Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde PO154 ;
Nel suo Vangelo san Matteo riporta una parola che rivela come Gesù intende la sua missione specifica, a chi si indirizza il suo messaggio e come questo trasforma la vita.
Gesù non si rivolge agli uomini che sono sicuri di se stessi, che pensano di conoscere Dio e la sua volontà, e che si credono chiamati e autorizzati ad imporre agli altri le regole di una vita che piace a Dio. Gesù fa appello ai molti uomini che sono diventati "schiavi" e gemono sotto gli ordini e i comandamenti di questo mondo. La testa piegata e gli occhi bassi, essi camminano sotto il giogo che hanno loro imposto i dottori. Passo dopo passo, coscienti della propria limitatezza, nella timida speranza che Dio abbia pietà di loro.
L'immagine del "giogo leggero", che non schiaccia gli uomini, rappresenta le direttive di vita che dà Gesù, e che si oppongono a quelle degli antichi dottori (ma non alla Bibbia dell'Antico Testamento).
Gesù conosce il Padre come nessun altro. Sa come il Padre vuole che siano gli uomini. La vita di colui che impara da lui - che è mite e umile di cuore - cambia dal di dentro: egli trova riposo e sollievo.
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Antifona d'ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Cf. Sal 16,15)
Colletta
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità
perché possano tornare sulla retta via,
concedi a tutti coloro che si professano cristiani
di respingere ciò che è contrario a questo nome
e di seguire ciò che gli è conforme.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
Is 26,7-9.12.16-19
Svegliatevi ed esultate voi che giacete nella polvere.
Dal libro del profeta Isaìa
Il sentiero del giusto è diritto,
il cammino del giusto tu rendi piano.
Sì, sul sentiero dei tuoi giudizi,
Signore, noi speriamo in te;
al tuo nome e al tuo ricordo
si volge tutto il nostro desiderio.
Di notte anela a te l'anima mia,
al mattino dentro di me il mio spirito ti cerca,
perché quando eserciti i tuoi giudizi sulla terra,
imparano la giustizia gli abitanti del mondo.
Signore, ci concederai la pace,
perché tutte le nostre imprese tu compi per noi.
Signore, nella tribolazione ti hanno cercato;
a te hanno gridato nella prova, che è la tua correzione per loro.
Come una donna incinta che sta per partorire
si contorce e grida nei dolori,
così siamo stati noi di fronte a te, Signore.
Abbiamo concepito,
abbiamo sentito i dolori
quasi dovessimo partorire:
era solo vento;
non abbiamo portato salvezza alla terra
e non sono nati abitanti nel mondo.
Ma di nuovo vivranno i tuoi morti.
I miei cadaveri risorgeranno!
Svegliatevi ed esultate
voi che giacete nella polvere.
Sì, la tua rugiada è rugiada luminosa,
la terra darà alla luce le ombre.
Oppure:
Il popolo che hai creato, benedice il tuo nome.
Tu, Signore, rimani in eterno,
il tuo ricordo di generazione in generazione.
Ti alzerai e avrai compassione di Sion:
è tempo di averne pietà, l'ora è venuta!
Poiché ai tuoi servi sono care le sue pietre
e li muove a pietà la sua polvere.
Le genti temeranno il nome del Signore
e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion
e sarà apparso in tutto il suo splendore.
Egli si volge alla preghiera dei derelitti,
non disprezza la loro preghiera.
Questo si scriva per la generazione futura
e un popolo, da lui creato, darà lode al Signore:
«Il Signore si è affacciato dall'alto del suo santuario,
dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il sospiro del prigioniero,
per liberare i condannati a morte».
Canto al Vangelo (Mt 11,28)
Alleluia, alleluia.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro, dice il Signore.
Alleluia.
In quel tempo, Gesù disse:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Fratelli, accettare il giogo di Cristo significa scoprire la libertà, la gioia e la pace. Per questo, preghiamo insieme e diciamo:
Liberaci, o Signore.
Dio, fonte dell'unità, fà maturare i gemiti dello Spirito presenti nel mondo verso Cristo, principio e fine di ogni cosa. Preghiamo:
Dio giusto, rendi la tua Chiesa ovunque lievito di liberazione, capace di vedere le ingiustizie e di svegliare i rassegnati. Preghiamo:
Dio dei nostri padri, aiuta il tuo popolo a testimoniare al mondo che tu sei vicino ad ogni uomo con amore fedele. Preghiamo:
Dio Salvatore, dà ad ogni uomo che lavora la certezza di costruire un mondo nuovo con te. Preghiamo:
Dio consolatore, aiuta i poveri, i malati, gli ultimi, con il dono della fiducia in te. Preghiamo:
Per i giovani del nostro quartiere alla ricerca di una loro identità.
Per chi è tentato dal potere, dal denaro e dalla gloria.
Dio dei nostri padri, ogni giorno della nostra vita ci fai fare l'esperienza della tua fedeltà. Apri i nostri cuori all'azione dello Spirito, perché diventiamo tuoi veri figli, per l'amore, la misericordia e la salvezza del tuo Figlio Gesù che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte
Guarda, o Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera
e trasformali in cibo spirituale
per la santificazione di tutti i credenti.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Anche il passero trova una casa
e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.
Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. (Sal 83,4-5)
Oppure:
Dice il Signore: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
rimane in me e io in lui». (Gv 6,56)
Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti con i tuoi doni,
fa' che per la celebrazione di questi santi misteri
cresca in noi il frutto della salvezza.
Per Cristo nostro Signore.
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don Nicola Salsa (Omelia del 14-07-2022)
Ritrovare pace nella propria vita (Mt 11,28-30)
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don Marco Scandelli (Omelia del 15-07-2021)
#2minutiDiVangelo - San Bonaventura - Gesù è venuto a liberarci per renderci felici!
Commento al Vangelo di san Bonaventura - a cura di don Marco Scandelli
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Giovedì - XV del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
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don Domenico Bruno (Omelia del 16-07-2020)
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don Marco Scandelli (Omelia del 16-07-2020)
#2minutiDiVangelo - Giovedì 16/07 - Chiedi a Maria come capire la vocazione che Dio ha scelto per te
Commento al Vangelo di giovedì 16 luglio 2020 a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Matteo 11,28-30
Trovare ristoro per la propria vita: come è possibile? Aderendo in obbedienza alla vocazione che Dio ha scelto per noi. La Madonna del Carmine, di cui oggi celebriamo la memoria, è un aiuto potente a dare risposta a tale domanda. Solo vivend ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 16-07-2020)
Noi siamo creature, figli. Tendiamo ad un padre, a dei riferimenti. Finché non è Dio si tratterà in vario modo di un padre padrone. Solo il giogo di Gesù col suo amore delicato può aprire il nostro cuore alla vita e condurla gradualmente in un cammino verso la serenità, la gioia. Siamo stanchi e oppressi dai molti carichi fasulli che confondono, appesantisco ... (continua)
Il Signore Gesù ha appena esultato davanti all'inattesa opera di Dio che rivela i suoi segreti ai piccoli e agli ultimi e, subito, si occupa di loro. Non si gloria della propria scoperta, non mette se stesso al centro della sua relazione con Dio ma, tutto rivolto ai piccoli, ai poveri, li invita a seguirlo sulla strada che conduce al Regno. Sì, Signore, siam ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 17-07-2014)
Certo, Signore, veniamo a te. Perché ci sentiamo oppressi e stanchi, perché il peso della vita, in alcuni momenti, è davvero insostenibile. Veniamo a te perché sappiamo che solo in te troviamo conforto e incoraggiamento. Non vogliamo che tu risolva i problemi ma che ci renda capaci di vederli nella giusta prospettiva, senza lasciarci scoraggiare, senza piang ... (continua)