Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde AO160 ;
Seguitemi, andiamo su una collina per osservare dall’alto il campo di cui si parla nel Vangelo. Guardiamo cosa succede.
Noi non vediamo più il nemico, è molto tempo che è scomparso. Ciò che vediamo sono delle comunità. Vi sono i buoni cristiani, le persone tiepide, critiche, o complicate in seno alla Chiesa, i peccatori, gli indifferenti. Si fa fatica a distinguere chi fa parte del grano, chi della zizzania. Se continuiamo a guardare, notiamo delle piante che contengono sia del grano, sia della zizzania. Infine delle piante che cambiano. Il grano diventa zizzania e la zizzania grano. Nel campo regna la confusione. Vedo me stesso da qualche parte, sono tra il grano? O tra la zizzania?
Vedo anche i miei colleghi: come mai quello lì è laggiù? È incredibile, si trova dove c’è un sacco di grano. Nel campo tutto ha il diritto di crescere, tutti hanno una possibilità.
Poi vediamo, dalla nostra collina, i lavoratori. Tra di loro vi sono dei fanatici dell’ordine, dei giardinieri modello, degli artisti del paesaggio come al tempo rococò. Sognano giardini alla francese, in cui tutto è tagliato secondo le regole. Non vorrei cadere nelle loro mani. Sono pastori, o sceriffi che sorvegliano da vicino il loro settore?
Ed ecco il contadino. Noi lo indoviniamo, più che vederlo veramente. È là ad aspettare, al fondo della sua casa. Aspetta, paziente, esultando già per la messe. Chiama con tutte le sue promesse colui - che dico? - coloro che vogliono venire a lui. Ripone la sua speranza in molti, in tutti, in tutto questo campo singolare.
Scarica il foglietto della Messa >
Scarica le Letture del Lezionario >
Scarica il Salmo Responsoriale Cantato >
Ricevi la Liturgia via mail >
Condividi questa Liturgia su >
Ascolta il Vangelo >
Antifona d'ingresso
Ecco, Dio è il mio aiuto,
il Signore sostiene la mia vita.
A te con gioia offrirò sacrifici
e loderò il tuo nome, o Signore,
perché tu sei buono. (Cf. Sal 53,6.8)
Colletta
Sii propizio a noi tuoi fedeli, o Signore,
e donaci in abbondanza i tesori della tua grazia,
perché, ardenti di speranza, fede e carità,
restiamo sempre vigilanti nel custodire i tuoi comandamenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure (Anno A):
Ci sostengano sempre, o Padre,
la forza e la pazienza del tuo amore,
perché la tua parola, seme e lievito del regno,
fruttifichi in noi
e ravvivi la speranza
di veder crescere l'umanità nuova.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Non c’è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose,
perché tu debba difenderti dall’accusa di giudice ingiusto.
La tua forza infatti è il principio della giustizia,
e il fatto che sei padrone di tutti, ti rende indulgente con tutti.
Mostri la tua forza
quando non si crede nella pienezza del tuo potere,
e rigetti l’insolenza di coloro che pur la conoscono.
Padrone della forza, tu giudichi con mitezza
e ci governi con molta indulgenza,
perché, quando vuoi, tu eserciti il potere.
Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo
che il giusto deve amare gli uomini,
e hai dato ai tuoi figli la buona speranza
che, dopo i peccati, tu concedi il pentimento.
Tu sei buono, Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi t’invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce delle mie suppliche.
Tutte le genti che hai creato verranno
e si prostreranno davanti a te, Signore,
per dare gloria al tuo nome.
Grande tu sei e compi meraviglie:
tu solo sei Dio.
Ma tu, Signore, Dio misericordioso e pietoso,
lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà,
volgiti a me e abbi pietà.
>
Seconda lettura
Rm 8,26-27
Lo Spirito intercede con gemiti inesprimibili.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mt 11,25)
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.
>
Vangelo
Condividi il Vangelo su >
Ascolta il Vangelo >
Mt 13,24-43
Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura.
+
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio”».
Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
«Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».
Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».
Parola del Signore.
Forma breve (Mt 13,24-30):
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio”».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli (Dall'Orazionale CEI 2020)
Divenuti voce del creato, eleviamo al Padre la nostra supplica, nella certezza che ci esaudirà al di là di ogni nostra attesa.
Preghiamo insieme e diciamo: Venga il tuo regno, Signore.
1. Assisti la Chiesa nell’esercizio del ministero della riconciliazione che le hai affidato per il perdono dei battezzati peccatori. Noi ti preghiamo.
2. Aiuta coloro che reggono le sorti dei popoli a superare ogni egoismo e orgoglio nazionale, lavorando con impegno al bene dell’intera comunità umana. Noi ti preghiamo.
3. Infondi il tuo Spirito in coloro che sono oppressi da prove e sofferenze, perché dia loro consolazione e sollievo per una rinnovata fiducia. Noi ti preghiamo.
4. Dona a tutti gli uomini la capacità di vivere da fratelli, portando i pesi gli uni degli altri e imparando a condividere i beni spirituali e quelli materiali. Noi ti preghiamo.
5. Concedi a tutti noi la sapienza del cuore, per affrontare ogni situazione con animo sereno e discernere in mezzo agli affanni e alle difficoltà ciò che veramente giova alla nostra identità cristiana. Noi ti preghiamo.
Padre buono, che rispondi sempre con amore e generosità a quanti ti invocano con fede, dona alla Chiesa perseveranza nel cercarti e coraggio nell’annunciarti. Per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
O Dio, che nell'unico e perfetto sacrificio di Cristo
hai dato compimento alla Legge antica,
accogli e santifica questa nostra offerta
come un giorno benedicesti i doni di Abele,
perché ciò che ognuno di noi presenta in tuo onore
giovi alla salvezza di tutti.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie:
misericordioso e pietoso è il Signore.
Egli dà il cibo a chi lo teme. (Sal 110,4-5)
Oppure:
Ecco: sto alla porta e busso.
Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta,
io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. (Ap 3,20)
Oppure (Anno A):
Il buon seme sono i figli del Regno;
splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. (Mt 13,38.43)
Preghiera dopo la comunione
Assisti con bontà il tuo popolo, o Signore,
e poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri,
donagli di passare dall'antica condizione di peccato
alla pienezza della vita nuova.
Per Cristo nostro Signore.
Bene e male!
Le parabole evangeliche sono brevi narrazioni che Ges? utilizza per annunciare i misteri del Regno dei cieli. Utilizzando immagini e situazioni della vita quotidiana, il Signore ?vuole indicarci il vero fondamento di tutte le cose. Egli ci mostra il Dio che agisce, che entra nella nostra vita e ci vuole prendere per mano? (cf. Ges? di Nazaret. I, Milano, 200 ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 23-07-2023)
Dio non esclude
Visita www.annunciatedaitetti.it
La nostra missione continua con altri formati anche su:
Instagram
Facebook
Telegram dove troverai anteprime e contenuti esclusivi.
Abbiamo anche una WebTv
Ascolta tutti i nostri podcast e gli altri progetti: clicca qui?
Per ascoltare il commento qui sotto, clicca play!
SE QUESTO SERVIZIO AL VANGELO CREDI SIA U ... (continua)
Se anche Dio si pente...
Quante volte ci capita di dire "Quella persona mette zizzania!", riferito a gente dalla parola facile e dannosa... E il rimedio a certe situazioni ? quello di fare a meno della loro compagnia, di eliminarle dalla nostra vita il pi? possibile. Ma a volte non vi si riesce. A volta si ha a che fare con persone recidive, che non solo non smettono di insinuare pe ... (continua)
Le parabole che Ges? racconta alla folla necessitano di una spiegazione; la loro comprensione, infatti, non ? immediata ma richiede che Ges? la spieghi. A chi? A coloro che desiderano veramente seguirlo, a chi vuol stare con Lui! Il Vangelo di oggi ci presenta due dati di fatto della realt? agricola. Ges? parla del regno di Dio come di un seme; con la prima ... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 23-07-2023)
Asimmetria del regno dei cieli
Siamo ancora nel discorso parabolico di Matteo. Al v.34 si annota che Ges? parlava in parabole perch? si compisse un'altra profezia (Sal 78): aprir? la mia bocca in parabole e proclamer? cose nascoste negli arcani dei tempi. Naturalmente, ricordando la domanda dei discepoli di domenica scorsa e la risposta di Ges?, le cose nascoste possono rivelarsi solo se ... (continua)
don Michele Cerutti (Omelia del 23-07-2023)
La pazienza di Dio in risposta alla fretta dell'uomo
Mi soffermo su queste icone che mostrano la pazienza di Dio che stride con la nostra fretta che da sempre caratterizza l'uomo e che oggi abbiamo accentuato.
Prima di tutto ogni frutto buono che viene seminato nel cuore dell'uomo ? frutto della semina di un seminatore che ha per noi un amore grande. La fonte di questa bont? ha un nome ? Ges?. Davanti a quest ... (continua)
padre Paul Devreux (Omelia del 23-07-2023)
Commento su Matteo 13,24-43
In quel tempo, Ges? espose alla folla un'altra parabola, dicendo: ?Il regno dei cieli ? simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo.
Quest'uomo ? chiaramente Dio, che semina la sua Parola, destinata ad aiutarci a crescere e vivere bene. Ma il seme ? anche Ges? stesso, che dona la sua vita.
Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, ... (continua)
Il Regno dei cieli ? simile a...
Il Vangelo di oggi alimenta il nostro cammino di fede con un tris di parabole succulente. Da diverse prospettive e angolature, Ges? presenta il Regno di Dio e la sua missione.
? interessante sottolineare la fantasia e la passione del maestro che crea le parabole con attenzione e delicatezza per parlare del Regno di suo Padre. Il Regno ? come... Non esiste u ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 23-07-2023)
Trovare un senso anche al male (Mt 13,24-30)
... (continua)
Qui Ges? manifesta tra i vari un aspetto interessante su cui mi soffermo: la zizzania viene seminata dal nemico mentre tutti dormivano. Non si tratta di peccati di qualcuno ma di inconsapevolezze, di un deviare la coscienza ignara delle persone.
Uno dei principali esempi per questi secoli ? il razionalismo che svuota di ricerche spirituali, distortamente te ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 23-07-2023)
Misericordia innanzitutto
Nell'ultimo decennio in ambito teologico e pastorale si ? preferito insistere sulla misericordia di Dio e sulla sua condiscendenza nei confronti dell'uomo. E' un pensiero che non possiamo che accettare, anche perch? smentire la misericordia e l'amore significherebbe anche rinnegare Dio stesso e i suoi procedimenti che sono del tutto opposti a quelle che sono ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 23-07-2023)
Da occhi d'ombra a occhi di mattino
Una parabola leggera e potente che, accolta, pu? cambiare il nostro rapporto con Dio, portandoci dal negativo al positivo, dallo sguardo giudicante a quello abbracciante, da occhi d'ombra a occhi di mattino. ? successo anche a me, tanti anni fa: mi ha fatto uscire dalla fede intesa come un'aula di tribunale, e mi sono felicemente perso in un campo di grano. ... (continua)
don Marco Scandelli (Omelia del 23-07-2023)
#2minutiDiVangelo Matteo 13,24-43
Mt 13,24-44
Il Regno dei cieli coincide con la tua pi? profonda soddisfazione
Commento al Vangelo - Omelia a cura di don Marco Scandelli
2minutiDiVangelo ... (continua)
Essere ?figli del Regno? o ?figli del Maligno?
La Parola di Dio di questa domenica ? la continuazione del discorso in parabole del capitolo 13 dell'evangelista Matteo. La parabola della zizzania e del grano (Mt 13,24-30) e la sua spiegazione (Mt 13,37-43) sono un invito a esercitare con saggezza la libert? individuale di ciascuno di noi, perch? le nostre scelte quotidiane determinano a una duplice possib ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 23-07-2023)
Keep calm!
Se Ges? ? venuto a inaugurare il Regno, perch? il male sembra prevalere?
Perch? l'uomo continua, imperterrito, a rifiutare l'opera di Dio? Mistificandola, manipolandola, stravolgendola? Perch? sperimentiamo, in noi e attorno a noi, l'intreccio inestricabile fra luce e tenebre? Perch? anche la comunit?, abitata dal risorto, sperimenta contraddizioni e tenebr ... (continua)
La differenza ? nello sguardo
Il male, sia esso fisico o morale, ci ? spesso raccontato e gi? la sua esperienza indiretta ci rattrista; tuttavia arriva ben presto il momento in cui noi stessi lo vediamo o percepiamo nella nostra carne. Il male ti tocca nell'intimo, pu? segnarti per sempre, ma forse ? ancor pi? insopportabile che esso si insinui l? dove non doveva, in quello spazio di ben ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 23-07-2023)
La Parola - Commento al Vangelo di Matteo (Mt 13,23-43)
... (continua)
don Alfonso Giorgio Liguori (Omelia del 23-07-2023)
Colui che semina il buon seme ? il Figlio dell'uomo
Riflessioni dell'assistente spirituale nazionale del Movimento Apostolico Ciechi ... (continua)
don Claudio Luigi Fasulo (Omelia del 23-07-2023)
Puoi sbagliare ma non sei uno sbaglio
... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 23-07-2023)
Commento su Mt 13,24-43
La zizzania, detto anche loglio cattivo, ? un erba che cresce insieme al grano, gli assomiglia, ? difficile distinguerla, si confonde con i cereali ma alle fine produce una farina tossica. E' una dei protagonisti della parabola del vangelo di oggi con: il seminatore, il grano (il seme "bello"), il nemico, gli angeli, il mietitore...
Tante le domande si affo ... (continua)
Paolo De Martino (Omelia del 23-07-2023)
Pazienza
Gli apostoli sono ancora imbevuti delle dottrine degli scribi e dei farisei. Per loro, Ges? dice queste tre parabole.
Zizzania
La parabola della zizzania si trova solo in Matteo. La zizzania ? una graminacea i cui grani nerastri sono tossici e hanno un effetto narcotizzante, molto simile al frumento, impossibile da distinguere finch? non arriva la mietitur ... (continua)
Innestare il bene anche nel male
Nell'ascoltare la parabola del grano e della zizzania raccontata da Ges?, si potrebbe tirare impropriamente una conclusione, che peraltro non ? stata estranea alle interpretazioni date nei secoli anche da illustri uomini di religione. Potremmo pensare che il mondo ? fatto in bianco e nero, che l'umanit? ? divisa in buoni e cattivi, e che tutto questo ? scrit ... (continua)
don Giovanni Berti (Omelia del 19-07-2020)
Contare Fino A Mille...
Clicca qui per la vignetta della settimana.
Questa ? la mia parabola di Ges? preferita. Non che le altre raccolte nel Vangelo siano meno belle e ispiranti, ma in questa ho sempre trovato una specie di antidoto spirituale per tutte le mie difficolt? di vita e di fede.
Ges? usa questa immagine del campo di grano misto a zizzania (pianta molto simile all'in ... (continua)
"Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania?". Con queste due domande il Vangelo di Matteo apre la riflessione della XVI Domenica del tempo ordinario. L'uomo biblico ? davanti a un quesito antropologico fondamentale che lo avvolge e lo interroga. Se Dio ? buono perch? il male? Molti teologi hanno sottolineato il l ... (continua)
don Lucio D'Abbraccio (Omelia del 19-07-2020)
Impariamo ad essere grano buono
Domenica scorsa abbiamo ascoltato la parabola del seminatore e del seme sparso su terreni diversi. Oggi, invece, ci sono proposte tre parabole: quella della zizzania, del granello di senape e del lievito.
Iniziamo dalla prima: Ges? dice che un uomo semina nel suo campo del buon seme. Ma mentre tutti dormono il suo nemico viene a seminare in mezzo al grano ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 19-07-2020)
Che fretta c'??
Se abbiamo letto la parabola del seminatore della settimana scorsa in chiave moralistica (ovvero, che tipo di seme sono io nella mia vita), commetteremmo lo stesso tipo di errore, qualora facessimo la stessa cosa con la parabola della zizzania che la Liturgia della Parola ci presenta oggi. E soprattutto, rischieremmo di non comprendere appieno le altre due " ... (continua)
don Roberto Rossi (Omelia del 19-07-2020)
LA PAZIENZA DI DIO E' SPERANZA PER NOI
Cari amici,
perch? perch? a volte litighiamo in famiglia, e anche pesantemente, quando
sappiamo che la cosa pi? bella ? volersi bene, rispettarsi, comprendersi? Ed
? questo che vogliamo.
Perch? nel mondo c'? la guerra, quando tutti desideriamo la pace e sarebbe
cos? facile costruirla, realizzarla?
Perch? c'? la fame, quando ci potrebbe essere cibo per ... (continua)
don Marco Scandelli (Omelia del 19-07-2020)
#2minutiDiVangelo - Domenica 19/07 - In Paradiso io e i miei nemici gareggeremo nello stimarci!
Commento al Vangelo di domenica 19 luglio 2020 a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Matteo 13,24-30
Anche questa domenica si parla di campi, semina e grano. Ma questa settimana per sottolineare il rapporto fra il bene e il male. Quante volte diciamo: Dio, perch? non elimini il male? La risposta ? nelle parole di Ges?: la mietitura sar? fa ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 19-07-2020)
Dio ha sempre cura noi
Che il male sia pi? evidente del bene ? noto a tutti. "Fa pi? rumore un albero che cade anzich? una foresta che cresce".
Cos? il bene che c'? nel mondo viene dimenticato dalle tragedie e dalle cattiverie umane. Spesso si sente dire: ma perch? Dio non fa piazza pulita di tutto il marcio che c'? nel mondo? Oppure: se fossi Dio aprirei una voragine e inghiot ... (continua)
don Mario Simula (Omelia del 19-07-2020)
Il buon grano ? minacciato
Dio ha un modo originale per rivelarsi all'uomo. Manifesta tutta la sua forza e la sua potenza, diventando indulgente con tutti. Non ha paura del male. Sa di poterlo sempre sconfiggere ed esercita su di noi un giudizio mite, ci guarda con uno sguardo misericordioso.
Se sbagliamo, Dio semina nel nostro cuore la grazia del pentimento e del dolore per i nostr ... (continua)
don Roberto Rossi (Omelia del 19-07-2020)
La pazienza di Dio ? speranza per noi
... (continua)
Luca Rubin (Omelia del 19-07-2020)
Se ti senti piccolo hai una buona parabola, anzi: tre!
Il brano di oggi completa quello precedente, dove Gesù ha raccontato la parabola del seminatore. Il brano che andremo a meditare ora, contiene ben tre parabole, utilizzate da Gesù per parlarci del regno dei cieli: un uomo che semina, un granello di senape e il lievito. In questo ambito agricolo, botanico e culinario, cogliamo qualche parola lum ... (continua)
Commento su Matteo 13,24-43
Nel Vangelo di questa domenica ci vengono presentate le parabole raccolte da Matteo nel capitolo tredicesimo. Ges? nelle sue parabole (oscure alla folla ma spiegate in disparte a chi vuol capire) fa ricorso a delle immagini di vita concreta. Nella parabola della zizzania possiamo dare una chiave di lettura doppia.
Parlando ai discepoli che gli chiedono il s ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 19-07-2020)
Le tre parabole del Regno che ci insegnano ad amare il bene ed odiare il male
Il vangelo di questa sedicesima domenica del tempo ordinario ci offre la lettura di tre parabole sul Regno raccontante da Ges? alla folla che lo seguiva, alla quale vuole indicare una precisa strada per la salvezza, che consiste essenzialmente in tre fondamentali atteggiamenti e comportamenti: evitare il male (la zizzania), seminare il bene (la senape), far ... (continua)
padre Paul Devreux (Omelia del 19-07-2020)
"In quel tempo, Ges? espose alla folla un'altra parabola, dicendo: ?Il regno dei cieli ? simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, semin? della zizzania in mezzo al grano e se ne and?. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spunt? anche la zizzania".
Per regno dei cieli s'intende il reg ... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 19-07-2020)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Eduard Patrascu
Il vangelo della scorsa domenica (che fa parte dello stesso capitolo 13 di Matteo) lasciava intravvedere qualche sfumatura negativa: il seme non riesce a produrre se non in una percentuale molto bassa: 3 quarti dei terreni non producono nulla e l'ultimo quarto non ?, umanamente parlando, molto ... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 19-07-2020)
Approfondendo la parabola del seminatore...
Le altre parabole del capitolo 13 sono un approfondimento della prima, cio? dell'abbondanza di seminagione nei quattro terreni.
La parabola del seme caduto su quattro tipi di terreni, ascoltata domenica scorsa, ? il racconto principale che illumina tutto il capitolo 13 del Vangelo di san Matteo e d? il senso alle altre sei parabole raccontate da Ges? e orga ... (continua)
Nel mondo per essere fecondi non perfetti
Il bene e il male, buon seme ed erbe cattive si sono radicati nella mia zolla di terra: il mite padrone della vita e il nemico dell'uomo si disputano, in una contesa infinita, il mio cuore. E allora il Signore Ges? inventa una delle sue parabole pi? belle per guidarmi nel cammino interiore, con lo stile di Dio.
La mia prima reazione di fronte alle male erbe ... (continua)
don Roberto Seregni (Omelia del 19-07-2020)
Il grano e la zizzania
Sono passati molti secoli da quando Ges? narr? la parabola del grano e della zizzania, ma le sue parole sono estremamente attuali. Il maestro vuole mettere in luce un atteggiamento che spesso, purtroppo, caratterizza le nostre comunit? a qualsiasi latitudine e longitudine: il giudizio.
Forse pu? sorprendere che il padrone di casa non voglia sradicare la ziz ... (continua)
don Domenico Luciani (Omelia del 19-07-2020)
Lectio Divina - Fiducia nel seme divino in noi
... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 19-07-2020)
La parabola della zizzania mostra che un mero "fare" il bene, come un'azienda, pu? orientare ad un discernimento che spacca tutto senza comprendere le situazioni. Raccogliendo le piantine di zizzania si rischia di sradicare anche il grano. Qui vi ? un passaggio decisivo. Una persona pu? ritenere di risolvere i problemi da sola oppure pu? chiedere aiuto a Dio ... (continua)
don Alfonso Giorgio Liguori (Omelia del 19-07-2020)
Che sar? di noi se Dio far? altrettanto?
Per spiegare il regno di Dio, il vangelo di oggi (Matteo 13,24-43) riunisce tre brevi parabole. Fermiamoci alla prima, di cui lo stesso Ges? d? la spiegazione. Essa sembra continuare quella di domenica scorsa sulla semina e sui suoi frutti, e costituirne quasi uno sviluppo. Il seminatore sparge la semente, che in parte si perde e solo in parte attecchisce e ... (continua)
La Parola - Commento al Vangelo di Matteo (Mt 13,24-43)
... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 19-07-2020)
Coltiviamo noi a grano il nostro campo!
Quando i discepoli, straniti e stupiti, chiedono a Ges? il motivo per cui parli ad altri per mezzo di parabole e a loro in modo diretto ed esplicito, questi sembra sintetizzare la risposta in una sola allusione: "Le opportunit? si colgono al volo". Giudei, scribi e farisei, come gi? prevedeva il profeta Isaia, si sono gi? preclusi all'ascolto e alla consider ... (continua)
Pazienza...
La comunit? cui Matteo scrive, si sta interrogando sull'unica domanda seria che ? lecito porsi: da dove dunque questo male? Se Dio c'?, cos'ha a che fare con l'esistenza del male in me e fuori di me? Perch? non lo elimina? Ma soprattutto, cosa farne ora che ho scoperto che questo male mi abita?
Ecco allora una nuova parabola. Anche oggi c'? una affermazione ... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 23-07-2017)
Commento alla liturgia - Sapienza 12, 13.16-19; Romani 8, 26-27; Matteo 13,24-43
1: La pazienza di Dio di fronte al male che c'? nella nostra storia.
La parabola del grano e della zizzania ? un po' strana.
Qui in Italia, con tutti i diserbanti che sono usati nei campi lavorati con i metodi dell'agricoltura meccanizzata, non riusciamo pi? a vedere ci? che Ges? ci dice oggi.
Ma, avendo vissuto in Africa, in mezzo alla gente che colti ... (continua)