Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Bianco EP053 ;
In molte regioni, nel mondo attuale, il cristiano è ormai una figura d’eccezione. Anche nei paesi tradizionalmente cattolici il credente si trova immerso nel materialismo e nel laicismo che minacciano l’annientamento della vita dello Spirito.
Abbandonati a noi stessi, ci perdiamo, intimoriti da forze che sembrano sempre più grandi e imperiose.
La situazione della Chiesa delle origini non era però diversa. Eppure i primi cristiani, al seguito di un gruppo di pescatori della Galilea, privi di potere in quanto alle cose del mondo, ma riempiti della forza dello Spirito, “vennero, videro e vinsero” l’Impero Romano. Contando solo sui propri mezzi, non potevano far nulla, ma uniti a Cristo, come i tralci alla vite, produssero frutti in abbondanza.
Ogni credente è chiamato a fare lo stesso: a sentirsi pronto ad essere sfrondato dal vignaiolo, cioè dal Padre. In altre parole, per dare frutti dobbiamo essere disposti a soffrire, per esempio andando contro le mode imperanti, rispettando i nostri principi cristiani negli affari, restando fedeli nel matrimonio, sopportando ogni tipo di discriminazione derivante dal professare pubblicamente la nostra fede.
Una tale sofferenza purifica il cuore del credente e rafforza la vita di Cristo in noi.
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Antifona d'ingresso
Della tua lode è piena la mia bocca:
tutto il giorno canto il tuo splendore;
cantando le tue lodi esulteranno le mie labbra.
Alleluia. (Sal 70,8.23)
Colletta
O Dio, che ami l’innocenza e la ridoni a chi l’ha perduta,
volgi a te i cuori dei tuoi fedeli,
perché, liberati dalle tenebre,
non si allontanino mai dalla luce della vera fede.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
At 15,1-6
Fu stabilito che salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, alcuni, venuti [ad Antiòchia] dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: «Se non vi fate circoncidere secondo l’usanza di Mosè, non potete essere salvati».
Poiché Paolo e Bàrnaba dissentivano e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Bàrnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione. Essi dunque, provveduti del necessario dalla Chiesa, attraversarono la Fenìcia e la Samarìa, raccontando la conversione dei pagani e suscitando grande gioia in tutti i fratelli.
Giunti poi a Gerusalemme, furono ricevuti dalla Chiesa, dagli apostoli e dagli anziani, e riferirono quali grandi cose Dio aveva compiuto per mezzo loro. Ma si alzarono alcuni della setta dei farisei, che erano diventati credenti, affermando: «È necessario circonciderli e ordinare loro di osservare la legge di Mosè».
Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani per esaminare questo problema.
Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!
Gerusalemme è costruita
come città unita e compatta.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.
Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano.
Canto al Vangelo (Gv 15,4.5)
Alleluia, alleluia.
Rimanete in me e io in voi, dice il Signore;
chi rimane in me porta molto frutto.
Alleluia.
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Vangelo
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Gv 15,1-8
Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto.
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Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Dio nostro Padre è glorificato quando noi portiamo molto frutto. Preghiamolo per noi e per gli altri, dicendo:
Rendici veri discepoli di Cristo, o Padre.
- Per la Chiesa, perchè, innestata vitalmente in Cristo, fondi la sua efficacia pastorale non sui mezzi umani, ma sulla preghiera e sulla via interiore. Preghiamo.
- Per tutte le comunità che sono in difficoltà di dialogo, perchè risolvano i loro problemi o conflitti con lo stile apostolico. Preghiamo.
- Per il popolo ebraico, che ancora è in ricerca del Messia e del compimento delle Scritture, perchè sia illuminato dalla grazia dello Spirito di Cristo. Preghiamo.
- Per i credenti di tutte le Chiese, perchè sappiano custodire le parole di Cristo accettando anche le potature necessarie, per attuare l'unità della fede. Preghiamo.
- Per noi che siamo impegnati nell'edificazione del regno di Dio, perchè misuriamo la fecondità della nostra azione sulla comunione reale con il Cristo. Preghiamo.
- Per chi ha rotto con la Chiesa. Preghiamo.
- Per i giovani scappati da casa. Preghiamo.
O Padre, che continui ad agire sempre su di noi perchè siamo tralci innestati più intimamente alla vera vite del tuo Cristo, Fa' che non ci sottraiamo mai alle purificazioni necessarie per una maggiore fecondità nel bene. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte
O Dio, che in questi santi misteri
compi l’opera della nostra redenzione,
fa’ che questa celebrazione pasquale
sia per noi fonte di perenne letizia.
Per Cristo nostro Signore.
Oppure:
Sii misericordioso, Signore:
questo sacrificio di lode che ti offriamo
ci ottenga la grazia della benedizione celeste
e ci doni la gloria dell’eterna beatitudine.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO PASQUALE V
Cristo Agnello e sacerdote
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Offrendo il suo corpo sulla croce,
diede compimento ai sacrifici antichi
e, donandosi per la nostra redenzione,
divenne altare, Agnello e sacerdote.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l’inno della tua gloria: Santo, ...
Oppure:
PREFAZI DI PASQUA I-IV
Antifona alla comunione
Il Signore è risorto
e ha fatto splendere su di noi la sua luce:
egli ci ha redenti con il suo sangue. Alleluia.
Oppure:
In questo è glorificato il Padre mio:
che portiate molto frutto
e diventiate miei discepoli. Alleluia. (Gv 15,8)
Preghiera dopo la comunione
Esaudisci, o Signore, le nostre preghiere,
perché la partecipazione al mistero della redenzione
sia per noi aiuto nella vita presente
e ci ottenga la gioia eterna.
Per Cristo nostro Signore.
Oppure:
O Padre, che ci hai ridonato come cibo spirituale
il sacramento di salvezza del tuo Figlio
a te offerto in rendimento di grazie,
confermaci con questo dono di forza e di gioia,
perché possiamo servirti sempre più in santità di vita
e sperimentare ancora nuovi benefici.
Per Cristo nostro Signore.
La gloria di Dio ? l'uomo vivente (Gv 15,1-8)
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 10-05-2023)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 18-05-2022)
Commento su Gv 15,5-8
?Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perch? senza di me non potete far nulla. 6Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 7Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sar? fatto. 8In questo ? glorif ... (continua)
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Mercoled? - V Settimana di Pasqua - Anno C - Commento al Vangelo
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Commento al Vangelo del V mercoled? di Pasqua - a cura di don Marco Scandelli
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don Alessandro Farano (Omelia del 05-05-2021)
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don Nicola Salsa (Omelia del 05-05-2021)
Con Cristo per portare frutto (Gv 15,1-8)
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don Marco Scandelli (Omelia del 13-05-2020)
Madonna di Fatima - Inutili al mondo, cari a Dio!
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don Giampaolo Centofanti (Omelia del 13-05-2020)
L'immagine del tralcio ? molto significativa. Quando ? tagliato dalla vite per un poco conserva ancora una certa vitalit? ma gradualmente la linfa si esaurisce e tutto si secca. Talora le persone camminano nella fede e ricevono tanti doni spirituali, umani e materiali ma siccome non sono ancora pienezza totale di vita non li riconoscono, li sottovalutano ed ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 22-05-2019)
Commento su Gv 15, 4 -8
"Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non pu? portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, cos? neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perch? senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gett ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 02-05-2018)
Commento su Gv. 15, 6
"Chi rimane in me ed io in lui fa molto frutto"
Gv. 15, 6
Come vivere questa Parola?
Torna spesso, soprattutto negli scritti dell'apostolo Giovanni, questo invito a "RIMANERE".
E' un verbo di quiete, non di moto.
Sottolinea la necessit? anche per noi, di avere sempre nelle nostre giornate, un momento di quiete contemplativa. ? un invito dunque del Sign ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 06-05-2015)
La linfa' che alimenta la nostra vita ? la presenza del Maestro Ges? che abbiamo scelto come pastore. Nient'altro ci pu? dare forza, serenit?, luce, gioia e pace nel cuore. Solo restando ancorati a lui possiamo portare frutti, crescere, fiorire. Senza di lui, niente. Orientiamo con forza e gioia, continuamente, la nostra strada verso la pienezza del vangelo. ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 21-05-2014)
Senza Cristo non possiamo fare nulla. Lo sappiamo bene ma a volte ce ne scordiamo e viviamo di rendita, viviamo, di fatto, come se Ges? non contasse veramente nella nostra vita, nelle nostre scelte. Senza Cristo non contiamo nulla. Ma troppe volte emergono divisioni e giudizi proprio all'interno delle comunit? che dovrebbero essere assoluta trasparenza di Di ... (continua)