Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Bianco EP034 ;
Sta’ in guardia dagli uomini; non dare fiducia a nessuno che abbia più di trent’anni; tutti pensano innanzitutto ai propri interessi! Ecco le precauzioni e i consigli che gli adulti riservano ai giovani da diverse generazioni. Lo fanno con buona intenzione, come questo proverbio, che nasce dall’esperienza: “Un vero amico lo si conosce nelle difficoltà”. Di colui che ti sta vicino senza cercare di trarre un beneficio, di costui, ti puoi fidare.
Perché tanti contemporanei di Gesù si interessano a lui? Cos’è che conduce continuamente verso di lui i suoi nemici? È il suo modo diverso di parlare di Dio, oppure il gusto del sensazionale? Si lasciano “trascinare” dai devoti? “Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato”, dice il Signore. “Nessuno può dire: Gesù Cristo è il Signore, se non sotto l’azione dello Spirito Santo”, aggiunge l’apostolo (1Cor 12,3).
Certo, questo Gesù ha “più di trent’anni” e molti uomini non gli hanno dato fiducia; certo molti lo hanno seguito solo per curiosità. Ma se uno solo si avvicina a lui quando tutti gli altri si allontanano, egli sa perfettamente che è il Padre stesso che lo ha attirato verso di lui, e che è lo Spirito del Signore che gli ha fatto confessare la sua fede.
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Antifona d'ingresso
Cantiamo al Signore perché ha mirabilmente trionfato.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza. Alleluia. (Cf. Es 15,1-2)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che in questi giorni pasquali ci hai rivelato in modo singolare
la grandezza del tuo amore,
fa’ che accogliamo pienamente il tuo dono,
perché, liberati dalle tenebre dell’errore,
aderiamo sempre più agli insegnamenti della tua verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
At 8,26-40
Ecco, qui c’è dell’acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, un angelo del Signore parlò a Filippo e disse: «Àlzati e va’ verso il mezzogiorno, sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta». Egli si alzò e si mise in cammino, quand’ecco un Etíope, eunùco, funzionario di Candàce, regina di Etiòpia, amministratore di tutti i suoi tesori, che era venuto per il culto a Gerusalemme, stava ritornando, seduto sul suo carro, e leggeva il profeta Isaìa.
Disse allora lo Spirito a Filippo: «Va’ avanti e accòstati a quel carro». Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaìa, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Egli rispose: «E come potrei capire, se nessuno mi guida?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui.
Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo:“Come una pecora egli fu condotto al macello e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa, così egli non apre la sua bocca. Nella sua umiliazione il giudizio gli è stato negato, la sua discendenza chi potrà descriverla? Poiché è stata recisa dalla terra la sua vita”.
Rivolgendosi a Filippo, l’eunùco disse: «Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di se stesso o di qualcun altro?». Filippo, prendendo la parola e partendo da quel passo della Scrittura, annunciò a lui Gesù.
Proseguendo lungo la strada, giunsero dove c’era dell’acqua e l’eunùco disse: «Ecco, qui c’è dell’acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?». Fece fermare il carro e scesero tutti e due nell’acqua, Filippo e l’eunùco, ed egli lo battezzò.
Quando risalirono dall’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l’eunùco non lo vide più; e, pieno di gioia, proseguiva la sua strada. Filippo invece si trovò ad Azoto ed evangelizzava tutte le città che attraversava, finché giunse a Cesarèa.
Popoli, benedite il nostro Dio,
fate risuonare la voce della sua lode;
è lui che ci mantiene fra i viventi
e non ha lasciato vacillare i nostri piedi.
Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
A lui gridai con la mia bocca,
lo esaltai con la mia lingua.
Sia benedetto Dio,
che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia.
Canto al Vangelo (Gv 6,51)
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore.
Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.
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Vangelo
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Gv 6,44-51
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.
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Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Nell'eucaristia, Gesù si dona a noi come la carne immolata per la vita del mondo. Con la fede in questo mistero di redenzione, preghiamo dicendo:
Attiraci verso il tuo Figlio, o Padre.
- Padre misericordioso, che chiami alla salvezza mediante la partecipazione al mistero di morte e di vita di Cristo, dona ai battezzati di riscoprire il significato e il valore del loro battesimo come sigillo della fede. Preghiamo.
- Padre buono, che hai stabilito Gesù come Salvatore di tutti gli uomini, concedi che la sua bontà novella superi le barriere razziali, culturali e religiose. Preghiamo.
- Padre santo, che continui a donarci la Parola che illumina, dà alla tua Chiesa di ispirare la catechesi alle pure sorgenti della Scrittura e dell'insegnamento apostolico. Preghiamo.
- Padre giusto, che attendi con ansia il ritorno di coloro che si sono allontanati da te, rendici solleciti verso le situazioni di peccato e di ingiustizia del nostro ambiente. Preghiamo.
- Padre nostro, che ci raduni attorno alla mensa del tuo Figlio, concedici di fare delle nostre eucarestie, soprattutto festive, una comunione di vita con il Cristo, feconda di sacrificio per il progresso del mondo. Preghiamo.
- Per coloro che stanno approfondendo la loro fede. Preghiamo.
- Per la stampa cattolica. Preghiamo.
O Padre, che continui ad attrarre al tuo Figlio coloro che si lasciano ammaestrare direttamente da te e dalla tua Parola, fa' che nessun ostacolo c'impedisca di partecipare pienamente al dono di comunione eucaristica offerto per la vita del mondo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte
O Dio, che nella comunione mirabile a questo sacrificio
ci hai resi partecipi della tua natura divina,
dona a noi, che abbiamo conosciuto la tua verità,
di testimoniarla con una degna condotta di vita.
Per Cristo nostro Signore.
Oppure:
Guarda con bontà, Padre santo,
questo nostro sacrificio
in cui ti offriamo l’Agnello senza macchia,
e donaci di pregustare la gioia della Pasqua eterna.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO PASQUALE III
Cristo vive per sempre e intercede per noi
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Egli continua a offrirsi per noi
e intercede come nostro avvocato;
immolato sulla croce, più non muore,
e con i segni della passione vive immortale.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l’inno della tua gloria: Santo, ...
Oppure:
PREFAZI DI PASQUA I-V
Antifona alla comunione
Cristo è morto per tutti,
perché quelli che vivono non vivano più per se stessi,
ma per colui che è morto e risorto per loro. Alleluia. (2Cor 5,15)
Oppure:
Io sono il pane della vita.
Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno. Alleluia. (Gv 6,48-51)
Preghiera dopo la comunione
Assisti con bontà il tuo popolo, o Signore,
e poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri,
donagli di passare dalla nativa fragilità umana
alla vita nuova nel Cristo risorto.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Oppure:
Dio onnipotente,
fa’ che, sostenuti dalla forza di questo sacramento,
impariamo a cercare sempre te sopra ogni cosa
e a portare in questa vita
l’immagine dell’uomo nuovo.
Per Cristo nostro Signore.
Gioved? - III settimana di Pasqua - Anno B - Commento al Vangelo - Gv 6,44-51
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 18-04-2024)
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don Giampaolo Centofanti (Omelia del 18-04-2024)
Credere che la Parola, l'eucarestia, i sacramenti, le fonti della grazia, donano ogni bene, e di andare verso la vita piena. Non basarsi solo sul bene percepito ma sulla fede e sulla speranza del bene che viene attingendo a queste fonti e cercando di accoglierne i doni nella vita concreta. Quanto pi? prendiamo sul serio le parole di Ges?, vita eterna, vita i ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 18-04-2024)
Commento su Gv 6,44-51
Come vivere questa Parola?
?Nessuno pu? venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato... ". Saranno tutti discepoli di Dio. Anche Ges? ? un discepolo, il migliore, per questo pu? essere allo stesso tempo un maestro. Andare da Ges?, andare dal Padre significa conoscerli, non razionalmente, ma in modo esperienziale. La fede ? un atteggiamento vital ... (continua)
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don Nicola Salsa (Omelia del 27-04-2023)
Io sono il pane disceso dal cielo (Gv 6,44-51)
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Gioved? - III Settimana di Pasqua - Anno C - Commento al Vangelo
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don Domenico Bruno (Omelia del 22-04-2021)
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#2minutiDiVangelo - 3 Gioved? Pasqua - Senza la Chiesa non c'? salvezza! S?. Ma cosa vuol dire "Chiesa"?
Commento al Vangelo del 3 Gioved? di Pasqua - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
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Gv 6 44-51
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Prosegue il discorso di Ges? gi? iniziato ieri sul tema della salvezza. Oggi offrendoci qualche dettaglio in pi?. Dettagli che non vogliono sconfessare quanto gi? dichiarato - e cio? che Lui ? venuto per la salvezza di tutti - ma anzi ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 22-04-2021)
Giovedi? - III settimana di Pasqua - Commento al Vangelo
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don Nicola Salsa (Omelia del 22-04-2021)
Io sono il pane vivo disceso dal cielo (Gv 6,44-51)
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don Marco Scandelli (Omelia del 30-04-2020)
Sinceramente: l'Eucaristia serve a qualcosa?
... (continua)
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don Giampaolo Centofanti (Omelia del 30-04-2020)
Possiamo andare a Dio per attrazione e non per dovere. Un cammino graduale: lo Spirito bussa al tempo opportuno pi? manifestamente al cuore di una persona e se questa cerca di accoglierlo viene sempre pi?. E il dono dello Spirito ? Cristo stesso che viene in noi e con amore ci porta verso una vita risorta integralmente, spiritualmente, umanamente, con ogni b ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 09-05-2019)
Commento su Gv 6,47.51
?In verit?, in verit? io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivr? in eterno e il pane che io dar? ? la mia carne per la vita del mondo?.
Gv 6,47.51
Come vivere questa Parola?
Chi ne mangia ha la vita eterna: vive da figlio e sar? risuscitato nell'ultimo giorno. Non si dice che non su ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 19-04-2018)
Commento su Gv 6, 51
"Io sono il pane della vita. Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivr? in eterno e il pane che io gli dar? ? la mia carne per la vita del mondo."
Gv 6, 51
Come vivere questa Parola?
L'evangelista Giovanni, l'amato, continua a comunicare il grande messaggio di un Dio che si fa pane e carne per noi. "La carne di Ges?, la sua ... (continua)
don Cristiano Mauri (Omelia del 19-04-2018)
Che spreco!
?Giudei? ? l'espressione con cui Giovanni identifica la folla quando manifesta la propria incredulit? nei confronti di Ges?.
Cos? infatti, ? accaduto nei versetti precedenti a questi.
C'era ?mormorazione? contro Ges? per la sua affermazione di essere disceso dal cielo: ?Costui non ? forse Ges?, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la ma ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 23-04-2015)
Chi fra di noi pu? affermare con prudenza e moderazione di avere avuto esperienza di Dio, non per suo merito ma per incomprensibile dono, sa quanto ? vero ci? che afferma Ges?. Quando, dopo un percorso pi? o meno lungo, avendo indagato con intelligenza e passione la verit? dell'annuncio evangelico, accompagnati da dei credenti o, meglio da una comunit?, abbi ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 08-05-2014)
Ges? tenta, con passione, di cambiare il cuore della folla che lo cerca a causa della moltiplicazione dei pani. Vuole con tutte le sue forze salvare queste anime perse nei propri piccini mondi interiori. E, nella sinagoga di Cafarnao, con intensit? prosegue la sua riflessione sul pane di vita. ? Dio che attira a lui, dice, ? il Padre che ci cerca, che vuole ... (continua)