Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Viola EQ042 ;
Nella visione di Ezechiele, l’acqua che dà la salute e la vita simboleggia la grazia che Dio dispensa in abbondanza nel tempo messianico. Questo tempo è giunto con la venuta di Gesù Cristo. È il motivo per cui Gesù non conduce il malato alla piscina di Siloe, la sorgente della grazia dell’Antico Testamento, ma lo guarisce per mezzo della propria potenza.
Egli lo fa di sabato, ed ordina al miracolato di portare il suo giaciglio nel giorno di sabato, poiché è giunto il tempo in cui è arrivata una grazia più grande della legge, e Gesù è il padrone del sabato. Nel sacramento del battesimo, tutti siamo stati integrati nel tempo messianico e, guariti dalla paralisi, abbiamo ricevuto l’ordine di partire e di portare i frutti della vita nello Spirito. Oggi Gesù ci dà un monito come ha fatto con il paralitico: dobbiamo avere paura di ricadere ancora nella schiavitù del peccato, affinché la nostra paralisi spirituale di cristiani non sia più grave della paralisi del paganesimo di cui Cristo ci ha liberati. Il tempo di Quaresima è il tempo dell’esame di coscienza. I nostri paesi, il mondo cristiano e post-cristiano non sono forse caduti di nuovo nel paganesimo, nell’idolatria del denaro, del successo e del potere? Non siamo forse di nuovo paralizzati tanto da non saper più vincere il male sociale, politico, familiare e personale? Le strutture del male sociale non costituiscono forse il letto della nostra malattia? O lo costituiscono le opinioni e i costumi del nostro ambiente? Gesù chiama ognuno di noi a convertirsi. Ci offre la riconciliazione con il Padre e la guarigione. Ci dice oggi: alzati, porta con te il tuo giaciglio di malato, va’, vivi e fa’ il bene. Ognuno di noi, all’ascolto del Vangelo di oggi, deve trovare il suo compito nell’ordine di Gesù: “Alzati, cammina e non peccare più”.
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Antifona d'ingresso
O voi tutti assetati, venite all’acqua;
voi che non avete denaro, venite
e dissetatevi con gioia. (Cf. Is 55,1)
Colletta
Dio fedele e misericordioso,
questo tempo di penitenza e di preghiera
disponga i cuori dei tuoi fedeli
ad accogliere degnamente il mistero pasquale
e a proclamare il lieto annuncio della tua salvezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
Ez 47,1-9.12
Vidi l’acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungerà quest’acqua porterà salvezza.
Dal libro del profeta Ezechièle
In quei giorni [l’angelo] mi condusse all’ingresso del tempio [del Signore] e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell’acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell’altare. Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all’esterno, fino alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l’acqua scaturiva dal lato destro.
Quell’uomo avanzò verso oriente e con una cordicella in mano misurò mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell’acqua: mi giungeva alla caviglia. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell’acqua: mi giungeva al ginocchio. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare l’acqua: mi giungeva ai fianchi. Ne misurò altri mille: era un torrente che non potevo attraversare, perché le acque erano cresciute; erano acque navigabili, un torrente che non si poteva passare a guado. Allora egli mi disse: «Hai visto, figlio dell’uomo?». Poi mi fece ritornare sulla sponda del torrente; voltandomi, vidi che sulla sponda del torrente vi era una grandissima quantità di alberi da una parte e dall’altra.
Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell’Aràba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. Lungo il torrente, su una riva e sull’altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina».
Dio è per noi rifugio e fortezza,
aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra,
se vacillano i monti nel fondo del mare.
Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
la più santa delle dimore dell’Altissimo.
Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorre allo spuntare dell’alba.
Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto cose tremende sulla terra.
Canto al Vangelo (Sal 50,12.14)
Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Crea in me, o Dio un cuore puro;
rendimi la gioia della tua salvezza.
Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.
Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Gesù Cristo è la nostra speranza. Egli risana le nostre ferite e, nella sua compassione, esprime il tenero amore del Padre. Ripetiamo con fiducia:
Ascoltaci, o Signore.
Perchè la Chiesa, sacramento di salvezza, rinnovi con la grazia del Signore la vita degli uomini, e ogni giorno celebri la memoria dei grandi benefici della redenzione. Preghiamo:
Perchè il ricordo dell'acqua del battesimo che ci ha rigenerati, ci apra al Cristo salvatore che perdona i peccati e viene incontro al nostro desiderio di vita nuova. Preghiamo:
Perchè accanto ad ogni uomo che soffre, si trovi sempre una persona disponibile all'aiuto gratuito per amore del Cristo. Preghiamo:
Perchè i cristiani, con coraggio e umiltà, professino in ogni luogo la fede nel Signore morto e risorto. Preghiamo:
Perchè le leggi e le tradizioni umane non si oppongano ai disegni di Dio che superano spesso le nostre visuali e i nostri programmi. Preghiamo:
Per i lungodegenti nelle loro case e negli ospedali.
Perchè le nostre chiese siano tenute con decoro e proprietà.
O Dio, che anche oggi ripeti per noi la Parola salutare e perfetta e ci nutri alla mensa della vita, fa’ che veniamo trasfigurati nell'anima e nel corpo dal contatto vivo col nostro Salvatore, il Signore Gesù, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte
Ti offriamo, o Signore, i doni che ci hai dato
a sostegno della nostra vita mortale
perché diventino per noi farmaco di eternità.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO DI QUARESIMA I
Il significato spirituale della Quaresima
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli
di prepararsi con gioia, purificati nello spirito,
alla celebrazione della Pasqua,
perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa,
attingano ai misteri della redenzione
la pienezza della vita nuova
in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo, ...
Oppure
PREFAZI DI QUARESIMA II-V
Antifona alla comunione
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce. (Sal 22,1-2)
Oppure:
«Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina
quando l’acqua si agita».
Gesù gli disse: «Alzati,
prendi la tua barella e cammina». (Gv 5,7-8)
Preghiera dopo la comunione
Purifica, o Signore, il nostro spirito
e rinnovalo con questo sacramento di salvezza,
perché anche il nostro corpo mortale
riceva un germe di risurrezione e di vita nuova.
Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo ad libitum
Concedi, Dio misericordioso, che il tuo popolo
viva sempre nell’adesione piena alla tua volontà
e ottenga incessantemente il sostegno della tua clemenza.
Per Cristo nostro Signore.
Il nostro audio quotidiano
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don Giampaolo Centofanti (Omelia del 12-03-2024)
Trentotto anni che nessuno fa spazio a quest'uomo malato. Si possono talora ricevere miracoli anche col cuore pi? o meno ripiegato su s? stessi e anche senza nemmeno sapere che si chiama Ges? ed ? il Cristo colui che ha guarito, come nel caso del protagonista di questo brano. Il Signore sa come e quando poter fare i suoi doni in modo che non facciano male in ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 12-03-2024)
Commeto su Gv 5, 1-16
Come vivere questa Parola?
La cosa peggiore che pu? capitare ad un essere umano non ? di non essere felice, quanto piuttosto di non desiderare pi? di esserlo. Il paralitico appare proprio cos?. Pur restando in un luogo in cui ancora qualcuno miracolosamente guarisce, le sue parole suonano senza speranza: ?Non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 12-03-2024)
Marted? - IV settimana di Quaresima - Anno B - Commento al Vangelo - Gv 5, 1-16
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#2minutiDiVangelo Giovanni 5,1-3.5-16
Gv 5,1-3.5-16
Non disfiamo troppo presto dei "lettucci" che per anni ci hanno aiutato!
Commento al Vangelo - Omelia a cura di don Marco Scandelli
2minutiDiVangelo ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 21-03-2023)
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#2minutiDiVangelo Marted? 4 Quar. B - Ma ? vero che dopo 2000 anni Ges? non fa pi? miracoli?
Commento al Vangelo della Marted? IV di Quaresima Anno B - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
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Gv 5 1-3.5-16
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Ges? arriva e tra tutti questi malati posa gli occhi su un tale che da 38 anni tentava di trovar fortuna. S?, perch? a una certa ora del giorno lo Spirito scendeva nell'acqua agitandola e il primo che riusciva ad immer ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 16-03-2021)
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don Alessandro Farano (Omelia del 16-03-2021)
Marted? della IV settimana di Quaresima - Commento al Vangelo
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don Nicola Salsa (Omelia del 16-03-2021)
Signore, non ho nessuno (Gv 5,1-16)
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Non vendo materassi! Video commento su Gv 5,1-16
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don Alessandro Farano (Omelia del 24-03-2020)
Video commento al Vangelo - Marted? - IV Settimana di Quaresima - Anno A
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 02-04-2019)
Commento su Gv 5,1-9
"Ricorreva una festa dei Giudei e Ges? sal? a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi ? una piscina, chiamata in ebraico Betzat?, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
Si trovava l? un uomo che da trentotto anni era malato. Ges?, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 13-03-2018)
Commento su Gv 5, 8-9
"Ges? gli disse:" Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina". E sull'istante quell'uomo guar? e preso il suo lettuccio, cominci? a camminare."
Gv 5, 8-9
Come vivere questa Parola?
Ges?, anche in questo caso, parla per segni. Due verbi soltanto per rispondere all'invocazione del paralitico e, immediatamente, la concretezza di qualcuno che viene reso sano e ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 17-03-2015)
L'evangelista Giovanni ? molto chiaro nel ribadire che la ragione per cui Ges? ? stato messo a morte ? la sua pretesa di essere come Dio. Come possono, allora, alcuni affermare che Ges? ? solo un uomo divinizzato dei suoi discepoli? Ges? ha chiara e progressiva consapevolezza della sua vera natura, del suo compito, della sua identit? profonda. Egli ? venuto ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 01-04-2014)
Non ? il tempio di Gerusalemme, la piscina di Betesda. ? solo una gigantesca vasca che raccoglie l'acqua necessaria alla purificazione delle pecore destinate al sacro macello. E il fenomeno delle acque che periodicamente si smuovono, ci spiegano i tecnici, era dovuto all'improvvisa immissione d'acqua corrente dal fondo della vasca, nulla di sconvolgente. Epp ... (continua)