Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Bianco N0105 ;
“Vieni e vedi”.
All’inizio delle Sacre Scritture, nel libro della Genesi, leggiamo: “Dio disse: Sia la luce! E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona...” (Gen 1,3). Senza luce, infatti, non si può vedere e non ci può essere alcuna comunicazione.
“... Alla tua luce vediamo la luce” (Sal 035,10).
Gesù è la luce del mondo. La luce ci permette di vedere, e Gesù ci permette di vedere con gli occhi della fede.
Natanaele va verso la luce: crede in colui che lo conosce fin nel profondo dell’animo, capisce, dunque, che egli è il Figlio di Dio. Nella luce della verità c’è un reciproco riconoscersi. Ma Natanaele vedrà cose ancora più grandi: vedrà la gloria di Gesù rivelata nel miracolo di Cana.
In Gesù si concretizza la realtà prefigurata dalla scala che Giacobbe aveva visto in sogno, sulla quale gli angeli salivano e scendevano: questa promessa di armonia fra cielo e terra si è realizzata nel Figlio dell’Uomo che ci ha aperto il cammino verso il cielo perché vedessimo, come Giacobbe (Gen 32,30), il volto di Dio, e questa volta realmente, non in sogno. Il legame viene ristabilito nella persona di Gesù.
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Antifona d'ingresso
In principio e prima dei secoli il Verbo era Dio:
egli stesso si degnò di nascere Salvatore del mondo. (Cf. Gv 1,1)
Colletta
O Padre, che nella nascita del tuo Figlio unigenito
hai dato mirabile principio
alla redenzione del tuo popolo,
rafforza la nostra fede,
perchè, guidati da Cristo,
giungiamo al premio della gloria promessa.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
1Gv 3,11-21
Noi siamo passati dalla morte alla vita perché amiamo i fratelli.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli, questo è il messaggio che avete udito da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. Non come Caino, che era dal Maligno e uccise suo fratello. E per quale motivo l’uccise? Perché le sue opere erano malvagie, mentre quelle di suo fratello erano giuste.
Non meravigliatevi, fratelli, se il mondo vi odia. Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida ha più la vita eterna che dimora in lui.
In questo abbiamo conosciuto l’amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e, vedendo il suo fratello in necessità, gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l’amore di Dio? Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.
In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio.
Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.
Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.
Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome.
Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.
Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
Un giorno santo è spuntato per noi:
venite, popoli, adorate il Signore,
oggi una grande luce è discesa sulla terra.
Alleluia.
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Vangelo
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Gv 1,43-51
Tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele.
+
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi!». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro.
Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli (Dall'Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, divenuti figli nel Figlio, invochiamo con ferma speranza il Padre del cielo.
Preghiamo insieme e diciamo: Padre nostro, ascoltaci.
1. Per i nostri pastori: seguano senza stancarsi Gesù, l’Agnello di Dio, e facciano crescere nei fedeli la confidenza con lui. Preghiamo.
2. Per i popoli che portano le ferite di lunghi anni di guerra e devastazione: vincano il male con le armi della preghiera, del perdono e della reciproca accoglienza. Preghiamo.
3. Per coloro che sono lontani dalla fede: il Signore li conduca all’esperienza autentica della sua vicinanza e della sua bontà. Preghiamo.
4. Per le persone sole e anziane, per i giovani smarriti e delusi: nel loro cammino incontrino credibili testimoni di amore e di speranza. Preghiamo.
5. Per noi convocati alla mensa eucaristica: fiduciosi nella forza rigenerante della parola di Dio, fa’ che assecondiamo con generoso impegno l’opera che lo Spirito Santo compie nella nostra vita. Preghiamo.
Accogli, o Signore, la preghiera dei tuoi figli, e fa’ che, sull’esempio della Vergine Madre, custodiamo ogni tuo dono e ogni tua parola, per proclamare con la vita lo splendore del tuo disegno d’amore. Per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Accogli, o Signore, i nostri doni
in questo misterioso incontro
tra la nostra povertà e la tua grandezza:
noi ti offriamo le cose che ci hai dato,
tu donaci in cambio te stesso.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO DI NATALE I
Cristo luce
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Nel mistero del Verbo incarnato
è apparsa agli occhi della nostra mente
la luce nuova del tuo fulgore,
perchè conoscendo Dio visibilmente,
per mezzo di lui siamo conquistati
all’amore delle realtà invisibili.
E noi,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo, ...
PREFAZIO DI NATALE II
Nell’incarnazione Cristo reintegra l’universo
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Nel mistero adorabile del Natale
egli, Verbo invisibile,
apparve visibilmente nella nostra carne,
per assumere in sé tutto il creato
e sollevarlo dalla sua caduta.
Generato prima dei secoli,
cominciò a esistere nel tempo,
per reintegrare l’universo nel tuo disegno, o Padre,
e ricondurre a te l’umanità dispersa.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti a tutti gli angeli,
cantiamo esultanti la tua lode: Santo, ...
PREFAZIO DI NATALE III
Il sublime scambio nell’incarnazione del Verbo
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
In lui [oggi] risplende in piena luce
il sublime scambio che ci ha redenti:
la nostra debolezza è assunta dal Verbo,
la natura mortale è innalzata a dignità perenne,
e noi, uniti a te in comunione mirabile,
condividiamo la tua vita immortale.
Per questo mistero di salvezza,
uniti ai cori degli angeli,
proclamiamo esultanti
la tua lode: Santo, ...
Antifona alla comunione
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito,
perché chiunque crede in lui non vada perduto,
ma abbia la vita eterna. (Gv 3,16)
Oppure:
Rabbì, tu sei il Figlio di Dio,
tu sei il re d’Israele! (Gv 1,49)
Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente,
fa’ che la forza inesauribile di questi santi misteri
ci sostenga in ogni momento della nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 05-01-2024)
Commento su Gv 1,43-51
Come vivere questa Parola?
Ges? riconosce a Natanaele il suo impegno di ascolto appassionato e costante delle Scritture, va oltre il suo apparente disprezzo. ? questo riconoscimento e questo rispetto della posizione dell'altro a far intuire a Natanaele che c'? qualcosa di nuovo in Ges? da cui vale la pena lasciarsi interpellare e cambiare. Natanaele riconos ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 05-01-2024)
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SE QUESTO SERVIZIO AL VANGELO CREDI SIA U ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 04-01-2024)
Quando Ges? ci chiama il dono che riceviamo non ? solo per noi ma per tutti e per alcuni in particolare. Diveniamo, se siamo attenti, piccoli strumenti di Dio, che possono cambiare la vita di altre persone, come nel caso di Filippo con Natanaele. Qualcuno dice che Ges? ha rivolto a Bartolomeo (= Natanaele) una frase ironica per scuoterlo ma Ges? non parla un ... (continua)
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don Nicola Salsa (Omelia del 05-01-2023)
Vivere attivamente il Vangelo (Gv 1,43-51)
... (continua)
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Natana?le gli disse: ?Da N?zaret pu? venire qualcosa di buono??. Filippo gli rispose: ?Vieni e vedi?. Ges? intanto, visto Natana?le che gli veniva incontro, disse di lui: ?Ecco davvero un Israelita in cui non c'? falsit??. Natana?le gli domand?: ?Come mi conosci??. Gli rispose Ges?: ?Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l'albero di ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 05-01-2022)
Commento s Gv 1, 45-49
Filippo trov? Natanaele e gli disse: ?Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mos?, nella Legge, e i Profeti: Ges?, il figlio di Giuseppe, di N?zaret?. Natanaele gli disse: ?Da N?zaret pu? venire qualcosa di buono??. Filippo gli rispose: ?Vieni e vedi?. Ges? intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: ?Ecco davvero un Israelita in c ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 05-01-2022)
La fede nasce da un incontro (Gv 1,43-51)
... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 05-01-2022)
5 Gennaio - Tempo di Natale - Commento al Vangelo
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 05-01-2021)
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#2minutiDiVangelo - 5 gennaio - Ma tu ci credi alla Chiesa o la usi come un circolo privato?
Commento al Vangelo del 5 gennaio - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
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Gv 1 43-51
Diciamolo senza timore: molti hanno conosciuto soltanto l'aspetto sociologico o marginale della fede. Ecco perch? la Cresima diventa nel 90% dei casi il "sacramento dell'addio". Mi spiego meglio: non che il crescere nella Chiesa sia una cosa negati ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 05-01-2019)
Commento su 1Gv 3, 14
"Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perch? amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte".
1Gv 3, 14
Come vivere questa Parola?
Drastica ? questa Parola della Sacra Scrittura: sia nella prima parte che afferma il nostro poter passare da morte a vita, sia nella seconda parte che minaccia la perdizione, la morte.
La storia, tutta la ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 05-01-2018)
Commento su 1Gv 3,18-21
?Figlioli, non amiamo a parole n? con la lingua, ma coi fatti e nella verit?. Da questo conosceremo che siamo nati dalla verit? e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio ? pi? grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.?
1Gv 3,18-21
Come vivere questa Parola?
Giovanni, l'apostolo che ? stato pi? vicino a Ges? e ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 05-01-2015)
Come mi conosci? ? interdetto Natanaele, non si aspettava che quel Nazareno, con una sola battuta, lo avesse inquadrato. Anzi, per dirla tutta, Natanaele, di solito, non era molto amato e pochi sapevano leggere, dietro le sue prese di posizione definitive e caustiche, un'anima limpida e pura. Quel tale, invece, che pure aveva appena pesantemente criticato co ... (continua)