Nella festività del Sacro Cuore, ricordiamo quanto nostro Signore sia “cordiale”: il suo cuore dolce e umile è sensibile alle nostre difficoltà e alle nostre fatiche, alle nostre angosce e alle nostre paure.
Una tale compassione da parte di un altro essere umano ci dà conforto, ma noi abbiamo bisogno di qualcosa di più. Abbiamo bisogno della redenzione, della guarigione, cioè, dalle nostre sofferenze e della trasformazione delle nostre volontà, che rimangono, come del resto le nostre risorse, molto al di qua delle esigenze poste dalla nostra esistenza.
Ecco che il Vangelo ci libera, perché il cuore di Gesù, il cuore di colui che è Dio, è “sacro”. Gesù, così mite e umile, afferma che la sua conoscenza del Padre è unica e che la sovranità conferitagli dal Padre è totale. Il Pantokrator, il Signore di ogni cosa, ha un cuore: è l’amore che governa il sole e gli astri.
In questo senso, la festività di oggi realizza i sogni di molte culture e le speranze istintive di molte anime. Offre infatti la promessa che tutto andrà bene e che ogni cosa sarà ben governata. L’intelligenza onnipotente che creò il mondo ha la forza di un cuore che ama questo mondo.
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Antifona d'ingresso
I disegni del suo cuore
sussistono per sempre,
per liberare i suoi figli dalla morte
e nutrirli in tempo di fame. (Cf. Sal 32,11.19)
Si dice il Gloria.
Colletta
O Padre, che nel Cuore del tuo dilettissimo Figlio
ci dai la gioia di celebrare le grandi opere del tuo amore per noi,
fa’ che da questa fonte inesauribile
attingiamo l’abbondanza dei tuoi doni.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure:
Padre misericordioso,
che nel Cuore del tuo Figlio trafitto dai nostri peccati
ci hai aperto i tesori infiniti del tuo amore,
fa’ che rendendogli l’omaggio della nostra fede
adempiamo anche al dovere di una degna riparazione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure (Anno A):
O Dio fedele e misericordioso,
che hai mandato nel mondo il tuo Figlio
perché gli uomini abbiano la vita,
fa’ che alla scuola di Cristo, mite e umile di cuore,
impariamo ad amarci gli uni gli altri
per dimorare in te che sei l’amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
Dt 7,6-11
Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti.
Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Tu sei un popolo consacrato al Signore, tuo Dio: il Signore, tuo Dio, ti ha scelto per essere il suo popolo particolare fra tutti i popoli che sono sulla terra.
Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti, non perché siete più numerosi di tutti gli altri popoli – siete infatti il più piccolo di tutti i popoli –, ma perché il Signore vi ama e perché ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri: il Signore vi ha fatti uscire con mano potente e vi ha riscattati liberandovi dalla condizione servile, dalla mano del faraone, re d’Egitto.
Riconosci dunque il Signore, tuo Dio: egli è Dio, il Dio fedele, che mantiene l’alleanza e la bontà per mille generazioni, con coloro che lo amano e osservano i suoi comandamenti; ma ripaga direttamente coloro che lo odiano, facendoli perire; non concede una dilazione a chi lo odia, ma lo ripaga direttamente.
Osserverai, dunque, mettendoli in pratica, i comandi, le leggi e le norme che oggi ti prescrivo».
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.
Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi.
Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d’Israele.
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.
Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui.
In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.
Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito.
E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi.
Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mt 11,29)
Alleluia, alleluia.
Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore,
e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.
In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli (Dall'Orazionale CEI 2020)
Il Signore Gesù ci ha rivelato l’amore gratuito e universale del Padre e dal suo Cuore aperto ha fatto scaturire ogni grazia e benedizione. A lui si elevi la nostra preghiera.
Preghiamo insieme e diciamo: Abbi pietà di noi, Signore Gesù.
1. Effondi sulla santa Chiesa le benedizioni del tuo Cuore: sia madre di misericordia, generosa e fedele dispensatrice di grazia. Noi ti preghiamo.
2. Custodisci tutti i sacerdoti nel santuario del tuo Cuore: rendili per tutti specchio della tua carità. Noi ti preghiamo.
3. Risveglia nel cuore di ogni uomo la sete di te: cercandoti con ardente desiderio, possa riconoscere la tua amorevole presenza in ogni creatura. Noi ti preghiamo.
4. Riversa come un fiume la pace sul mondo intero: non si oda più il grido della violenza, ma da ogni cuore si elevi il canto di fratelli e sorelle che vivono e operano insieme. Noi ti preghiamo.
5. Volgi benevolo lo sguardo su questa comunità: nel tuo Cuore trovino compassione gli infelici, conforto i tribolati, speranza i dubbiosi. Noi ti preghiamo.
Signore Gesù, che nel sangue e nell’acqua effusi sulla croce ci hai donato i simboli dei Sacramenti, liberaci dalla schiavitù del peccato, perché possiamo portare ogni giorno il giogo soave del tuo amore. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Preghiera sulle offerte
Guarda, o Padre,
all’immensa carità del Cuore del tuo Figlio,
perché la nostra offerta sia a te gradita
e ci ottenga il perdono di tutti i peccati.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO
L’immenso amore di Cristo
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Innalzato sulla croce,
nel suo amore senza limiti donò la vita per noi,
e dalla ferita del suo fianco effuse sangue e acqua,
simbolo dei sacramenti della Chiesa,
perché tutti gli uomini, attirati al Cuore del Salvatore,
attingessero con gioia alla fonte perenne della salvezza.
Per questo mistero,
uniti agli angeli e ai santi,
proclamiamo senza fine
l’inno della tua gloria: Santo, ...
Antifona alla comunione
Imparate da me, che sono mite e umile di cuore,
e troverete ristoro per la vostra vita. (Mt 1,29)
Oppure:
Uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco,
e subito ne uscì sangue e acqua. (Gv 19,34)
Preghiera dopo la comunione
Il sacramento della carità, o Padre,
ci infiammi di santo amore,
perché, attratti sempre dal tuo Figlio,
impariamo a riconoscerlo nei fratelli.
Per Cristo nostro Signore.
Questo vangelo coglie proprio l'intimo del cuore di Ges?. Nel brano parallelo di Luca si racconta che Ges? dicendo queste cose esult? nello Spirito. Ges? ? sempre nel profondo gioioso, felice ma questa ? l'unica volta che si dice esplicitamente che esult?. Esulta non tanto, non prima di tutto per la virt? dell'umilt? perch? qui si parla di piccolezza pi? che ... (continua)
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don Giampaolo Centofanti (Omelia del 19-06-2020)
Gli evangelisti concordano nel descrivere in questo episodio per certi aspetti la pi? grande esultanza di Ges?. Dio si rivela ai piccoli. Questo ? il segreto di Ges? stesso in quanto uomo e di Maria: sono docile e piccolo di cuore, il Signore ha guardato alla piccolezza della sua serva. Piccolezza non nel senso di umilt?. Maria non dice da s? stessa di esser ... (continua)
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don Marco Scandelli (Omelia del 19-06-2020)
Ama. Ama. Follemente ama!
Commento al Vangelo di Venerd? 19 Giugno 2020 - Sacratissimo Cuore di Ges? - a cura di don Marco Scandelli
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Matteo 11,25-30
Il Sacro Cuore di Ges? non ? una semplice devozione messianica, ma un invito a far s? che il nostro cuore diventi un po' pi? simile al suo: aperto, letteralmente squarciato, dalla consapevolezza che l'important ... (continua)
don Lucio D'Abbraccio (Omelia del 19-06-2020)
Imparate da me
Nella solennit? odierna, la Chiesa offre alla nostra contemplazione il mistero del Cuore di un Dio che si commuove e riversa tutto il suo amore sull'umanit?. Un amore che, nei testi del Nuovo Testamento, ci viene rivelato come incommensurabile passione di Dio per l'uomo. Nella seconda lettura, infatti, troviamo ripetuta l'affermazione che ?Dio ? amore?. Su q ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 27-06-2014)
Commento su Matteo 11,25-30
Oggi la Chiesa celebra la Solennit? del Sacro Cuore di Ges?, di origine devozionale, ma che ci richiama alla straordinaria riflessione sull'amore di Dio per noi.
? stata una santa francese dell'Ottocento, santa Maria Margherita, a diffondere la devozione al Sacro Cuore di Ges?. Una devozione che ci appare distante dalla nostra sensibilit? e che, pure, ha sv ... (continua)