Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Rosso Scheda Agiografica: San Giustino S0601 ; DO084
UNA LUCE PER IL NOSTRO TEMPO. Il nostro secolo, che cerca un modello di santità vissuta nelle responsabilità quotidiane, potrebbe trovarlo benissimo in Giustino. Egli fu infatti un discepolo di Gesù Cristo, esemplare per la serietà della sua indagine intellettuale, come per la fedeltà alla sua fede. Sempre in cerca della verità, dopo averla scoperta in Gesù Cristo, non smette di approfondirla. Nel suo continuo cercare rende evidente il dono totale fatto di se stesso a Cristo, che lo porterà fmo al martirio. Uomo retto e fedele, Giustino fu sale e luce per gli uomini del suo tempo.
FOLLIA DELLA CROCE (Colletta). Giustino non arrivò alla "mirabile conoscenza del mistero del Cristo" soprattutto attraverso le sue ricerche intellettuali, bensì mediante la fedeltà alla fede che lo porterà sino al martirio. Coi libri che ci ha lasciato, ma più ancora col suo eroico sacrificio, egli proclama anche oggi che gli uomini non vengono salvati dalla loro saggezza, né dall'ostentazione di segni straordinari. Vengono salvati dalla Croce, follia e scandalo per gli uomini, potenza e sapienza di Dio.
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Antifona d'ingresso
Mi hanno raccontato menzogne gli orgogliosi
che non seguono la tua legge:
davanti ai re parlerò dei tuoi insegnamenti
e non dovrò vergognarmi. (T.P. Alleluia).
Colletta
O Dio, che attraverso la stoltezza della croce
hai donato al santo martire Giustino
la sublime conoscenza di Gesù Cristo,
concedi a noi, per sua intercessione,
di respingere gli inganni dell’errore
per conseguire fermezza nella fede.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
Sir 42,15-26
Della gloria del Signore sono piene le sue opere.
Dal libro del Siràcide
Ricorderò ora le opere del Signore
e descriverò quello che ho visto.
Per le parole del Signore sussistono le sue opere,
e il suo giudizio si compie secondo il suo volere.
Il sole che risplende vede tutto,
della gloria del Signore sono piene le sue opere.
Neppure ai santi del Signore è dato
di narrare tutte le sue meraviglie,
che il Signore, l’Onnipotente, ha stabilito
perché l’universo stesse saldo nella sua gloria.
Egli scruta l’abisso e il cuore,
e penetra tutti i loro segreti.
L’Altissimo conosce tutta la scienza
e osserva i segni dei tempi,
annunciando le cose passate e future
e svelando le tracce di quelle nascoste.
Nessun pensiero gli sfugge,
neppure una parola gli è nascosta.
Ha disposto con ordine le meraviglie della sua sapienza,
egli solo è da sempre e per sempre:
nulla gli è aggiunto e nulla gli è tolto,
non ha bisogno di alcun consigliere.
Quanto sono amabili tutte le sue opere!
E appena una scintilla se ne può osservare.
Tutte queste cose hanno vita e resteranno per sempre
per tutte le necessità, e tutte gli obbediscono.
Tutte le cose sono a due a due, una di fronte all’altra,
egli non ha fatto nulla d’incompleto.
L’una conferma i pregi dell’altra:
chi si sazierà di contemplare la sua gloria?
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.
Cantate al Signore un canto nuovo,
con arte suonate la cetra e acclamate.
Perché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.
Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
Come in un otre raccoglie le acque del mare,
chiude in riserve gli abissi.
Tema il Signore tutta la terra,
tremino davanti a lui gli abitanti del mondo,
perché egli parlò e tutto fu creato,
comandò e tutto fu compiuto.
Canto al Vangelo (Gv 8,12)
Alleluia, alleluia.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore:
chi segue me avrà la luce della vita.
Alleluia.
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
La nostra voce giunge al Signore che si china sulle nostre miserie: con la sua potenza risanatrice, ridà la vista ai ciechi, la speranza agli afflitti, la pace ai peccatori. Con la fiducia di Bartimeo, diciamo:
Donaci, o Dio, una fede viva!
Perché la Chiesa, edificio degli illuminati da Cristo, docilmente si lasci guidare e purificare dallo Spirito. Preghiamo:
Perché la luce del vangelo guarisca gli uomini da ogni cecità e sofferenza e accenda in essi la fede in Cristo figlio di Dio. Preghiamo:
Perché nessun uomo o organismo sociale osi impedire la professione e la testimonianza della fede. Preghiamo:
Perché la voce del Signore ci trovi pronti a lasciare tutto, per metterci, con la Chiesa, alla sequela del Cristo. Preghiamo:
Perché l'incontro personale col Signore che ci ha convocati alla sua mensa, sia per noi un momento di luce e liberazione. Preghiamo:
Per coloro che vivono come se Dio non ci fosse.
Per coloro che diffondono immagini e spettacoli osceni.
O Dio, che accogli il grido dei poveri, donaci di vederti in tutte le meraviglie del creato, di riconoscerti negli uomini nostri fratelli, di adorarti nel volto di Cristo Signore, parola eterna e luce vera del mondo. A te la lode nei secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte
Concedi a noi, o Signore,
di celebrare degnamente questi misteri
che san Giustino difese con intrepida fortezza.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Io ritenni di non sapere altro in mezzo a voi
se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso. (T.P. Alleluia). (1Cor 2,2)
Preghiera dopo la comunione
Nutriti dal pane del cielo, ti supplichiamo, o Signore:
concedi a noi di essere docili
agli insegnamenti del santo martire Giustino
e di vivere in perenne rendimento di grazie per i doni ricevuti.
Per Cristo nostro Signore.
La guarigione del cieco Bartimeo ? collocata in un punto strategico del Vangelo di Marco. Egli fa da contraltare ai discepoli: da tempo vanno dietro a Ges? ma non riescono ad entrare nel suo stile, nella logica della croce, del dono di s?. Quest'uomo invece, che non vede, "sente" benissimo e, dopo un atto di fede meraviglioso e il recupero della vista, ?segu ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 30-05-2024)
Commento su 1 Pt 2,9
La prima lettura della liturgia odierna, ci offre ancora le parole di Pietro che ci esorta a proclamare le opere ammirevoli da Dio compiuti. Chi siamo noi per fare questo? Lui stesso ce lo dice con chiarezza: Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio. Questa elezione non ? escludente: mi ? data per la mia adesione e decisione ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 30-05-2024)
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don Giampaolo Centofanti (Omelia del 30-05-2024)
Per molti commentatori Bartimeo ? il giovane ricco. Tra l'altro bar significa figlio di Timeo. Il suo cammino ? quello di ogni cristiano: scoprirsi bisognoso della luce, della grazia, di Dio, dal fare, sapere, valutare, con le proprie forze al lasciarsi portare da Dio fidandosi di lui. Senza tenere tutto sotto il nostro controllo. Impossibile agli uomini ma ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 30-05-2024)
Gioved? - VIII Settimana di Pasqua - Commento al Vangelo - Mc 10, 46-52
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don Giampaolo Centofanti (Omelia del 01-06-2023)
Il cieco di Gerico pu? venire individuato anche nella figura del giovane ricco narrata poco prima. Il ragazzo chiedeva cosa doveva fare per avere in cambio la vita eterna. Ges? prima gli ricorda alcuni dei comandamenti, quelli che lui osservava gi?. Dunque mostra comprensione verso il giovane che sta cercando di vivere secondo la grazia che ha ricevuto. Quan ... (continua)
don Marco Scandelli (Omelia del 27-05-2021)
#2minutiDiVangelo - Gioved? VIII - E' la fede che ci salva. Ma cosa significa "avere fede"?
Commento al Vangelo del Gioved? VIII del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Mc 10 46-52 ... (continua)
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Ricercando la speranza (Mc 10,46-52)
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don Alessandro Farano (Omelia del 27-05-2021)
Giovedi? della VIII settimana del TO - Commento al Vangelo
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Paolo Curtaz (Omelia del 28-05-2015)
Non ? il giovane ricco il modello del discepolo. E nemmeno Giacomo e Giovanni che, pur volendo seguire Ges? fino in fondo, non sono disposti a condividere la sua pena. L'evangelista Marco con un'abile messinscena pone a Gerico, il punto pi? basso della terra, luogo che Ges? raggiunge dopo un lungo percorso dalle sorgenti del Giordano, il vero discepolo: il m ... (continua)