Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Bianco EP015 ;
Il Vangelo di san Giovanni termina con la descrizione di un incontro ricco di simboli: Pietro e altri sei discepoli sono sulle rive del lago di Tiberiade. Là dove si trovavano prima che Gesù li chiamasse per seguirlo e diventare pescatori di uomini. Pietro decide: "Io vado a pescare" - ma senza pensare agli uomini. Gli altri si uniscono a lui.
Nella notte - propizia ai pescatori - vanno sul lago. La mattina, rientrano con le reti vuote. E, sulla riva, qualcuno domanda loro un po' di pesce.
Ma non hanno pescato nulla, niente per loro stessi, niente che possano dividere. Fidandosi di una sua parola - che non hanno riconosciuto - gettano le loro reti e pescano molti pesci (anche se il mattino non è il momento migliore per la pesca). Allora il cuore del discepolo che Gesù amava si apre. "È il Signore!", esclama. In modo conforme alla sua posizione nella comunità, Giovanni è il primo a riconoscere Gesù; e Pietro è il primo a raggiungerlo. Gli altri seguono con la barca e le reti, piene di centocinquantatrè grossi pesci, una quantità inaudita.
L'incontro sulla riva è colmo di una strana paura. Nessuno osa domandare: "Chi sei?". Essi lo sanno, ma tuttavia provano un'impressione di estraneità e di cambiamento. Questa volta, Gesù non mangia. Prende il pane e i pesci. Li dà a loro ed essi li prendono dalle sue mani: il pane e la vita.
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Antifona d'ingresso
Il Signore li condusse sicuri e diede loro speranza.
I loro nemici li sommerse il mare. Alleluia. (Cf. Sal 77,53)
Si dice il Gloria.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che nel mistero pasquale hai offerto all'umanità
il patto della riconciliazione,
donaci di testimoniare nelle opere
il mistero che celebriamo nella fede.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
In quei giorni, Pietro e Giovanni stavano parlando al popolo, [dopo la guarigione dello storpio,] quando sopraggiunsero i sacerdoti, il comandante delle guardie del tempio e i sadducèi, irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e annunciavano in Gesù la risurrezione dai morti. Li arrestarono e li misero in prigione fino al giorno dopo, dato che ormai era sera. Molti però di quelli che avevano ascoltato la Parola credettero e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila.
Il giorno dopo si riunirono in Gerusalemme i loro capi, gli anziani e gli scribi, il sommo sacerdote Anna, Càifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti. Li fecero comparire davanti a loro e si misero a interrogarli: «Con quale potere o in quale nome voi avete fatto questo?».
Allora Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d'angolo. In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».
La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d'angolo.
Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele: «Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d'angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!
Ti preghiamo, Signore: Dona la salvezza!
Ti preghiamo, Signore: Dona la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Il Signore è Dio, egli ci illumina.
Sequenza
[Facoltativa]
Alla vittima pasquale,
s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
L'Agnello ha redento il suo gregge,
l'Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.
«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».
Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.
Canto al Vangelo (Sal 117,24)
Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia.
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Vangelo
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Gv 21,1-14
Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.
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Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Il Signore Gesù si rivela oggi come la pietra angolare di ogni costruzione, ed è il nome unico che deve essere invocato per essere salvati. Ripetiamo con fede:
Nel tuo nome salvaci, Signore.
- Per il Papa e i vescovi, perchè nel loro ministero apostolico annuncino con franchezza la verità e promuovono la giustizia, resistendo a ogni pressione contraria. Preghiamo.
- Per tutti i credenti, perchè abbiano il coraggio di professare la loro fede unica nel Cristo risorto, davanti ad ogni potere e autorità. Preghiamo.
- Per coloro che confidano in salvezze illusorie o edifici destinati a perire, perchè comprendano l'unicità del valore salvifico del Cristo morto e risorto per tutti. Preghiamo.
- Per ogni uomo che si affatica nel lavoro quotidiano e nella ricerca del bene, perchè sappia rivolgersi a Colui che può aiutare a vincere le difficoltà e gli insuccessi. Preghiamo.
- Per noi qui presenti, che spesso siamo invitati ad essere commensali del Signore Gesù, perchè, ricevendo il pane moltiplicato del suo corpo, sappiamo riconoscere in esso il Signore che si manifesta. Preghiamo.
- Per chi ha esperienza dell'insuccesso nella vita. Preghiamo.
- Per gli operai ed i lavoratori sottoposti ai lavori più faticosi. Preghiamo.
O Signore, tu ti sei rivelato nella vittoria sul male attraverso la pesca miracolosa, trasformata in un pasto fraterno con i tuoi discepoli; Fa' che ci sentiamo beneficiari di questo trionfo, ogni volta che da te riceviamo il pane che ci sazia per la vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte
Nella tua bontà, o Signore, porta a compimento in noi
questo santo scambio dei doni pasquali,
perché dall'amore per le realtà terrene
siamo condotti al desiderio delle realtà del cielo.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO PASQUALE I
Il mistero pasquale
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo giorno
nella quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
È lui il vero Agnello
che ha tolto i peccati del mondo,
è lui che morendo ha distrutto la morte
e risorgendo ha ridato a noi la vita.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l'inno della tua gloria: Santo, ...
Nel Canone Romano, si dice il Communicantes proprio e l'Hanc ígitur propri.
Nelle Preghiere eucaristiche II e III si fa il ricordo proprio della Pasqua e dei neo-battezzati.
Antifona alla comunione
Gesù disse ai suoi discepoli: «Venite a mangiare».
Prese il pane e lo diede loro. Alleluia. (Gv 21,12-13)
Preghiera dopo la comunione
Custodisci con instancabile amore, o Padre,
il popolo che hai salvato,
perché coloro che sono stati redenti
dalla passione del tuo Figlio partecipino alla gioia della sua risurrezione.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Nel congedare l'assemblea, si canta o si dice:
Andate in pace. Alleluia, alleluia.
Oppure:
La Messa è finita: andate in pace. Alleluia, alleluia.
Oppure:
Portate a tutti la gioia del Signore risorto.
Andate in pace. Alleluia, alleluia.
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don Marco Scandelli (Omelia del 09-04-2021)
Commento al Vangelo del Venerdì di Pasqua - a cura di don Marco Scandelli
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Gv 21 1-14
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Se vogliamo cambiare dobbiamo aver fiducia in Dio, riporre in lui la nostra domanda, smettere di intestardirci pensando di potercela fare da soli. La nostra vita porta frutto soltanto se ci diciamo della realtà illuminata dalla certezza ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 09-04-2021)
Venerdi? fra l'Ottava di Pasqua - Commento al Vangelo
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don Domenico Bruno (Omelia del 17-04-2020)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 26-04-2019)
Commento su Gv 21,1-14
"In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma q ... (continua)
don Cristiano Mauri (Omelia del 06-04-2018)
Giovanni introduce l'episodio dell'epilogo utilizzando il verbo «manifestarsi», cosa che non fa nelle altre apparizioni del capitolo 20, nelle quali utilizza il linguaggio dei discorsi d'addio e definisce la presenza pasquale come una «venuta».
La terminologia della manifestazione è però usata ampiamente nel resto del suo vangelo per indicare l'attività di ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 06-04-2018)
Commento su At 4, 12
"In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati."
At 4, 12
Come vivere questa Parola?
Siamo al terzo discorso ufficiale di Pietro. Dopo i fatti della porta bella con il secondo grande discorso, una notte di carcere è stato il regalo degli Anziani a Pietro e Giovanni. ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 21-04-2017)
Commento su Gv 21,1; 3-6; 9-10; 12-14
«Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade... Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: "Figlioli, non avete nulla da mangiare?". Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: "Gettate la rete d ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 01-04-2016)
Commento su Gv 21,1-14
«Quando già era l'alba, Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: "Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora disse loro: "Gettate la rete dalla parte destra e troverete". La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci».
Gv 21,1-14
Come vivere questa Pa ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 10-04-2015)
Non per tutti gli apostoli è stato semplice ed evidente credere nella resurrezione di Gesù. Gli evangelisti, con coraggio, giungono ad affermare che colui che più di tutti ha faticato è stato Pietro. E proprio Pietro, il principe degli apostoli, colui cui Gesù affida la tutela del deposito della fede, Pietro, ha sperimentato la propria fragilità, ha negato d ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 10-04-2015)
Commento su Gv. 21,7
"Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare."
Gv. 21, 7
Come vivere questa Parola?
Giovanni vede e riconosce; Pietro, sulla parola di Giovanni, agisce. Così al sepolcro, la mattina di Pasqua e così ora sul ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 25-04-2014)
Pietro è stato l'ultimo, fra i dodici, a convertirsi alla gioia. Troppo dolore nella sua storia, troppo forte, in lui, il senso di frustrazione, il senso di colpa per avere rinnegato il Maestro. La straordinaria pagina di oggi ci racconta l'epilogo della sua vicenda. Pietro sa che il Signore è risorto, certo. Ma è come se la cosa non lo riguardasse, come se ... (continua)