: potrebbe sem ... (continua)
Missionari della Via (Omelia del 25-10-2015)
Il cieco Bartimeo incontra Gesù. Bartimeo è uno che è diventato cieco: tempo prima ci vedeva, ora non più. In lui possiamo vedere l'immagine di tanti che con il tempo si sono allontanati da Gesù, dalla Chiesa, dal bene e che ora sono come ciechi. Bartimeo, avvertendo attorno a sé più movimento del s ... (continua)
don Claudio Doglio (Omelia del 25-10-2015)
Il sacerdozio di Gesù è trasmesso ai battezzati
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
don Michele Cerutti (Omelia del 25-10-2015)
Commento su Marco 10,46-52
La Parola di Dio di questa domenica, nel brano del Vangelo, ci presenta un miracolo. E' uno dei tanti miracoli che Gesù durante il suo ministero ha compiuto. Ogni miracolo raccontato nel Vangelo ha una sua peculiarità e questo non è di certo da meno.
Gesù ci dice l'evangelista Marco entra, ma di pa ... (continua)
don Maurizio Prandi (Omelia del 25-10-2015)
Dare una direzione
Con l'ascolto di questa domenica terminiamo la nostra riflessione sull'avvicinarsi Gesù... l'incontro tra il cieco e Gesù è secondo me il vertice, il modo più alto e bello di avvicinarsi a lui. Quello di cui non sono stati capaci scribi e farisei, discepoli, quel tale che cercava la vita eterna, è c ... (continua)
don Giovanni Berti (Omelia del 25-10-2015)
La sfida del buio
Clicca qui per la vignetta della settimana.
Quando si entra in un luogo molto buio per doverlo attraversare venendo da un luogo al contrario molto luminoso, a tutti capita quella sensazione sgradevole di non vedere nulla e di sentirsi incapaci di andare avanti. L'esperienza insegna che basta solo ... (continua)
Tornare a vedere
Quando leggiamo un vangelo come quello di oggi c'è il pericolo di dire: "Io non sono cieco. Sì, magari un po' miope, presbite, ma tutto sommato, magari con gli occhiali, ci vedo bene". Quindi uno pensa che questo vangelo non lo riguardi. Ma quando leggiamo i vangeli dobbiamo sempre tener presente co ... (continua)
don Roberto Rossi (Omelia del 25-10-2015)
La parola di Gesù è luce per i nostri passi
Gesù, il Salvatore, ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del vangelo.
Il Vangelo di oggi ci riporta un miracolo particolare. Nel testo di Marco è l'ultimo miracolo riportato prima della passione e morte di Gesù. In quel cieco, Bartimeo, che grida lungo la strada, è raffigurato ... (continua)
mons. Antonio Riboldi (Omelia del 25-10-2015)
La MISSIONE è ?vedere' Gesù, per contagiare il mondo di speranza
Domenica scorsa si è celebrata la Giornata mondiale missionaria. Ogni anno, ad ottobre, la Chiesa tutta è invitata a riscoprire questa sua vocazione missionaria, ricordando le parole di Gesù, dette prima di tornare al Padre: "Andate in tutto il mondo e portate il messaggio del Vangelo a tutti gli uo ... (continua)
don Luca Garbinetto (Omelia del 25-10-2015)
Desiderio, incontro, sequela
Gerico avviene un incontro tra figli. Il figlio di Timeo incontra il figlio di Davide, che è anche figlio di Giuseppe. E il figlio di Giuseppe, venuto dal nord, dalla Galilea, restituisce a Bar-timeo (figlio di Timeo in ebraico) la dignità di figlio di Davide. Bartimeo, come Gesù, appartiene a un po ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 25-10-2015)
Un giorno, a Gerico
Trovarsi a Gerico non è una cosa qualsiasi, nelle Scritture. E neppure si tratta di un passaggio obbligato, quando - come Gesù - si sale dalla Galilea a Gerusalemme. Si potrebbe anche scegliere di affrontare subito le montagne passando per la Samaria: ma poiché in quella zona vivono "gli eretici", è ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 25-10-2015)
Commento su Mc 10, 46-47; 49-51
«Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: "Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!"... Gesù si fermò e disse: "Chiamatelo!". Chiamarono il cieco, dicendogli: "Coraggio! Alzati, ti chiama!". Egli, gettato via il suo ma ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 25-10-2015)
Credere fa bene, Cristo guarisce tutta l'esistenza
Un ritratto tracciato con tre drammatiche pennellate: cieco, mendicante, solo. Un mendicante cieco: l'ultimo della fila, un naufrago della vita, un relitto inchiodato nel buio sul ciglio di una strada di Gerico. Poi improvvisamente tutto si mette in moto: passa Gesù e si riaccende il motore della vi ... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 25-10-2015)
Ma egli gridava più forte
Nel vangelo di domenica scorsa Giacomo e Giovanni pretendevano qualcosa da Gesù. Lui, pacatamente, risponde con domanda assai disponibile ad accogliere la richiesta: "che cosa volete che io faccia per voi?" (Mc 10,36). Vogliono i primi posti mentre il Maestro sta dirigendosi all'ultimo posto e mentr ... (continua)
don Luciano Cantini (Omelia del 25-10-2015)
Salire e scendere
Lungo la strada
Gesù inizia la lunga salita che da Gèrico porta a Gerusalemme. È insieme salita e discesa.
Salita perché Gerusalemme è comunque sempre in alto, città collocata sul monte, meta finale del pellegrinaggio dei popoli: Verranno molte genti e diranno: «Venite, saliamo sul monte del Sign ... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 25-10-2015)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Paolo Ricciardi
Io sono la luce del mondo, chi segue me avrà la luce della vita.
Siamo giunti ormai all'ultima tappa prima di salire a Gerusalemme. Gerico è l'ultima cittadina in cui passare, prima di iniziare l'ascesa al monte di Sion. Gerico è, se ... (continua)
don Roberto Fiscer (Omelia del 25-10-2015)
#StradeDorate - Commento su Marco 10,46-52
... (continua)
La fede di un incontro che si trasforma in amore e guarigione.
La parola di Dio odierna ci presenta, nel testo di Vangelo di Marco, Gesù che opera il miracolo della guarigione di Bartimeo, figlio di Timeo, che era diventato cieco.
Il racconto della guarigione è davvero molto significativo e come è prassi in Marco, la descrizione è precisa e coinvolgente. Gesù, ... (continua)
Agire, anzi pensare come farebbe lui
Larga parte dei vangeli è costituita dal resoconto dell'attività taumaturgica di Gesù, chiara espressione da un lato della sua divinità (chi può compiere miracoli, se non Dio?) e dall'altro della sua speciale attenzione a chi si trova in difficoltà.
A volte i vangeli riassumono tale attività, rifer ... (continua)
La Parola - commento a Mc 10,46-52
Commento di don Piero Melotto, già missionario in Thailandia e da ottobre nuovo parroco di san Giuseppe al Mercato Nuovo, Vicenza.
Registrato nella chiesa parrocchiale di san Floriano, Zimella ... (continua)
Carla Sprinzeles (Omelia del 25-10-2015)
Commento su Ger 31,7-9; Mc 10,46-52
Amici, spesso vedo persone che non sanno cosa vogliono e dove vogliono arrivare.
Ognuno di noi è ciò che un uomo e una donna erano al momento in cui, unendosi, ci han dato di esistere. Miscuglio di aggressività e remissività, di gioia e di passione.
Amalgama del nostro dna e delle connessioni di n ... (continua)
Michele Antonio Corona (Omelia del 25-10-2015)
Con la guarigione di Bartimeo si chiude la "sezione della strada" iniziata subito dopo il miracolo graduale in favore del cieco a Betsaida (8,22-26).
I brani che abbiamo ascoltato nelle ultime domeniche si trovano all'interno di questa grande inclusione dettata da due interventi sulla cecità. Dome ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 25-10-2015)
La fede che ricupera la vista
A S. Francesco di Paola, Fondatore dei Padri Minimi, si attribuiscono decine e decine di miracoli e parecchi sono gli episodi descritti nei quali viene avvicinato dalle masse di popolo che chiedono grazie e guarigioni. Taumaturgo, guaritore, esorcista, il Santo di Paola, divenuto Patrono di Marittim ... (continua)
don Marco Pratesi (Omelia del 25-10-2015)
Ruminare i Salmi - Salmo 126,4 (XXX domenica del tempo ordinario, anno B)
Ruminare i Salmi - Salmo 126 (Vulgata / liturgia 125),4 - (XXX domenica del tempo ordinario, anno B)
CEI Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
TILC Cambia ancora, Signore, le nostre sorti
come risvegli i torrenti nel deserto.
Ebrei 5,5-6 Cristo non attribuì a s ... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 25-10-2015)
Commento su Marco 10,46-52
Dopo aver guarito Bartimeo dalla cecità, Gesù fa il suo ingresso trionfale in Gerusalemme: una coincidenza? l'idea originale di Marco, di scegliere questo miracolo, tra i tanti, per riproporre il tema della luce che splende nelle tenebre e che il Signore portava nella Città Santa, ma che Gerusalemme ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 25-10-2015)
Commento su Marco 10,46-52
L'ultimo incontro prima di salire a Gerusalemme per la sua Pasqua. Prima c'erano stati gli incontri con degli sposi, con i bambini, con l'uomo ricco di beni; poi i dialoghi con i suoi e la richiesta di Giacomo e Giovanni; fino a questo mendicante cieco seduto lungo la strada. Gesù si rapporta con tu ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 25-10-2015)
Commento su Ger 31,7-9; Sal 125; Eb 5,1-6; Mc 10,46-52
La liturgia odierna ci insegna che la vera fede non solo salva, ma attiva anche il dinamismo della conversione. L'uomo, da sempre, si presenta come un cieco a causa della sua esasperata ricerca della perfezione e della onnipotenza. E questo accadde da sempre, da Genesi sino ad oggi.
L'odierna umani ... (continua)