Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde PO142 ;
La guarigione dei due ciechi precede il nostro testo nel Vangelo secondo san Matteo. Ed ora si tratta della guarigione di un muto. Tutte e due fanno parte del compimento della profezia messianica, annunciata da Isaia (Is 29,19; 35,5-6; 61,1), e confermata nella risposta data a Giovanni Battista che si preoccupa della situazione e delle azioni di Gesù (Mt 11,1-5). Qualunque sia la possibile diagnosi della malattia del muto, la Bibbia conosce la relazione che esiste tra guarigione e salvezza, e conosce le influenze negative che hanno le persone malate. E gli uomini di un tempo conoscevano anch'essi il potere di queste influenze negative. Gesù si avvicina al malato, a quest'uomo che è stato allontanato dalla comunità. Dio solo sa che cosa gli ha tolto la parola. Gesù fa ciò che devono fare in questo senso gli uomini che egli ha ispirato: concedere ai malati, ai solitari, agli isolati, il calore di un aiuto umano e far loro sentire così un po' della presenza salvatrice di Dio. Che vi siano poi degli uomini che vogliono paralizzare l'opera di salvezza di Dio fa parte del corso delle cose; non è sicuramente per caso che essi si trovano menzionati, in san Matteo, poco prima del passo in cui Gesù manda gli apostoli. Bisogna che i discepoli, come i buoni pastori che vegliano sulle pecore, lottino contro i guastafeste e i censori che insinuano il dubbio nello spirito degli uomini quando essi si rivolgono a Dio e al suo regno.
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Antifona d'ingresso
O Dio, accogliamo il tuo amore nel tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode si estende sino ai confini della terra;
è piena di giustizia la tua destra.
Colletta
O Padre, che nell'umiliazione del tuo Figlio
hai risollevato l'umanità dalla sua caduta,
dona ai tuoi fedeli una gioia santa,
perché, liberati dalla schiavitù del peccato,
godano della felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
Os 8,4-7.11-13
Hanno seminato vento, raccoglieranno tempesta.
Dal libro del profeta Osèa
Così dice il Signore:
«Hanno creato dei re
che io non ho designati;
hanno scelto capi
a mia insaputa.
Con il loro argento e il loro oro
si sono fatti idoli,
ma per loro rovina.
Ripudio il tuo vitello, o Samarìa!
La mia ira divampa contro di loro;
fino a quando non si potranno purificare?
Viene da Israele il vitello di Samarìa,
è opera di artigiano, non è un dio:
sarà ridotto in frantumi.
E poiché hanno seminato vento,
raccoglieranno tempesta.
Il loro grano sarà senza spiga,
se germoglia non darà farina
e, se ne produce, la divoreranno gli stranieri.
Èfraim ha moltiplicato gli altari,
ma gli altari sono diventati per lui
un'occasione di peccato.
Ho scritto numerose leggi per lui,
ma esse sono considerate come qualcosa di estraneo.
Offrono sacrifici
e ne mangiano le carni,
ma il Signore non li gradisce;
ora ricorda la loro iniquità,
chiede conto dei loro peccati:
dovranno tornare in Egitto».
Il nostro Dio è nei cieli:
tutto ciò che vuole, egli lo compie.
Gli idoli delle genti sono argento e oro,
opera delle mani dell'uomo.
Hanno bocca e non parlano,
hanno occhi e non vedono,
hanno orecchi e non odono,
hanno narici e non odorano.
Le loro mani non palpano,
i loro piedi non camminano.
Diventi come loro chi li fabbrica
e chiunque in essi confida!
Israele, confida nel Signore:
egli è loro aiuto e loro scudo.
Casa di Aronne, confida nel Signore:
egli è loro aiuto e loro scudo.
Canto al Vangelo (Gv 10,14)
Alleluia, alleluia.
Io sono il buon pastore, dice il Signore,
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.
Alleluia.
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Vangelo
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Mt 9,32-38
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!
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Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Il Signore Gesù è venuto a liberare il suo popolo da ogni schiavitù. Con fiducia, rivolgiamoci al Padre, datore di ogni bene, dicendo:
Nel nome di Cristo, ascoltaci, Signore.
Perché la Chiesa, per la fede nel nome di Gesù, continui ad operare segni e miracoli per la salvezza di tutti gli uomini. Preghiamo:
Perché i governatori dei popoli si adoperino instancabilmente per la vita e per la pace dell'umanità. Preghiamo:
Perché ogni uomo sia consapevole che Dio l'ha creato per una missione particolare a beneficio di tutti. Preghiamo:
Perché il bisogno di salvezza, presente nel mondo, faccia nascere nel cuore di molti giovani l'aspirazione a donarsi totalmente al Signore, padrone della messe. Preghiamo:
Perché la nostra comunità, nel rinnovare l'alleanza con il Padre, divenga segno visibile dell'amore di Cristo per il nostro quartiere. Preghiamo:
Perché ogni uomo incontri personalmente il Signore.
Per i seminaristi della nostra parrocchia.
Padre santo, che liberi l'umanità dal dominio del male, fa' che la memoria della morte e risurrezione di Gesù ci aiuti ad essere operai fedeli nella costruzione del tuo regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte
Ci purifichi, o Signore,
quest'offerta che consacriamo al tuo nome,
e ci conduca di giorno in giorno più vicini alle realtà del cielo.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Gustate e vedete com'è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia. (Sal 33,9)
Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti
con i doni della tua carità senza limiti,
fa' che godiamo i benefici della salvezza
e viviamo sempre in rendimento di grazie.
Per Cristo nostro Signore.
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don Giampaolo Centofanti (Omelia del 07-07-2020)
Fa riflettere vedere cosa si può arrivare a pensare quando non si è portati per grazia o non ci si lascia portare in un cammino di maturazione nella fede. Persino che si possano cacciare i demoni in nome del principe dei demoni. Una tale vita stanca e sfinisce sotto il peso di mille complicazioni inutili invece di accogliere con semplicità lo Spirito di amor ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 07-07-2020)
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Paolo Curtaz (Omelia del 07-07-2015)
Il Signore Gesù restituisce la parola ai muti. È proprio vero: quando iniziamo seriamente un percorso di conversione e ci accostiamo alla Parola che ci rivela a noi stessi, capiamo il progetto di Dio sull'umanità, imparando un nuovo alfabeto. La Parola fa scaturire in noi parole nuove e inattese: diventiamo capaci di evangelizzazione, di consolazione, di con ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 08-07-2014)
Gesù guarisce, restituisce salute e dignità, annuncia la venuta del Regno. Ma non basta la sua azione, non basta la sua predicazione: le persone si radunano, affamate e assetate, a migliaia. Gesù prova compassione, si lascia coinvolgere emotivamente, affettivamente dalle tante persone che cercano una risposta, che cercano luce interiore. E chiede ai suoi di ... (continua)