Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde DO045 ;
La prima lettura ci presenta l'ideale cristiano: vivere nella carità, castità, povertà, obbedienza. Ideale cristiano e non solo per chi è chiamato a vivere nella vita religiosa. La vita religiosa radicalizza questi impegni; però Cristo chiama tutti a realizzarli.
La carità. "Perseverate nell'amore fraterno. Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che soffrono, essendo anche voi in un corpo mortale".
Una carità che è espressione dell'amore divino ricevuto e comunicato, un amore generoso, partecipe, costante.
La castità. L'autore ne parla a gente sposata: "il matrimonio sia rispettato da tutti e il talamo sia senza macchia. I fornicatori e gli adulteri saranno giudicati da Dio".
E la castità dei religiosi è segno, aiuto, forza per gli altri.
La povertà. "La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete...". Uno spirito di povertà che esprime la nostra fiducia in Dio: "Così possiamo dire con fiducia: "Il Signore è il mio aiuto, non temerò"".
Infine l'obbedienza. "Ricordatevi dei vostri capi...".
E più avanti si legge: "Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché questo sia di gioia per loro e vantaggioso per voi".
Chiediamo al Signore la grazia di vivere in pienezza questo ideale di vita cristiana e di aiutare le persone che avviciniamo a viverlo, con gioia e coraggio.
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Antifona d'ingresso
Salvaci, Signore Dio nostro,
radunaci dalle genti,
perché ringraziamo il tuo nome santo:
lodarti sarà la nostra gloria. (Sal 105,47)
Colletta
Signore Dio nostro,
concedi a noi tuoi fedeli
di adorarti con tutta l’anima
e di amare tutti gli uomini con la carità di Cristo.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
Eb 13,1-8
Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre.
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, l’amore fraterno resti saldo. Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli. Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che sono maltrattati, perché anche voi avete un corpo. Il matrimonio sia rispettato da tutti e il letto nuziale sia senza macchia. I fornicatori e gli adùlteri saranno giudicati da Dio.
La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: «Non ti lascerò e non ti abbandonerò». Così possiamo dire con fiducia:
«Il Signore è il mio aiuto, non avrò paura.
Che cosa può farmi l’uomo?».
Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio. Considerando attentamente l’esito finale della loro vita, imitatene la fede.
Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre!
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?
Se contro di me si accampa un esercito,
il mio cuore non teme;
se contro di me si scatena una guerra,
anche allora ho fiducia.
Nella sua dimora mi offre riparo
nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua tenda,
sopra una roccia m’innalza.
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi.
Canto al Vangelo (Lc 8,15)
Alleluia, alleluia.
Beati coloro che custodiscono la parola di Dio
con cuore integro e buono
e producono frutto con perseveranza.
Alleluia.
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Vangelo
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Mc 6,14-29
Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto.
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Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi». Altri invece dicevano: «È Elìa». Altri ancora dicevano: «È un profeta, come uno dei profeti». Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto!».
Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Fratelli, Dio è buono e si fa trovare da chi lo cerca. Confortati dalla certezza che Cristo Signore è lo stesso ieri oggi e sempre, lasciamoci condurre da lui nel domandare al Padre le cose di cui abbiamo bisogno, e diciamo:
Dio di Gesù Cristo, ascoltaci!
Perché la Chiesa, testimoniando la verità del vangelo, sappia dialogare serenamente con tutti gli uomini. Preghiamo:
Perché i cristiani che soffrono per la persecuzione o la negazione dei loro diritti, guardino a Cristo crocifisso, vittoria sul peccato e sulla morte. Preghiamo:
Perché i responsabili della vita pubblica operino nella verità, nella giustizia e nel rispetto di ogni persona. Preghiamo:
Perché teologi, catechisti e quanti hanno il compito di diffondere la parola di Dio, irradino la luce della verità con la dottrina e con la vita. Preghiamo:
Perché coloro che si interrogano sul destino dell'uomo, trovino risposta nel messaggio del vangelo e nell'atteggiamento misericordioso dei cristiani. Preghiamo:
Per chi dona il proprio tempo nel soccorrere i bisognosi.
Perché nessun uomo venga sfruttato, imbrogliato, deriso.
Padre buono, è nel nome di tuo Figlio Gesù che ti preghiamo, fiduciosi della tua benevolenza. Non guardare ai nostri meriti, ma al sacrificio perfetto di Cristo, che con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, o Signore,
i doni del nostro servizio sacerdotale:
li deponiamo sull’altare
perché diventino sacramento della nostra redenzione.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Sul tuo servo fa’ splendere il tuo volto,
salvami per la tua misericordia.
Signore, che io non debba vergognarmi
per averti invocato. (Cf. Sal 30,17-18)
Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai nutriti con il dono della redenzione,
fa’ che per la forza di questo sacramento di eterna salvezza
cresca sempre più la vera fede.
Per Cristo nostro Signore.
Commento al Vangelo 3 febbraio 2023
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 03-02-2023)
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Monaci Benedettini Silvestrini (Omelia del 04-02-2022)
La tragica fine di Giovanni Battista
Nel vangelo di oggi si nota subito l'impatto della missione dei Dodici che tocca anche Erode Antipa. Cosa possiamo imparare da questa fine del Battista? Certamente la morte di Giovanni ? prefigurazione della morte di Ges?. Lo scandalo denunciato dal Battista riguardava la convivenza con la cognata, proprio proibita dalla legge. Per questo Giovanni fu gettato ... (continua)
don Carlo Occelli (Omelia del 04-02-2022)
Commento al Vangelo 4 febbraio 2022
... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 04-02-2022)
Erode e il passato che ritorna (Mc 6,14-29)
... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 04-02-2022)
Venerd? - IV settimana del Tempo Ordinario - Anno C - Commento al Vangelo
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 04-02-2022)
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In quel tempo, il re Erode sent? parlare di Ges?, perch? il suo nome era diventato famoso. Si diceva: ?Giovanni il Battista ? risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi?. Altri invece dicevano: ?? El?a?. Altri ancora dicevano: ?? un profeta, come uno dei profeti?. Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: ?Quel Giovanni che io ho fatto decapita ... (continua)
don Carlo Occelli (Omelia del 05-02-2021)
Commento al Vangelo 5 febbraio 2021
... (continua)
don Marco Scandelli (Omelia del 05-02-2021)
#2minutiDiVangelo Venerd? 4 T.O. Non ti ? chiesto di morire per Ges?, ma almeno di vivere per Lui
Commento al Vangelo del Venerd? della IV settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
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Mc 6 14-29
Qual ? la buona notizia della giornata? Che il nome di Ges? era diventato famoso. Tutti lo conoscevano, tutti ne parlavano e tutti o lo amavano o lo temevano e odiavano. Anche per me e te il Signore ? famoso. St ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 05-02-2021)
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don Nicola Salsa (Omelia del 05-02-2021)
Martirio di Giovanni Battista (Mc 6,14-29)
... (continua)
Hanno gi? trovato il pelo nell'uovo contro di te? - Video commento su Mc 6,14-29
... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 08-02-2019)
Commento su Mc 6, 14-29
?Il re Erode sent? parlare di Ges?, perch? il suo nome era diventato famoso. Si diceva: ?Giovanni il Battista ? risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi?. Altri invece dicevano: ?? Elia?. Altri ancora dicevano: ?? un profeta, come uno dei profeti?. Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: ?Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, ? risorto! ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 06-02-2015)
Marco dice che Erode ascoltava volentieri il Battista, pur restando perplesso. E si capisce: Giovanni non aveva peli sulla lingua ed accusava pubblicamente il re di avere preso come concubina la moglie di suo fratello, nonch? sua nipote. Un m?lange affettivo degno delle nostre moderne riviste di gossip! Lo ascolta volentieri, in parte lo teme e lo rispetta m ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 07-02-2014)
? tormentato, Erode, roso dai sensi di colpa. Pensava di avere risolto la questione di Giovanni uccidendolo. Certo, non era stato elegante ci? che era successo e il re pavido aveva ampiamente dimostrato alla sua corte di essere un debole e un impulsivo. Ma teneva molto alla sua immagine e la sua amante aveva abilmente manipolato la sua fragile volont? usando ... (continua)