Grado della Celebrazione: Memoria Colore liturgico: Bianco Scheda Agiografica: San Leone Magno S1110 ; DO315
La domanda che Gesù ha posto ai suoi discepoli, la pone continuamente anche a noi, per impegnarci a contemplarlo più profondamente, ad approfondire il suo mistero: "Voi chi dite che io sia?".
San Leone Magno, divenuto papa nel V secolo, affermò con fede luminosa la divinità di Cristo e la sua umanità: Cristo, Figlio del Dio vivente e figlio di Maria, uomo come noi. Non ha accettato, per esprimerci così, che si abbreviasse il mistero, né in una direzione né nell'altra, e il Concilio di Calcedonia ha cercato una formula che preserva tutta la rivelazione. Dio si è rivelato a noi nel Figlio, e il Figlio è un uomo che è vissuto in mezzo a noi, ha sofferto, è morto, è risorto.
"Dio dice la lettera agli Ebrei aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti". E parlando per mezzo dei profeti Dio aveva fatto desiderare la sua presenza: "Se tu squarciassi i cieli e scendessi!" esclamava Isaia. E Dio è disceso, si è reso presente nel Figlio: "A noi Dio ha parlato per mezzo del Figlio".
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Antifona d'ingresso
Il Signore ha stabilito con lui un’alleanza di pace:
per sempre avrà la dignità del sacerdozio. (Cf. Sir 45,24)
Colletta
O Dio, che mai permetti alle potenze del male
di prevalere contro la tua Chiesa,
fondata sulla roccia dell’apostolo Pietro,
per intercessione del papa san Leone [Magno]
fa’ che essa rimanga salda nella tua verità
e proceda sicura nella pace.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
Rm 15,14-21
Sono ministro di Cristo Gesù tra le genti, perché esse divengano un’offerta gradita.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli miei, sono anch’io convinto, per quel che vi riguarda, che voi pure siete pieni di bontà, colmi di ogni conoscenza e capaci di correggervi l’un l’altro. Tuttavia, su alcuni punti, vi ho scritto con un po’ di audacia, come per ricordarvi quello che già sapete, a motivo della grazia che mi è stata data da Dio per essere ministro di Cristo Gesù tra le genti, adempiendo il sacro ministero di annunciare il vangelo di Dio perché le genti divengano un’offerta gradita, santificata dallo Spirito Santo.
Questo dunque è il mio vanto in Gesù Cristo nelle cose che riguardano Dio. Non oserei infatti dire nulla se non di quello che Cristo ha operato per mezzo mio per condurre le genti all’obbedienza, con parole e opere, con la potenza di segni e di prodigi, con la forza dello Spirito.
Così da Gerusalemme e in tutte le direzioni fino all’Illiria, ho portato a termine la predicazione del vangelo di Cristo. Ma mi sono fatto un punto di onore di non annunciare il Vangelo dove era già conosciuto il nome di Cristo, per non costruire su un fondamento altrui, ma, come sta scritto: «Coloro ai quali non era stato annunciato, lo vedranno, e coloro che non ne avevano udito parlare, comprenderanno».
Agli occhi delle genti il Signore ha rivelato la sua giustizia.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
Canto al Vangelo (1Gv 2,5)
Alleluia, alleluia.
Chi osserva la parola di Gesù Cristo
in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.
Alleluia.
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Vangelo
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Lc 16,1-8
I figli di questo mondo verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.
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Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli:
«Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”.
L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”.
Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”.
Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
A Dio che ci ha creati per la gioia e vuole la nostra pace, domandiamo la grazia di organizzare in serenità la nostra vita. Diciamo insieme:
Aiutaci, Signore.
Per i cristiani: siano amministratori accorti dei beni celesti, li facciano fruttificare e valorizzino le occasioni di bene che Dio offre loro. Preghiamo.
Per le giovani chiese dell'Asia e dell'Africa: sappiano conservare l'entusiasmo dei convertiti, l'umiltà degli inizi, la radicalità dei loro martiri. Preghiamo.
Per la pace e la concordia tra gli uomini di ogni razza, religione, classe sociale: il nostro apporto di cristiani aiuti il mondo a guarire dalle sue divisioni. Preghiamo.
Per chi ha perduto la fede e per chi con fatica la sta ricercando: trovi nelle comunità cristiane il luogo dell'incontro con Dio. Preghiamo.
Per chi come Cristo porta la croce dell'ingiustizia e del disprezzo: sappia rispondere al male con il bene. Preghiamo.
Per chi nella vita ci ha fatto del bene.
Per i giovani in servizio militare.
O Padre, che in mille modi hai dimostrato la gratuità del tuo amore per noi, donaci la forza di vivere gli uni per gli altri come ha fatto Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, che vive e regna con te per i secoli eterni. Amen.
Preghiera sulle offerte
Per i doni che ti offriamo, o Signore,
fa’ risplendere la tua luce sulla Chiesa,
perché in ogni parte della terra
il gregge progredisca nel bene
e sotto la tua guida i pastori siano graditi al tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Simon Pietro disse a Gesù:
«Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
Rispose Gesù: «Tu sei Pietro
e su questa pietra edificherò la mia Chiesa». (Cf. Mt 16,16-18)
Preghiera dopo la comunione
Guida con bontà, o Signore, la tua Chiesa
che hai nutrito a questa santa mensa,
perché, condotta dalla tua mano potente,
cresca nella perfetta libertà
e custodisca l’integrità della fede.
Per Cristo nostro Signore.
Commento al Vangelo 10 novembre 2023
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 10-11-2023)
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don Giampaolo Centofanti (Omelia del 10-11-2023)
Commento a Lc 16,1-8
Il figlio maggiore, fratello del figliol prodigo, si era "impossessato" dell'azienda del padre pur essendo solo un suo amministratore. Tutto doveva essere sotto il suo ferreo controllo e venire gestito secondo criteri apparentemente perfetti. Ma queste fasulle impalcature sono a rischio crollo e quando ci? avviene di fatto egli non ha pi? nulla da amministra ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 04-11-2022)
Commento su Lc 16,1-8
Come vivere questa Parola?
Cosa fa questo "amministratore disonesto" per "salvarsi la faccia"? Cosa fa per poter continuare a vivere, visto che viene licenziato a motivo dell'indebita appropriazione dei beni del suo padrone? Fa una cosa strana, comincia a donare (condonare), a pensare agli altri! Comincia a ragionare tenendo conto delle fatiche degli altri, ... (continua)
don Carlo Occelli (Omelia del 04-11-2022)
Commento al Vangelo 4 novembre 2022
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don Nicola Salsa (Omelia del 04-11-2022)
Dona ci? che da Dio hai ricevuto (Lc 16,1-8)
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don Carlo Occelli (Omelia del 05-11-2021)
Commento al Vangelo 5 novembre 2021
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don Alessandro Farano (Omelia del 05-11-2021)
Venerd? - XXXI del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
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don Nicola Salsa (Omelia del 05-11-2021)
Il buon cattivo amministratore (Lc 16,1-8)
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don Domenico Bruno (Omelia del 06-11-2020)
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don Marco Scandelli (Omelia del 06-11-2020)
#2minutiDiVangelo - Venerd? 6/11 - Impariamo dai nostri errori. Prima che sia troppo tardi!
Commento al Vangelo di venerd? 6 novembre 2020 - XXXI settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Lc 16 1-8
L'amministratore - scoperto a sperperare gli averi del suo padrone - decide di chiamare uno ad uno tutti i debitori chiedendo quanto fosse stato stabilito dovessero ridare in cambio. I barili di olio e le mi ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 06-11-2020)
Pi? spendi pi? ci guadagni (Lc 16,1-8)
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don Giampaolo Centofanti (Omelia del 06-11-2020)
Questa parabola non a caso segue quella del figliol prodigo. L'amministratore disonesto ? il figlio maggiore che sembra essersi impossessato della conduzione dell'azienda del padre imponendo criteri efficientisti, senza misericordia e comprensione. Ma cos? la vita muore e il figlio maggiore si trova perso. Anche lui, cos? precisino, come il fratello (figliol ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 10-11-2017)
Commento su Lc 16,8
"I figli di questo mondo verso i loro pari sono pi? scaltri dei figli della luce"
Lc 16,8
Come vivere questa Parola?
Non una sola volta mi ? capitato di raddrizzare qualche interpretazione errata della parabola a cui appartiene questa asserzione.
Si sa, la scaltrezza in s? stessa non ? una virt?.
? piuttosto una furbizia accentuata a profitto di una cau ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 06-11-2015)
Ges? loda l'amministratore disonesto. Non perch? ? disonesto e ha fatto la cresta sui beni che, in teoria, avrebbe dovuto amministrare per conto del padrone. Ges? non ci invita certo alla corruzione o alla collusione! Loda la sua scaltrezza: ? stato scoperto e sa che lo aspetta un pessimo futuro. Cos? decide di fare un'ultima azione illegale, condona i debit ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 07-11-2014)
Ci lascia sempre perplessi la lettura di questa parabola inusuale. Forse Ges? sta lodando chi passa il tempo a rubare? Siamo travolti dal malcostume che ha ridotto l'Italia ad un paese in crisi perenne dove chi pu? approfitta del bene comune e pensa solo ai propri interessi. Ges? intende in qualche modo avvalorare tale orribile pratica? No, certo. Occorre co ... (continua)