NOTA: Per la Messa votiva di san Pietro apostolo si utilizzano le letture della festa della Cattedra del medesimo apostolo, il 22 febbraio.
Per la festa votiva di san Paolo apostolo si utilizzano le letture della festa della Conversione del medesimo apostolo, il 25 gennaio.
Per capire l'azione e insieme la bellezza della narrazione del Vangelo, bisogna considerare il suo sfondo geografico. Cesarea di Filippo si estendeva ai piedi del monte Ermon. Una delle grotte era dedicata al dio Pan e alle ninfe. Sulla sommità di una rupe, Erode aveva fatto costruire un tempio in onore di Cesare Augusto, mentre Filippo, suo figlio, aveva ingrandito questa località dandole il nome di Cesarea. Venerare un idolo e un uomo dagli Ebrei era considerato un'opera satanica, e perciò la grotta era considerata l'ingresso del regno di Satana: l'inferno. Ci si aspettava che, un giorno o l'altro, gli abissi infernali scuotessero questa rupe e inghiottissero il tempio sacrilego. In questo luogo spaventoso, si svolse un dialogo fra Gesù, il Figlio del Dio vivente, e Simone, il figlio di Giona. Gesù parla di un'altra pietra sulla quale edificherà un altro tempio, la Chiesa di Dio. Nessuna potenza infernale potrà mai prevalere su di essa. Simone, in quanto responsabile e guardiano, ne riceve le chiavi, e così il potere di legare e di sciogliere, cioè l'autorità dell'insegnamento e il governo della Chiesa. Grazie a ciò, Simone ne è diventato la pietra visibile, che assicura alla Chiesa ordine, unità e forza. La Chiesa non potrà essere vinta né da Satana né dalla morte, poiché Cristo vive ed opera in essa. Ogni papa è il Pietro della propria epoca.
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Antifona d'ingresso
Sono questi i santi apostoli che con il loro sangue hanno fecondato la Chiesa:
hanno bevuto il calice del Signore e sono divenuti gli amici di Dio.
Si dice il Gloria.
Colletta
O Dio, che ci doni la grande gioia
di celebrare in questo giorno
la solennità dei santi Pietro e Paolo,
fa' che la tua Chiesa
segua sempre l'insegnamento degli apostoli,
dai quali ha ricevuto il primo annuncio della fede.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
At 12,1-11
Ora so veramente che il Signore mi ha strappato dalla mano di Erode.
Dagli Atti degli Apostoli
In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa. Fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni. Vedendo che ciò era gradito ai Giudei, fece arrestare anche Pietro. Erano quelli i giorni degli Àzzimi. Lo fece catturare e lo gettò in carcere, consegnandolo in custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua.
Mentre Pietro dunque era tenuto in carcere, dalla Chiesa saliva incessantemente a Dio una preghiera per lui. In quella notte, quando Erode stava per farlo comparire davanti al popolo, Pietro, piantonato da due soldati e legato con due catene, stava dormendo, mentre davanti alle porte le sentinelle custodivano il carcere.
Ed ecco, gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella. Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e disse: «Àlzati, in fretta!». E le catene gli caddero dalle mani. L'angelo gli disse: «Mettiti la cintura e légati i sandali». E così fece. L'angelo disse: «Metti il mantello e seguimi!». Pietro uscì e prese a seguirlo, ma non si rendeva conto che era realtà ciò che stava succedendo per opera dell'angelo: credeva invece di avere una visione.
Essi oltrepassarono il primo posto di guardia e il secondo e arrivarono alla porta di ferro che conduce in città; la porta si aprì da sé davanti a loro. Uscirono, percorsero una strada e a un tratto l'angelo si allontanò da lui.
Pietro allora, rientrato in sé, disse: «Ora so veramente che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha strappato dalla mano di Erode e da tutto ciò che il popolo dei Giudei si attendeva».
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
L'angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com'è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia.
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Seconda lettura
2Tm 4,6-8.17-18
Ora mi resta soltanto la corona di giustizia.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Figlio mio, io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede.
Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione.
Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l'annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e così fui liberato dalla bocca del leone.
Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mt 16,18)
Alleluia, alleluia.
Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa
e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
Alleluia.
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Vangelo
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Mt 16,13-19
Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli.
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Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli Si dice il Credo.
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, lodando Dio per la testimonianza di fede dell'apostolo Pietro e per la missione alle genti dell'apostolo Paolo, presentiamo al Padre le nostre suppliche per la Chiesa sparsa nel mondo.
Preghiamo insieme e diciamo: Accresci la nostra fede, Signore.
1. Tu che hai fondato la Chiesa sulla solida roccia di Pietro, proteggi il nostro papa N. e fa' che il popolo cristiano, sotto la sua guida, progredisca nella fede, nella speranza e nella carità. Noi ti preghiamo.
2. Tu che hai scelto l'apostolo Paolo per annunciare a tutti i popoli il mistero della salvezza, ravviva l'opera dei missionari del Vangelo e fa' che quanti ancora non ti conoscono credano in te e in colui che hai mandato. Noi ti preghiamo.
3. Tu che vuoi il bene dell'umanità, continua a seminare vocazioni nel campo della Chiesa e fa' che numerosi giovani rispondano con gioia, scegliendo di mettersi a completa disposizione dei fratelli. Noi ti preghiamo.
4. Tu che conduci a scoprire il valore salvifico della sofferenza, sostieni gli infermi e gli afflitti e fa' che nella loro debolezza si manifesti la tua forza, fonte di fiducia e di coraggio. Noi ti preghiamo.
5. Tu che guardi con amore ogni uomo e lo previeni con la tua grazia, donaci di avere gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù e fa' che diventiamo cittadini sempre più degni del tuo regno. Noi ti preghiamo.
Ricordati, o Padre, della tua Chiesa edificata sui santi apostoli Pietro e Paolo: infondi un rinnovato fervore nei pastori e nei fedeli, perché avvertano l'urgenza di annunciare a ogni creatura Cristo, redentore dell'uomo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Preghiera sulle offerte
La preghiera dei santi apostoli accompagni, o Signore,
l'offerta che presentiamo a gloria del tuo nome,
e ci renda ferventi nella celebrazione di questo sacrificio.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO
La duplice missione di Pietro e di Paolo nella Chiesa
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Oggi ci dai la gioia di celebrare i due santi apostoli:
Pietro, che per primo confessò la fede nel Cristo,
Paolo, che illuminò le profondità del mistero;
il pescatore di Galilea,
che costituì la Chiesa delle origini con i giusti d'Israele,
il maestro e dottore,
che annunciò la salvezza a tutte le genti.
In modi diversi
hanno radunato l'unica famiglia di Cristo
e, associati nella venerazione del popolo cristiano,
condividono la stessa corona di gloria.
E noi,
insieme agli angeli e ai santi,
cantiamo senza fine
l'inno della tua gloria: Santo, ...
Antifona alla comunione
Simon Pietro disse a Gesù:
«Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
Rispose Gesù: «Tu sei Pietro
e su questa pietra edificherò la mia Chiesa».
(Cf. Mt 16,16.18)
Preghiera dopo la comunione
Nutriti da questo sacramento, ti preghiamo, o Signore:
fa' che viviamo nella tua Chiesa
perseveranti nello spezzare il pane
e nell'insegnamento degli apostoli,
per formare, saldi nel tuo amore,
un cuore solo e un'anima sola.
Per Cristo nostro Signore.
(Si può utilizzare la formula della benedizione solenne)
Dio onnipotente, che ha fondato la Chiesa
sulla fede dell'apostolo Pietro,
vi renda saldi nell'adesione a Cristo
e vi colmi della sua benedizione. R. Amen.
Dio, che ci ha illuminato con la predicazione di san Paolo,
vi insegni con l'esempio dell'apostolo
a condurre a Cristo i fratelli. R. Amen.
Pietro con il potere delle chiavi,
Paolo con la sua parola intercedano per noi
e ci accompagnino a quella patria
che essi hanno raggiunto
con il martirio della croce e della spada. R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.
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don Marco Scandelli (Omelia del 29-06-2021)
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Importante comprendere che il mondo può avere tanto da insegnare, e anche cercare di capire di cosa ha bisogno. Per esempio allora molti cercavano un profeta oggi forse una persona piena di umanità. Ma anche aiuta comprendere che il pensiero del mondo può influenzare e invece la comunità cristiana è il luogo dove si coltiva la fede e si impara a non farsi co ... (continua)
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Commento su Mt 16,15-18
«Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non pre ... (continua)
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"Disse loro: "Voi chi dite che io sia?". Rispose Simon Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". E Gesù: "Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l''hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro ... (continua)
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Paolo Curtaz (Omelia del 29-06-2015)
Oggi la Chiesa celebra in un'unica festa Pietro e Paolo, le due colonne che hanno reso grande la comunità di Roma. Due discepoli che, ognuno nella sua sensibilità, hanno reso un grande servizio al Signore.
Che fantasia ha lo Spirito Santo! E che senso dell'umorismo e coraggio ha la Chiesa nel mettere insieme due santi così diversi che, in vita, hanno avuto ... (continua)