Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde DO122 ;
Quale grande libertà di spirito dona il distacco a cui la fede guida il credente! Di solito i ricchi sono preoccupati di come conservare e aumentare la loro ricchezza; Abramo invece è più preoccupato del rapporto con il prossimo che di se stesso. Vuoi evitare che la discordia si frapponga fra lui e Lot e con grande libertà di spirito attua in anticipo la regola d'oro che Gesù darà: "Fa' agli altri quello che vorresti fosse fatto a te". Dice al nipote: "Non vi sia discordia tra me e te, perché noi siamo fratelli. Non sta forse davanti a te tutto il paese? Separati da me. Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; se tu vai a destra io andrò a sinistra". E il modo migliore: lasciare all'altro la scelta. Ma è difficile, perché vediamo subito i nostri diritti e i doveri degli altri.
Lot sceglie la fertile valle del Giordano e ad Abramo resta la parte montuosa, arida.
Anche qui possiamo vedere un'applicazione ante litteram dell'insegnamento che Gesù dà nel Vangelo di oggi: "Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione...; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita!". Lui è la via, via angusta verso la morte, ma per la vita; lui è la porta stretta del distacco, dell'abnegazione, che si apre sulla felicità.
E la storia darà ragione ad Abramo: la via larga portava a Sodoma e Gomorra, simboli della perdizione; la terra di Canaan sarà la terra promessa: "Alzati dice il Signore percorri il paese in lungo e in largo, perché io lo darò a te e alla tua discendenza".
Meditiamo su questa pagina. C'è veramente più gioia nel dare che nel ricevere.
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Antifona d'ingresso
Il Signore è la forza del suo popolo,
rifugio di salvezza per il suo consacrato.
Salva il tuo popolo, o Signore,
e benedici la tua eredità,
sii loro pastore e sostegno per sempre. (Cf. Sal 27,8-9)
Colletta
Donaci, o Signore,
di vivere sempre nel timore e nell'amore per il tuo santo nome,
poiché tu non privi mai della tua guida
coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
Gn 13,2.5-18
Non vi sia discordia tra me e te, perché noi siamo fratelli.
Dal libro della Gènesi
Abram era molto ricco in bestiame, argento e oro. Ma anche Lot, che accompagnava Abram, aveva greggi e armenti e tende, e il territorio non consentiva che abitassero insieme, perché avevano beni troppo grandi e non potevano abitare insieme. Per questo sorse una lite tra i mandriani di Abram e i mandriani di Lot. I Cananei e i Perizziti abitavano allora nella terra. Abram disse a Lot: «Non vi sia discordia tra me e te, tra i miei mandriani e i tuoi, perché noi siamo fratelli. Non sta forse davanti a te tutto il territorio? Sepàrati da me. Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; se tu vai a destra, io andrò a sinistra».
Allora Lot alzò gli occhi e vide che tutta la valle del Giordano era un luogo irrigato da ogni parte – prima che il Signore distruggesse Sòdoma e Gomorra – come il giardino del Signore, come la terra d’Egitto fino a Soar. Lot scelse per sé tutta la valle del Giordano e trasportò le tende verso oriente. Così si separarono l’uno dall’altro: Abram si stabilì nella terra di Canaan e Lot si stabilì nelle città della valle e piantò le tende vicino a Sòdoma. Ora gli uomini di Sòdoma erano malvagi e peccavano molto contro il Signore.
Allora il Signore disse ad Abram, dopo che Lot si era separato da lui: «Alza gli occhi, e dal luogo dove tu stai, spingi lo sguardo verso il settentrione e il mezzogiorno, verso l’oriente e l’occidente. Tutta la terra che tu vedi, io la darò a te e alla tua discendenza per sempre. Renderò la tua discendenza come la polvere della terra: se uno può contare la polvere della terra, potrà contare anche i tuoi discendenti. Àlzati, percorri la terra in lungo e in largo, perché io la darò a te». Poi Abram si spostò con le sue tende e andò a stabilirsi alle Querce di Mamre, che sono ad Ebron, e vi costruì un altare al Signore.
Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.
Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.
Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.
Canto al Vangelo (Gv 8,12)
Alleluia, alleluia.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me avrà la luce della vita.
Alleluia.
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Vangelo
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Mt 7,6.12-14
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.
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Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Fratelli, lo Spirito Santo è il principale ispiratore della preghiera della chiesa; affidandoci alla sua intercessione, innalziamo al Padre la nostra supplica. Preghiamo insieme e diciamo:
Esaudisci il tuo popolo, Signore.
Per la Chiesa, perché la parola di Cristo la solleciti a continua e profonda conversione per testimoniare la strada della salvezza. Preghiamo:
Per la nostra società, perché non si abbandoni alla ricerca esclusiva del benessere materiale, ma ritrovi l'entusiasmo per gli ideali di verità, di carità e giustizia. Preghiamo:
Per il mondo del lavoro, perché la difesa degli interessi personali contempli il rispetto dei diritti altrui, e la solidarietà prevalga sull'egoismo. Preghiamo:
Per quanti soffrono nel corpo e nello spirito, perché il conforto della fede li aiuti ad offrire a Dio la loro condizione terrena, come pegno per la salvezza eterna. Preghiamo:
Per tutti noi, perché in ogni circostanza riconfermiamo la nostra appartenenza a Cristo per continuare la sua opera dentro il mondo. Preghiamo:
Per le persone non credenti.
Per quelli che più faticano a rinunciare alle seduzioni del mondo.
O Signore, che hai condiviso in tutto, eccetto il peccato, la nostra condizione umana, aiutaci a riconoscere la strada che porta ad una pace piena, affinché con la vita rendiamo gloria a te che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte
Questo sacrificio di espiazione e di lode
ci purifichi e ci rinnovi, o Signore,
perché i nostri pensieri e le nostre azioni
siano conformi alla tua volontà.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa e
tu dai loro il cibo a tempo opportuno. (Sal 144,15)
Oppure:
«Io sono il buon pastore e do la mia vita per le pecore»,
dice il Signore. (Cf. Gv 10,115.15)
Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci hai rinnovati
con il santo Corpo e il prezioso Sangue del tuo Figlio,
fa' che l'assidua celebrazione dei divini misteri
ci ottenga la pienezza della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.
Meditare il vangelo di Ges? vissutamente e con attenzione rivela come lui ha accompagnato i suoi discepoli nella vita concreta, in tanti discernimenti. Qui lui osserva che talora non bisogna testimoniare la fede per forza, in modo meccanico. Senza alcun intento offensivo porta l'esempio dei porci che non sono per nulla interessati alle perle e, agitati per n ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 25-06-2024)
Marted? - XII del Tempo Ordinario - Commento al Vangelo - Mt 7,6.12-14
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don Marco Scandelli (Omelia del 27-06-2023)
#2minutiDiVangelo Matteo 7,6.12-14
Mt 7,6.12-14
Tre consigli per far fiorire la vita!
Commento al Vangelo - Omelia a cura di don Marco Scandelli
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don Giampaolo Centofanti (Omelia del 27-06-2023)
Qui troviamo l'insegnamento di Ges? a non sbattere in faccia la fede a chi non crede. Il linguaggio di Ges? non ? mai di disprezzo per qualcuno, da tutta la sua vita si comprende il senso amorevole delle sue parole. Ges? suggerisce di, in tanti casi, accompagnare il cammino reale dell'interlocutore, assecondando la grazia che gli ? stata donata e non imponen ... (continua)
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don Marco Scandelli (Omelia del 22-06-2021)
#2minutiDiVangelo - Marted? XII T.O. - Prudenza, carit? ed umilt?. Le mettiamo in pratica?
Commento al Vangelo del Marted? della XII settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli
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don Alessandro Farano (Omelia del 22-06-2021)
Martedi? della XII settimana del Tempo Ordinario - Anno B
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don Nicola Salsa (Omelia del 22-06-2021)
Per amare conosci prima te stesso (Mt 7,6.12-14)
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La sapienza di Ges? ? meravigliosa. Ci insegna a non essere ingenui ma anche a non finire dalla parte opposta del non fidarci di nessuno. Impariamo a rapportarci alle persone secondo la gradualit? del loro cammino. Talora qualcuno si rimprovera di non aver testimoniato esplicitamente la fede in ufficio ma talora pu? essere stato in realt? un sano buonsenso a ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 25-06-2019)
Commento su Mt 7,6
?Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perch? non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.?
Mt 7,6
Come vivere questa Parola?
Questo detto piuttosto aspro di Ges? ? probabile che l'abbia preso da un proverbio popolare che aveva come base tematica la "purit?" rituale. Nelle parole di Ges?, tra ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 26-06-2018)
Commento su Mt 7,12-14
"Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti ? la Legge e i Profeti. Entrate per la porta stretta, perch? larga ? la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta ? invece ? la porta e angusta la via che conduce alla vita."
Mt 7,12-14
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Paolo Curtaz (Omelia del 23-06-2015)
Siamo chiamati a giudicare noi stessi e gli altri come Dio fa: con amorevolezza e autenticit?. Il discepolo, prima di giudicare gli altri, guarda ai propri limiti, riconosce la trave che gli impedisce di vedere bene... Ma, nel contempo, sa distinguere bene chi gli sta intorno. Siamo chiamati ad essere un libro aperto, autentici e schietti, accoglienti e disp ... (continua)