L'inquietudine e l'incomprensione di Maria e di Giuseppe, nonostante la loro vicinanza a Gesù, nonostante che siano stati preparati da Dio al compito di accompagnare i primi passi della vita di Gesù, ci riportano a quello che è il nostro atteggiamento di fronte all'opera di Dio in noi e intorno a noi. Ogni essere è un mistero per quelli che lo circondano. La sofferenza che nasce da questa solitudine collettiva non trova pace se non nella fede.
Noi siamo vicini gli uni agli altri perché siamo tutti amati di un amore divino. L'amore che ci unisce, lungi dall'abolire il nostro essere diversi gli uni dagli altri, rafforza, anima e sviluppa quanto c'è di originale in noi. Ma solo una carità che venga da Dio può mettere nei nostri cuori una tale disposizione.
Maria e Giuseppe non hanno capito a fondo ciò che Gesù diceva o faceva. Ma hanno accettato, nella fede e per amore, di vederlo compiere la sua vita e adempiere alla sua missione, partecipandovi nell'oscurità della loro fede. Che lezione per noi! Quando non capiamo l'azione del nostro prossimo, perché supera le nostre capacità, dobbiamo saper amare senza capire: solo con un tale atteggiamento tutto diventa possibile.
Scarica il foglietto della Messa >
Scarica le Letture del Lezionario >
Scarica il Salmo Responsoriale Cantato >
Ricevi la Liturgia via mail >
Leggi la sua scheda su Santiebeati.it >
Condividi questa Liturgia su >
Ascolta il Vangelo >
Antifona d'ingresso
I pastori andarono, senza indugio,
e trovarono Maria e Giuseppe
e il bambino adagiato nella mangiatoia. (Lc 2,16)
Colletta
O Dio, che nella santa Famiglia
ci hai dato un vero modello di vita,
fa' che nelle nostre famiglie fioriscano
le stesse virtù e lo stesso amore,
perché, riuniti insieme nella tua casa,
possiamo godere la gioia senza fine.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure:
O Dio, nostro creatore e Padre,
tu hai voluto che il tuo Figlio
crescesse in sapienza, età e grazia
nella famiglia di Nazaret;
ravviva in noi la venerazione
per il dono e il mistero della vita,
perché diventiamo partecipi della fecondità del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
>
Prima lettura
1Sam 1,20-22.24-28
Samuele per tutti i giorni della sua vita è richiesto per il Signore.
Dal primo libro di Samuèle
Al finir dell'anno Anna concepì e partorì un figlio e lo chiamò Samuèle, «perché - diceva - al Signore l'ho richiesto». Quando poi Elkanà andò con tutta la famiglia a offrire il sacrificio di ogni anno al Signore e a soddisfare il suo voto, Anna non andò, perché disse al marito: «Non verrò, finché il bambino non sia svezzato e io possa condurlo a vedere il volto del Signore; poi resterà là per sempre».
Dopo averlo svezzato, lo portò con sé, con un giovenco di tre anni, un'efa di farina e un otre di vino, e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo: era ancora un fanciullo. Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli e lei disse: «Perdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto. Anch'io lascio che il Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita egli è richiesto per il Signore». E si prostrarono là davanti al Signore.
Quanto sono amabili le tue dimore,
Signore degli eserciti!
L'anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente.
Beato chi abita nella tua casa:
senza fine canta le tue lodi.
Beato l'uomo che trova in te il suo rifugio
e ha le tue vie nel suo cuore.
Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera,
porgi l'orecchio, Dio di Giacobbe.
Guarda, o Dio, colui che è il nostro scudo,
guarda il volto del tuo consacrato.
>
Seconda lettura
1Gv 3,1-2.21-24
Siamo chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.
Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio, e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito.
Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (At 16,14)
Alleluia, alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore
e accoglieremo le parole del Figlio tuo.
Alleluia.
>
Vangelo
Condividi il Vangelo su >
Ascolta il Vangelo >
Lc 2,41-52
Gesù è ritrovato dai genitori nel tempio in mezzo ai maestri.
+
Dal Vangelo secondo Luca
I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Come la Santa Famiglia anche le nostre vivono delle difficoltà e percorrono un silenzioso cammino che coltiva profondi legami d'amore; l'origine di questa perseveranza e di questa ricchezza, Signore, non puoi che essere Tu.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore entra nelle nostre case.
1. Perché ogni famiglia sappia condividere le sua ricchezza d'amore con altri, e dagli altri venga aiutata nelle difficoltà. Preghiamo.
2. Perché gli effetti della venuta di Gesù nel mondo non siano relegati a una festa, ma modifichino la nostra vita di tutti i giorni. Preghiamo.
3. Perché le figure evangeliche di Giuseppe e Maria siano riferimento per il cammino spirituale degli uomini e delle donne di ogni tempo. Preghiamo.
4. Perché la volontà di servirti sia all'origine del desiderio di migliorare il mondo in cui viviamo. Preghiamo.
O Padre, aiutaci a lasciarti entrare nella realtà che viviamo ogni giorno e a non confinarti nei ristretti spazi delle nostre pie emozioni. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Ti offriamo, o Signore, il sacrificio di riconciliazione
e, per intercessione della Vergine Madre e di san Giuseppe,
ti preghiamo di rendere salde le nostre famiglie
nella tua grazia e nella tua pace.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO DI NATALE I
Cristo luce
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Nel mistero del Verbo incarnato
è apparsa agli occhi della nostra mente
la luce nuova del tuo fulgore,
perché conoscendo Dio visibilmente,
per mezzo di lui siamo conquistati
all'amore delle realtà invisibili.
E noi,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l'inno della tua gloria: Santo, ...
PREFAZIO DI NATALE II
Nell'incarnazione Cristo reintegra l'universo
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Nel mistero adorabile del Natale
egli, Verbo invisibile,
apparve visibilmente nella nostra carne,
per assumere in sé tutto il creato
e sollevarlo dalla sua caduta.
Generato prima dei secoli,
cominciò a esistere nel tempo,
per reintegrare l'universo nel tuo disegno, o Padre,
e ricondurre a te l'umanità dispersa.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti a tutti gli angeli,
cantiamo esultanti la tua lode: Santo, ...
PREFAZIO DI NATALE III
Il sublime scambio nell'incarnazione del Verbo
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
In lui [oggi] risplende in piena luce
il sublime scambio che ci ha redenti:
la nostra debolezza è assunta dal Verbo,
la natura mortale è innalzata a dignità perenne,
e noi, uniti a te in comunione mirabile,
condividiamo la tua vita immortale.
Per questo mistero di salvezza,
uniti ai cori degli angeli,
proclamiamo esultanti
la tua lode: Santo, ...
Nel Canone Romano, si dice il Communicantes proprio.
Nelle Preghiere eucaristiche II e III si fa il ricordo proprio.
Antifona alla comunione
Il nostro Dio è apparso sulla terra
e ha vissuto fra gli uomini. (Cf. Bar 3,38)
Oppure:
«Figlio, perché ci hai fatto questo?
Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo».
Gesù rispose loro: «Non sapevate che io devo occuparmi
delle cose del Padre mio?». (Lc 2,48-49)
Preghiera dopo la comunione
Padre clementissimo, che ci nutri con questi sacramenti,
concedi a noi di seguire con fedeltà gli esempi della santa Famiglia, perché, dopo le prove della vita,
siamo associati alla sua gloria in cielo.
Per Cristo nostro Signore.
Commento al Vangelo del 26 dicembre
... (continua)
Missionari della Via (Omelia del 26-12-2021)
Dio al centro. Spunti per la spiritualità familiare
... (continua)
Missionari della Via (Omelia del 26-12-2021)
Subito dopo Natale festeggiamo la santa famiglia. Oggi abbiamo il testo del ritrovamento di Gesù dodicenne al Tempio.
Tutta la famiglia va al tempio per celebrare la festa di Pasqua. Quindi Maria e Giuseppe ripartono da Gerusalemme con la comitiva. Di solito i giovani stavano insieme, perciò non si accorgono dell'assenza di Gesù. Tra l'altro a dodici anni, ... (continua)
don Maurizio Prandi (Omelia del 26-12-2021)
Dal Natale si parte
Celebriamo la domenica della Santa Famiglia di Gesù; santa forse perché è perfetta? Stando al brano di Vangelo che abbiamo appena ascoltato direi di no: un figlio che prima della maggiore età (i 13 anni della festa del Bar mitzvah) dichiara la sua libertà dalla famiglia, due genitori che lo perdono di vista pensando l'uno che Gesù fosse sotto la custodia del ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 26-12-2021)
Con il tempo del Natale, contempleremo dal punto di vista cronologico, come anche sentimentale, i significati e per certi versi, le emozioni che scaturiscono dai personaggi che entrano nella grotta e, poi, in un secondo tempo, le reazioni di coloro verso cui si indirizza l'Atteso d'Israele. La nostra attenzione, oggi, si focalizza su Maria e Giuseppe, i prim ... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 26-12-2021)
Siamo a Natale, e la settimana che inizia oggi - l'Ottava di Natale -, potremmo dire, è Natale tutti i giorni. Dunque, pace, gioia, gratitudine, buoni sentimenti, buone intenzioni, questo e tanto altro ancora ci riempie la mente e il cuore. Ma non solo: il Vangelo di oggi ci racconta una storia non certo di pace e di gioia; piuttosto la cronaca di una traged ... (continua)
don Roberto Fiscer (Omelia del 26-12-2021)
#StradeDorate - Commento su Luca 2,41-52
... (continua)
Il nostro audio quotidiano
Sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.?Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 26-12-2021)
A casa tutto è un dono
Episodi di donne gravide per speciale concessione divina. Donne prima vessate da frustrazioni dovute all'impotenza e alla sterilità, poi rese improvvisamente primipare grazie a un miracolo o a una svolta della loro condizione fisica e gestativa. Casi simili ve ne sono tanti narrati dalla Bibbia in più episodi o anche rilevati nell'esperienza della vita dei S ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 26-12-2021)
Nulla di diverso da tutti noi
Continuiamo a dare per scontato che esista un solo modello di famiglia, il modello classico composto da papà e mamma tra loro regolarmente sposati, con figli, protetti da una "pellicola" di serenità che viene dalla vita di fede e che fa della famiglia cristiana un modello per la società, come la famiglia che vive nei pressi del bianco mulino immerso tra camp ... (continua)
don Marco Scandelli (Omelia del 26-12-2021)
2minutiDiVangelo - Santa Famiglia (Anno C)
Lc 2 41-52
Commento al Vangelo - Omelia a cura di don Marco Scandelli
2minutiDiVangelo ... (continua)
don Mario Simula (Omelia del 26-12-2021)
La famiglia che vorrei
In quella casa aleggia la normalità. La virtù semplice, senza ostentazioni, vissuta come una consuetudine. La virtù e ogni virtù che distingue le persone abituate ad accorgersi di chi gli sta accanto. Ne conosce, quindi, i gusti, le esigenze, le venature di tristezza e gli scoppi di gioia, le difficoltà interiori e quelle legate ad una quotidianità spesso di ... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 26-12-2021)
Pregare la Parola, centro della vita familiare
L'incontro orante con la Parola di Dio permette la vera testimonianza di pace e di gioia nella vita quotidiana delle nostre famiglie cristiane.
Metti in pratica il quinto comandamento: onora tuo padre e tua madre.
Ascoltando i consigli del libro del Siracide, è come ricevere un commento al quinto dei dieci comandamenti: «Onora tuo padre e tua madre. Così p ... (continua)
È in casa che si impara l'arte d'amare, di essere felici
La Bibbia è popolata da famiglie, da generazioni, da storie di amore e di crisi familiari, fin dalla prima pagina, dove entra in scena la famiglia di Adamo ed Eva, con il suo carico di violenza, ma anche con la forza della vita che continua (Amoris laetitia,1). La Bibbia è una biblioteca sull'arte e sulla fatica di amare, è il racconto dell'amore, vivo e pot ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 26-12-2021)
Maria custodiva tutto nel suo cuore (Lc 2,41-52)
... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 26-12-2021)
Santa Famiglia (Anno C) - Commento al Vangelo
... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 26-12-2021)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Paolo Matarrese
Questo commento al vangelo nasce da una lettura del vangelo condivisa insieme alla comunità di famiglie della Collina del Barbagianni in Roma (rete Mondo Comunità e Famiglia).
-Natale: un mistero che prima di comprendere va custodito!
Il motivo da cui nasce questo episodio è il pellegrinag ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 26-12-2021)
Oggi è la festa della Santa Famiglia. È una solennità importantissima perché ci insegna come siamo chiamati a vivere in famiglia seguendo gli insegnamenti di Gesù, di Maria e di Giuseppe.
Maria e Giuseppe osservavano fedelmente la Legge di Dio data a Mosè sul monte Sinai, per cui ogni anno andavano in pellegrinaggio a Gerusalemme in occasione della festa di ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 26-12-2021)
La Parola - Commento al Vangelo di Luca (Lc 2,41-52)
... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 26-12-2021)
L'unico episodio di Gesù adolescente
Oggi, giorno dopo Natale, solitamente si celebra Santo Stefano; ma quando è domenica, lo si dedica a riflettere sulla famiglia di Gesù. Quest'anno, lo si fa prendendo spunto dall'unico episodio della sua vita riferito dai vangeli, relativo al periodo tra la sua nascita e quando, trentenne, egli diede pubblicamente inizio alla sua missione.
Ecco il fatto, c ... (continua)
Paolo De Martino (Omelia del 26-12-2021)
Una famiglie come le altre
Con questo episodio, Luca termina la sezione dedicata all'infanzia di Gesù. Forse inserisce qui un racconto preesistente di cui non conosciamo più le origini.
A dir la verità sappiamo ben poco della famiglia di Nazareth, della quotidianità. La vita familiare di Gesù con Maria e Giuseppe è coperta dal silenzio, tranne questo episodio.
I genitori di Gesù si ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 30-12-2018)
Commento su 1Gv 3,23
«Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato»
1Gv 3,23
Come vivere questa Parola?
Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato.
Dire che il cristianesimo è ... (continua)
don Giovanni Berti (Omelia del 30-12-2018)
Fuori Dal Mulino Bianco
Clicca qui per la vignetta della settimana.
Anche quelli del Mulino Bianco se ne sono accorti da tempo! Mi ricordo da piccolo che l'espressione "famiglia del Mulino Bianco" indicava proprio la famiglia perfetta, unita attorno ad un tavolo nella dolcezza dei rapporti tra sposi, tra genitori e figli, e i figli tra di loro. La pubblicità (televisiva e oggi p ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 30-12-2018)
Luca aveva raccontato l'infanzia di Gesù. Con la pagina di oggi, ci indica il futuro di Gesù. I tre giorni di smarrimento a Gerusalemme, infatti, sono il prologo della sua morte e risurrezione. Tra l'infanzia e il futuro da adulto stanno trent'anni di una vita umile e quotidiana a Nazaret.
A Gerusalemme i buoni ebrei erano invitati a recarsi in tre occasion ... (continua)
Audio commento alla liturgia - Lc 2,41-52
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
don Marco Pozza (Omelia del 30-12-2018)
Il Dio che delude le aspettative
Li ha delusi alla grande, i suoi genitori: capita sempre che le persone che più ci deludono siano quelle che abbiamo idealizzato maggiormente. È la carta d'identità della delusione: «La delusione - scrive F. Mauriac - è un sentimento che non delude mai». L'esperienza, poi, altro non è che la somma delle nostre delusioni; la storia dell'uomo e di Dio, in fin ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 30-12-2018)
Il senso della vita è nell'inversione di marcia
Noi camminiamo, agiamo, parliamo, pensiamo... ma siamo certi di fare sempre la cosa giusta? Siamo certi che stiamo sempre sulla buona strada?
Maria e Giuseppe credevano di sì, finché non si sono scontrati con la dura realtà. Credevano entrambi che Gesù stesse viaggiando con loro, quello stesso Gesù che Dio in persona gli aveva affidato. Ma presto si accor ... (continua)
don Maurizio Prandi (Omelia del 30-12-2018)
Dio non sta nell'eccezionale
Mi rifaccio ad un testo che abbiamo meditato con i genitori delle comunità dei discepoli lo scorso inverno lasciandoci accompagnare da alcune riflessioni di don Angelo Casati. Lo trovo molto pertinente anche in riferimento alla catechesi familiare vissuta nel tempo di Avvento e al tema che ci ha guidato: l'arte di trasmettere. Dove avviene la trasmissione de ... (continua)
Cari adolescenti, Gesù è come voi!
"Alla tua età, andavo con il nonno in cantiere, e per essere a Milano alle 8, partivamo di qua alle 5.30, perché l'autostrada, fino a Agrate, era a due corsie!";
"Se hai intenzione di andare avanti a studiare, allora ti metti d'impegno, altrimenti quest'estate vai a lavorare come tutti gli altri, perché io non ho nessuna intenzione di sprecare soldi ed ener ... (continua)
don Lucio D'Abbraccio (Omelia del 30-12-2018)
Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini
La festa della santa Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria ci offre, quest'anno, notevoli spunti di riflessione. C'è innanzitutto l'affermazione centrale che tutti, genitori e figli, giovani e adulti, siamo figli di Dio. Infatti l'apostolo Giovanni nella prima lettera (II Lettura) scrive: «Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio». Siamo realmente suoi figli ... (continua)
don Mario Simula (Omelia del 30-12-2018)
Una delle famiglie del vicinato
La famiglia che non è una scuola di vita, è un albergo di egoismo. Si entra e si esce senza sperimentare significative dimensioni di affetti, di dialogo, di incontro. Si sfrutta il tornaconto, senza far circolare l'amore.
Eppure Dio ha donato all'uomo la famiglia a partire dalla relazione di amore nella coppia. Sposo e sposa costruiscono la loro vita come ... (continua)
Luca Rubin (Omelia del 30-12-2018)
Lo trovarono dopo tre giorni
Può essere interessante leggere questa pagina di vangelo come un cammino di fede nel quale, in un certo qual modo, tutti siamo inseriti.
Il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.
Questo bambino è la tua parte interiore, intima e sacra, che talvolta dai per scontata che ci sia, la sottintendi, fino a ignorarla e dime ... (continua)
don Fabio Rosini (Omelia del 30-12-2018)
Audio commento al Vangelo del 30 dicembre
... (continua)
Gesù, Giuseppe e Maria, una lezione per la vita mia
All'interno delle feste natalizie la liturgia ci fa celebrare la festa solenne della Sacra Famiglia che ci permette, tra le tante altre verità, di continuare a meditare sul mistero dell'incarnazione. Il Figlio, parola eterna del Padre, è divenuto un essere umano. E, come ogni essere umano, vive la sua traiettoria storica a partire da una famiglia, grembo nec ... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 30-12-2018)
Cinque luci per le nostre famiglie
Questo racconto evangelico del ritrovamento di Gesù nel tempio di Gerusalemme è un profondo messaggio per le nostre famiglie guardando alla famiglia di Nazareth.
Cinque luci possono illuminare la vita delle nostre famiglie.
1ª luce: La famiglia è luogo di trasmissione della tradizione
«I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa ... (continua)
mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola (Omelia del 30-12-2018)
Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?
... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 30-12-2018)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura delle Clarisse di Via Vitellia
Nel vangelo che oggi ci è donato per celebrare la Santa famiglia di Nazaret sembrerebbe non esserci in realtà molta gioia.
La festa a Gerusalemme, celebrata come ogni anno, si rabbuia in tre giorni di angoscia per aver smarrito Gesù. Il sollievo di ritrovarlo nel tempio lascia subito ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 30-12-2018)
Cari Bambini buon giorno!
Oggi la liturgia festeggia la Santa Famiglia che è la famiglia nella quale è vissuto Gesù, composta da S. Giuseppe, Maria, Gesù stesso. Per capire la bellezza delle letture che abbiamo appena ascoltate, immaginiamo di avere davanti un bel Book fotografico della vita di questa famiglia e di sfogliarlo. Troveremo tante cose interessa ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 30-12-2018)
Lectio Divina - Sacra Famiglia - Anno C
... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 30-12-2018)
La Parola - Commento al Vangelo di Luca (Lc 2,41-52)
... (continua)
don Luciano Cantini (Omelia del 30-12-2018)
Inadeguati
Senza che i genitori se ne accorgessero
Se il Natale ci ha aiutato a riflettere sulla "debolezza" di Dio che si presenta all'umanità come bambino bisognoso di ogni cosa, il racconto di Gesù dodicenne ci evidenzia la debolezza dell'umanità rappresentata dai suoi genitori. La loro inadeguatezza è raccontata in modo evidente: prima partono senza accorgersi che ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 30-12-2018)
Un modello di famiglia, sempre attuale ed innovativa
In questa prima domenica, dopo Natale 2018, celebriamo, oggi, nel clima di gioia e di speranza, che genera questa ricorrenza annuale della nascita del Redentore, un altro momento significativo del cammino della comunità cristiana: la festa della Santa Famiglia di Nazareth, composta da Gesù, Giuseppe e Maria.
Il testo del Vangelo di Luca che ascoltiamo in qu ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 30-12-2018)
La Famiglia di Nazaret 'scuola' di amore
Maria e Giuseppe cercano per tre giorni il loro ragazzo: figlio, perché ci hai fatto questo? Tuo padre e io angosciati ti cercavamo. La famiglia di Nazaret la sentiamo vicina anche per questa sua fragilità, perché alterna giorni sereni, tranquilli e altri drammatici, come accade in tutte le famiglie, specie con figli adolescenti, come era Gesù. Maria più che ... (continua)
L'episodio di Gesù 'smarrito' nel tempio
I vangeli di questo periodo sono tutti centrati sulla nascita di Gesù, con i fatti che l'hanno immediatamente preceduta e quelli subito successivi, dall'annuncio della imminente nascita di Giovanni Battista alla visita dei Magi al neonato Bambino Gesù. Unica eccezione, quella narrata dal vangelo di oggi (Luca 2,41-52), che presenta un episodio del Gesù adole ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 30-12-2018)
Al di la dello smarrimento in carovana
Incresciosi atti di disperazione anche legati a stati di instabilità psichica inducono non pochi genitori a uccidere barbaramente i propri figli o a gettarli appena nati nei cassonetti della spazzatura. L'inesperienza e l'impreparazione di tante ragazze che prematuramente si trovano ad essere madri sospingono queste ad abortire per poi trovarsi a sostenere g ... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 30-12-2018)
Commento su Luca 2,41-52
Auguri a tutte le famiglie!
Oggi è la festa della Santa Famiglia di Nazareth, e dunque, festa di tutte le famiglie.
Il Vangelo di Luca è l'unico a riportare una scena di vita familiare che ha come protagonisti Maria, Giuseppe e Gesù: alcuni scrittori spirituali si sono cimentati nella riflessione sulla psicologia di Gesù dodicenne è hanno scritto interessa ... (continua)
Monastero Domenicano Matris Domini (Omelia del 27-12-2015)
Commento su Lc 2,41-52
Collocazione del brano
Con questo brano termina la sezione che Luca dedica all'infanzia di Gesù. Si tratta di una specie di appendice alla prima conclusione che leggiamo nel brano precedente. Forse Luca inserisce qui un racconto preesistente di cui non conosciamo più le origini.
Il brano però è estremamente interessante: vi troviamo due dati fondamentali ... (continua)
mons. Antonio Riboldi (Omelia del 27-12-2015)
FESTA DELLA SACRA FAMIGLIA
Immediatamente dopo il Natale, la Chiesa celebra la festa della S. Famiglia e credo sia un dono aiutarci a riflettere e ringraziare per questa icona di ogni famiglia: Maria, Giuseppe e Gesù.
Fanno il giro del mondo le cronache dei bambini e degli adolescenti che sembrano sfuggire come schegge impazzite dal mondo stupendo dell'infanzia, dell'adolescenza, per ... (continua)
Missionari della Via (Omelia del 27-12-2015)
È appena trascorso il Natale: Dio si fa uomo e perché questo avvenga ha bisogno di una famiglia. Questa domenica ci fa riflettere sulla "Sacra Famiglia" e con essa sulla famiglia, quella realtà meravigliosa che sgorga dal sacramento del matrimonio, chiamata ad essere culla della vita, cellula (sana della società), luogo di comunione e palestra dell'amore!
... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 27-12-2015)
Una famiglia unica, irripetibile, modello di tutte le famiglie
A solo 48 ore dalla solennità del Natale e dell'annuale ricorrenza della nascita di Gesù, celebriamo, oggi, nel clima natalizio e di festa che genera questa ricorrenza, un altro momento bello del cammino di questo Giubileo della Misericordia in pieno svolgimento. Oggi, infatti, celebriamo la festa della Santa Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria, una storia di ... (continua)
Figlio, perché? Io devo stare col Padre mio
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
don Maurizio Prandi (Omelia del 27-12-2015)
Dio scende con l'uomo
La prima domenica dopo Natale è dedicata alla famiglia di Nazareth. E io che famiglia non ho, (certo, in una famiglia sono cresciuto e qualcosa dovrei anche sapere), mi accosto a questa celebrazione con una sorta di timore, nel senso che è una di quelle occasioni nelle quali a parlare dovrebbero essere forse altri. Ci sono però alcuni pensieri che mi nascono ... (continua)
don Luciano Cantini (Omelia del 27-12-2015)
Cresceva...
Quando egli ebbe dodici anni
Il racconto dell'infanzia di Gesù è, nel vangelo di Luca, una sorta di prologo fortemente connotato da aspetti simbolici resi evidenti dalla esperienza pasquale che pervade tutto l'Evangelo. Luca nel corpo del suo scritto immagina un lungo viaggio che culmina a Gerusalemme, proprio come nei primi capitoli dell'infanzia che culmi ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 27-12-2015)
Anche nelle migliori famiglie
Sapere e capire non sono la stessa cosa; conoscere e comprendere, purtroppo non sempre coincidono. Si può, infatti, essere a conoscenza di una cosa, di un fatto, anche riguardante una persona, ma ciò non significa automaticamente che comprendiamo questo fatto, e ancor meno che lo condividiamo o che siamo d'accordo con quanto vediamo accadere. Dal momento che ... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 27-12-2015)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di Rocco Pezzimenti
1. Subito dopo il ritorno a Nazareth un altro contrattempo sembra turbare la pace della Sacra Famiglia. Un altro adempimento religioso, quello del pellegrinaggio a Gerusalemme per la festa di Pasqua, la induce a un nuovo spostamento. Gesù aveva dodici anni. I genitori, sulla via del ritorno, si a ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 27-12-2015)
Oggi la Chiesa ci invita a far festa guardando alla Santa Famiglia, la famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe.
Secondo voi, perché questa famiglia è santa?
Fabio, uno dei miei alunni, ha risposto: "La chiamiamo Santa Famiglia, perché sia Maria che Giuseppe sono Santi, segnati pure sul calendario, con tante feste in loro onore."
Però, come ho fatto notare a Fa ... (continua)
Commento su Luca 2,41-52
Quando, anni fa si andava al cinema, uno dei criteri che guidavano la scelta del film, specie tra le classi medio-basse, era il sogno di un riscatto sociale; diventare belli e famosi come il loro attore preferito, magari anche importanti come i protagonisti del film... E visto che - canta Morandi - uno su mille ce la fa, almeno per un paio d'ore, il film ci ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 27-12-2015)
Il riverbero di Nazareth
Maria ha concepito miracolosamente nello Spirito Santo il suo bambino, consapevole di aver reso possibile l'incarnazione del Verbo. Anche se su questo è la "benedetta fra le donne" e la massima privilegiata, non è l'unica donna ad essere stata beneficiata da un parto straordinario. Anche se in modo differente, altre donne sono state raggiunte da un particola ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 27-12-2015)
È in famiglia che si impara il nome più bello di Dio
Che cosa dice la Parola di Dio alle fragilità delle nostre famiglie? Dice prima di tutto che il matrimonio è santo come il sacerdozio. Che la vocazione dei genitori è santa come quella di una monaca di clausura. Perché l'amore quotidiano nella casa è un tutt'uno con l'amore di Dio. E non sono due amori, ma un unico, solo, grande mistero, un solo amore che mu ... (continua)
Carla Sprinzeles (Omelia del 27-12-2015)
Oggi la chiesa vuole mettere in evidenza e nel cuore di ogni credente la famiglia.
Sappiamo tutti che valore abbia una buona famiglia per ogni essere umano!
Oggi la famiglia si trova in una posizione molto delicata, per i cambiamenti profondi che stanno avvenendo nella società.
Non ci sono soluzioni facili, ma occorre che ognuno di noi si faccia carico de ... (continua)
Amarsi non è guardarsi negli occhi
Terza festa di seguito: dopo Natale e Santo Stefano, ecco la domenica, che come ogni anno, essendo la prima dopo Natale, è intitolata alla famiglia composta da Gesù, Maria e Giuseppe: la "santa famiglia". In proposito, quest'anno la liturgia presenta un episodio di particolare significato.
Dopo gli avvenimenti connessi con la sua nascita, e sino a quando, t ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 27-12-2015)
La Parola - commento a Lc 2,41-52
Commento a cura di don Flavio Marchesini, direttore dell'Ufficio per la Pastorale della Famiglia della Diocesi di Vicenza. ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 27-12-2015)
Commento su Luca 2,41-52
"Essi non compresero". Ed erano la madre e il padre; Maria e Giuseppe. Eppure è troppo presto per comprendere. È ancora lungo il cammino. Mancano ancora trent'anni ai tre giorni in cui Gesù si smarrisce davvero, fuori dal tempio, inchiodato ad un legno e sepolto nello scavo di roccia.
Da Gerusalemme a Nazaret. Gesù ritorna nel luogo della vita quotidiana ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 27-12-2015)
Commento su 1Sam 1,20-22.24-28; 1Gv 3,1-2.21-24; Lc 2,41-52
1 SAMUELE 1,20-22,24-28
Con questo primo libro di Samuele inizia la storia dei Re d'Israele. La nascita di Samuele e la sua successiva consacrazione a Dio evidenziano l'efficacia della preghiera di Anna, la sua fedeltà nell'adempiere il voto fatto al Signore. Pregare è sinonimo di invocare il Signore, come Anna ha fatto. Invocare è un tipo di preghiera. In ... (continua)