Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde DO115 ;
NOTA: La liturgia della Messa della Vigilia della Nativita' di San Giovanni Battista e' in questa pagina, sotto la Messa del Venerdì della XI settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari).
A prima vista non si coglie una vera connessione tra la prima e la seconda parte del Vangelo di oggi; in realtà c'è ed è anche abbastanza diretta.
"La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso".
Malattia degli occhi è la cupidigia. Non vediamo più: andiamo in una direzione falsa, cercando il nostro interesse e non i valori veri, ci affanniamo dietro tutto ciò che si può possedere e non vediamo altro: siamo immersi nelle tenebre.
il Signore vuole invece che il nostro occhio sia chiaro e il nostro corpo nella luce. L'occhio chiaro è l'intenzione pura, non egoistica: se c e questa rettitudine siamo nella luce. Non è facile, ci vuole uno sforzo continuo, una grazia continua da chiedere al Signore.
Preghiamo Gesù di guarire i nostri occhi, se ci rendiamo conto che sono un po' malati. Chiediamogli uno sguardo chiaro, che riconosca il giusto cammino per raggiungere lo scopo della nostra vita: possedere il tesoro che è lui, vera luce degli occhi e gioia del cuore.
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Antifona d'ingresso
Ascolta, o Signore, la mia voce: a te io grido.
Sei tu il mio aiuto: non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. (Sal 26,7-9)
Colletta
O Dio, fortezza di chi spera in te,
ascolta benigno le nostre invocazioni,
e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il tuo aiuto,
soccorrici sempre con la tua grazia,
perché fedeli ai tuoi comandamenti
possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
2Cor 11,18.21-30
Oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, dal momento che molti si vantano da un punto di vista umano, mi vanterò anch’io.
In quello in cui qualcuno osa vantarsi – lo dico da stolto – oso vantarmi anch’io. Sono Ebrei? Anch’io! Sono Israeliti? Anch’io! Sono stirpe di Abramo? Anch’io! Sono ministri di Cristo? Sto per dire una pazzia, io lo sono più di loro: molto di più nelle fatiche, molto di più nelle prigionie, infinitamente di più nelle percosse, spesso in pericolo di morte.
Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i quaranta colpi meno uno; tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balìa delle onde. Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli; disagi e fatiche, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudità.
Oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese. Chi è debole, che anch’io non lo sia? Chi riceve scandalo, che io non ne frema?
Se è necessario vantarsi, mi vanterò della mia debolezza.
Il Signore libera i giusti da tutte le loro angosce.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
Canto al Vangelo (Mt 5,3)
Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.
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Vangelo
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Mt 6,19-23
Dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
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Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
La parola di Dio è luce sul nostro cammino, fondamento della nostra fede e alimento di comunione fraterna. Preghiamo insieme e diciamo:
Per la tua bontà, ascoltaci, Signore.
Perché la forza dello Spirito ci indichi il retto uso dei beni terreni per vivere attenti ai beni del cielo. Preghiamo:
Perché l'esortazione di Cristo a seguirlo, trovi ascoltatori attenti e disponibili, e continui a suscitare nella Chiesa vocazioni alla vita contemplativa. Preghiamo:
Perché tutte le classi sociali lavorino per costruire una convivenza più giusta e pacifica, basata sul rispetto della dignità dell'uomo. Preghiamo:
Perché i ricchi e gli avidi comprendano che anche le più grandi ricchezze terrene si consumano, e che solo i beni del cielo sono incorruttibili. Preghiamo:
Perché i giovani rifiutino gli idoli mondani e, sostenuti dalla testimonianza della comunità cristiana, preferiscano sempre la società dell'essere a quella dell'avere. Preghiamo:
Per gli evangelizzatori e i catechisti.
Per la purificazione dei nostri sentimenti.
O Dio, eterna luce e giorno senza tramonto, assisti il tuo popolo e conducilo alla meta del suo pellegrinaggio terreno, Cristo nostro Signore, che vive e regna con te per i secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte
O Dio, che nel pane e nel vino
doni all'uomo il cibo che lo alimenta
e il sacramento che lo rinnova,
fa' che non ci venga mai a mancare
questo sostegno del corpo e dello spirito.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita. (Sal 26,4)
Oppure:
Padre santo, custodiscili nel tuo nome,
perché siano, come noi, una cosa sola. (Gv 17,11)
Preghiera dopo la comunione
La partecipazione ai tuoi santi misteri, o Signore,
come prefigura la nostra unione in te,
così realizzi l'unità nella tua Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.
La prima domanda che ci poniamo ?: "Qual ? il mio tesoro?".
S?, ognuno ha un suo tesoro, qualcosa che reputa davvero importante se non vitale. ? bene dargli un nome; e poi chiedersi: "? un vero tesoro?". Cio?, ? qualcosa di veramente importante? ? qualcosa che resister? alla morte? ? qualcosa che porter? con me? E qual ? il vero tesoro?
?Di certo non p ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 21-06-2024)
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don Giampaolo Centofanti (Omelia del 21-06-2024)
Commento su Matteo 6,19-23
Solo la grazia ci pu? sempre pi? persuadere concretamente e far sperimentare che sempre pi? uniti a Dio troviamo la vita con ogni bene mentre tutto ci? che cerchiamo, costruiamo, con le nostre forze, i nostri pensieri, rischia di rivelarsi precario, fonte di malesseri vari. Anche se Dio nella sua misericordia cerca sempre, con discrezione, di aiutarci. ? bel ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 21-06-2024)
Commento su Mt 6,19-21
Come vivere questa Parola?
Inizia con questo brano la conclusione del corpo del discorso della montagna, che culminer? con il comando dell'amore, sintesi della legge e dei profeti (7,12). Continuiamo a scorgervi il tema della paternit? di Dio che in questo brano ? da vivere in rapporto alle cose come libert? dall'accumulo delle cose. Le cose sono donate per ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 21-06-2024)
Venerd? - XI del Tempo Ordinario - Commento al Vangelo - Mt 6,19-23
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don Giampaolo Centofanti (Omelia del 23-06-2023)
Ogni cosa donata da Dio, anche un piatto di spaghetti e vongole, ? un dono di grazia. Questo vuol dire che non di solo pane vive l'uomo. Non significa invece che da una parte ci sono le cose materiali e dall'altra quelle spirituali. Dunque non accumulare tesori sulla terra vuol dire che la fede orienta sempre pi? ad accogliere ogni cosa nella volont? di Dio, ... (continua)
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don Nicola Salsa (Omelia del 17-06-2022)
Dov'? il tuo tesoro, l? sar? il tuo cuore (Mt 6,19-23)
... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 17-06-2022)
Venerd? - XI Settimana del Tempo Ordinario - Anno C
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#2minutiDiVangelo - Venerd? XI T.O. - I diamanti del paradiso sono le azioni d'amore gratuito
Commento al Vangelo del Venerd? della XI settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli
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Mt 6 19-23 ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 18-06-2021)
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don Nicola Salsa (Omelia del 18-06-2021)
Dov'? il tuo cuore l? sar? il tuo tesoro (Mt 6,19-23)
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don Alessandro Farano (Omelia del 18-06-2021)
Venerdi? della XI settimana del Tempo Ordinario Anno B
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don Giampaolo Centofanti (Omelia del 19-06-2020)
Gli evangelisti concordano nel descrivere in questo episodio per certi aspetti la pi? grande esultanza di Ges?. Dio si rivela ai piccoli. Questo ? il segreto di Ges? stesso in quanto uomo e di Maria: sono docile e piccolo di cuore, il Signore ha guardato alla piccolezza della sua serva. Piccolezza non nel senso di umilt?. Maria non dice da s? stessa di esser ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 21-06-2019)
Commento su Mt 6, 22-23
"La lucerna del corpo ? l'occhio; se dunque il tuo occhio ? chiaro tutto il tuo corpo sar? nella luce, ma se il tuo occhio ? malato, tutto il tuo corpo sar? tenebroso. Se dunque la luce che ? in te ? tenebra, quanto grande sar? la tenebra!"
Mt 6, 22-23
Come vivere questa Parola?
Avere occhi puliti ? quanto ci viene richiesto pi? volte nel Vangelo. La pure ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 22-06-2018)
Commento su Mt 6, 21-23
?Perch?, dov'? il tuo tesoro, l? sar? anche il tuo cuore. La lampada del corpo ? l'occhio; perci? se il tuo occhio ? semplice, tutto il tuo corpo sar? luminoso; ma se il tuo occhio ? cattivo, tutto il tuo corpo sar? tenebroso: Se dunque la luce che ? in te ? tenebra, quanto grande sar? la tenebra!?.
Mt 6, 21-23
Come vivere questa Parola?
Nel Vangelo di og ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 19-06-2015)
Quale tesoro stiamo accumulando nella nostra vita? In chi o in che cosa facciamo affidamento? La crisi ci spaventa e per molti la mancanza di un lavoro uccide la speranza per il futuro. Stiamo vivendo le estreme conseguenze di una visione della vita e del profitto che hanno sacrificato l'uomo al denaro. Dobbiamo combattere per superare questa visione e torna ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 20-06-2014)
Dov'? il nostro tesoro? Qual ? la cosa a cui teniamo maggiormente? Verso cosa orientiamo le nostre energie? L? ? il nostro cuore, dice Ges?. E se, malauguratamente, il nostro tesoro ? un conto in banca o il profitto, se il nostro rapporto col denaro ? poco equilibrato, non funzionale, allora il nostro cuore ? legato al portafoglio. La ricchezza ? un dono di ... (continua)
NATIVITA' DI SAN GIOVANNI BATTISTA (Messa della Vigilia)
Giovanni Battista è l’unico santo, oltre la Madre del Signore, del quale si celebra con la nascita al cielo anche la nascita secondo la carne.
Fu il più grande fra i profeti (Lc 7, 26-28), perché potè additare l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo (Gv 1,29.36). La sua vocazione profetica fin dal grembo materno è circondata di eventi straordinari, pieni di gioia messianica, che prepararono la nascita di Gesù (cfr Lc 1, 14.58). Giovanni è il Precursore del Cristo con la parola e con la vita (Mc 6, 17-29).
Il battesimo di penitenza che accompagna l’annunzio degli ultimi tempi è figura del Battesimo secondo lo Spirito (Mt 3,11). La data della festa, tre mesi dopo l’annunciazione e sei mesi prima del Natale, risponde alle indicazioni di Luca (1,39.56-57).
La sua non è stata una vita semplice: nasce da un padre muto, ma diventa parola profetica per il popolo eletto; chiede umilmente: «Sei tu quello che deve venire?»
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Antifona d'ingresso
Sarà grande davanti al Signore,
sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre:
molti si rallegreranno della sua nascita. (Lc 1,15.14)
Si dice il Gloria.
Colletta
Dio onnipotente,
concedi alla tua famiglia di camminare sulla via della salvezza
e di andare con serena fiducia,
sotto la guida di san Giovanni il Precursore,
incontro al Messia da lui predetto,
Gesù Cristo Signore nostro.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
>
Prima lettura
Ger 1,4-10
Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto.
Dal libro del profeta Geremìa
Nei giorni del re Giosìa mi fu rivolta questa parola del Signore:
«Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto,
prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato;
ti ho stabilito profeta delle nazioni».
Risposi: «Ahimè, Signore Dio!
Ecco, io non so parlare, perché sono giovane».
Ma il Signore mi disse: «Non dire: “Sono giovane”.
Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò
e dirai tutto quello che io ti ordinerò.
Non aver paura di fronte a loro,
perché io sono con te per proteggerti».
Oracolo del Signore.
Il Signore stese la mano
e mi toccò la bocca,
e il Signore mi disse:
«Ecco, io metto le mie parole sulla tua bocca.
Vedi, oggi ti do autorità
sopra le nazioni e sopra i regni
per sradicare e demolire,
per distruggere e abbattere,
per edificare e piantare».
In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.
Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami.
Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio.
Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.
La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.
>
Seconda lettura
1Pt 1,8-12
Su questa salvezza indagarono e scrutarono i profeti.
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, voi amate Gesù Cristo, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime.
Su questa salvezza indagarono e scrutarono i profeti, che preannunciavano la grazia a voi destinata; essi cercavano di sapere quale momento o quali circostanze indicasse lo Spirito di Cristo che era in loro, quando prediceva le sofferenze destinate a Cristo e le glorie che le avrebbero seguite. A loro fu rivelato che, non per se stessi, ma per voi erano servitori di quelle cose che ora vi sono annunciate per mezzo di coloro che vi hanno portato il Vangelo mediante lo Spirito Santo, mandato dal cielo: cose nelle quali gli angeli desiderano fissare lo sguardo.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 1,7; Lc 1,17)
Alleluia, alleluia.
Venne per rendere testimonianza alla luce
e preparare al Signore un popolo ben disposto.
Alleluia.
>
Vangelo
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Lc 1,5-17
Ti darà un figlio e tu lo chiamerai Giovanni.
+
Dal Vangelo secondo Luca
Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso.
Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Fratelli, oggi festeggiamo la nascita di Giovanni Battista. E un giorno di gioia, nel quale ci è annunciato il Messia. Infatti a suo tempo Giovanni lo indicherà ai suoi discepoli: "Ecco l'Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo". Il Signore conceda anche noi di metterci con tutte le nostre energie al servizio di Cristo e di preparare la sua venuta nel mondo.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
1. Per la Chiesa, affinché annunci senza paura il messaggio del Vangelo, e riveli la presenza di Cristo, sempre vivo e presente in lei: preghiamo.
2. Per i pastori della Chiesa. Perché predichino coraggiosamente la verità, ma lo facciano con umiltà, pazienza e carità, affinché essa sia da tutti accettata: preghiamo.
3. Per i cristiani. Perché si sforzino di mettere in pratica per primi gli insegnamenti di Cristo, per insegnarli con maggior efficacia nel loro ambiente di vita: preghiamo.
4. "Che sarà mai questo bambino"? - si domandava la gente, parlando di Giovanni Battista. Perché i genitori si preoccupino di preparare l'avvenire dei loro figli, rivelando loro un Cristo vivo, dinamico e pieno di amore: preghiamo.
5. Per la nostra comunità. Perché ognuno si impegni a vivere nello spirito di Giovanni Battista, osservando per primo gli insegnamenti di Cristo per poterli insegnare agli altri: preghiamo.
Signore, tu sei sempre "colui che viene". Fa' che anche noi, sull'esempio del Battista, prepariamo la tua venuta in mezzo ai fratelli. Fa' che sappiamo aprire il loro cuore e la loro anima, senza mai cedere allo scoraggiamento, ma contenti di spendere tutte le nostre forze al tuo servizio. Tu che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
Si dice il Credo.
Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore misericordioso,
i doni che ti offriamo nella solennità di san Giovanni Battista,
e fa’ che testimoniamo nella coerenza della vita
il mistero che celebriamo nella fede.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO
La missione del Precursore
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Noi ti lodiamo
per le meraviglie operate in san Giovanni Battista,
che fra tutti i nati di donna
hai eletto e consacrato a preparare la via a Cristo Signore.
Fin dal grembo materno esultò per la venuta del Redentore,
nella sua nascita preannunciò i prodigi dei tempi messianici
e, solo fra tutti i profeti,
indicò al mondo l’Agnello del nostro riscatto.
Egli battezzò nelle acque del Giordano
lo stesso tuo Figlio, autore del Battesimo,
e rese a lui la testimonianza suprema
con l’effusione del sangue.
E noi, uniti agli angeli e ai santi,
a te innalziamo sulla terra il nostro canto
e proclamiamo senza fine
la tua gloria: Santo, ...
Antifona alla comunione
Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo. (Lc 1,68)
Preghiera dopo la comunione
La gloriosa preghiera di san Giovanni Battista
accompagni, o Padre, il tuo popolo
nutrito al banchetto eucaristico,
e gli ottenga la misericordia del tuo Figlio,
da lui indicato come l’Agnello
venuto a togliere i peccati del mondo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Docilit? allo Spirito
Dio passa nella vita di noi tutti e gli atteggiamenti che si possono avere davanti al suo passaggio possono essere differenti.
Una sorta di disinteresse totale come nel caso dei farisei, che vediamo nei brani di Vangelo e che lasciano scorrere la sua presenza in mezzo a loro con giudizi e disprezzo.
Dall'altro lato abbiamo un'accoglienza bella, ragionata e ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 24-06-2023)
Zaccaria viveva una fede rassegnata e non ha creduto nemmeno all'angelo che gli parlava. Sua moglie Elisabetta ha creduto a lui. ? bello vedere l'aiuto di Elisabetta a Zaccaria. Chiss? forse ci fu un tempo in cui fu lei ad essere aiutata nella fede dal marito. La vita di coppia vissuta nella fede ? un meraviglioso mistero. Vedere questi due che si amano, si ... (continua)
Dio pu? contare su di te? Video commento su Lc 1,5-17
... (continua)
don Marco Scandelli (Omelia del 23-06-2020)
#2minutiDiVangelo - Marted? 23/06 - Ognuno faccia la propria parte!
Commento al Vangelo di Marted? 23 Giugno 2020 a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Lc 1,5-17
Vigilia della Nativit? di San Giovanni Battista. La sua nascita la si comprende solo alla luce della storia di Ges?. Mentre i suoi genitori si vergognano perch? non hanno figli e chiedono un figlio da offrire a Dio, accade l'imprevisto. Ma la vita ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 24-06-2019)
Commento su Lc 1,59-60
?Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: ?No, si chiamer? Giovanni?.?
Lc 1,59-60
Come vivere questa Parola?
Egli chiese una tavoletta e scrisse: ?Giovanni ? il suo nome?." (Lc1,63) Il nome Giovanni deriva dal nome ebraico ???????? (Yochanan) composto da Yeh?- (o ... (continua)
don Mario Simula (Omelia del 24-06-2019)
Giovanni Battista: "l'amante senza mezze misure"
Giovanni ? "Voce". Non annuncia, non annuncia nulla di suo perch? vuole soltanto essere un precursore. Uno che con docilit? prepara la strada al Signore. nell'incontro tra Maria e Elisabetta era avvenuto un mistero straordinario. La presenza di Ges? nel grembo della Madre aveva scatenato la gioia nel bambino di Elisabetta ormai vicina alla nascita. Quel dono ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 24-06-2014)
Giovanni ? l'unico santo, insieme a Maria, di cui si festeggia la nascita. Ci? accade per sottolinearne l'importanza e il ruolo, spesso marginale nella nostra attuale sensibilit? di fede. Ges? stesso ha innalzato la sua figura, definendolo il pi? grande uomo mai nato da donna. Un modello ed un esempio, quindi, da proporre ad ogni discepolo. Eppure, a guardar ... (continua)