Grado della Celebrazione: FESTA Colore liturgico: Bianco Scheda Agiografica: PRESENTAZIONE DEL SIGNORE S0202 ;
NOTA: Quando questa festa ricorre in domenica, si proclamano le tre letture qui indicate; se la festa ricorre in settimana, si sceglie come prima lettura una delle due che precedono il Vangelo; il Salmo responsoriale è sempre lo stesso.
Il vecchio Simeone, certo della promessa ricevuta, riconosce Gesù e la salvezza di cui il Cristo è portatore e accetta il compiersi della sua esistenza.
Anche Anna, questa profetessa ormai avanti negli anni, che aveva però passato quasi tutta la sua vita in preghiera e penitenza riconosce Gesù e sa parlare di lui a quanti lo attendono. Anna e Simeone, a differenza di molti altri, capiscono che quel bimbo è il Messia perché i loro occhi sono puri, la loro fede è semplice e perché, vivendo nella preghiera e nell'adesione alla volontà del Padre, hanno conquistato la capacità di riconoscere la ricchezza dei tempi nuovi.
Prima ancora di Simeone e Anna è la fede di Maria che permette all'amore di Dio per noi di tramutarsi nel dono offertoci in Cristo Gesù.
Giovanni Paolo II nella "Redemptoris Mater" ci ricorda che "quello di Simeone appare come un secondo annuncio a Maria, poiché le indica la concreta dimensione storica nella quale il Figlio compirà la sua missione, cioè nell'incomprensione e nel dolore" (n. 16).
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Antifona d'ingresso Benedizione delle candele
Fratelli e sorelle, sono trascorsi quaranta giorni dalla gioiosa celebrazione del Natale del Signore.
Oggi ricorre il giorno nel quale Gesù fu presentato al tempio da Maria e Giuseppe.
Con quel rito egli si assoggettava alle prescrizioni della legge, ma in realtà veniva incontro al suo popolo, che l'attendeva nella fede.
Guidati dallo Spirito Santo, vennero nel tempio i santi vegliardi Simeone e Anna.
Illuminati dallo stesso Spirito, riconobbero il Signore e pieni di gioia gli resero testimonianza.
Anche noi, qui riuniti dallo Spirito Santo, andiamo nella casa di Dio incontro a Cristo.
Lo troveremo e lo riconosceremo nello spezzare il pane, nell'attesa che egli venga e si manifesti nella sua gloria.
(a braccia allargate)
Preghiamo.
O Dio, fonte e principio di ogni luce,
che oggi hai manifestato al giusto Simeone
il Cristo, luce per rivelarti alle genti,
ti supplichiamo di benedire questi ceri
e di ascoltare le preghiere del tuo popolo
che viene incontro a te con questi segni luminosi
e con inni di lode;
guidalo sulla via del bene,
perché giunga alla luce che non ha fine.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Oppure:
Preghiamo.
O Dio, vera luce, che crei e diffondi la luce eterna,
riempi i cuori dei fedeli del fulgore della luce perenne,
perché quanti nel tuo santo tempio
sono illuminati dalla fiamma di questi ceri
giungano felicemente allo splendore della tua gloria.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Antifona d'ingresso
O Dio, accogliamo il tuo amore nel tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode si estende sino ai confini della terra;
è piena di giustizia la tua destra. (Cf. Sal 47,10-11)
Si dice il Gloria.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
guarda i tuoi fedeli riuniti
nella festa della Presentazione al tempio
del tuo unico Figlio fatto uomo,
e concedi anche a noi di essere presentati a te
purificati nello spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
Ml 3,1-4
Entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate.
Dal libro del profeta Malachìa
Così dice il Signore Dio:
«Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l'angelo dell'alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti.
Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai.
Siederà per fondere e purificare l'argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un'offerta secondo giustizia.
Allora l'offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani».
Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria?
Il Signore forte e valoroso,
il Signore valoroso in battaglia.
Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.
Chi è mai questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti è il re della gloria.
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Seconda lettura
Eb 2,14-18
Doveva rendersi in tutto simile ai fratelli.
Dalla lettera agli Ebrei
Poiché i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all'impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita.
Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo.
Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto personalmente, egli è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Lc 2,30.32)
Alleluia, alleluia.
I miei occhi hanno visto la tua salvezza:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele.
Alleluia.
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Vangelo
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Lc 2,22-40
I miei occhi hanno visto la tua salvezza.
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Dal Vangelo secondo Luca
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore - come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» - e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione - e anche a te una spada trafiggerà l'anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
Parola del Signore.
Forma breve (Lc 2,22-32):
Dal Vangelo secondo Luca
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore - come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» - e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli (Dall'Orazionale CEI 2020)
Convocati dallo Spirito per celebrare l'incontro tra Gesù, luce delle genti, e l'umanità in attesa di salvezza, ci uniamo a Maria e Giuseppe per essere da loro presentati a Dio nostro Padre.
Preghiamo insieme e diciamo: Visita il tuo popolo, Signore.
1. Padre della luce, che hai voluto la Chiesa sacramento del tuo incontro con gli uomini, fa' che porti l'annuncio del Vangelo là dove più fitte sono le tenebre del male. Noi ti preghiamo.
2. Tu che chiami alcuni tuoi figli a lasciare ogni cosa per seguire Cristo, fa' che offrano con fedeltà la loro vita, a gloria del tuo nome e a servizio dei fratelli. Noi ti preghiamo.
3. Tu che conosci il buio e le ombre di morte del nostro tempo, fa' che gli uomini vedano in Gesù la luce che dissolve l'oscurità. Noi ti preghiamo.
4. Tu che sei l'origine e il fondamento della comunità domestica, fa' che nelle famiglie i bambini siano aiutati a crescere in sapienza e grazia, e gli anziani siano onorati come dono prezioso. Noi ti preghiamo.
5. Tu che semini nel cuore dell'uomo il desiderio di vedere il tuo volto, fa' che custodiamo la luce di questo giorno di festa per camminare nei sentieri del mondo come fedeli discepoli di Cristo. Noi ti preghiamo.
O Padre, che nel tuo Figlio presentato al tempio manifesti visibilmente l'incontro tra l'antica e la nuova alleanza, fa' che la tua Chiesa sperimenti con Maria la gioia di essere madre dell'umanità nuova, che cammina nello splendore della tua luce. Per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Accogli i doni della Chiesa in festa, o Padre,
come hai gradito l'offerta del tuo Figlio unigenito,
Agnello senza macchia per la vita del mondo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
PREFAZIO
Il mistero della Presentazione del Signore
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Il tuo Figlio, generato prima di tutti i secoli,
oggi presentato al tempio,
è proclamato dallo Spirito Santo
gloria d'Israele e luce delle genti.
E noi esultanti andiamo incontro al Salvatore,
e con l'assemblea degli angeli
e dei santi cantiamo senza fine
l'inno della tua lode: Santo, ...
Antifona alla comunione
I miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli. (Lc 2,30-31)
Preghiera dopo la comunione
O Padre, che hai esaudito
l'ardente attesa del santo Simeone,
porta a compimento in noi l'opera della tua misericordia;
tu che gli hai dato la gioia, prima di vedere la morte,
di stringere tra le braccia il Cristo tuo Figlio,
concedi anche a noi, con la forza del pane eucaristico,
di camminare incontro al Signore
per ottenere la vita eterna.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Monaci Benedettini Silvestrini (Omelia del 02-02-2022)
Guarigione dell'emorroissa e risurrezione della figlia di Giairo
Nei precedenti capitoli abbiamo visto come Gesù abbia manifestato la sua superiorità sulle forze naturali e sui demòni. Nel vangelo odierno invece, con questi due prodigi, emerge ancora la sua potenza sanante, sulle malattie e sulla morte. Facendo un piccolo parallelismo tra i due miracoli, mi pare abbiano elementi in comune. Uno per tutti: i dodici anni del ... (continua)
don Carlo Occelli (Omelia del 02-02-2022)
Commento al Vangelo 2 febbraio 2022
... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 02-02-2022)
Presentazione di Gesù al Tempio (Lc 2,22-32)
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 02-02-2022)
Il nostro audio quotidiano
Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 02-02-2022)
Presentazione del Signore al Tempio - Commento al Vangelo
... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 02-02-2022)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Eduard Patrascu
"Ora i miei occhi hanno veduto la salvezza!"
Siamo già quaranta giorni dopo Natale, da quando abbiamo celebrato l'incarnazione del Verbo di Dio, massima prova del desiderio di Dio di venire incontro all'uomo che cerca la pienezza della vita. Questa ricerca l'abbiamo contemplata nei magi all'E ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 02-02-2022)
Cari Bambini e Bambine, Ragazzi e Ragazze, ben trovati a tutti!
Ormai è passato molto tempo dal Natale, e presto ci addentreremo nella Quaresima. Pertanto è bene fermarci un attimo e capire dove siamo e dove stiamo andando. Ebbene, la festa della Presentazione di Gesù al Tempio ci aiuta proprio in questo: a riprendere le fila del Natale per andare verso la ... (continua)
don Lucio D'Abbraccio (Omelia del 02-02-2021)
Siamo sempre ceri accesi
La legge mosaica prescriveva che, quaranta giorni dopo la nascita del primo figlio, i genitori si recassero al tempio di Gerusalemme per offrire il loro primogenito al Signore e per la purificazione rituale della madre. Così fecero anche Maria e Giuseppe. Il rito serviva a consacrare il primogenito a Dio, in ricordo del fatto che Dio aveva, un tempo, salvato ... (continua)
don Carlo Occelli (Omelia del 02-02-2021)
Commento al vangelo 2 febbraio 2020
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 02-02-2021)
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don Marco Scandelli (Omelia del 02-02-2021)
#2minutiDiVangelo Presentazione del Signore: non una volta: tutti i giorni, il Signore si presenta!
Commento al Vangelo della Presentazione al Tempio del Signore - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
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Lc 2 22-40
Ascoltando il Vangelo di oggi dobbiamo focalizzare l'attenzione sul fatto che Gesù vuole incontrarci e per accorgerci della sua Presenza usa lo Spirito Santo. Ma questo, concretamente, come si realizza? Stiamo al testo: ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 02-02-2021)
Presentazione del Signore (Lc 2,22-40)
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Il Cuore Del Rito
Clicca qui per la vignetta della settimana.
"Perché chiedete il Battesimo?" È la prima domanda che sempre rivolgo ai genitori che mi chiedono di battezzare il loro figlio o figlia. A volte ho l'impressione che ci sia più la preoccupazione del "quando" e del "come" ma poco sul "perché" del Battesimo. La domanda sul perché è speculare alla domanda che mi ve ... (continua)
Il dono di essere figli
Ci sono riti e tradizioni legate al ciclo della vita dell'uomo che il cristianesimo ha assunto dall'ebraismo, riconoscendo in esse una prefigurazione di ciò che in Gesù si compie in pienezza. Così è stato, ad esempio, per i 40 giorni successivi al parto, necessari alla purificazione della donna. E probabilmente a questi remoti contatti risale l'espressione t ... (continua)
Dio ha indossato l'elmetto per entrare dentro il mio cuore pericolante e se ne è innamorato... - Video commento su Lc 2,22-40
... (continua)
don Lucio D'Abbraccio (Omelia del 02-02-2020)
Cristo, luce del mondo!
Oggi tutte le chiese cristiane celebrano la Presentazione del Signore Gesù al tempio. Questa festa ci ricorda che quaranta giorni dopo la sua nascita, Gesù viene portato, dai suoi genitori, per la prima volta nella casa del Padre, in quel tempio dove da secoli venivano fatti sacrifici e riti in attesa del Messia.
L'evangelista Luca, infatti, scrive: «Quan ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 02-02-2020)
Chi sa attendere, gioisce
Maria e Giuseppe portano Gesù Bambino a Gerusalemme, per presentarlo al Signore. Un momento quasi corrispondente al nostro Battesimo.
Questa giovane coppia non ha nulla di prezioso da offrire se non una povera tortora. Giusto il minimo. Ma in fondo, ciò che presentano al Signore è il vero dono, quello inestimabile e tanto atteso: il Bambino.
Sulla sogl ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 02-02-2020)
Per le Genti
Oggi sembra di fare un passo indietro, nella Liturgia. Siamo finalmente riusciti a mettere via statuine, presepi, decorazioni e addobbi natalizi; siamo ormai entrati nel mese che ci catapulterà nel Carnevale e - immediatamente dopo - nella Quaresima, e di colpo torniamo a contemplare la Sacra Famiglia di Nazareth nel mistero della Natività, o quanto meno dei ... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 02-02-2020)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di Francesco Botta
Questa domenica celebriamo la Presentazione del Signore al tempio. Si tratta di una festa liturgica di antica tradizione (VI-VII secolo). Sono passati quaranta giorni dalla solennità del Natale. La presentazione del bambino al tempio non era prescritta, ma i genitori potevano scegliere di compierl ... (continua)
don Fabio Zaffuto (Omelia del 02-02-2020)
Cambia televisione! - Video commento su Lc 2,22-40
... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 02-02-2020)
Carissimi bambini, oggi la Chiesa celebra la festa della Candelora... qualcuno sa dirmi che cosa è?
E' una festa in cui la Chiesa si riempie di candele... per ricordare che Gesù è la nostra luce e che noi siamo fatti a sua immagine. Proprio per significare questo ognuno di noi, all'offertorio, porterà all'altare e accenderà una candela
Abbiamo appena letto ... (continua)
don Mario Simula (Omelia del 02-02-2020)
L'ebbrezza di abbracciare la Luce
Tutti desideriamo la letizia sobria del vecchio Simeone. Avanti negli anni, ha atteso sempre, con la speranza dei più genuini e pii israeliti, la manifestazione di Colui che doveva venire, come liberatore definitivo.
Simeone aspettava la consolazione di Israele. Lo Spirito Santo era su di Lui.
Era consapevole, nella luminosità buona del suo cuore, che non ... (continua)
Vedere l'invisibile, toccare l'intangibile
Per presentarlo al Signore
Gerusalemme, non è soltanto una città, è un simbolo, un luogo di incontro fra diverse civiltà, diversi modi di pensare, città santa per eccellenza, per tanti popoli e di diverse fedi dove le tre religioni del ceppo biblico ritrovano le proprie origini e le proprie verità. Con la sua unicità, oggi, ci dice che le diverse religioni ... (continua)
Bella prof! - don Gianmario Pagano (Omelia del 02-02-2020)
La Presentazione al Tempio e il (vero) protagonista dell'opera di Luca
... (continua)
Bella prof! - don Gianmario Pagano (Omelia del 02-02-2020)
Lectio Divina - Presentazione del Signore al Tempio - Anno C
... (continua)
Missionari della Via (Omelia del 02-02-2020)
Quaranta giorni dopo la natività, festeggiamo la Presentazione al Tempio di Gesù che nella tradizione cristiana orientale è chiamata la festa dell'Incontro del Signore. Quaranta giorni dopo la sua nascita, Maria e Giuseppe presentano Gesù bambino al Tempio, secondo la legge di Mosè: "Sono lì ad assolvere un gesto di obbedienza secondo la Legge mosaica: un'of ... (continua)
Missionari della Via (Omelia del 02-02-2020)
Volontà di Dio = il meglio che ci sia
... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 02-02-2020)
Crescere e fortificarsi, colmarsi di sapienza e grazia davanti a Dio
Questa prima domenica di febbraio 2020, quarta del tempo ordinario coincide con la solennità della Presentazione del Signore. Oggi, poi, si celebra anche la XXIV giornata per la vita consacrata.
Due motivi, quindi, per riflettere, pregare, trasmettere la parola di Dio e sollecitare una risposta vocazionale a servizio della Chiesa negli istituiti maschili e ... (continua)
Simeone, l'uomo che ascolta il Verbo e abbraccia Dio
Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore
Questo è un adempimento normale per ogni ebreo che sottostà alla legge data da Mosè: presentare il proprio figlio a Dio significa riconoscerlo e accoglierlo come dono, non come possesso. Nel caso di Gesù la situazione è un unicum: quel bimbo ⪚ ... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 02-02-2020)
Gesù Luce contestata, appello alla nostra consegna
Simeone è uomo «pio e giusto» (Lc 2, 25), cioè paziente e perseverante nella preghiera sulla parola di Dio (pio) e uomo di fede (giusto). La sua pratica orante sulla parola di Dio si rivela dalle parole del canto di benedizione che recitano o cantano gli oranti della compieta, nella liturgia della ore. Ci mostrano un uomo che meditava e custodiva nel suo cuo ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 02-02-2020)
Un figlio appartiene a Dio, non ai genitori
Maria e Giuseppe portarono il Bambino a Gerusalemme, per presentarlo al Signore. Una giovanissima coppia, col suo primo bambino, arriva portando la povera offerta dei poveri, due tortore, e il più prezioso dono del mondo: un bambino. Sulla soglia, due anziani in attesa, Simeone e Anna. Che attendevano, dice Luca, «perché le cose più importanti del mondo non ... (continua)
don Alfonso Giorgio Liguori (Omelia del 02-02-2020)
"... i miei occhi hanno visto la tua salvezza,..."
... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 02-02-2020)
Commento su Luca 2,22-40
Sono trascorsi 40 giorni dopo il 25 dicembre, giorno in cui si celebra la nascita del Signore e oggi, Domenica 2 febbraio, celebriamo la festa della Presentazione al Tempio di Gesù. Questa antica festa, detta anche candelora, inizia con il rito liturgico della benedizione delle candele, simbolo di Cristo "luce per illuminare le genti", come il bambino Gesù v ... (continua)
Wilma Chasseur (Omelia del 02-02-2020)
E' giunta l'ora
Quest'anno la quarta domenica del tempo ordinario coincide con la festa della Presentazione di Gesù Bambino al Tempio.
La presentazione, o offerta, o riscatto, era prescritta dalla legge antica ed era dovuta al fatto che ogni primizia doveva essere offerta al Signore. Quindi ogni primo frutto dei campi, dei greggi e soprattutto degli uomini, apparteneva al ... (continua)
don Roberto Fiscer (Omelia del 02-02-2020)
#StradeDorate - Commento su Luca 2,22-40
... (continua)
Tra il Natale e la Pasqua
Questa domenica è caratterizzata da una ricorrenza, che per un verso richiama il Natale da poco celebrato e per un altro verso già preannuncia la Pasqua: è la festa della Presentazione del Signore, popolarmente detta "la candelora", a motivo della processione con le candele accese che volendo si può premettere alla Messa.
La festa celebra il fatto narrato n ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 02-02-2020)
Umiltà, salvezza, luminosità
Recita un famoso detto che "l'Epifania tutte le feste porta via". Ad esso se ne aggiunge un altro, "La Candelora: ci sono io ancora". La presente liturgia, popolarmente denominata "Candelora", riguardante la presentazione al tempio di Gesù, assume connotati di vicinanza alla festa della manifestazione del Bambino divino di Bertlemme (Epifania) ed effettivame ... (continua)
Commento su Luca 2,22-40
La profezia di Malachia che abbiamo ascoltato come prima lettura, ci presenta l'ingresso del Signore sulla scena della storia; ma lo presenta secondo i tradizionali canoni del tempo: prima di Natale, trattando della relazione tra Antico e Nuovo Testamento, in particolare di come non si possa dedurre dall'Antico, il Nuovo, quasi che il secondo fosse un progre ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 02-02-2019)
Commento su Lc 2,22-23
«Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore - come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» - e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legg ... (continua)
don Lucio D'Abbraccio (Omelia del 02-02-2019)
Luce che illumina le genti
Ogni anno, il 2 febbraio, celebriamo una festa significativa: La Presentazione di Gesù al tempio. Di essa si ha memoria a partire dal IV secolo a Gerusalemme. Dopo essersi diffusa in Siria, nel VI secolo, assunse a Costantinopoli con il nome di "Incontro" (in greco Hypapantè). Passando in occidente, nella seconda metà del VI secolo, sarà celebrata quaranta g ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 02-02-2017)
Commento su Lc 2, 33-35
«Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione 35- e anche a te una spada trafiggerà l'anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
Lc 2, 33-35
Come vivere questa ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 02-02-2016)
Commento su Eb 2, 17-18
"Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo."
Eb 2, 17-18
Come vivere questa Parola?
Oggi, Festa della Presentazione di Ge ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 02-02-2015)
La presentazione al tempio di Gesù è una festa di offerta di sé, di donazione della propria vita, particolarmente cara ai consacrati. In questo giorno, nel passato, venivano benedetti i ceri che avrebbero illuminato le chiese.
Maria e Giuseppe obbediscono alla Legge. Non se ne sentono esentati, o migliori, o superiori. Colui che stanno portando a circoncide ... (continua)