LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:




  Sabato della III settimana di Pasqua

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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
EP036 ;
"Nessuno si deve aspettare da me qualcosa di cui io non sono capace". Non si può non approvare chi parla così. Anche Dio non chiede a nessuno l'impossibile. Ma chi decide concretamente che cosa è troppo per lui? Ci conosciamo troppo bene: ognuno ha la tendenza a sentire come inaccettabile qualcosa che non gli piace piuttosto che qualcosa che gli fa piacere. Che cosa può esserci di inaccettabile, se si può perfino esigere la vita di un uomo?
I discepoli sentono il discorso di Gesù come inaccettabile. Perché, quando qualcuno afferma: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna", ciò oltrepassa di molto il concepibile. E tuttavia: in nome dei Dodici, Pietro esprime la sua professione di fede in colui che parla in termini così poco comprensibili. Egli la giustifica in un modo sorprendente: "Soltanto le tue parole (incomprensibili) sono parole di vita eterna". Nessun mortale è capace di pronunciare queste parole, che vanno ben oltre quello che chiunque potrebbe dire. Solo Colui che resta incomprensibile pur rivelandosi - con parole di vita eterna - è capace di offrire agli uomini l'ultimo rifugio.

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Antifona d'ingresso
Sepolti con Cristo nel Battesimo,
con lui siete anche risorti
mediante la fede nella potenza di Dio,
che lo ha risuscitato dai morti. Alleluia. (Col 2,12)



Colletta
O Dio, che nel fonte battesimale
hai rinnovato coloro che credono in te,
custodisci tutti i rinati in Cristo
perché, vinto ogni assalto del male,
conservino fedelmente la grazia della tua benedizione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.






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Prima lettura

At 9,31-42
La Chiesa si consolidava, e con il conforto dello Spirito Santo cresceva di numero.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, la Chiesa era in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samarìa: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero.
E avvenne che Pietro, mentre andava a far visita a tutti, si recò anche dai fedeli che abitavano a Lidda. Qui trovò un uomo di nome Enèa, che da otto anni giaceva su una barella perché era paralitico. Pietro gli disse: «Enèa, Gesù Cristo ti guarisce; àlzati e rifatti il letto». E subito si alzò. Lo videro tutti gli abitanti di Lidda e del Saròn e si convertirono al Signore.
A Giaffa c'era una discepola chiamata Tabità - nome che significa Gazzella - la quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine. Proprio in quei giorni ella si ammalò e morì. La lavarono e la posero in una stanza al piano superiore. E, poiché Lidda era vicina a Giaffa, i discepoli, udito che Pietro si trovava là, gli mandarono due uomini a invitarlo: «Non indugiare, vieni da noi!». Pietro allora si alzò e andò con loro.
Appena arrivato, lo condussero al piano superiore e gli si fecero incontro tutte le vedove in pianto, che gli mostravano le tuniche e i mantelli che Gazzella confezionava quando era fra loro. Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò a pregare; poi, rivolto alla salma, disse: «Tabità, àlzati!». Ed ella aprì gli occhi, vide Pietro e si mise a sedere. Egli le diede la mano e la fece alzare, poi chiamò i fedeli e le vedove e la presentò loro viva.
La cosa fu risaputa in tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore.

Parola di Dio





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Salmo responsoriale

Sal 115

Che cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto?

Oppure:
Ti rendo grazie, Signore, perché mi hai salvato.

Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

Adempirò i miei voti al Signore,
davanti a tutto il suo popolo.
Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.

Ti prego, Signore, perché sono tuo servo;
io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
















Canto al Vangelo (Gv 6,63,68)
Alleluia, alleluia.
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.


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Vangelo

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Gv 6,60-69
Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Parola del Signore



Preghiera dei fedeli
Gesù è il Santo di Dio, che ci invita ad un banchetto dove si manifesta la veracità della nostra fede in lui. Rivolgiamoci a Dio, dicendo:
Donaci la fede, o Padre.

- Perchè i ministri della Chiesa siano apostoli della consolazione dello Spirito, per la crescita nella fede e nel timore del Signore. Preghiamo.
- Perchè i vescovi nelle loro visite pastorali trovino accoglienza aperta e generosa e possano animare le chiese locali alla comunione, al servizio e all'impegno di evangelizzazione. Preghiamo.
- Perchè i credenti sappiano riconoscere nei segni sacramentali di oggi i gesti prodigiosi degli apostoli, che risanano e risuscitano i malati e i caduti nel male. Preghiamo.
- Perchè coloro che si scandalizzano del duro linguaggio della fede e del vangelo della croce, comprendano che le parole di Cristo sono sorgenti di vita eterna. Preghiamo.
- Perchè noi qui presenti facciamo l'esperienza di Pietro nell'appellarci alle parole di vita eterna del Cristo, ogniqualvolta siamo tentati di incredulità o di fuga. Preghiamo.
- Per il nostro parroco. Preghiamo.
- Per le associazioni caritative della parrocchia. Preghiamo.

Padre santo, che ci doni di poter venire al tuo Figlio nell'esperienza di una fede che non è frutto della logica della carne ma della potenza dello Spirito, rendici degni del mistero di vita che tanto spesso celebriamo e viviamo. Per Cristo nostro Signore. Amen.


Preghiera sulle offerte
Accogli, Padre misericordioso,
le offerte di questa famiglia,
perché con l'aiuto della tua protezione
custodisca i doni ricevuti e raggiunga quelli eterni.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Il sacrificio che ti offriamo, o Signore, ci purifichi,
e renda coloro che sono uniti in un solo Battesimo
partecipi degli stessi misteri.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO PASQUALE III
Cristo vive per sempre e intercede per noi

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Egli continua a offrirsi per noi
e intercede come nostro avvocato;
immolato sulla croce, più non muore,
e con i segni della passione vive immortale.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l'inno della tua gloria: Santo, ...

Oppure:
PREFAZI DI PASQUA I-V


Antifona alla comunione
«Padre, prego per quelli che crederanno in me,
perché tutti siano una cosa sola,
e il mondo creda che tu mi hai mandato»,
dice il Signore. Alleluia. (Cf. Gv 17,23-21)

Oppure:
Signore, da chi andremo?
Tu hai parole di vita eterna. Alleluia. (Gv 6,68)


Preghiera dopo la comunione
Custodisci con instancabile amore, o Padre,
il popolo che hai salvato,
perché coloro che sono stati redenti dalla passione del tuo Figlio
partecipino alla gioia della sua risurrezione.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Oppure:
Nutriti dai sacramenti del tuo Cristo,
ti preghiamo, o Signore:
rinnova nella tua Chiesa
la grazia della santità che tu le hai donato,
e concedi a coloro che si gloriano del nome cristiano
di servirti nell'unità della fede.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 07-05-2022)
Commento al Vangelo 8 maggio 2022
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(continua)
don Carlo Occelli     (Omelia del 07-05-2022)
Commento al Vangelo 7 maggio 2022
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don Domenico Bruno     (Omelia del 07-05-2022)
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don Alessandro Farano     (Omelia del 07-05-2022)
Sabato - III Settimana di Pasqua - Anno C - Commento al Vangelo
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don Nicola Salsa     (Omelia del 07-05-2022)
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don Carlo Occelli     (Omelia del 24-04-2021)
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don Domenico Bruno     (Omelia del 24-04-2021)
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don Marco Scandelli     (Omelia del 24-04-2021)
#2minutiDiVangelo - 3 Sabato Pasqua - Se non con Cristo, con chi mai potremo essere davvero felici?
Commento al Vangelo del 3 Sabato di Pasqua - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo ---- Gv 6 60-69 ---- Per la mia natura ottimistica, vorrei oggi concentrarmi non tanto sui brontoloni e su coloro che se ne andarono da Gesù dopo aver sperimentato che le sue parole erano difficili da capire, quanto piuttosto sulla posizione che ha assunto ...
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don Alessandro Farano     (Omelia del 24-04-2021)
Sabato - III settimana di Pasqua - Commento al Vangelo
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don Nicola Salsa     (Omelia del 24-04-2021)
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don Nicola Salsa     (Omelia del 02-05-2020)
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don Carlo Occelli     (Omelia del 02-05-2020)
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don Domenico Bruno     (Omelia del 02-05-2020)
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don Marco Scandelli     (Omelia del 02-05-2020)
La fede è un cammino: mica sempre dobbiamo essere subito d'accordo con il Signore!
Commento al Vangelo di don Marco Scandelli ...
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don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 02-05-2020)

Gesù, Dio e uomo, viene in noi e ci porta in una nuova creazione che culmina nella resurrezione in Lui anche della nostra carne. L'eucarestia è pane vivo e farmaco d'immortalità. Transito di san Giovanni della Croce Aqui feliz estoy - dijo muriendo - en mi alma todo canta y llora... tambien las casas con tejados puntiagudos, en la colina, estan hinc ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 11-05-2019)
Commento su Gv 6,60-69
"Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 21-04-2018)
Commento su Gv 6, 67- 69
"Disse allora Gesù ai Dodici: "Forse anche voi volete andarvene?": Gli rispose Simon Pietro: "Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio"." Gv 6, 67- 69 Come vivere questa Parola? E' il momento della crisi. La folla si allontana da Gesù perché rifiuta il suo messaggio di adesione all ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 16-04-2016)
Commento su Gv 6,68
«Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna». Gv 6,68 Come vivere questa Parola? Dopo aver udito le parole di Gesù che si presenta come il pane disceso dal cielo (cf Gv 6,50-51) per cui chi non mangia la sua carne e non beve il suo sangue non avrà la vita (cf Gv 6,53) molti discepoli, ritenendo che il linguaggio fosse troppo duro, si allontanano da Lui. ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 10-05-2014)

Ora sono tutti spiazzati, non scherziamo. Non solo la folla, stupita per il rifiuto di Gesù di essere incoronato re e ora protagonista di un incomprensibile e pericoloso discorso teologico. Non solo i suoi discepoli, straniti dalla richiesta astrusa di cibarsi della sua carne e del suo sangue. Ma anche i Dodici, i suoi più fedeli amici, che vedono in poche o ...
(continua)