Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde DO035 ;
Il Signore oggi ci dà una lezione di fede e di umiltà, facendoci vedere che la crescita spirituale non dipende da noi, ma dalla parola di Dio che è stata seminata in noi e che può salvare la nostra vita, come dice san Giacomo. Noi siamo preoccupati del nostro progresso e sovente lo siamo in modo troppo naturale, come se tutto dipendesse da noi, dalla nostra buona volontà, dai nostri sforzi, e ci sbagliamo. Facciamo come un agricoltore che volesse far crescere le piante che ha seminato tirandole verso l'alto: non è un buon sistema!
Il Signore ci insegna invece il fiducioso abbandono a Dio. Noi dobbiamo accogliere il seme, come fa la terra, accogliere cioè la parola di Dio. Poi la parola cresce e neppure noi sappiamo come. Quando il seme è gettato subito la terra lo copre, tanto che non lo si distingue più, ma contiene una potenza vitale straordinaria e bisogna lasciarlo tranquillo. Esso cresce spontaneamente, dice il Signore, e chi lo ha seminato può dormire o vegliare: la crescita non dipende da lui, che può soltanto aspettare con fiducia di vedere "prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga".
Anche san Paolo lo dirà: "Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma è Dio che fa crescere".
San Francesco di Sales era molto severo verso quello che chiamava l'"empressement" la fretta febbrile di vedere i risultati in ogni campo in cui fatichiamo, e anche nella vita spirituale. Egli lavorava molto ma insegnava che bisogna fare tutto pacatamente: agire pacatamente, pregare pacatamente, perfino soffrire pacatamente, lottare pacatamente. Se ci appoggiamo sul Signore, constatiamo che davvero egli fa crescere tutto, talvolta più lentamente di quanto noi vorremmo, ma altre volte in modo più bello e anche più rapido di quel che ci aspettavamo. Non siamo noi che abbiamo il metro per misurare la crescita, neppure la nostra. Noi dobbiamo avere fede, fiducia e anche pazienza: il resto, la potenza di far crescere, è di Dio.
Ricevi la Liturgia via mail >
Condividi questa Liturgia su >
Ascolta il Vangelo >
Antifona d'ingresso
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Maestà e onore sono davanti a lui,
forza e splendore nel suo santuario. (Sal 95,1.6)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
guida le nostre azioni secondo la tua volontà,
perché nel nome del tuo diletto Figlio
portiamo frutti generosi di opere buone.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
>
Prima lettura
Eb 10,32-39
Avete dovuto sopportare una lotta grande. Non abbandonate dunque la vostra franchezza.
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, richiamate alla memoria quei primi giorni: dopo aver ricevuto la luce di Cristo, avete dovuto sopportare una lotta grande e penosa, ora esposti pubblicamente a insulti e persecuzioni, ora facendovi solidali con coloro che venivano trattati in questo modo. Infatti avete preso parte alle sofferenze dei carcerati e avete accettato con gioia di essere derubati delle vostre sostanze, sapendo di possedere beni migliori e duraturi.
Non abbandonate dunque la vostra franchezza, alla quale è riservata una grande ricompensa. Avete solo bisogno di perseveranza, perché, fatta la volontà di Dio, otteniate ciò che vi è stato promesso.
Ancora un poco, infatti, un poco appena,
e colui che deve venire, verrà e non tarderà.
Il mio giusto per fede vivrà;
ma se cede, non porrò in lui il mio amore.
Noi però non siamo di quelli che cedono, per la propria rovina, ma uomini di fede per la salvezza della nostra anima.
Confida nel Signore e fa’ il bene:
abiterai la terra e vi pascolerai con sicurezza.
Cerca la gioia nel Signore:
esaudirà i desideri del tuo cuore.
Affida al Signore la tua via,
confida in lui ed egli agirà:
farà brillare come luce la tua giustizia,
il tuo diritto come il mezzogiorno.
Il Signore rende sicuri i passi dell’uomo
e si compiace della sua via.
Se egli cade, non rimane a terra,
perché il Signore sostiene la sua mano.
La salvezza dei giusti viene dal Signore:
nel tempo dell’angoscia è loro fortezza.
Il Signore li aiuta e li libera,
li libera dai malvagi e li salva,
perché in lui si sono rifugiati.
Canto al Vangelo (Mt 11,25)
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.
>
Vangelo
Condividi il Vangelo su >
Ascolta il Vangelo >
Mc 4,26-34
L'uomo getta il seme e dorme; il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.
+
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Fratelli, Dio è fedele al suo progetto di salvezza di cui noi siamo insieme beneficiari e responsabili. Riconoscenti per tale privilegio, chiediamogli la forza che viene dall'alto, dicendo:
Aiutaci, o Signore.
Perché la Chiesa sia una realtà sempre più viva e operante in mezzo agli uomini. Preghiamo:
Perché, rivestendoci quotidianamente di pazienza e fiducia, sappiamo diffondere nel cuore del prossimo speranza e pace. Preghiamo:
Perché, pur lodando Dio dei beni materiali e morali ricevuti, ci disponiamo alla rinuncia che purifica il cuore. Preghiamo:
Perché sappiamo cogliere i segni di speranza presenti nel nostro tempo e ci impegniamo a consegnare ai giovani un mondo migliore. Preghiamo:
Perché i genitori siano animati da una fiducia salda e serena nello svolgere la loro opera educativa. Preghiamo:
Per chi vive nell'attesa di tempi migliori.
Perché operiamo il bene con gratuità.
O Signore, rendici vigilanti e fiduciosi, umili seminatori della tua parola. La presenza di Cristo tra noi ci confermi nella speranza del tuo regno, dove tu sarai tutto in tutti, per i secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte
Accogli i nostri doni, Padre misericordioso,
e consacrali con la potenza del tuo Spirito,
perché diventino per noi sacramento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Guardate al Signore e sarete raggianti,
non dovranno arrossire i vostri volti. (Sal 33,6)
Oppure:
"Io sono la luce del mondo", dice il Signore;
"chi segue me, non camminerà nelle tenebre,
ma avrà la luce della vita". (Gv 8,12)
Preghiera dopo la comunione
O Dio, che in questi santi misteri
ci hai nutriti col corpo e sangue del tuo Figlio,
fa' che ci rallegriamo sempre del tuo dono,
sorgente inesauribile di vita nuova.
Per Cristo nostro Signore.
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 26-01-2024)
Commento su Mc 4, 26-34
Come vivere questa Parola?
Dopo la festa della conversione di San Paolo, ritorniamo alla lettura del capitolo quarto di Marco. In questa seconda immagine del seme e del terreno, Marco descrive la vita che va avanti indipendentemente da noi, una vita che spesso non possiamo controllare, una vita che ci chiede la pazienza di aspettare, che ha bisogno dei suoi ... (continua)
Monaci Benedettini Silvestrini (Omelia del 27-01-2023)
Confida nel Signore e fa' il bene
Iniziando con un piccolo sguardo sulla prima lettura, gli Ebrei della Lettera a loro indirizzata, sono gli antichi Giudei che si sono converti a Cristo e qui l'autore richiama una serie di prove e tribolazioni alle quali ? stata vittima la comunit? cristiana al suo inizio. Ecco perch? emerge questo caldo appello alla perseveranza, perch? il Signore ? all'ope ... (continua)
don Carlo Occelli (Omelia del 27-01-2023)
Commento al Vangelo 27 gennaio 2023
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 27-01-2023)
Il nostro audio quotidiano
Ricevi ogni giorno il commento direttamente sul tuo telefono: unisciti al canale Telegram @annunciatedaitetti
Leggi o ascolta il commento intero sul sito: annunciatedaitetti.it e resta sempre aggiornato!
Iscriviti anche al canale YouTube
Ti aspettiamo anche su Instagram con tante immagini!
Per ascoltare il commento qui sotto, clicca play! ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 27-01-2023)
Il regno di Dio ? un piccolo seme (Mc 4,26-34)
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 28-01-2022)
Il nostro audio quotidiano
?Cos? ? il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto ? maturo, subito egli manda la falce, perch? ? arrivata la mietitura?.
*
Il Van ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 28-01-2022)
Il regno di Dio che cresce (Mc 4,26-34)
... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 28-01-2022)
Venerd? - III settimana del Tempo Ordinario - Anno C - Commento al Vangelo
... (continua)
don Carlo Occelli (Omelia del 29-01-2021)
Commento al Vangelo 29 gennaio 2021
... (continua)
don Marco Scandelli (Omelia del 29-01-2021)
#2minutiDiVangelo 29 Gennaio: Liberati da chi ti dice di che colore comprare un'auto o di chi devi sposare! Liberatene oggi!
Commento al Vangelo del Venerd? della Seconda Settimana del Tempo Ordinario - Anno Pari - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
----
Mc 4 26-34
La nostra via ? quel seme gettato sul terreno: non ? la fede. ? la vita che germoglia e diventa grande, piena, forte: dovremmo ricordarcelo sempre. Ci sono vite che appassiscono ancora prima di ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 29-01-2021)
Il nostro audio quotidiano
Ricevi ogni giorno il commento direttamente sul tuo telefono: unisciti al canale Telegram @annunciatedaitetti
Resta aggiornato col sito: annunciatedaitetti.it
Iscriviti anche al canale YouTube
Per ascoltare subito il commento qui sotto, clicca play! ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 29-01-2021)
Il regno di Dio cresce intorno a noi (Mc 4,26-34)
... (continua)
don Fabio Zaffuto (Omelia del 31-01-2020)
Chi ti incontra deve pararsi le spalle?
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 31-01-2020)
Audio quotidiano - Mc 4,26-34
Ascolta "Venerdì 31 gennaio 2020 - s. Giovanni Bosco - III settimana to" su Spreaker. ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 01-02-2019)
Commento su Mc 4, 26-28
Ges? diceva [alla folla]: ?Cos? ? il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto ? maturo, subito egli manda la falce, perch? ? arrivata ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 30-01-2015)
Ma il seme della Parola che porta frutto, la luce della fede che si vede da lontano, quel cambiamento della nostra vita che ci spinge a diventare compassionevoli e misericordiosi, non ? frutto del nostro sforzo, non ? nostro merito. Inutile farsi prendere da vani scrupoli e sensi di colpa, cosa in cui noi cattolici siamo particolarmente abili ma, piuttosto, ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 31-01-2014)
Per essere luce che illumina la stanza dobbiamo essere accesi, lasciare che il seme della Parola germogli in noi e contamini la nostra vita, convertendola. Sia. Ma quante volte questa convinzione diventa una santa preoccupazione e la nostra vita diventa intrisa di scrupoli e di fariseismo! Se abbiamo davvero incontrato il Signore, se il suo vangelo ci ha ill ... (continua)