LA CHIESA

      


> e-mail    > chi siamo    > scripts e banners   > newsletters    > translate ita>eng

LITURGIA
> 12 Gennaio 2023 <
Martedì 10 Gennaio 2023

Mercoledì 11 Gennaio 2023

Giovedì 12 Gennaio 2023

Venerdì 13 Gennaio 2023

Sabato 14 Gennaio 2023

Domenica 15 Gennaio 2023

Lunedì 16 Gennaio 2023

Martedì 17 Gennaio 2023

Mercoledì 18 Gennaio 2023

Giovedì 19 Gennaio 2023

Newsletter
Per ricevere la Liturgia del giorno inserisci la tua mail:

Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:







  Giovedì della I settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari) > Vai direttamente alle OMELIE 
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO014 ;
Meditiamo le parole della lettera agli Ebrei: "Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori", che sono una esortazione sempre urgente e importante. Per capirla bene bisogna rendersi conto che la voce del Signore non è in primo luogo una voce che comanda, ma una voce che promette, ed è su questo punto che siamo esortati: quando sentiamo la voce del Signore che promette, non dobbiamo chiudere il cuore.
Il salmo fa allusione all'Esodo e precisamente al momento in cui, dopo una rapida traversata del deserto, gli Israeliti giungono in vista della Terra promessa. Mosè manda degli esploratori perché si rendano conto di come sia questa terra, della sua prosperità, dei suoi abitanti, delle sue città e, quando essi ritornano, fa dire al popolo da parte di Dio: "Dio vi dà questo paese, andiamo e prendiamone possesso": è la promessa di Dio. Un paese che, al dire degli esploratori, è magnifico, dove scorrono latte e miele, dove c'è abbondanza di raccolti: è veramente meraviglioso. Per gente che ha appena attraversato un deserto è una cosa addirittura straordinaria. E Dio dice: "E' vostro, io ve lo do". E' più che una promessa, è già un dono. E gli Israeliti in quel momento, hanno ascoltato un'altra voce. Accanto alla voce di Dio che presenta il suo dono, che invita a entrarvi, c'è la voce dell'incredulità: "E' troppo bello per essere vero, Dio non ce lo dà, non ce la faremo a impadronircene". Ed è la voce degli esploratori che, dopo aver descritto le meraviglie del paese, hanno aggiunto: "Ma gli abitanti sono terribili, noi al loro confronto siamo delle cavallette, hanno costruito delle fortificazioni Impressionanti, ed è temerario pensare di impossessarcene". E questa voce gira fra il popolo, la fantasia lavora, alla fine tutti dicono che le fortificazioni arrivano fino al cielo... E allora, invece di ascoltare la voce di Dio, di accogliere il suo dono, il popolo si ribella: "Dio ci ha fatto attraversare il deserto per farci arrivare in un luogo inaccessibile. Almeno fossimo rimasti in Egitto! Là la vita non era bella, ma era vita, qui non ci rimane che la morte". Così hanno tentato Dio, l'hanno irritato con la loro incredulità, hanno preso le distanze da lui, non hanno creduto alla sua promessa.
Noi possiamo accogliere veramente la volontà di Dio soltanto se abbiamo fede nella sua promessa, che dà senso a tutti i comandamenti. Dio vuol farci vivere nella carità, vùol farci entrare nel suo amore e farci rimanere in esso. Ci promette che questo non soltanto è possibile, ma è già realizzato in Cristo Gesù. E noi continuiamo a dire che è difficile, che ci sono troppe difficoltà. Ora, le difficoltà sono reali, ma non devono renderci increduli di fronte alla promessa divina. Noi siamo con il Signore e sappiamo che egli trasforma tutti gli ostacoli in occasioni di crescita, perché l'ha promesso, perché ci ama. "Noi abbiamo creduto dice san Giovanni all'amore che Dio ha per noi".
Siamo dunque pieni di gioia e nelle difficoltà facciamo come il lebbroso del Vangelo: avviciniamoci al Signore e diciamogli: "Se tu vuoi, puoi. Io sono impotente, ma tu, se vuoi, puoi". Ripetiamoglielo, sapendo che è perfettamente vero e che questa è la preghiera che egli aspetta da noi, per ripeterci la sua promessa e l'assicurazione del dono di Dio.

Ricevi la Liturgia via mail >
Condividi questa Liturgia su > Facebook
Ascolta il Vangelo >

Antifona d'ingresso
Vidi il Signore su di un trono altissimo;
lo adorava una schiera di angeli
e cantavano insieme:
«Ecco colui che regna per sempre».


Colletta
Ispìra nella tua paterna bontà, o Signore,
i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera,
perché veda ciò che deve fare
e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

 
>

Prima lettura

 

Eb 3,7-14
Esortatevi a vicenda, finché dura questo oggi.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, come dice lo Spirito Santo:
«Oggi, se udite la sua voce,
non indurite i vostri cuori
come nel giorno della ribellione,
il giorno della tentazione nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri mettendomi alla prova,
pur avendo visto per quarant’anni le mie opere.
Perciò mi disgustai di quella generazione
e dissi: hanno sempre il cuore sviato.
Non hanno conosciuto le mie vie.
Così ho giurato nella mia ira:
non entreranno nel mio riposo».
Badate, fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente. Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finché dura questo oggi, perché nessuno di voi si ostini, sedotto dal peccato. Siamo infatti diventati partecipi di Cristo, a condizione di mantenere salda sino alla fine la fiducia che abbiamo avuto fin dall’inizio.

Parola di Dio

>

Salmo responsoriale

Sal 94

Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere.

Per quarant’anni mi disgustò quella generazione
e dissi: “Sono un popolo dal cuore traviato,
non conoscono le mie vie”.
Perciò ho giurato nella mia ira:
non entreranno nel luogo del mio riposo».

Canto al Vangelo (Mt 4,23)
Alleluia, alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno
e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo.
Alleluia.

>

Vangelo

Condividi il Vangelo su >   Facebook Ascolta il Vangelo >    

Mc 1,40-45
La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La parola di Dio proclamata davanti a noi è un annuncio di speranza e un invito a rinnovarci, oggi, finchè dura l'"oggi" della nostra vita. Preghiamo con fede come il lebbroso:
Gesù, guarisci.

Gesù Salvatore, guida la tua Chiesa affinché comunichi ai più dimenticati tra gli uomini, agli intoccabili della società, la speranza che viene da te. Noi ti invochiamo:
Gesù Salvatore, sveglia le coscienze dei cristiani perché si oppongano ad ogni forma di corruzione e siano strumenti di pace fra gli uomini. Noi ti invochiamo:
Gesù Salvatore, dona energia e perseveranza a coloro che faticano per eliminare le emarginazioni e i pregiudizi tra i popoli e nelle comunità. Noi ti invochiamo:
Gesù Salvatore, continua a guarire oggi i lebbrosi e insegnaci la solidarietà attiva verso ogni bisognoso. Noi ti invochiamo:
Gesù Salvatore, guarisci questa nostra comunità dalla lebbra dell'egoismo, dell'impurità e della insensibilità. Noi ti invochiamo:
Per gli stranieri e i nomadi che dimorano tra noi.
Per i drogati e i loro genitori.

Dio, Padre buono, concedici di operare da veri fratelli di Cristo, e dopo esserci purificati dal nostro egoismo, di contribuire alla guarigione del nostro vicino. Per Gesù tuo Figlio e nostro fratello, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Ti sia gradita, o Signore, l’offerta del tuo popolo:
santifichi la nostra vita
e ottenga ciò che con fiducia ti chiediamo.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
È in te, Signore, la sorgente della vita,
alla tua luce vediamo la luce. (Sal 35,10)

Oppure:
«Io sono venuto perché abbiano la vita,
e l’abbiano in abbondanza», dice il Signore. (Gv 10,10)


Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente,
che ci nutri con i tuoi sacramenti,
donaci di servirti degnamente con una vita santa.
Per Cristo nostro Signore.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net


    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 11-01-2024)
Commento su Mc 1,40-45
Come vivere questa Parola? La lebbra era una malattia mortale ai tempi di Ges?, una malattia che ti consumava dentro e fuori, che ti discriminava socialmente e religiosamente perch? si pensava seriamente che fosse una punizione di Dio per i peccati presenti o passati. Ma il lebbroso ? un uomo di fede profonda e riconosce Dio in Ges? invece che nei suoi rapp ...
(continua)

 
    don Carlo Occelli       (Omelia del 11-01-2024)
Commento al Vangelo 11 gennaio 2024
...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 11-01-2024)
Il nostro audio quotidiano
Visita www.annunciatedaitetti.it La nostra missione continua con altri formati anche su: Instagram Facebook Telegram dove troverai anteprime e contenuti esclusivi. Abbiamo anche una WebTv Ascolta tutti i nostri podcast e gli altri progetti: clicca qui? Per ascoltare il commento qui sotto, clicca play! SE QUESTO SERVIZIO AL VANGELO CREDI SIA U ...
(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 11-01-2024)
Commento su Marco 1,40-45
Qui emerge un dono, quello di intendere con attenzione il senso delle parole di Ges?. Forse quel lebbroso avr? pensato che Ges? voleva fare il modesto e che invece divulgando la conoscenza di quel miracolo lo avrebbe aiutato. Ma Ges? parla un linguaggio semplice, non ambiguo, e quell'uomo rende pi? difficile per Ges? l'evangelizzazione. Quando si dice che Ge ...
(continua)

 
    don Carlo Occelli       (Omelia del 12-01-2023)
Commento al Vangelo 12 gennaio 2023
...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 12-01-2023)
Il nostro audio quotidiano
Ricevi ogni giorno il commento direttamente sul tuo telefono: unisciti al canale Telegram @annunciatedaitetti Leggi o ascolta il commento intero sul sito: annunciatedaitetti.it e resta sempre aggiornato! Iscriviti anche al canale YouTube NOVITA': Ascolta raDioON la web radio dallo spirito divino. Clicca Qui oppure vai su www.rdon.it Ti aspettiamo ...
(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 12-01-2023)
Uno sguardo di compassione (Mc 1,40-45)
...
(continua)

 
    don Carlo Occelli       (Omelia del 13-01-2022)
Commento al Vangelo 13 gennaio 2022
...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 13-01-2022)
Il nostro audio quotidiano
In quel tempo, venne da Ges? un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: ?Se vuoi, puoi purificarmi!?. Ne ebbe compassione, tese la mano, lo tocc? e gli disse: ?Lo voglio, sii purificato!?. E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacci? via subito e gli disse: ?Guarda di non dire niente a nessu ...
(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 13-01-2022)
Ges? ha per lui compassione (Mc 1,40-45)
...
(continua)

 
    don Alessandro Farano       (Omelia del 13-01-2022)
Gioved? - I settimana del Tempo Ordinario - Anno C - Commento al Vangelo
...
(continua)

 
    don Carlo Occelli       (Omelia del 14-01-2021)
Commento al Vangelo 14 gennaio 2021
...
(continua)

 
    don Marco Scandelli       (Omelia del 14-01-2021)
#2minutiDiVangelo Gioved? 14: Lo sai che Ges? vuole risanare anche te?
Commento al Vangelo del Gioved? della Prima Settimana del Tempo Ordinario - Anno Pari - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo ---- Mc 1 40-45 Il Vangelo di Marco ? scritto come se la vita di Ges? fosse stata un continuo colpo di scena. I cuori infiammati, la suocera guardata e amata, i malati risanati... ed oggi pure un lebbroso. Innanz ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 14-01-2021)
Il nostro audio quotidiano
Ricevi ogni giorno il commento direttamente sul tuo telefono: unisciti al canale Telegram @annunciatedaitetti Resta aggiornato col sito: annunciatedaitetti.it Iscriviti anche al canale YouTube Per ascoltare subito il commento qui sotto, clicca play! ...
(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 14-01-2021)
Se vuoi puoi guarirmi (MC 1,40-45)
...
(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 16-01-2020)
Ges? ha compassione
...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 17-01-2019)
Commento su Eb 3, 14
?Siamo infatti diventati partecipi di Cristo, a condizione di mantenere salda sino alla fine la fiducia che abbiamo avuto fin dall'inizio? Eb 3, 14 Come vivere questa Parola? Questo brano contiene un ammonimento che sollecita a non farsi sedurre dalla paura, che impedisce il continuare a credere. La lunga citazione del salmo invitatorio 94 fa memoria del ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 11-01-2018)
Commento su Mc 1, 40-43
?Venne da lui un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: ?Se vuoi, puoi purificarmi!?. Ne ebbe compassione, tese la mano, lo tocc? e gli disse: ?Lo voglio, sii purificato!?. E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.? Mc 1, 40-43 Come vivere questa Parola? Ecco cosa Ges? vuole: guarirci! Liberarci dal male, per questo ? ven ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 15-01-2015)

Ges? ha compassione del lebbroso, lo guarisce, toccandolo. Nessuno poteva anche solo sfiorare un lebbroso: si contraeva l'impurit? che impediva ogni approccio agli altri e al culto. Non ha paura delle regole di purit?, il Signore, che mette sempre prima la persona e il suo dolore al centro. Ma tanta compassione viene mal ripagata: il lebbroso, guarito, invec ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 16-01-2014)

Non ? andato bene il miracolo di guarigione del lebbroso. Affatto. Ges? vuole la sua guarigione, desidera la sua salvezza, non manda gli accidenti, n? ci punisce per i nostri peccati come alcuni, ostinatamente, anche cattolici, continuano a pensare, sbagliando. Lo guarisce ma gli chiede di tacere: non vuole passare per un guaritore, non vuole che la folla lo ...
(continua)