Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Rosso Scheda Agiografica: Santi Cornelio e Cipriano S0916 ; DO236
CORNELIO (210 c. - 253), pontefice e pastore di animo grande e misericordioso, molto operò per il recupero e la riconciliazione dei cristiani che avevano ceduto alle persecuzioni, mentre difese l’unità della Chiesa contro gli scismatici novaziani, confortato dalla solidarietà di san Cipriano. Morì a Civitavecchia (Roma), esiliato dall’imperatore Gallo, e fu sepolto nel cimitero di Callisto.
CIPRIANO (Cartagine, Tunisia, 210 c. - Sesti, presso Cartagine, 14 settembre 258), convertitosi dal paganesimo nel 245, divenne vescovo di Cartagine nel 249. Fra i massimi esponenti, insieme a Tertulliano, della prima latinità cristiana, nel suo magistero diede un notevole contributo alla dottrina sull’unità della Chiesa raccolta intorno all’Eucaristia sotto la guida del vescovo. Morì martire nella persecuzione di Valeriano.
I loro nomi sono nell’elenco del Canone Romano.
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Antifona d'ingresso
Esultano in cielo le anime dei santi,
che hanno seguito le orme di Cristo;
per suo amore hanno effuso il proprio sangue,
ora con Cristo gioiscono per sempre.
Oppure:
Hanno effuso per il Signore il loro sangue:
hanno amato Cristo nella vita,
lo hanno imitato nella morte;
per questo hanno meritato la corona trionfale.
Colletta
O Dio, che hai dato al tuo popolo i santi Cornelio e Cipriano,
pastori generosi e martiri intrepidi,
per la loro intercessione rendici forti e perseveranti nella fede
e fa’ che operiamo assiduamente per l’unità della Chiesa.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
1Tm 1,15-17
Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Figlio mio, questa parola è degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Cristo Gesù ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimità, e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.
Al Re dei secoli, incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Sia benedetto il nome del Signore, da ora e per sempre.
Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre.
Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.
Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.
Chi è come il Signore, nostro Dio,
che si china a guardare
sui cieli e sulla terra?
Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero.
Canto al Vangelo (Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.
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Vangelo
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Lc 6,43-49
Perché mi invocate: Signore, Signore! e non fate quello che dico?
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Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.
L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico?
Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene.
Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Fratelli, Dio si dona a noi in Cristo Gesù per renderci santi e perfetti nell'amore. Confidenti nella sua mite onnipotenza, manifestiamo le nostre intenzioni, dicendo:
Signore, insegnaci a servirti nella gioia!
Perché la Chiesa sia fedele nel custodire e condividere il buon tesoro della parola rivelata. Preghiamo:
Perché i credenti diano frutti di bontà e diffondano tra gli uomini la fragranza di Cristo. Preghiamo:
Perché il nostro amare sia puro, il nostro pensare sia vero e l'agire trasparente. Preghiamo:
Perché nessuno riceva scandalo dalla nostra fragilità e tiepidezza. Preghiamo:
Perché la partecipazione a questa eucaristia si traduca in novità di vita, a edificazione della comunità. Preghiamo:
Per coloro che sono alla ricerca di un progetto di vita.
Per gli educatori, che devono offrire l'esempio di una vita coerente.
Signore, tu che ci insegni a pregare nella verità e nell'umiltà, rendici sinceri e umili, a te graditi in tutte le nostre azioni. Te lo chiediamo per Cristo Signore, che conosce i nostri cuori e con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte
Accogli, o Signore, i doni che il tuo popolo offre
per celebrare la passione dei tuoi martiri;
i divini misteri, che resero forti nella persecuzione
i santi Cornelio e Cipriano,
ottengano anche a noi costanza nelle prove della vita.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
«Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle prove
e io preparo per voi un regno
perché mangiate e beviate alla mia mensa»,
dice il Signore. (Lc 22,28-30)
Oppure:
Traboccante è il premio dei santi presso Dio:
morti per Cristo, vivranno in eterno.
Preghiera dopo la comunione
La partecipazione a questi santi misteri, o Signore,
ci confermi con la forza del tuo Spirito,
perché sull’esempio dei martiri Cornelio e Cipriano
possiamo rendere testimonianza alla verità del Vangelo.
Per Cristo nostro Signore.
Commento al Vangelo 16 settembre 2023
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 16-09-2023)
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SE QUESTO SERVIZIO AL VANGELO CREDI SIA U ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 16-09-2023)
Talora si sente dire che quelle tali persone sono credibili perch? da loro tanta gente si converte. ? un grande inganno che le persone stesse in questione dovrebbero fare comprendere. Infatti l'unico albero buono, che porta frutto, ? Ges?. La bocca parla dalla pienezza del cuore, questo invece ? ci? che pu? rivelare che qualcuno sta vivendo da tempo un profo ... (continua)
don Carlo Occelli (Omelia del 10-09-2022)
Commento al Vangelo 10 settembre 2022
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 10-09-2022)
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don Nicola Salsa (Omelia del 10-09-2022)
Il buon tesoro del nostro cuore (Lc 6,43-49)
... (continua)
don Carlo Occelli (Omelia del 11-09-2021)
Commento al Vangelo 11 settembre 2021
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don Marco Scandelli (Omelia del 11-09-2021)
#2minutiDiVangelo - Sabato XXIII TO - Scavare dentro di s? per fare emergere l'amore a frotte!
Commento al Vangelo del XXIII sabato del TO - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Lc 6 43-49 ... (continua)
Sabato - XXIII del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
... (continua)
don Carlo Occelli (Omelia del 12-09-2020)
Commento al Vangelo 12 settembre 2020
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don Marco Scandelli (Omelia del 12-09-2020)
#2minutiDiVangelo - Sabato 12/9 - Con quale "accento" vivi la tua vita? Uno buono?
Commento al Vangelo di sabato 12 settembre 2020 - XXIII settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Luca 6 43-49
Impariamo oggi a riconoscere la bont? dei cammini che stiamo compiendo e se non ne abbiamo uno interroghiamoci su come e dove possiamo trovarne. Soprattutto capiamo che la casa sulla roccia che richiama ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 12-09-2020)
Questo detto di Ges? viene talora frainteso. L'albero buono ? Ges?, che pu? costruire al di l? dell'operato degli uomini. Che in una certa situazione vi siano tanti buoni frutti non attesta automaticamente la validit? di quelle guide spirituali. Piuttosto l'affidabilit? di quelle persone si vede dalla vita serena, rimessa in Dio e disponibile che conducono. ... (continua)
Si vede che siamo cristiani? Si vede dalle nostre scelte, dalle nostre decisioni, dalle nostre opere? Davvero il Vangelo ? cresciuto in noi, portando frutto? La domanda che pone il Signore ci inquieta e ci scuote, giustamente. Perch? dobbiamo stare attenti a non ingannarci, a non raccontarci delle favolette: se l'albero della nostra fede ? sterile, se non po ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 13-09-2014)
Se non si vede proprio mai dai nostri gesti che siamo discepoli, qualcosa non torna... Ges? ? molto attento alla coerenza fra le parole e i fatti anche se non dobbiamo far diventare la coerenza un idolo! ? indubbio che se davvero abbiamo incontrato Dio, questo incontro emerge dalle nostre scelte, dai nostri atteggiamenti, dai nostri discorsi. Un albero buono ... (continua)