Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco Scheda Agiografica: San Martino di Tours S1111 ; DO324
Martino (Pannonia c. 316 - Candes, Francia, 397), rivelò, ancora soldato e catecumeno, la sua carità evangelica dando metà del mantello a un povero assiderato dal freddo. Dopo il Battesimo si mise sotto la guida di sant'Ilario (339) e fondò a Ligugè, presso Poitiers, un monastero (360), il primo in Occidente. Ordinato sacerdote e vescovo di Tours (372), si fece apostolo delle popolazioni rurali con l'aiuto dei monaci del grande monastero di Marmoutiers (Tours). Unì alla comunicazione del Vangelo un'incessante opera di elevazione sociale dei contadini e dei pastori. La sua figura ha fondamentale rilievo nella storia della Chiesa in Gallia, sotto l'aspetto pastorale, liturgico e monastico. Santo molto popolare, è il primo confessore non martire ad essere venerato con rito liturgico. La sua «deposizione» l'11 novembre è ricordata dal martirologio geronimiano (sec. VI).
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Antifona d'ingresso
Farò sorgere al mio servizio un sacerdote fedele,
che agirà secondo i desideri del mio cuore. (Cf. 1Sam 2,35)
Colletta
O Dio, che hai fatto risplendere la tua gloria
nella vita e nella morte del santo vescovo Martino,
rinnova nei nostri cuori le meraviglie della tua grazia,
perché né morte né vita ci possano separare dal tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
Sap 7,22-8,1
La sapienza è riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell'attività di Dio.
Dal libro della Sapienza
Nella sapienza c'è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile,
agile, penetrante, senza macchia,
schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto,
libero, benefico, amico dell'uomo,
stabile, sicuro, tranquillo,
che può tutto e tutto controlla,
che penetra attraverso tutti gli spiriti
intelligenti, puri, anche i più sottili.
La sapienza è più veloce di qualsiasi movimento,
per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa.
È effluvio della potenza di Dio,
emanazione genuina della gloria dell'Onnipotente;
per questo nulla di contaminato penetra in essa.
È riflesso della luce perenne,
uno specchio senza macchia dell'attività di Dio
e immagine della sua bontà.
Sebbene unica, può tutto;
pur rimanendo se stessa, tutto rinnova
e attraverso i secoli, passando nelle anime sante,
prepara amici di Dio e profeti.
Dio infatti non ama se non chi vive con la sapienza.
Ella in realtà è più radiosa del sole e supera ogni costellazione,
paragonata alla luce risulta più luminosa;
a questa, infatti, succede la notte,
ma la malvagità non prevale sulla sapienza.
La sapienza si estende vigorosa da un'estremità all'altra
e governa a meraviglia l'universo.
Per sempre, o Signore,
la tua parola è stabile nei cieli.
La tua fedeltà di generazione in generazione;
hai fondato la terra ed essa è salda.
Per i tuoi giudizi tutto è stabile fino a oggi,
perché ogni cosa è al tuo servizio.
La rivelazione delle tue parole illumina,
dona intelligenza ai semplici.
Fa' risplendere il tuo volto sul tuo servo
e insegnami i tuoi decreti.
Che io possa vivere e darti lode:
mi aiutino i tuoi giudizi.
Canto al Vangelo (Gv 15,5)
Alleluia, alleluia.
Io sono la vite, voi i tralci, dice il Signore;
chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto.
Alleluia.
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: "Eccolo qui", oppure: "Eccolo là". Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: "Eccolo là", oppure: "Eccolo qui"; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Con la sua morte e risurrezione, Cristo fa di noi degli uomini capaci di vivere come lui è vissuto. Domandiamo al Padre la grazia di agire da risorti e diciamo:
Vieni, Signore Gesù.
Nelle nostre case, ricche di tutto ma povere di amore e di preghiera, noi ti invochiamo:
Nei nostri ospedali dove il dolore annebbia la fede e spegne la speranza, noi ti invochiamo:
Nelle scuole e nelle fabbriche che programmano un avvenire privo di te, noi ti invochiamo:
In un mondo ancora pieno di infelici, sfruttati e perseguitati, noi ti invochiamo:
Nella gioia e nel dolore, nella vittoria e nel rimorso, noi ti invochiamo:
Nella nostra comunità, quando gli slanci cedono il passo ai tradimenti e ai compromessi, noi ti invochiamo:
Al tramonto della vita, alla sera d'ogni nostra giornata, all'alba d'ogni nostro progetto, noi ti invochiamo:
O Dio, ci proponi di vivere in terra come cittadini del cielo, d'essere nel mondo come lievito che vivifica. Poiché nulla è impossibile a te, donaci l'energia dello Spirito che ci aiuti a conformarci a Cristo nostro Signore. Egli è Dio e vive e regna con te nei secoli eterni. Amen.
Preghiera sulle offerte
Santifica, Signore nostro Dio, questi doni
che ti offriamo con gioia in onore di san Martino,
perché con il loro sostegno siamo sempre guidati
attraverso le vicende liete e tristi della nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
«In verità io vi dico:
tutto quello che avete fatto a uno solo
di questi miei fratelli più piccoli,
l'avete fatto a me», dice il Signore. (Mt 25,40)
Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti con il sacramento dell'unità,
concedi a noi di vivere in perfetta concordia con il tuo volere
perché, imitando san Martino nella totale sottomissione a te,
gustiamo la gioia di essere veramente tuoi.
Per Cristo nostro Signore.
Commento al Vangelo 11 novembre 2021
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 11-11-2021)
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don Nicola Salsa (Omelia del 11-11-2021)
Il regno di Dio è già in mezzo a voi (Lc 17,20-25)
... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 11-11-2021)
Giovedì - XXXII del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
... (continua)
don Carlo Occelli (Omelia del 12-11-2020)
Commento al Vangelo 12 novembre 2020
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don Marco Scandelli (Omelia del 12-11-2020)
#2minutiDiVangelo - Giovedì 12/11 - Giosafat: l'unità si fa cominciando a non usare più la parola nemico
Commento al Vangelo di martedì 10 novembre 2020 - XXXII settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Lc 17 20-25
Grandi parole e bei discorsi sappiamo fare tutti sull'importanza dell'unità e la necessità di lavorare insieme per un unico scopo. Ma se poi an ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 12-11-2020)
Non so con quale spirito quei farisei pongono a Gesù la domanda sui tempi del regno di Dio ma certo si tratta di un quesito che sorge anche in un profondo cammino di fede. Perché si comincia ad intuire che la grazia è misteriosa e può sconvolgere la vita. La risposta di Cristo è come sempre profonda ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 15-11-2018)
Commento su Lc 17,20-21
«I farisei gli domandarono: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: «Eccolo qui», oppure: «Eccolo là». Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!»»
Lc 17,20-21
Come vivere questa Parola?
Tipica dell'uomo ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 16-11-2017)
Commento su Sap 7, 22
"Nella sapienza c'è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, agile, penetrante, senza macchia, schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto, libero, benefico, amico dell'uomo, stabile, sicuro, tranquillo, che può tutto e tutto controlla, che penetra attraverso tutti gli spiriti ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 10-11-2016)
Commento su Lc 17, 20-21
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: "Eccolo qui", oppure: "Eccolo là". Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Lc 17, 20-21
Come vivere questa Parola? ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 12-11-2015)
Il Regno di Dio è già in mezzo a noi. Il problema è che non siamo capaci di vederlo e di riconoscerlo. Certo: è presente ma non è ancora compiuto e cresce giorno per giorno fino al ritorno glorioso del Signore alla fine della Storia. Ma, qui e adesso, sta a noi costruirlo, giorno per giorno. Il Regn ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 12-11-2015)
Commento su Sap 7, 2-,26
"La Sapienza È effluvio della potenza di Dio, emanazione genuina della gloria dell'Onnipotente; per questo nulla di contaminato penetra in essa. È riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell'attività di Dio e immagine della sua bontà".
Sapienza 7, 2-,26
Come vivere questa Parola?
... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 13-11-2014)
Chiaro, no? Nel senso: come è possibile leggere questa affermazione e poi dire che Gesù intendeva dire qualcos'altro e fare l'elenco dei cataclismi e dei segni dal cielo mandati per avvisarci della venuta imminente del Regno? E di profezie postume o amenità del genere? Gesù è lapidario: il Regno di ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 13-11-2014)
Commento su Fm 17-20
«Se dunque tu mi consideri amico, accoglilo (Onésimo) come me stesso. E se in qualche cosa ti ha offeso o ti è debitore, metti tutto sul mio conto. Io, Paolo, lo scrivo di mio pugno: pagherò io. Per non dirti che anche tu mi sei debitore, e proprio di te stesso! Sì, fratello! Che io possa ottenere q ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 14-11-2013)
Commento su Lc 17,20-25
Il Regno di Dio è in mezzo a noi dice il Signore, è impastato col nostro mondo, ne fa parte integrante, ne è intimamente connesso. Ne fa parte, non è altro, non è qualcosa di diverso. Molti, ci ammonisce il Signore, pensano di incontrarlo altrove, negli eventi eclatanti, correndo dietro a miracoli e ... (continua)