Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde PO293 ;
Il Vangelo vuol far nascere in noi un atteggiamento di attesa per ricevere Cristo. Questa attesa non è rivolta ad un avvenire più o meno lontano che non possiamo conoscere, ma ci fa rivolgere al presente.
Il ritorno di Cristo non è come una grande luce che getterà nell'ombra il mondo presente, ma al contrario essa illumina la nostra vita presente! Il presente non ci separa da colui che viene. Noi siamo già legati a Cristo col fare la sua volontà: servire coloro che lui ci ha affidato.
Gesù si è fatto servo di tutti. Egli ci chiede di servire veramente a nostra volta. Lungi dal volerci condurre ad un timore sterile e paralizzante, le sue parole ricordano quanto sia grande la fiducia che Dio ha negli uomini, una fiducia senza riserve che, se non è dimenticata, suscita questa risposta nel cristiano: imitare Cristo stesso.
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Antifona d'ingresso
Io t'invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi;
tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole.
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all'ombra delle tue ali nascondimi. (Sal 16,6.8)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
donaci di orientare sempre a te la nostra volontà
e di servirti con cuore sincero.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
Ef 3,2-12
Il mistero di Cristo è stato manifestato: le genti sono chiamate a condividere la stessa eredità.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero, di cui vi ho già scritto brevemente. Leggendo ciò che ho scritto, potete rendervi conto della comprensione che io ho del mistero di Cristo.
Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo, del quale io sono divenuto ministro secondo il dono della grazia di Dio, che mi è stata concessa secondo l'efficacia della sua potenza.
A me, che sono l'ultimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia: annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo e illuminare tutti sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, creatore dell'universo, affinché, per mezzo della Chiesa, sia ora manifestata ai Principati e alle Potenze dei cieli la multiforme sapienza di Dio, secondo il progetto eterno che egli ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, nel quale abbiamo la libertà di accedere a Dio in piena fiducia mediante la fede in lui.
Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza.
Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.
Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.
Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele.
Canto al Vangelo (Mt 24,44)
Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell'ora che non immaginate,
viene il Figlio dell'uomo.
Alleluia.
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Vangelo
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Lc 12,39-48
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto.
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Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell'uomo».
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l'amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: "Il mio padrone tarda a venire", e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l'aspetta e a un'ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
La nostra adesione al Cristo non sempre si traduce nell'obbedienza a Dio e nella sollecitudine verso i fratelli. Presentiamo quindi al Padre la nostra preghiera:
Converti il tuo popolo, Signore.
A Pietro è stata affidata la responsabilità del gregge di Dio. Preghiamo perché il Papa divenga sempre più segno di unità tra le chiese cristiane:
L'uomo si pone spesso al servizio di falsi idoli in un paganesimo moderno che lo degrada. Preghiamo per un ritorno dell'umanità al Dio vero che non schiavizza, ma libera:
Il cristiano sa che i suoi carismi sono per il servizio dei fratelli. Preghiamo perché il nostro agire per l'uomo sia disinteressato e ricco di amore:
Ai popoli occidentali sarà richiesto molto dal Padre. Preghiamo perché la solidarietà verso i poveri sia vera e concreta:
Ciascuno di noi è amministratore di doni ricevuti dal Signore. Preghiamo perché nessuno di questi rimanga infruttuoso e sterile:
Perché il Signore ci liberi dalla tentazione del potere.
Perché tutte le Chiese si lascino evangelizzare dalla parola di Dio.
Padre misericordioso, che hai affidato alla tua Chiesa i sacramenti della salvezza, fà che in ogni azione ella rispecchi il volto del tuo Cristo, che ha condiviso in tutto l'esperienza della nostra umanità e ora vive con te per i secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte
Per questi tuoi doni concedi a noi, o Signore,
di servirti con cuore libero,
perché, purificati dalla tua grazia,
siamo rinnovati dai misteri che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. (Sal 32,18-19)
Preghiera dopo la comunione
La partecipazione ai doni del cielo, o Signore,
ci ottenga gli aiuti necessari alla vita presente
nella speranza dei beni eterni.
Per Cristo nostro Signore.
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 19-10-2022)
Commento su Lc 12,39-48
Come vivere questa Parola?
Pietro prova a scansare la propria responsabilità, come lui anche noi forse talvolta proviamo a farlo. Come sempre, Gesù fa riferimento alle cose ultime, la venuta del Regno, per far riflettere i propri discepoli sul loro oggi. Proviamoci anche noi. Fermandoci un attimo, non possiamo negare che anche noi abbiamo delle responsabili ... (continua)
don Carlo Occelli (Omelia del 19-10-2022)
Commento al Vangelo 19 ottobre 2022
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 19-10-2022)
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don Nicola Salsa (Omelia del 19-10-2022)
Per chi ha ricevuto davvero tanto (Lc 12,39-48)
... (continua)
don Carlo Occelli (Omelia del 20-10-2021)
Commento al Vangelo 20 ottobre 2021
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don Domenico Bruno (Omelia del 20-10-2021)
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Pe ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 20-10-2021)
Mercoledì - XXIX del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 20-10-2021)
A chi fu dato molto, molto sarà chiesto (Lc 12,39-48)
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don Marco Scandelli (Omelia del 21-10-2020)
#2minutiDiVangelo - Mercoledì 21/10 - Il dono di sé è garanzia alla nostra felicità!
Commento al Vangelo di mercoledì 21 ottobre 2020 - XXIX settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Luca 12 39-48
Il dono di sé è garanzia alla nostra felicità. Chi non si dona, chi si chiude in se stesso, chi pensa solo al proprio divertimento - dite la verità: è una esperienza così comune! - rimane prima o poi s ... (continua)
don Carlo Occelli (Omelia del 21-10-2020)
Commento al Vangelo 21 ottobre 2020
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don Giampaolo Centofanti (Omelia del 21-10-2020)
Gesù molte volte nei vangeli insegna a cercare di capire ossia ad ascoltare con attenzione e a prendere sul serio le sue parole. Egli insegna a sperare nella sua sempre nuova venuta portatrice di vita in abbondanza. E che abbondanza sarà quella di Dio? Dunque l'aiuto, l'invito, è a non scoraggiarsi pensando che il Signore tarda a venire e a non cominciare a ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 24-10-2018)
Commento su Lc 12,39-48
"Il Signore rispose: «Chi è dunque l'amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi."
Lc 12,39-48
Come vivere questa Parola?
Al padrone spetta stare ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 25-10-2017)
Commento su Lc 12, 40
"Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate."
Lc 12, 40
Come vivere questa Parola?
L'esortazione alla vigilanza prosegue, oggi, con la parabola del ladro. Mentre nel primo racconto sono i servi che vengono invitati a vegliare di notte in attesa del padrone, qui è il padrone di casa che deve vigilare. Cambia l'imma ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 19-10-2016)
Commento su Lc 12,48
«A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto»
Lc 12,48
Come vivere questa Parola?
La Parola di Dio quest'oggi ci richiama ad un atteggiamento di attesa e di operosità, sull'esempio di Cristo, che ha realizzato la volontà del Padre, facendosi servo di tutti, A noi è richiesto di imitarlo nella sua generosità.
Del resto quante cose ci vengono date da Dio ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 21-10-2015)
Noi conosciamo bene la volontà del padrone, non possiamo certo cadere dalle nuvole o fare gli gnorri. Abbiamo ricevuto tanto, abbiamo ricevuto tutto: il senso della vita, il percorso che ci conduce a Dio, la chiave di lettura della nostra storia e della grande Storia. Sappiamo, agiamo di conseguenza. Certo, sempre claudicanti e poveri, peccatori e fragili. M ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 21-10-2015)
Commento su Lc 12, 48
«A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più."
Lc 12, 48
Come vivere questa Parola?
Dopo un po' di discorsi di Gesù in parabole, a Pietro viene il dubbio se quei messaggi siano per lui o per altri... Forse Pietro inizia a non capire più Gesù e il timore di perdere la sintonia con lui, lo rende vulnera ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 22-10-2014)
Questo è tempo per cristiani forti, non deboli. Non mezze cartucce che si lasciano trascinare dall'abitudine e sono cristiani solo perché nati in questo paese. Non cristiani che passano il tempo a porre dei "distinguo" perché eccessivamente pigri. Tempi forti chiedono una forte appartenenza, non fanatica o aggressiva, ma convinta e determinata. E per avere u ... (continua)