Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde AO260 ;
C’è una frase conclusiva, comune alle due parabole della XXVI e XXVII domenica, che svela il segreto intendimento del discorso complessivo di Gesù: “Perciò vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare” (Mt 21,41).
La domanda posta da Gesù è la seguente: “Chi è allora il vero destinatario della promessa, il vero credente?”. Anche la parabola dei due figli deve essere letta in questa prospettiva.
Molte volte, infatti, può verificarsi una forma di sintonia solo apparente, perché ultimamente interessata, tra la nostra volontà e quella del Padre. Siamo capaci di dirgli dei “sì” speciosi e superficiali, non maturati al sole di quella vera obbedienza interiore, che può solamente essere il frutto di una profonda conversione a Dio. Una forma di obbedienza disobbediente perché non tocca le radici del nostro cuore e non cambia la nostra esistenza.
In questa ipotesi è vero che, pur immersi in una vita ancora disordinata, coloro che hanno deciso di seguire Cristo, senza reticenze e senza cercare in ultima analisi il loro interesse, si riscatteranno e avranno la precedenza nel regno dei cieli.
La parabola ci fa capire quanto sia anche per noi reale il pericolo di partecipare, con apparente docilità, durante tutta la nostra vita, alle celebrazioni liturgiche e alle attività della Chiesa, senza mai diventare veri cristiani.
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Antifona d'ingresso
Signore, quanto hai fatto ricadere su di noi,
l'hai fatto con retto giudizio, poiché noi abbiamo peccato,
non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti.
Ma ora, salvaci con i tuoi prodigi; da' gloria al tuo nome,
Signore, fa' con noi secondo la tua clemenza,
secondo la tua grande misericordia. (Dn 3,31.29.43.42)
Colletta
O Dio, che riveli la tua onnipotenza
soprattutto con la misericordia e il perdono,
continua a effondere su di noi la tua grazia,
perché, affrettandoci verso i beni da te promessi,
diventiamo partecipi della felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure (Anno A):
O Padre, che prometti vita e salvezza
a ogni uomo che desiste dall'ingiustizia,
donaci gli stessi sentimenti di Cristo,
perché possiamo donare la nostra vita
e camminare con i fratelli verso il tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
Ez 18,25-28
Se il malvagio si converte dalla sua malvagità, egli fa vivere se stesso.
Dal libro del profeta Ezechièle
Così dice il Signore:
«Voi dite: “Non è retto il modo di agire del Signore”. Ascolta dunque, casa d’Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra?
Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso.
E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà».
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno.
Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
I peccati della mia giovinezza
e le mie ribellioni, non li ricordare:
ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.
Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.
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Seconda lettura
Fil 2,1-11
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi.
Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù:
egli, pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.
Parola di Dio.
Forma Breve:
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési (2, 1-5)
Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi.
Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
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Vangelo
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Mt 21,28-32
Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.
+
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli (Dall'Orazionale CEI 2020)
Come figli rigenerati dall’amore del Padre, ci presentiamo a lui con fiducia elevando unanimi la nostra preghiera.
Preghiamo insieme e diciamo: Ricordati del tuo popolo, Signore.
1. Per la santa Chiesa: corrispondendo alla grazia divina, dia frutti di vera giustizia e santità e possa contribuire a ricomporre il genere umano nella fraternità e nella pace. Preghiamo.
2. Per i ragazzi che completano l’iniziazione cristiana: ricevano nella famiglia e nella comunità parrocchiale la formazione necessaria alla crescita della loro fede. Preghiamo.
3. Per i giovani: dinanzi al dilagare della violenza e della corruzione trovino nella fede la forza per resistere al male e lo slancio per perseguire con coraggio il bene. Preghiamo.
4. Per quanti operano nel campo della protezione dei minori e dei vulnerabili: educhino le persone e le comunità a prevenire ogni forma di violenza e di abuso fisico o psichico. Preghiamo.
5. Per noi, convocati dalla parola di Dio attorno all’altare: liberati da ogni egoismo e resi umili di cuore, ci sia dato di vivere ogni giorno con spirito di fede e carità. Preghiamo.
O Padre, tu operi sempre per il bene dei tuoi figli: ascolta la nostra supplica e donaci di riporre in te ogni nostra speranza. Per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni,
e da questa offerta
fa' scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Ricordati, o Signore, della parola detta al tuo servo,
con la quale mi hai dato speranza.
Questa mi consola nella mia miseria. (Cf. Sal 118,49-50)
Oppure:
In questo abbiamo conosciuto l'amore:
egli ha dato la sua vita per noi;
anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. (1Gv 3,16)
Oppure (Anno A):
È venuto Giovanni il Battista:
i pubblicani e le prostitute gli hanno creduto. (Cf. Mc 21,32)
Preghiera dopo la comunione
Questo sacramento di vita eterna
ci rinnovi, o Padre, nell'anima e nel corpo,
perché, annunciando la morte del tuo Figlio,
partecipiamo alla sua passione
per diventare eredi con lui nella gloria.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 01-10-2023)
Commento su Fil 4,6-9
?Se dunque c'? qualche consolazione in Cristo, se c'? qualche conforto, frutto della carit?, se c'? qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carit?, rimanendo unanimi e concordi. (...)
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Ges?: egli, pur essend ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 01-10-2023)
Laddove la duplicit? diventa doppiezza, ? necessario tagliare, per ritrovare l'unificazione del cuore e della vita. La ricerca della volont? di Dio, che pu? attraversare molti "no" e altrettanti numerosi rifiuti, richiede una lotta interiore durissima che spinge a lottare contro due gravi malattie che non ci fanno vivere secondo "i sentimenti di Cristo Ges?" ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 01-10-2023)
Ges? prende a esempio un bambino, parla di riconoscersi creature, piccoli, non tanto di umilt?. Il piccolo sbaglia ma alla fine sempre confida nell'amore dei genitori. Abbiamo strutturalmente bisogno di Dio e degli altri in Dio eppure talora l'uomo pensa di trovare fiducia in se stesso se fa da solo. Persino Ges? ? cresciuto lasciandosi aiutare: Figlio di Di ... (continua)
don Lucio D'Abbraccio (Omelia del 01-10-2023)
Impariamo ad essere umili!
Ges?, nel Vangelo di oggi, racconta la parabola dei due figli che sono invitati dal padre a lavorare nella vigna. Il primo figlio rispose: ?Non ne ho voglia. Ma poi si pent? e vi and??. L'altro, invece, disse al padre: ?S?, signore. Ma non vi and??. Alla domanda di Ges?, chi dei due abbia compiuto la volont? del padre, gli ascoltatori giustamente rispondono: ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 01-10-2023)
Guarda al bene che c'? negli altri (Mt 21,28-32)
... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 01-10-2023)
Sincerit?, trasparenza, decisione
La misericordia, il perdono, l'amore di Dio superano le congetture umane e i calcoli d'interesse e questo lo si riscontrava la scorsa Domenica, con il paradigma di Dio, padrone della vigna, che pu? chiamare a lavorare a qualsiasi ora e in qualsiasi momento gli si pu? corrispondere. La ricompensa che elargisce non ? mai decisa in relazione al rendimento o all ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 01-10-2023)
Incoerenza ? intelligenza evangelica
Viviamo nell'epoca dell'apparenza.
Quante volte abbiamo sentito questa frase e magari ci siamo detti: io non sono cos?, le cose le dico come sono. Poi, magari, i fatti concreti ci hanno portato a vivere altro. Continua a leggere su www.annunciatedaitetti.it
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don Alberto Brignoli (Omelia del 01-10-2023)
Al di l? delle apparenze
In queste tre domeniche - a partire da domenica scorsa - il Vangelo ci sta presentando tre parabole di Matteo che hanno come elemento comune il luogo nel quale sono collocate: la vigna. Se teniamo conto che nella tradizione biblica, soprattutto dell'Antico Testamento, la vigna ? spesso simbolo del popolo d'Israele di cui Dio si prende cura, ma dal quale non ... (continua)
Ricredersi
La parabola di questa domenica ? talmente chiara e diretta che non ha bisogno di molti commenti. Provo a sottolineare solo alcuni aspetti, e spero di non rovinare la magia delle parole di Ges?.
Il breve testo ? costruito in modo geniale: il maestro racconta la parabola, la fa commentare ai diretti interessati e, solo in un secondo momento, fa capire che si ... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 01-10-2023)
Pentiti perch? attratti dall'umilt? di Ges? e dall'ideale dell'unit? nella carit?
Il valore del pentimento
La parola di Dio di questa domenica ci invita a valutare la nostra esperienza di pentimento.
L'atto di pentirsi ? segno di vittoria di fronte alla resistenza del nostro orgoglio e della nostra arroganza umana alla possibilit? di conversione, lasciando una precedente condizione sbagliata di vita per trovare finalmente la felicit? at ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 01-10-2023)
Che ve ne pare?
Che ve ne pare?
Chiede un parere ai sacerdoti e agli anziani del popolo, il Maestro. Vuole coinvolgerli, vuole accompagnarli a vedere le cose da un altro punto di vista, vuole che crescano e, infine, capiscano chi ? e cosa da il Padre che annuncia.
Che ve ne pare?
? questa la dinamica del discepolato. Questo vuole Dio da noi: che ci mettiamo in movimento, ... (continua)
Missionari della Via (Omelia del 01-10-2023)
Tra il dire e il fare quanto siamo credibili?
... (continua)
Missionari della Via (Omelia del 01-10-2023)
Commento su Matteo 21,28-32
La parabola di questa domenica continua la discussione precedente sul duplice interrogativo circa l'autorit? di Ges? e l'origine del battesimo di Giovanni il Battista. Attraverso le figure dei due figli, Ges? vuol mettere in luce due tipi di atteggiamento. Quello di chi inizialmente rifiuta il Signore (pubblicani e prostitute), dunque ? profondamente smarrit ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 01-10-2023)
Il no diventa s? ed il s? si trasforma in no
Il vangelo di questa XXVI domenica del tempo ordinario ci offre un'altra bellissima parabola di Ges?, dalla quale il Maestro fa scaturire una profonda riflessione sulle aspettative di entrare nel Regno di Dio per primi, per ultimi o per niente.
Il testo ? tratto dal Vangelo secondo Matteo (Mt 21,28-32) nel quale Ges?, diversamente dal solito, si rivolge ai ... (continua)
don Michele Cerutti (Omelia del 01-10-2023)
Fede concreta
Sembra un poco smontarsi con questo Vangelo l'idea diffusa del perfezionismo del cristiano. Quasi come dire essere discepoli di Ges? ? solo dei perfetti.
Una idea che andava diffondendosi nelle prime comunit? per cui queste dovevano essere abitate da coloro che erano senza macchia.
Il cristianesimo non ? una filosofia, non ? una religione, ma un incontro, ... (continua)
don Marco Scandelli (Omelia del 01-10-2023)
#2minutiDiVangelo Matteo 21,28-32
Mt 21,28-32
Il mio Dio ? colui nel quale ripongo la fiducia di essere salvato!
Commento al Vangelo - Omelia a cura di don Marco Scandelli
2minutiDiVangelo ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 01-10-2023)
La guerra del cuore per renderlo ?unificato?
?Un uomo aveva due figli?. E dal seguito della parabola capiamo che ?ogni figlio aveva due cuori?. Esperienza di tutti: abbiamo in noi un cuore che dice s? e uno che dice no. Non esiste un terzo figlio dal cuore unificato, il figlio ideale che incarna la perfetta coerenza tra il dire e il fare. Siamo persone incompiute, contradditorie: non capisco me stesso, ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 01-10-2023)
In vario modo e sotto vari aspetti Ges? parla di due atteggiamenti di fondo che nascono da due versioni opposte del fare da soli, che pu? nascere facilmente da una mancanza di grazia che permette senza troppo chiudere il cuore di sperimentare che il non appoggiarsi a Dio porta conseguenze negative.
Ges? spesso cita per primo il fare da soli pi? naturale, qu ... (continua)
don Antonino Sgr? (Omelia del 01-10-2023)
Un ?s?' da rinnovare ogni giorno
?Non ne ho voglia?. Ognuno di noi ? determinato dalle proprie voglie o combatte con esse: nel primo caso si ? contenti di avere realizzato quanto ritenuto significativo per la vita personale; nel secondo si cerca di opporsi ad un desiderio che pu? diventare compulsivo e lasciare nell'infelicit? subito dopo averlo esaudito.
A volte siamo cos? convinti di ess ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 01-10-2023)
La Parola - Commento al Vangelo di Matteo (Mt 21,28-32)
... (continua)
Paolo De Martino (Omelia del 01-10-2023)
Il sorpasso di prostitute e pubblicani
Ges? ? entrato in Gerusalemme e si ? gi? scontrato con il tempio, cacciandone i venditori. La tensione e lo stato di conflitto tra Ges? e i capi del popolo (scribi, farisei, anziani, sommi sacerdoti) ? altissima. Ges? dir? di loro cose tremende. Come potevano non condannarlo? Non c'? da meravigliarsi che Ges? sia morto: c'? da meravigliarsi che sia vissuto c ... (continua)
don Claudio Luigi Fasulo (Omelia del 01-10-2023)
Missione possibile: combattere l' ipocrisia
... (continua)
don Alfonso Giorgio Liguori (Omelia del 01-10-2023)
In verit? io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio
LA GIOIA DEL VANGELO ... (continua)
Riconosciamoci peccatori
Nel tempio di Gerusalemme Ges? ? attorniato dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo, i quali detestano questo rabbi e profeta proveniente dalla Galilea, e perci? lo mettono alla prova, chiedendogli con quale autorit? egli insegni e operi guarigioni. Ges?, in risposta, domanda loro se il battesimo di Giovanni veniva dal cielo oppure dagli uomini; e di ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 27-09-2020)
Commento su Matteo 21,28-32
In quel tempo, Ges? disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: ?Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: "Figlio, oggi va' a lavorare nella vigna". Ed egli rispose: "Non ne ho voglia". Ma poi si pent? e vi and?. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: "S?, signore". Ma non vi and?. Chi dei due ha com ... (continua)
don Luca Garbinetto (Omelia del 27-09-2020)
I figli convertiti
Il tema centrale della parabola che Ges? racconta ? il cambiamento. Un figlio, dopo aver rifiutato l'invito del padre al lavoro nella vigna, si pente e aderisce alla proposta. L'altro invece risponde affermativamente alla richiesta, poi cambia idea e non mantiene la parola. Solo nel primo caso la trasformazione corrisponde alla dinamica della conversione: un ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 27-09-2020)
Il Si che diventa no e il No che si fa s?
La liturgia della parola di questa ultima domenica di settembre 2020, ancora in piena pandemia, la 26esima del tempo ordinario, ci vieni in aiuto per ridare senso e speranza alla nostra esistenza di cristiani, contrassegnata, tante volte, dalla falsit?, dall'ipocrisia, dalle promesse non mantenute, da una serie di personali e oggettive difficolt? con le qual ... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 27-09-2020)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di Lucia Piemontese
Il Vangelo ci presenta la parabola dei due figli inviati a lavorare nella vigna. Siamo nel cap. 21 di Matteo, costruito fra l'accoglienza gioiosa che i discepoli riservano a Ges? che entra in Gerusalemme e la polemica con i sommi sacerdoti e le altre autorit? religiose. Con il testo di oggi siamo ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 27-09-2020)
Buongiorno e buona domenica ragazzi.
Sono ricominciate ormai da giorni le attivit? che vi riguardano: la scuola, lo sport... ma anche gli impegni in parrocchia come l'oratorio, il catechismo e, con il catechismo, riprende anche l'impegno settimanale della Messa domenicale dove proprio come comunit?, come famiglia di Dio ci ritroviamo insieme per ascoltare e ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 27-09-2020)
Chi ? ingiusto?
"Non ? retto il modo di agire del Signore": l'esordio della Liturgia della Parola di oggi non ? certo dei migliori...e ne ha ben donde, il profeta Ezechiele, se anche interpreta i nostri sentimenti! ? un'affermazione motivata, quella citata dal profeta riportando una lamentela del popolo d'Israele, se pensiamo, anzitutto, al vangelo di domenica scorsa: non p ... (continua)
Luca Rubin (Omelia del 27-09-2020)
Un padre, due figli, e qualcuno che fa sul serio
Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò.
Un padre aveva due figli. Questa ... (continua)
#2minutiDiVangelo - Domenica 27/9 - Meglio cristiano solo per apparenza o peccatore in cammino?
Commento al Vangelo di domenica 27 settembre 2020 - XXVI settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Matteo 21 28-32
Il primo figlio corrisponde a tutti coloro che hanno una appartenenza a Dio soltanto apparente o interessata. Pensate a quel cristianesimo sociologico dei politici, dei "cristiani soltanto di nome" ... (continua)
don Roberto Rossi (Omelia del 27-09-2020)
Commento su Matteo 21,28-32
Compiere la volont? del Padre
Nel vangelo ancora la parabola della vigna, ma non pi? operai, ma i figli: due figli, uno che non ascolta, poi si pente a va a lavorare, l'altro che fa delle belle promesse, ma non va nel lavoro. Parabola dei bei discorsi e della vita fedele ai propri doveri. Se ci guardiamo attorno, siamo sono sommersi da tante parole. La tele ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 27-09-2020)
L'amore non sono parole!
Hai mai fatto un'opera di bene?
Certamente tutti ne abbiamo compiuta almeno una. E quando la raccontiamo la descriviamo come una grande impresa eroica tanto da sentirci dei santi. Magari bastasse solo quella per entrare nel regno dei Cieli!
Tutti ci impegniamo a fare qualcosa di buono, ciascuno per? ha una propria idea di bene non sempre conforme a quell ... (continua)
don Mario Simula (Omelia del 27-09-2020)
Quando il S? ? un NO
Credo che capiti anche a tutti noi di contestare Dio dicendo che il suo modo di agire non ? buono, soltanto perch? non corrisponde al nostro modo di vedere, al nostro tornaconto, alla nostra mentalit? distorta.
Dio non rimane indifferente davanti a questa obiezione. Anzi rimette tra le mani il problema: "Non ? giusto il mio modo di agire o siete piuttosto ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 27-09-2020)
Lectio Divina - XXVI Domenica del Tempo Ordinario - Anno A
... (continua)
Due fratelli
Ricominciamo da dove ci siamo lasciati la settimana scorsa: l'orgoglio spirituale di chi si sente giusto. Quella di oggi ? la prima di tre parabole che cercano di spiegare perch? quelli che avrebbero dovuto accogliere Ges? e il suo Vangelo, in realt? lo hanno rifiutano.
Il breve testo ? costruito in modo geniale: Ges? racconta la parabola, la fa commentare ... (continua)
don Fabio Rosini (Omelia del 27-09-2020)
Commento al Vangelo del 27 settembre
... (continua)
#StradeDorate - Commento su Matteo 21,28-32
... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 27-09-2020)
Malgrado errori e ritardi Dio crede sempre in noi
Nei due figli, che dicono e subito si contraddicono, vedo raffigurato il mio cuore diviso, le contraddizioni che Paolo lamenta: non mi
capisco pi?, faccio il male che non vorrei, e il bene che vorrei non riesco a farlo (Rm 7, 15.19), che Goethe riconosce: ?ho in me, ah, due anime?. A partire da qui, la parabola suggerisce la sua strada per la vita buona: il ... (continua)
Nel Vangelo di oggi Ges? prende in esame un atteggiamento che chiude la strada al perdono di Dio: la falsit?.
Nel primo figlio Ges? rappresenta i formalisti che egli vede incarnati nei "pr?ncipi dei sacerdoti" e negli "anziani del popolo", i dignitari solenni e spesso ipocriti a cui ? indirizzata la parabola. Il loro perbenismo riempie di soddisfazione la l ... (continua)
mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola (Omelia del 27-09-2020)
I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel Regno di Dio
... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 27-09-2020)
Quattro passi di pentimento e conversione
Un contesto di tensione.
Ges? era gi? arrivato a Gerusalemme. C'era gi? stato il suo ingresso messianico di cui facciamo il ricordo il giorno della domenica delle palme (cfr. Mt 21, 1-11). A Gerusalemme si registra una crescente tensione tra lui e le autorit? religiose, cio? i sommi sacerdoti, gli scribi e i farisei. Il risultato fu la sua condanna a morte ... (continua)
don Alfonso Giorgio Liguori (Omelia del 27-09-2020)
I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel Regno di Dio
... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 27-09-2020)
E' sempre possibile cambiare in meglio
Dopo il vangelo di domenica scorsa, una vigna torna in quello di oggi (Matteo 21,28-32) come ambiente di un breve racconto di carattere familiare. Un uomo dice al primo dei suoi due figli di andarci a lavorare; quello risponde di non averne voglia, ma poi si pente e ci va. Il padre lo dice al secondo, il quale subito risponde di s?, ma poi non ci va.
Prima ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 27-09-2020)
La Parola - Commento al Vangelo di Matteo(Mt 21,28-32)
... (continua)
Paolo De Martino (Omelia del 27-09-2020)
Un uomo aveva due cuori...
Il Rabb? di Nazareth non perde il vizio di metterci di domenica in domenica davanti a delle parabole che ci costringono a deporre le nostre maschere e a cercare la verit? della nostra fede.
Quella di oggi ? la prima di tre parabole che cercano di spiegare perch? quelli che avrebbero dovuto accogliere Ges? e il suo Vangelo, in realt? lo hanno rifiutano.
Il ... (continua)
padre Paul Devreux (Omelia del 27-09-2020)
Amare ? una scelta
"In quel tempo". Ges? ? entrato trionfalmente a Gerusalemme, ha cacciato i mercanti dal Tempio e ormai ? in aperto conflitto con le autorit?.
"Ges? disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: ?Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli."
I dotti capiscono subito che sta parlando di Dio, il quale ha un unico figlio, Israele. Chi ? il secondo? Sta st ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 27-09-2020)
Convertiti e non giudicare Dio
La scorsa Domenica si era giunti alla conclusione che la giustizia remunerativa di Dio ? ben differente da quella applicata dall'uomo, soprattutto perch? essa ? commista alla misericordia e da questa trae la sua origine e la sua motivazione fondamentale. Dio ricompensa a piene mani chiunque "vada a lavorare nella sua vigna" con dedizione e buona volont?, non ... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 27-09-2020)
Commento su Matteo 21,28-32
Questo significa parlar chiaro!
In poche parole, il Signore sconfessa la fede dei capi del popolo, dei dottori della legge, dei Farisei: una fede, la loro, che ? solo apparenza, una fede ipocrita, una fede di facciata, che offende Dio perch? ? pura esteriorit? senza alcuna sostanza; un vestito della festa che si indossa per andare a Messa, ma che, una volta ... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 01-10-2017)
Io sto facendo la volont? del Padre?
1: Che ve ne pare? Chi dei due ha compiuto la volont? del Padre?
Ges?, parlando a capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo, rivolge loro due domande. La prima: "Che ve ne pare?" ? un invito a fermarsi e a riflettere con calma sul significato di quanto vuole comunicare con la parabola a seguire. Loro stessi sono in grado di dare una risposta al senso de ... (continua)