Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Viola AQ050 ;
Il racconto della risurrezione di Lazzaro è una delle “storie di segni” che racconta san Giovanni. Si tratta qui di presentare Gesù, vincitore della morte. Il racconto culmina nella frase di Gesù su se stesso: “Io sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me non morrà in eterno” (vv. 25-26).
Che Dio abbia il potere di vincere la morte, è già la convinzione dei racconti tardivi dell’Antico Testamento. La visione che ha Ezechiele della risurrezione delle ossa secche - immagine del ristabilimento di Israele dopo la catastrofe dell’esilio babilonese - presuppone questa fede (Ez 37,1-14). Nella sua “Apocalisse”, Isaia si aspetta che Dio sopprima la morte per sempre, che asciughi le lacrime su tutti i volti (Is 25,8). E, per concludere, il libro di Daniele prevede che i morti si risveglino - alcuni per la vita eterna, altri per l’orrore eterno (Dn 12,2). Ma il nostro Vangelo va oltre questa speranza futura, perché vede già date in Gesù “la risurrezione e la vita” che sono così attuali. Colui che crede in Gesù ha già una parte di questi doni della fine dei tempi. Egli possiede una “vita senza fine” che la morte fisica non può distruggere. In Gesù, rivelazione di Dio, la salvezza è presente, e colui che è associato a lui non può più essere consegnato alle potenze della morte.
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Antifona d'ingresso
Fammi giustizia, o Dio,
difendi la mia causa contro gente spietata;
liberami dall’uomo perfido e perverso.
Tu sei il Dio della mia difesa. (Sal 41,1-2)
Non si dice il Gloria.
Colletta
Vieni in nostro aiuto, Padre misericordioso,
perché con la tua grazia possiamo camminare sempre
in quella carità che spinse il tuo Figlio
a consegnarsi alla morte per la vita del mondo.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure (Anno A):
Dio dei viventi,
che hai manifestato la tua compassione
nel pianto di Gesù per l’amico Lazzaro,
ascolta con benevolenza il gemito della tua Chiesa,
e chiama a vita nuova
coloro che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
Ez 37,12-14
Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete.
Dal libro del profeta Ezechièle
Così dice il Signore Dio: «Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella terra d’Israele.
Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio.
Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nella vostra terra. Saprete che io sono il Signore. L’ho detto e lo farò». Oracolo del Signore Dio.
Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.
Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.
Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
L’anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all’aurora.
Più che le sentinelle l’aurora,
Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.
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Seconda lettura
Rm 8,8-11
Lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio.
Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene.
Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia. E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 11,25.26)
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore,
chi crede in me non morirà in eterno.
Lode e onore a te, Signore Gesù!
In quel tempo, un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».
All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui».
Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, s’è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!».
Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro.
Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».
Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.
Parola del Signore.
Forma breve: Gv 11, 3-7.17.20-27.33b-45
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, le sorelle di Lazzaro mandarono a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!».
Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Marta, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Gesù si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».
Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli (Dall'Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, in questo tempo favorevole per la nostra conversione eleviamo al Signore le nostre suppliche, con la fiducia di essere esauditi.
Preghiamo insieme e diciamo: Kyrie, eleison.
1. Ascolta, Signore, la supplica della tua Chiesa, pellegrina sulla terra: suscita uomini e donne a servizio del Vangelo, perché tutte le genti possano conoscerti e accogliere il dono della salvezza. Noi ti preghiamo.
2. Sostieni, Signore, il nostro cammino quaresimale: converti i nostri cuori a te, perché da veri discepoli camminiamo sui tuoi sentieri. Noi ti preghiamo.
3. Visita, Signore, i popoli oppressi dalla povertà e dalla guerra: apri i loro cuori all’accoglienza della salvezza, perché trovino in te la fonte della vera libertà. Noi ti preghiamo.
4. Conforta, Signore, quanti sono nella prova: disseta il loro animo, bisognoso di speranza, perché sappiano scorgere i segni della nuova creazione, frutto della Pasqua. Noi ti preghiamo.
5. Rinnova, Signore, il cuore di noi qui riuniti: orienta i passi del nostro cammino di purificazione, perché nascano frutti abbondanti di giustizia e santità. Noi ti preghiamo.
Accogli, o Signore, l’umile preghiera dei tuoi fedeli, e concedi loro di percorrere, sotto la guida del tuo Spirito, la strada che li riporta a te, pregustando fin da ora la gioia della Pasqua. Per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Dio onnipotente, esaudisci la nostra preghiera
e dona ai tuoi fedeli,
che hai illuminato con gli insegnamenti della fede cristiana,
di essere purificati dalla forza di questo sacrificio.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO (Anno A)
La risurrezione di Lazzaro
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Vero uomo come noi, egli pianse l’amico Lazzaro;
Dio eterno, lo richiamò dal sepolcro;
oggi estende a tutta l’umanità la sua misericordia,
e con i santi misteri ci fa passare dalla morte alla vita.
Per mezzo di lui ti adorano le schiere degli angeli e dei santi
e contemplano la gloria del tuo volto.
Al loro canto concedi, o Signore,
che si uniscano le nostre voci nell’inno di lode: Santo, ...
Antifona alla comunione
«Chiunque vive e crede in me
non morirà in eterno», dice il Signore. (Gv 11,26)
Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente,
fa’ che rimaniamo sempre membra vive di Cristo,
noi che comunichiamo al suo Corpo e al suo Sangue.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Orazione sul popolo
Benedici, o Signore, il tuo popolo,
che attende il dono della tua misericordia,
e porta a compimento i desideri
che tu stesso hai posto nel suo cuore.
Per Cristo nostro Signore.
Lazzaro ? riportato in vita da Ges?
Il Vangelo della quinta domenica di Quaresima ci presenta il miracolo di Lazzaro, riportato in vita da Ges?. Prefigurazione del mistero della Risurrezione del Signore, questo miracolo viene classificato come risurrezione di Lazzaro, ma in realt? ? soltanto un ritorno alla vita terrena di un essere umano deceduto da quattro giorni e gi? in fase di decomposizi ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 26-03-2023)
La Parola - Commento al Vangelo di Giovanni (Gv 11,1-45)
... (continua)
don Lucio D'Abbraccio (Omelia del 26-03-2023)
Usciamo dai nostri sepolcri e liberiamoci dalle bende!
Nel nostro itinerario quaresimale siamo giunti alla quinta Domenica, caratterizzata dal Vangelo della risurrezione di Lazzaro. Si tratta dell'ultimo grande ?segno? compiuto da Ges?, dopo il quale i sommi sacerdoti riunirono il Sinedrio e deliberarono di ucciderlo; e decisero di uccidere anche lo stesso Lazzaro, che era la prova vivente della divinit? di Cris ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 26-03-2023)
Viva la vita! Sempre!
Che noi viviamo in una societ? fatta di contraddizioni, non ci piove. Diciamo sempre tutto e il contrario di tutto, su tutto. Senza, il pi? delle volte, arrivare a una conclusione, nei dialoghi e nei discorsi che facciamo. Sintomatici di questo, che ? ormai diventato uno stile di vita, sono i famosi "talk show", programmi dove a tutti - in nome, giustamente, ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 26-03-2023)
L'amore tiene in vita
Il ciclo battesimale dell'anno A che stiamo vivendo ci porta a leggere tutti i vangelo che parlano dell'importanza del Battesimo: acqua che purifica e dona vita. La Quaresima, infatti, ? un tempo di purificazione in attesa della Vita in Cristo.
Se il tempo di purificazione non ? vissuto come una vera e propria preparazione, infatti, si rischia di arrivare ... (continua)
Monaci Benedettini Silvestrini (Omelia del 26-03-2023)
Mai un uomo ha parlato cos?
Quanto chiacchiera la gente! E quante chiacchiere anche intorno a Ges?! "Alcuni tra la gente dicevano: "Costui ? davvero un profeta!". Altri dicevano: "Costui ? il Cristo!". Altri ancora, sapendo che Egli era di Nazareth, e da Nazareth non pu? venire niente di buono mormoravano anche loro. I capi dei sacerdoti e dei farisei mandarono le guardie ad arrestarlo ... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 26-03-2023)
Commento su Giovanni 11,1-45
Il tempo di quaresima sta per compiersi; domenica prossima, domenica delle Palme, ascolteremo il
lungo racconto della passione di Ges?, secondo la versione di Matteo, e daremo solenne avvio alla
settimana santa. Auguro a tutti di poter celebrare le liturgie del Triduo Pasquale, per giungere
?caricati' alla veglia del sabato santo con il cuore pieno e la c ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 26-03-2023)
Commento su Giovanni 11,1-45
Il tempo del Vangelo di Giovanni giunge alla soglia dell'ora di Ges? in questa quinta e ultima domenica di Quaresima. Ed ecco l'ultimo dei sette "segni" posti dal Signore a scandire il ritmo di un Verbo che, dal miracolo dell'acqua tramutata in vino, nel banchetto di Cana in Galilea, si fa Carne affatto esplicita della Sua ora nella morte e resurrezione di L ... (continua)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di padre Alvise Bellinato
Pregare con fede e ringraziare prima di avere ottenuto
La fede ? il primo e unico requisito per vedere la gloria di Dio.
Nel vangelo odierno Ges? dice a Marta, sorella di Lazzaro: ?Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio??.
Sempre Ges?, prima di compiere un miracolo, fa ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 26-03-2023)
Bambini, conoscete le perle? Sapete come si formano? Si fa fatica a credere a questo, ma ? da un'ostrica che nasce una perla. Ci? che distingue questo prezioso oggetto dalle pietre e dai metalli preziosi sta proprio nel fatto che la perla non ha bisogno di un processo di estrazione dal suolo, ma viene prodotta da un essere vivente. Ecco che la perla, il simb ... (continua)
don Marco Scandelli (Omelia del 26-03-2023)
#2minutiDiVangelo Giovanni 11,1-45
Gv 11,1-45
Il piangere ? una cosa divina
Commento al Vangelo - Omelia a cura di don Marco Scandelli
2minutiDiVangelo ... (continua)
don Roberto Rossi (Omelia del 26-03-2023)
Togliete la pietra. Io sono la risurrezione e la vita
... (continua)
don Roberto Seregni (Omelia del 26-03-2023)
Ges? scoppi? in pianto
A piccoli passi ci stiamo avvicinando alla celebrazione della Settimana Santa. Dopo il grande segno dell'illuminazione della scorsa domenica, la liturgia ci propone di meditare sull'ultimo grande segno del Vangelo di Giovanni: la resurrezione di Lazzaro.
Il racconto ? animato e molto emotivo, ma quello che balza all'occhio ? la centralit? indiscussa di Ges? ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 26-03-2023)
Per vivere davvero la vita
Acqua e luce ne sono un simbolo e una metafora, ma la vita nella sua realt? globale non pu? essere spiegata che per mezzo di un evento di resurrezione. Che Ges? ? via, verit? e vita lo ha detto espressamente (Gcv 14, 6) e lo manifester? inequivocabilmente quando fuoriuscir? misteriosamente dal sepolcro che lo trattiene, in quel giorno che per noi ? la Pasqua ... (continua)
Chi crede in me, anche se muore, vivr?
... (continua)
Missionari della Via (Omelia del 26-03-2023)
Il brano evangelico di oggi contiene tantissimi spunti meravigliosi; cogliamone alcuni. Tutto parte dall'amicizia tra Ges? e Lazzaro, Marta e Maria. Ges? voleva molto bene a questa famiglia e le sorelle mandano a chiedergli aiuto: Lazzaro sta per morire. Stranamente Ges? non si muove, sembra quasi disinteressarsene; rimane ancora due giorni nel luogo dove st ... (continua)
don Michele Cerutti (Omelia del 26-03-2023)
Con la riforma del lezionario liturgico la Chiesa ambrosiana ci conduce con delle icone a ripercorrere il cammino che, nelle prime comunit? cristiane, dovevano compiere i catecumeni per giungere pronti alla notte di Pasqua per ricevere il sacramento del Battesimo.
Queste icone servono a meglio conoscere Ges?, il Figlio di Dio, in cui siamo chiamati a ricon ... (continua)
padre Paul Devreux (Omelia del 26-03-2023)
Commento su Giovanni 11,1-45
In quel tempo, un certo Lazzaro di Bet?nia, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciug? i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dire a Ges?: ?Signore, ecco, colui che tu ami ? malato?.
Ges? ? sul Giordano, dove Giovanni Battista ... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 26-03-2023)
Ravvivare la vita nello Spirito Santo
L'esperienza di "morte" causata dalla depressione
Il radicale scoraggiamento di chi ha perso la speranza di un nuovo inizio ? una esperienza di "morte".
La maggior parte del popolo di Israele, esiliato a Babilonia, viveva in stato di depressione.
La visione delle ossa inaridite nella valle rappresenta chiunque strascini la sua vita senza speranza: ?Figlio ... (continua)
don Antonino Sgr? (Omelia del 26-03-2023)
Dio arriva al tempo giusto
Nel racconto di Lazzaro, la parte dedicata al miracolo del ritorno in vita dell'uomo ? breve; molto spazio viene invece dedicato al dialogo di Ges? con i discepoli e con le sorelle Marta e Maria. La morte ? un attimo, arriva in un momento e l'istante dopo ? gi? passata lasciando sul campo distruzione, come questa pandemia, che miete tante vittime. Ci? che ri ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 26-03-2023)
Lazzaro siamo noi. Risorgiamo perch? amati
La bellezza struggente dell'umanit? di Ges?: lo vediamo fremere, piangere, commuoversi, gridare. Un Dio umanissimo, quello che ogni uomo cerca: non un Dio da adorare e venerare nell'alto dei cieli, ma un Dio coinvolto e coinvolgente, che ride e piange, gioca con i suoi figli nei caldi giochi del sole e del mare.
Di Lazzaro sappiamo poche cose, quelle che co ... (continua)
Tanto
Scrivo sempre con qualche settimana di anticipo, di solito la domenica sera.
Lo faccio all'inizio della mia nuova settimana. Guardo avanti, insomma, non so mai se riuscir? a tenere fede a questo piccolo servizio che procede da pi? di vent'anni anni senza interruzioni e allora, prima di cena, mi siedo a digitare.
Approfitto dei momenti di relativa calma dal ... (continua)
Giancarlo Airaghi (Omelia del 26-03-2023)
Via Amoris 5 - La Madre e il Discepolo...
... (continua)
don Alfonso Giorgio Liguori (Omelia del 26-03-2023)
Chiunque vive e crede in me, non morir? in eterno
La Gioia del Vangelo
Riflessioni di don Alfonso Giorgio, Assistente spirituale nazionale del MAC ... (continua)
Paolo De Martino (Omelia del 26-03-2023)
Dio ora sa!
Alla fine del percorso di autenticit?, troviamo oggi una delle pagine pi? inquietanti del Vangelo, la pagina conclusiva prima dell'arresto di Ges?, secondo il racconto di Giovanni. Come in un sapiente montaggio, l'evangelista fa coincidere l'apice della tensione che si ? venuta a creare intorno a Ges? con la tragedia della morte improvvisa di Lazzaro, uno de ... (continua)
don Claudio Luigi Fasulo (Omelia del 26-03-2023)
Vivere da vivi o vivere come morti?
... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 26-03-2023)
Commento su Gv 11,1-45
La liturgia della parola di questa quinta domenica di Quaresima celebra la Vita: celebra Ges? Vita, allorch? dinanzi alla grotta in cui era sepolto, da quattro giorni Lazaro ( 'El'azar in ebraico che vuol dire Dio l'aiutato o colui che ? assistito da Dio), fratello di Marta e Maria, grida a gran voce " Lazaro vieni fuori".
Al versetto cinque del Vangelo tro ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 29-03-2020)
Commento su Ez 37,12-14; Sal 129; Rm 8,8-11; Gv 11,1-45
Siamo quasi al termine del lungo periodo quaresimale di "conversione", nel senso figurato di una nostra "resurrezione" a tempo e nel tempo.
Gli spunti della parola di questa domenica sono tanti, ma vorrei soffermarmi su alcuni particolari del vangelo giovanneo, ossia: La resurrezione di Lazzaro ? il segno predittore della morte e resurrezione di Cristo. Nes ... (continua)
Audio commento alla liturgia - Gv 11,1-45
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
Luca Rubin (Omelia del 29-03-2020)
Il Maestro ? qui e ti chiama (no, non ? una videolezione)
Leggendo questa pagina di vangelo mi pare di scorgere dei segnali indicatori, (??) una sorta di percorso a vari livelli, un po' come nei videogiochi, con una differenza: nei videogiochi, più avanzi e più l'azione diventa difficile, mentre qui, nel vangelo, come nella vita, tutto è amalgamato e connesso, senza un apparente legame. Qui tro ... (continua)
don Fabio Zaffuto (Omelia del 29-03-2020)
Ti ? mai scoppiata una bottiglia di salsa? Video commento su Gv 11,1-45
... (continua)
don Fabio Zaffuto (Omelia del 29-03-2020)
Una lacrima apre il Paradiso! Video commento su Gv 11,1-45
... (continua)
don Roberto Farruggio (Omelia del 29-03-2020)
Commento alle letture - V Domenica di Quaresima (Anno A)
... (continua)
don Lucio D'Abbraccio (Omelia del 29-03-2020)
Io sono la risurrezione e la vita
Nell'imminenza della Pasqua la chiesa ci invita a meditare sul grande segno della resurrezione di Lazzaro, profezia della resurrezione di Ges?.
Nel racconto che la Liturgia della Parola ci presenta, abbiamo ascoltato che Lazzaro di Betania, fratello di Marta e Maria, era malato. Ges? amava molto questi amici, che frequentava nei periodi in cui sostava a G ... (continua)
Ges? Vita Dentro Le Nostre Morti
Clicca qui per la vignetta della settimana.
"Signore, se tu fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto..."
Marta e Maria, sorelle di Lazzaro si rivolgono entrambe cos? a Ges? appena lo incontrano. A queste parole fanno eco anche quello che la gente dice di Ges? "Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far s? che costui non morisse?" ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 29-03-2020)
Le lacrime di Ges?
Ci sar? capitato di piangere per qualcosa o per qualcuno. Significa che ci tenevamo davvero tanto. Quando perdiamo qualcuno piangiamo perch? vogliamo che resti con noi, e in fondo abbiamo paura che la nostra vita non sar? pi? bella come prima credendo di perderla con quella persona.
Le lacrime, sono quanto di pi? umano abbiamo per esprimere l'amore e l'am ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 29-03-2020)
?Se tu fossi stato qui...?
Credo che il Maestro non ne abbia a male, se pure noi, oggi, ci prendiamo la licenza di rimproverarlo come fecero le due sorelle di Betania, Marta e Maria: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!". S?, perch? questa ? la sensazione che alberga nei nostri cuori, in questi giorni, ancor pi? se abbiamo avuto in famiglia un fratello, una ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 29-03-2020)
Lectio Divina - V Domenica di Quaresima - Anno A
... (continua)
don Mario Simula (Omelia del 29-03-2020)
L'irresistibile forza della Vita
L'uomo ama disperatamente la vita quando la vede minacciata. Si vede sprofondare la terra sotto i piedi e cerca qualsiasi appiglio pur di continuare a respirare un dono cos? prezioso. Le sorelle di Lazzaro fanno questa esperienza quando si accorgono che il loro fratello sta per morire. Naturalmente il pensiero corre a Ges?. Ges? voleva molto bene a Marta a M ... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 29-03-2020)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di Gigi Avanti
Il comportamento umano ? la parte visibile, terminale di tutto un processo dinamico invisibile fatto di idee, convinzioni, filosofie di vita che lo determina e che lo alimenta nel tempo. Cos? come lo ? il frutto di un albero, interpretabile proprio come comportamento terminale e visibile di tutto un p ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 29-03-2020)
Cari bambini e ragazzi, ben trovati!
Siamo quasi arrivati a Pasqua, ma non sappiamo se potremo celebrarla in chiesa.
Tutto la situazione che stiamo vivendo a causa del coronavirus ? qualcosa di impressionante.
Mai ci saremmo aspettati di vedere una realt? del genere.
Ma Ges? non ci abbandona! Mai come questa domenica le Letture sono cos? attuali!
Infatt ... (continua)
don Luca Garbinetto (Omelia del 29-03-2020)
Lo sconcerto della risurrezione
? sconcertante un Dio che, in Ges?, si fa uomo, al punto da condividere con ogni uomo e ogni donna i sentimenti pi? autentici e sinceri: l'amicizia, la tristezza, la commozione, la passione per la vita. ? sconcertante e consolante, perch? a Dio nulla della nostra umanit? ? estraneo, e soprattutto nel dolore, in questo sconcertante dolore che attraversa le fa ... (continua)
?Io sono la risurrezione e la vita chi crede in me anche se muore vivr??. Questo ? il messaggio del Vangelo di questa domenica. La scena si svolge a Betania che significa casa del povero o dell'afflitto.
Lazzaro amico di Ges? ? malato, condizione di ogni uomo che davanti al male prima vacilla, poi cade e infine muore. Ges?, che ama Lazzaro e le sue due sor ... (continua)
don Roberto Seregni (Omelia del 29-03-2020)
Vivere da vivi
La liturgia di questa ultima domenica di quaresima ci porta a Betania, nella casa degli amici di Ges?: Marta, Mar?a e Lazzaro. Betania significa "casa del povero" e anche noi, in qualche modo, siamo cittadini di Betania che mettiamo la nostra povert? nelle mani di Dio. In queste ultime settimane tutti abbiamo fatto i conti con la fragilit? delle nostre sicur ... (continua)
Bella prof! - don Gianmario Pagano (Omelia del 29-03-2020)
"Il tuo amico ? malato": il segno di Lazzaro e la Passione del Signore
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don Roberto Fiscer (Omelia del 29-03-2020)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 11,1-45
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padre Ermes Ronchi (Omelia del 29-03-2020)
Le lacrime di chi ama, una lente sul mondo
Il racconto della risurrezione di Lazzaro ? la pagina dove Ges? appare pi? umano. Lo vediamo fremere, piangere, commuoversi, gridare. Quando ama, l'uomo compie gesti divini; quando ama, Dio lo fa con gesti molto umani. Una forza scorre sotto tutte le parole del racconto: non ? la vita che vince la morte. La morte, nella realt?, vince e ingoia la vita. Invece ... (continua)
Lectio Divina - Dalla Parola e dallo Spirito vivi e liberi
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Agenzia SIR (Omelia del 29-03-2020)
Commento su Giovanni 11,1-45
"Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far s? che costui non morisse?". Il tempo scorre e si avvicina il giorno della Risurrezione, tuttavia, in questa V Domenica del Tempo di Quaresima l'umanit? ? ancora immersa nella fitta nebbia del dolore e della sofferenza. Questi giorni di prova sembrano non finire e questa domanda, che alcuni legitti ... (continua)
don Alfonso Giorgio Liguori (Omelia del 29-03-2020)
La risurrezione di Lazzaro, invito alla nostra rinascita spirituale
La parola di Dio della Quinta domenica di Quaresima ci prepara pi? immediatamente alla Pasqua 2020, che come sappiamo non sar? una Pasqua come le altre, come non lo ? stata la Quaresima e tutti questi giorni che hanno segnato la nostra storia personale, quella dell'Italia e del mondo, con l'epidemia da coronavirus, che ha portato dolore, morte, sofferenza, a ... (continua)
mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola (Omelia del 29-03-2020)
Andare oltre
In questi giorni la morte ci ? sbattuta in faccia dai bollettini che aggiornano ogni giorno la diffusione del covid-19.
Quella fila di camion militari a trasportare i feretri fuori della citt? di Bergamo diventa simbolo di un "mondo di lacrime" simile alla casa di Marta e Maria, piena di molti giudei, tutti in stato di lutto, per la morte e la sepoltura di ... (continua)
padre Paul Devreux (Omelia del 29-03-2020)
Ges? ha guarito tante persone che non conosceva. Come mai, proprio quando ha la possibilit? di aiutare un carissimo amico, preferisce lasciarlo morire?
Un motivo ce lo dice Lui stesso. La sua Passione ? imminente, e sa quanto sar? dura continuare a credere per i suoi discepoli vedendolo trattato come un maledetto. Perci?, come con la trasfigurazione ha sost ... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 29-03-2020)
Ges? risuscita un suo amico. E tutti gli altri?
La quaresima introduce alla Pasqua, festa della risurrezione del Signore, festa della vita. Le scorse domeniche l'hanno preparata, parlando della vita eterna con gli episodi della samaritana al pozzo e del cieco nato; oggi il discorso si fa pi? esplicito, col racconto (Giovanni 11) di Ges? che richiama in vita il suo amico Lazzaro, il fratello di Marta e Mar ... (continua)
frate Attilio Gueli (Omelia del 29-03-2020)
La resurrezione di Lazzaro - Commento al Vangelo della V Domenica di Quaresima (Anno A)
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La Parola - Commento al Vangelo di Giovanni (Gv 11,1-45)
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fr. Massimo Rossi (Omelia del 29-03-2020)
Commento su Giovanni 11,1-45
La collocazione liturgica di questo Vangelo, a pochi giorni dalle celebrazioni pasquali, non ? ovviamente casuale, ma prefigura il mistero della risurrezione di Cristo, un fatto sostanzialmente diverso dal ritorno alla vita (terrena) dell'amico Lazzaro; la vita che riprende a scorrere nelle sue vene, a quattro giorni dalla morte, non ? la vita eterna che tut ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 29-03-2020)
Il senso del dolore e della morte
Acqua, Luce e Vita sono il trinomio che sta intercorrendo in queste liturgie domenicali, che esaltano Ges?, Figlio di Dio sotto queste tre prerogative. E anche in questa domenica si ribadiscono e la loro immagine si rafforza soprattutto nel concetto della vittoria della vita sulla morte e della definitiva sconfitta del male e dell'impero delle tenebre. Appen ... (continua)