Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Bianco EP065 ;
Queste parole che Gesù, poco prima della sua passione, indirizza nell’intimità ai suoi discepoli trovano il loro compimento letterale poco tempo dopo, e, in modo definitivo anche se misterioso, esse si realizzano senza sosta nella vita della Chiesa. “La sua ora” in effetti è giunta, l’ora della grande tristezza di Gesù Cristo e dei suoi nel primo venerdì santo della storia. Le forze del mondo, della morte, del peccato, sembrano trionfare, ma la loro vittoria è passeggera. Non si tratta che di un dolore somigliante a quello del parto, che ha reso possibile la gioia di una vita nuova, quella di Gesù Cristo risorto. Il Signore è ritornato e i discepoli hanno potuto approfittare della sua presenza; lo hanno toccato, gli hanno parlato, si sono riempiti di una tale pace e gioia che le stesse persecuzioni non hanno potuto strappargliele.
Allo stesso modo, le parole del Signore si compiono per noi. Mentre il mondo gioisce nel peccato e nel conforto egoista, il cristiano si rattrista di vedere un mondo lontano da Dio, la persecuzione che attacca la Chiesa o l’incomprensione che essa incontra. Pertanto, questa realtà è transitoria, quello che è definitivo, eterno, è la gioia di incontrarlo, risorto, nella certezza di non perderlo mai. Mentre viviamo in questa vita, la certezza della sua presenza ci appaga; non abbiamo bisogno di interrogarci sul passato o sul futuro. Cristo, Signore risorto, dà il senso ultimo della storia e della nostra vita.
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Antifona d'ingresso
Ci hai riscattati, Signore, con il tuo sangue,
uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione;
hai fatto di noi un regno di sacerdoti per il nostro Dio.
Alleluia. (Cf. Ap 5,9-10)
Colletta
Esaudisci, o Padre, le nostre preghiere,
perché con l’accoglienza del Vangelo
si compia in ogni luogo la salvezza acquistata dal sacrificio di Cristo,
e la moltitudine dei tuoi figli adottivi
ottenga la vita nuova promessa da lui, Parola di verità.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Dove la solennità dell’Ascensione è celebrata il giovedì, si dice la colletta seguente:
O Dio, che nella risurrezione di Cristo
ci rendi creature nuove per la vita eterna,
innalzaci accanto al nostro Salvatore che siede alla tua destra,
perché alla sua venuta nella gloria
coloro che hai fatto rinascere nel Battesimo
siano rivestiti dell’immortalità beata.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
At 18,9-18
In questa città io ho un popolo numeroso.
Dagli Atti degli Apostoli
[Mentre Paolo era a Corìnto,] una notte, in visione, il Signore gli disse: «Non aver paura; continua a parlare e non tacere, perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male: in questa città io ho un popolo numeroso». Così Paolo si fermò un anno e mezzo, e insegnava fra loro la parola di Dio.
Mentre Gallione era proconsole dell’Acàia, i Giudei insorsero unanimi contro Paolo e lo condussero davanti al tribunale dicendo: «Costui persuade la gente a rendere culto a Dio in modo contrario alla Legge». Paolo stava per rispondere, ma Gallione disse ai Giudei: «Se si trattasse di un delitto o di un misfatto, io vi ascolterei, o Giudei, come è giusto. Ma se sono questioni di parole o di nomi o della vostra Legge, vedetevela voi: io non voglio essere giudice di queste faccende». E li fece cacciare dal tribunale. Allora tutti afferrarono Sòstene, capo della sinagòga, e lo percossero davanti al tribunale, ma Gallione non si curava affatto di questo.
Paolo si trattenne ancora diversi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s’imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. A Cencre si era rasato il capo a causa di un voto che aveva fatto.
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.
Egli ci ha sottomesso i popoli,
sotto i nostri piedi ha posto le nazioni.
Ha scelto per noi la nostra eredità,
orgoglio di Giacobbe che egli ama.
Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.
Canto al Vangelo (Lc 24,46.26)
Alleluia, alleluia.
Cristo doveva patire e risorgere dai morti,
ed entrare così nella sua gloria.
Alleluia.
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Vangelo
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Gv 16,20-23
Nessuno potrà togliervi la vostra gioia.
+
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Gesù ci ha promesso una gioia che nessuno ci può togliere. Con la fiducia che la nostra preghiera, compiuta con i gemiti del suo Spirito, sarà esaudita, diciamo:
Rendici degni della tua gioia, Signore.
- Ti preghiamo per i pastori della Chiesa: forti della tua continua assistenza, servano con totale dedizione il popolo affidato alle loro cure:
- Ti preghiamo per tutti gli evangelizzatori: nel diffondere la buona novella del vangelo sappiano superare ogni paura e intimidazione:
- Ti preghiamo per tutti coloro che soffrono nel corpo e nello spirito a causa del vangelo o della giustizia: siano confortati dalla speranza che la loro tristezza si cambierà in gioia:
- Ti preghiamo per quanti si dedicano al sollievo delle sofferenze e miserie umane: sentano di servire la passione di Cristo prolungata nei fratelli:
- Ti preghiamo per tutti noi: nella fede comprendiamo il valore e il significato delle sofferenze quotidiane se vissute in unione con Cristo:
- Per i poveri, i malati, gli anziani della parrocchia. Preghiamo.
- Per le madri tentate di interrompere la maternità. Preghiamo.
D Dio, che hai posto nell'ora suprema del Cristo il segno generatore della nuova vita dell'umanità, concedi a noi di partecipare con fede alle sofferenze della Chiesa nostra madre nel generare l'umanità nuova. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte
Accogli, Padre misericordioso,
le offerte di questa famiglia,
perché con l’aiuto della tua protezione
custodisca i doni ricevuti e raggiunga quelli eterni.
Per Cristo nostro Signore.
Oppure:
Dio, Padre di misericordia,
che per il grande amore con il quale ci hai amati
hai dato per noi con ineffabile bontà
il tuo unigenito Figlio,
fa’ che nella perfetta unione con lui
possiamo presentarti un’offerta degna della tua gloria.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO PASQUALE I, II, III, IV, V Dove la solennità dell’Ascensione è celebrata il giovedì, prefazio pasquale o dell’Ascensione.
Oppure, Dopo l’Ascensione.
Antifona alla comunione
Gesù, nostro Signore,
è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe,
ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.
Alleluia. (Rm 4,25)
Oppure:
«Non vi lascerò orfani», dice il Signore.
«Vi vedrò di nuovo e si rallegrerà il vostro cuore».
Alleluia. (Gv 14,18;16.22)
Preghiera dopo la comunione
Custodisci con instancabile amore, o Padre,
il popolo che hai salvato,
perché coloro che sono stati redenti dalla passione del tuo Figlio
partecipino alla gioia della sua risurrezione.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Oppure:
O Signore, che ci hai fatto partecipi della tua mensa,
concedi ai tuoi servi di esserti sempre fedeli
e di annunciare il tuo nome ai fratelli.
Per Cristo nostro Signore.
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SE QUESTO SERVIZIO AL VANGELO CREDI SIA U ... (continua)
Missionari della Via (Omelia del 10-05-2024)
Ges? continua la sua catechesi vivente sulla gioia; egli ? un nostro "tifoso" che ci dice: "non mollare mai, io sar? sempre con te e per te ci sar? sempre". Non mollare mai: vuol dire che non hai motivo per essere triste perch? c'? qualcuno che ti sostiene e, se gli chiedi qualcosa di buono, ti fa un dono! Se Dio ? il nostro tifoso viviamo nella meraviglia o ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 10-05-2024)
Ges? comprende la nostra sofferenza e ci aiuta a sostenerla ma ci dice anche che ? per la vita. Ges? ci porta in una pace, in una gioia, profonde, che nessuno ci pu? togliere. Nel paradiso terrestre questi dolori non c'erano ma ora queste prove ci aiutano ad entrare nella fede profonda, a non restare in superficie, a lasciare che la potenza della resurrezion ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 10-05-2024)
Venerd? - VI Settimana di Pasqua - Anno B - Commento al Vangelo - Gv 16,20-23a
... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 10-05-2024)
Commento su Gv 16,20
Come vivere questa Parola?
Nei versetti che seguono la pericope citata, Ges? per esprimere il passaggio dall'afflizione alla sovrabbondante gioia, si avvale dell'efficace e delicata immagine della donna che sta per partorire per dare alla luce un figlio. La gioia della donna ? duplice; ha posto fine alle proprie sofferenze e ha messo al mondo un nuovo esser ... (continua)
don Michele Cerutti (Omelia del 10-05-2024)
Pasqua tempo di gioia
La Pasqua ? tempo di gioia. I discepoli pensavano che la dipartita di Ges? avrebbe comportato la fine di quella meravigliosa esperienza che stavano vivendo e allora i volti diventano tristi.
Molte volte Giovanni ci dice in questi giorni, come all'interno dell'Ultima cena, Ges? abbia dovuto molto insistere nell'incoraggiarli a gioire perch? la sua missione g ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 19-05-2023)
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don Giampaolo Centofanti (Omelia del 19-05-2023)
Senza la grazia si pu? ritenere di stare meglio senza Dio, anche senza l'aiuto degli altri in lui. Ci? pu? avvenire anche per ferite psicologiche o per superbia.
Quando la grazia cresce in noi sentiamo sempre pi? il desiderio della venuta nello Spirito di Ges?, che scioglie i nodi della nostra vita, riscalda il cuore, apre strade nuove.
E scopriamo la gr ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 19-05-2023)
Nessuno potr? togliervi la vera gioia (Gv 16,20-23)
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don Nicola Salsa (Omelia del 27-05-2022)
Nessuno potr? toglierti la gioia (Gv 16,20-23)
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don Alessandro Farano (Omelia del 27-05-2022)
Venerd? - VI Settimana di Pasqua - Anno C - Commento al Vangelo
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 27-05-2022)
Commento su Gv 16,21-23
?21La donna, quando partorisce, ? nel dolore, perch? ? venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda pi? della sofferenza, per la gioia che ? venuto al mondo un uomo. 22Cos? anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedr? di nuovo e il vostro cuore si rallegrer? e nessuno potr? togliervi la vostra gioia. 23Quel giorno non mi domand ... (continua)
don Fabio Zaffuto (Omelia del 22-05-2020)
Il bagnino ? in servizio! Ti tuffi?
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don Marco Scandelli (Omelia del 22-05-2020)
La sofferenza ? solo un "passo in pi?" verso la vera gioia!
#2minutiDiVangelo
Commento al Vangelo di Venerd? 22 Maggio di don Marco Scandelli
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Giovanni 16,20-23a
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Le persone che hanno sofferto di pi? spesso sono le pi? accoglienti. Come una madre ama il proprio figlio, perch? ha conosciuto le doglie del parto, cos? anche chi nella vita ha incontrato le fatiche pi? schiaccianti ama il proprio fratello, perch? ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 22-05-2020)
Ges? qui ci parla del mistero del dolore. Se Dio che soffre per noi pi? di noi permette certe prove nella nostra vita a quale pienezza ci vorr? portare? Da quali pericoli ci vorr? proteggere? Il mondo si rallegra di gioie fasulle che prima o poi possono rivelare la loro ingannevolezza Ges? ci fa gradualmente costruire sulla roccia. ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 11-05-2018)
Commento su Gv 16, 23
?Ma vi vedr? di nuovo e il vostro cuore si rallegrer? e nessuno potr? togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete pi? nulla.?
Gv 16, 23
Come vivere questa Parola?
La ragione ultima della nostra gioia ? vedere Ges?, il suo volto. Gi? i salmi cantavano "Il tuo volto, Signore, io cerco...". Vedere Dio, incontrarlo faccia a faccia, ? l'esperienz ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 15-05-2015)
La nostra tristezza si tramuter? in gioia! Ges?, ovviamente, si riferisce al momento contingente che sta vivendo. I suoi discepoli sono spaesati a causa degli strani discorsi che sta facendo il Signore... Sono lontani anni luce dal capire il dramma che sta per investire lui e loro. Ges? no. Pienamente consapevole della piega che hanno preso gli eventi, non e ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 30-05-2014)
Ges? sa che la sua fine ? vicina, sa che lo aspetta un epilogo drammatico della sua missione. Ha raccolto le sue ultime forze con immensa lucidit? per raccogliere accanto a s? i suoi ignari apostoli. Ma non basta. Potrebbe chiedere aiuto, invocare un sostegno, pretendere un po' di attenzione. Non lo fa. ? grande, il Signore. Immenso. Il suo cuore ? sconfinat ... (continua)