Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde AO330 ;
La parabola dei talenti parla della venuta di Gesù per il giudizio universale. Quando ritornerà, egli esigerà di sapere da noi come abbiamo usato il nostro tempo, cosa abbiamo fatto della nostra vita e dei talenti che abbiamo ricevuto, cioè delle nostre capacità. Il premio per il buon uso sarà la partecipazione alla gioia del Signore, cioè al banchetto eterno. La parabola racchiude un insegnamento fondamentale: Dio non misurerà né conterà i nostri acquisti, le nostre realizzazioni. Non ci chiederà se abbiamo compiuto delle prodezze ammirate dal mondo, perché ciò non dipende da noi, ma è in parte condizionato dai talenti che abbiamo ricevuto. Vengono tenute in conto soltanto la fedeltà, l’assiduità e la carità con le quali noi avremo fatto fronte ai nostri doveri, anche se i più umili e i più ordinari. Il terzo servitore, “malvagio e infingardo” ha una falsa immagine del padrone (di Dio). Il peggio è che non lo ama. La paura nei confronti del padrone l’ha paralizzato ed ha agito in modo maldestro, senza assumersi nessun rischio. Così ha sotterrato il suo talento. Dio si aspetta da noi una risposta gioiosa, un impegno che proviene dall’amore e dalla nostra prontezza ad assumere rischi e ad affrontare difficoltà. I talenti possono significare le capacità naturali, i doni e i carismi ricevuti dallo Spirito Santo, ma anche il Vangelo, la rivelazione, e la salvezza che Cristo ha trasmesso alla Chiesa. Tutti i credenti hanno il dovere di ritrasmettere questi doni, a parole e a fatti.
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Antifona d'ingresso
Dice il Signore:
«Io ho progetti di pace e non di sventura.
Voi mi invocherete e io vi esaudirò:
vi radunerò da tutte le nazioni dove vi ho disperso».
(Cf. Ger 29,11-12.14)
Colletta
Il tuo aiuto, Signore Dio nostro,
ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene,
possiamo avere felicità piena e duratura.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Oppure (Anno A):
O Padre, che affidi alle nostre mani
le meraviglie della creazione e i doni della grazia,
rendici servi operosi e vigilanti,
perché facciamo fruttare i nostri talenti
per entrare nella gioia del tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Una donna forte chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
Gli dà felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita.
Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
Stende la sua mano alla conocchia
e le sue dita tengono il fuso.
Apre le sue palme al misero,
stende la mano al povero.
Illusorio è il fascino e fugace la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani
e le sue opere la lodino alle porte della città.
Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.
La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.
Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!
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Seconda lettura
1Ts 5,1-6
Non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Riguardo ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. E quando la gente dirà: «C’è pace e sicurezza!», allora d’improvviso la rovina li colpirà, come le doglie una donna incinta; e non potranno sfuggire.
Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre.
Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 15,4.5)
Alleluia, alleluia.
Rimanete in me e io in voi, dice il Signore,
chi rimane in me porta molto frutto.
Alleluia.
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Vangelo
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Mt 25,14-30
Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone.
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Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”.
Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».
Parola del Signore.
Forma breve:
Dal Vangelo secondo Matteo (25, 14-15.19-21)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli (Dall'Orazionale CEI 2020)
A Dio, nostro Padre, che ha fatto di noi, in Cristo e nello Spirito, il suo popolo santo, rivolgiamo con fiducia la nostra preghiera.
Preghiamo insieme e diciamo: Padre benevolo, ascoltaci.
1. Per la grande famiglia dei battezzati: i doni e i talenti elargiti con larghezza dallo Spirito possano portare frutto a vantaggio di tutti. Preghiamo.
2. Per i pastori, i teologi, i catechisti, le guide spirituali: il loro servizio sia attento ai segni dei tempi, all’evoluzione dei linguaggi, alla sensibilità e alle attitudini delle persone loro affidate. Preghiamo.
3. Per coloro che nella società esercitano il potere: siano preservati da ogni tentazione di sopraffazione, e vivano con responsabilità il loro ruolo, sempre disposti a rendere conto del proprio operato. Preghiamo.
4. Per coloro che per età, condizione sociale, malattia vivono in situazioni di disagio: possano ricevere particolare attenzione dalle istituzioni e premurosa cura da parte di chi si ispira al Vangelo. Preghiamo.
5. Per noi che partecipiamo a questa Eucaristia e per i nostri fratelli e sorelle assenti: ci animi il desiderio di crescere nella comunione fraterna così da essere ovunque segno luminoso di vita. Preghiamo.
O Padre, tu accompagni e sostieni sempre la tua Chiesa in cammino nel mondo. Con la luce e la forza del tuo Spirito ridesta in noi una speranza viva, perché impariamo a riconoscere i segni della tua presenza negli avvenimenti della storia. Per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
L'offerta che ti presentiamo, o Signore,
ci ottenga la grazia di servirti fedelmente
e ci prepari il frutto di un'eternità beata.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Il mio bene è stare vicino a Dio;
nel Signore ho posto il mio rifugio. (Sal 72,28)
Oppure:
«In verità io vi dico:
tutto quello che chiederete nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato»,
dice il Signore. (Cf. Mc 11,23.24)
Oppure (Anno A):
Bene, servo buono e fedele:
sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto;
prendi parte alla gioia del tuo padrone. (Mt 25, 21)
Preghiera dopo la comunione
Nutriti da questo sacramento,
ti preghiamo umilmente, o Padre:
la celebrazione che il tuo Figlio
ha comandato di fare in sua memoria,
ci faccia crescere nell'amore.
Per Cristo nostro Signore.
Commento su Matteo 25,14-30
Eccoci di fronte a un'altra parabola del "ritardo", un racconto che ci interpella nelle pieghe del tempo. Ancora una volta, il tempo dell'attesa si snoda silenzioso, sfuggente come un'ombra, eppure la sua storia rimane inascoltata. Iniziamo con le premesse, ma subito ci catapultiamo alla fine, al momento del rendiconto conclusivo. ? un appello a riflettere s ... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 19-11-2023)
Il discorso escatologico di Ges?, una lunga riflessione che tocca alcune questioni "sensibili" che ci
riguardano da vicino - la fine del mondo, il ritorno del Signore, il giudizio finale, la salvezza
eterna e, Dio non voglia, la condanna eterna -, si conclude con questa pagina: la famosa
parabola dei talenti. Sarei tentato di avviare immediatamente il dis ... (continua)
don Lucio D'Abbraccio (Omelia del 19-11-2023)
Facciamo fruttificare i nostri talenti!
La Parola di Dio di questa domenica - la penultima dell'anno liturgico - ci invita ad essere vigilanti e operosi, nell'attesa del ritorno del Signore Ges? alla fine dei tempi. La pagina evangelica narra la celebre parabola dei talenti, riportata da san Matteo. Il "talento" era un'antica moneta romana, di grande valore, e proprio a causa della popolarit? di q ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 19-11-2023)
Non passare il tempo, ma impiegarlo
Per chi vive alla giornata, non avendo nulla per cui battersi e senza coltivare alcun ideale, le ore possono trascorrere molto lentamente e il tempo a disposizione pu? sembrare un'eternit?. Per chi progetta, tenta di realizzare e di edificare per se stesso e per gli altri, una sola ora scorre velocemente e il tempo non basta mai.
Analogamente, il bambino ch ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 19-11-2023)
I figli di Dio pensano in grande
La durezza del Signore, proposta dalle letture di oggi, potrebbe quasi scoraggiarci. Per troppo tempo abbiamo annacquato la nostra fede... continua a leggere su www.annunciatedaitetti.it
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don Alberto Brignoli (Omelia del 19-11-2023)
Paura di Dio? Ma vuoi scherzare?
Con i nostri adolescenti, da alcune settimane abbiamo iniziato i nostri incontri toccando un tema da loro molto sentito, ovvero quello delle emozioni: come riconoscerle, come gestirle, come esprimerle. Tra le emozioni pi? ricorrenti, ? emersa - e non poteva essere diversamente - quella della paura. ? un po' inevitabile che si tratti di un'emozione molto avve ... (continua)
Siamo ormai prossimi alla conclusione dell'anno liturgico e la parabola di oggi, anch'essa tratta (come quella di domenica scorsa) dal "discorso escatologico", ci aiuta a porci in una corretta posizione davanti a Dio e alla vita.
Immediatamente, il senso della parabola ? sufficientemente chiaro. Il "padrone" (= Dio) affida con estrema generosit? e abbondanz ... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 19-11-2023)
Padre padrone
Il fatto che la famosa parabola dei talenti si avvii con un verbo coniugato al futuro, avverr? che, significa che l'intento di Ges? ? quello di prepararci (come la sua chiesa sta facendo all'avvicinarsi dell'Avvento) a quel giorno del Signore di cui S.Paolo parla ai cristiani di Tessalonica (2a lettura). La parabola conferma che il ritorno del Signore ? cert ... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 19-11-2023)
La parabola dei talenti moltiplicati
Il Vangelo della penultima domenica del tempo ordinario offre alla nostra meditazione il testo di un'altra parabola del Regno che Ges? disse ai suoi discepoli, che attenti come sempre, ascoltano volentieri quello che il Maestro dice loro.
Ges? inizia con il parlare di un'esperienza fatta da un uomo che dovendo partire per un lungo e duraturo viaggio chiam? ... (continua)
padre Paul Devreux (Omelia del 19-11-2023)
Commento su Matteo 25,14-30
In quel tempo, Ges? disse ai suoi discepoli questa parabola:?Avverr? come a un uomo che, partendo per un viaggio,
Si tratta di Ges? che prima di ascendere al Cielo, affida il suo regno a noi.
chiam? i suoi servi e consegn? loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacit? di ciascuno; poi part?.
I talenti s ... (continua)
don Michele Cerutti (Omelia del 19-11-2023)
Commento su Matteo 25,14-30
Nella domenica in cui la liturgia della Parola, nel suo brano evangelico, ci aiuta a mettere in gioco i talenti che ci sono stati donati per essere quella luce riflessa dell'amore di Dio, la prima lettura si apre con una espressione stupenda: Una donna forte chi potr? trovarla?
Questa ci viene presentata nella espressione massima dei suoi doni che mette a d ... (continua)
don Roberto Seregni (Omelia del 19-11-2023)
L' amore d? frutto. Sempre.
Per poter comprendere a fondo il messaggio e l'attualit? della parabola di questa domenica, dobbiamo sapere che il talento era una moneta che poteva pesare anche trentasei chilogrammi e il suo valore era di circa seimila denari. Visto che un denaro era la paga quotidiana di un operaio dei tempi di Ges?, un talento corrispondeva circa a diciassette anni di st ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 19-11-2023)
La parabola dei talenti ?scossa? al nostro Io
La parabola dei talenti mette in scena la sfida tra il patrimonio economico e il patrimonio relazionale, il molto denaro di un ricco signore e il suo grande progetto sui servitori: affida loro il suo tesoro e parte. Al momento del ritorno e del rendiconto, la sorpresa raddoppia. Anzich? tenere per s?, il padrone rilancia: ?bene, servo buono, ti dar? potere s ... (continua)
don Antonino Sgr? (Omelia del 19-11-2023)
Il talento ? l'opera di Dio da compiere
Sar? capitato a tutti durante l'infanzia di ricevere da una persona adulta e stimata un compito che mai prima ti era stato assegnato, che ti fa sentire pi? grande perch? fino a quel momento non credevi che lei potesse pensare proprio a te per un simile incarico. Ricordo quando il parroco mi chiese per la prima volta di leggere durante la Messa: mi sembrava c ... (continua)
don Roberto Rossi (Omelia del 19-11-2023)
La gioia e la ricompensa dell'amore
... (continua)
Investire capitale Esp?rito Santo che ci ? stato donato al 100%
I talenti rappresentano i doni e i frutti dello Spirito Santo
La nuova ed eterna alleanza stipulata da Cristo morto sulla croce e risuscitao, in comunione con la volont? di Dio Padre, ? dono dello Spirito Santo riversato nei nostri cuori. La Parola di Dio ce lo insegna attraverso l'apostolo Paolo, che scrive ai cristiani della comunit? di Roma: ?La speranza ... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 19-11-2023)
Investire capitale Esp?rito Santo che ci ? stato donato al 100%
I talenti rappresentano i doni e i frutti dello Spirito Santo
La nuova ed eterna alleanza stipulata da Cristo morto sulla croce e risuscitao, in comunione con la volont? di Dio Padre, ? dono dello Spirito Santo riversato nei nostri cuori. La Parola di Dio ce lo insegna attraverso l'apostolo Paolo, che scrive ai cristiani della comunit? di Roma: ?La speranza ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 19-11-2023)
Non apparteniamo alla notte
Noi non apparteniamo alla notte, n? alla tenebre.
Perci? vegliamo e restiamo sobri. Perci? non ci lasciamo travolgere dalla generale ubriacatura di paura e di violenza cui stiamo assistendo. Perci? non ci lasciamo scoraggiare dalla situazione che si trascina e di cui non si vede una fine.
Noi non apparteniamo alla notte, n? alla tenebre.
Perch? siamo stat ... (continua)
don Marco Scandelli (Omelia del 19-11-2023)
#2minutiDiVangelo Matteo 25,14-30 - "Attiviamo" il bene che c'? in noi!
Mt 25,14-30
I talenti sono le virt? che come piccoli semi abbiamo dentro. "Attiviamo" il bene che c'? in noi!
Commento al Vangelo - Omelia a cura di don Marco Scandelli
2minutiDiVangelo
Leggiamo insieme oggi i versetti dal 14esimo al 30esimo del capitolo 25 di San Matteo. Si tratta di una pericope molto nota: la parabola dei talenti. Essa, ci vie ... (continua)
don Roberto Fiscer (Omelia del 19-11-2023)
#StradeDorate - Commento su Matteo 25,14-30
... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 19-11-2023)
Il vangelo della dolcezza delle cose piccole. Dio viene ad aprire il nostro cuore con rispetto e delicatezza, spesso con piccoli passi. Ma bellissimi: credere che Dio c'? e mi ama, parlare con lui... un sorriso pu? fare trasmettere il suo amore infinito. Dio ci fa crescere con personalissima gradualit?. E i doni spirituali, umani e materiali che mi elargisce ... (continua)
Giancarlo Airaghi (Omelia del 19-11-2023)
Seconda domenica Avvento 2023 - Il nostro grido...
... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 19-11-2023)
La Parola - Commento al Vangelo di Matteo (Mt 25,14-30)
... (continua)
don Alfonso Giorgio Liguori (Omelia del 19-11-2023)
Prendi parte alla gioia del tuo padrone
LA GIOIA DEL VANGELO ... (continua)
Paolo De Martino (Omelia del 19-11-2023)
Nessuna paura
Eccoci giunti alla seconda delle tre parabole del capitolo 25 di Matteo. Sono tre parabole che hanno in comune la definitivit?: ci sono delle vie di non ritorno.
La parabola delle dieci vergini ? terminata con l'esortazione a vigilare. Con la parabola dei talenti Matteo spiega cosa significa vegliare.
Talenti
Il protagonista della parabola ? un uomo che d ... (continua)
Bella prof! - don Gianmario Pagano (Omelia del 15-11-2020)
Perch? ? terribile sprecare un talento
... (continua)
Michele Antonio Corona (Omelia del 15-11-2020)
La logica del profitto porta a valutare gli altri e noi stessi come merce di scambio
Il rapporto dei tre servi col padrone ? la chiave di volte per capire il significato della parabola ed evitare di utilizzarla in modo moralistico o capitalistico. La paura blocca e rende aridi, la fiducia apre e porta frutto.
Siamo davanti a una parabola notissima e utilizzata molto spesso per valorizzare le capacit? personali di ciascuno. Scriveva Rinaldo ... (continua)
don Giovanni Berti (Omelia del 15-11-2020)
Quali Talenti?
Clicca qui per la vignetta della settimana.
Ges? per aiutare a fare entrare i suoi discepoli nella comprensione dell'azione di Dio e della sua persona usava spesso le parabole, che partendo da storie ambientate nella vita del tempo erano ricche di elementi simbolici e colpi di scena. Non solo la finale del racconto ma proprio il modo di raccontare e alcun ... (continua)
Impieghiamo bene i nostri talenti
La seconda parabola del capitolo 25 del Vangelo di Matteo ci parla di un uomo che, partendo per un viaggio, consegna ?i suoi beni?, cio? un capitale enorme e di incalcolabile valore ai suoi servi - il talento, all'epoca di Ges?, equivaleva ai milioni di euro di oggi -, affinch? durante la sua assenza lo custodiscano e lo facciano fruttare: ?a uno diede cinqu ... (continua)
don Marco Scandelli (Omelia del 15-11-2020)
#2minutiDiVangelo - Domenica 15/11 - L'unico e vero talento ? la capacit? di stupirsi ancora!
Commento al Vangelo di domenica 15 novembre 2020 - XXXII settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Mt 25 14-30
Il vero significato di queste parole del Signore ? quello di contestare la nostra tiepidezza, la mancanza di spirito d'iniziativa, il "si ? sempre fatto cos?" e soprattutto il "per paura di sbagliare, m ... (continua)
don Alberto Brignoli (Omelia del 15-11-2020)
Cosa faccio, di male?
Si sente spesso gente che ragiona in questo modo, un modo tutto sommato legittimo, rispettoso, molto presente anche nel sentire comune; un ragionamento che anche noi, certamente, qualche volta avremo fatto: "Piuttosto che fare qualcosa e sbagliare, preferisco stare tranquillo e fare quello che posso, senza rovinarmi la vita pi? di tanto. Faccio le mie due o ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 15-11-2020)
Quello che semini raccogli
Mia nonna ogni volta che qualcuno si comportava male ci ammoniva "Quello che semini oggi raccoglierai domani".
Tutt'oggi questa verit? mi torna in mente quando leggo il Vangelo dei talenti (Mt 25,14-30): un uomo fa dei doni ai suoi servi trattandoli come figli, fidandosi di loro e lasciando loro le sue cose. Al suo ritorno due servi si sono dimostrati int ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 15-11-2020)
Ci si pu? chiudere non per innocente ignoranza ma per rifiuto della grazia alla fiducia nell'amore di Dio. Talora tale atteggiamento ? una conseguenza del farsi dominare dai propri male intesi interessi, da ripiegamenti su s? stessi che si potrebbero superare. Ne nasce il vedere un Dio cattivo. Ges? osserva che chi ha questo timore potrebbe appoggiarsi alla ... (continua)
don Roberto Rossi (Omelia del 15-11-2020)
Far fruttare nell'amore i doni di Dio
Ci sono delle persone che hanno fantasia e creativit? e questi sono doni di Dio e dimostrano come ? bello ed ? importante sviluppare questi doni di Dio nel proprio lavoro, nelle proprie responsabilit?, nel proprio rapporto con le persone, in famiglia, nella societ?, nella comunit? cristiana... Ma ciascuno di noi pu? chiedersi: anch'io ho avuto dei doni di Di ... (continua)
don Alessandro Farano (Omelia del 15-11-2020)
Lectio Divina - XXXIII Domenica del Tempo Ordinario - Anno A
... (continua)
don Mario Simula (Omelia del 15-11-2020)
Tutti abili perch? disabili
Fissiamo lo sguardo sul "Dio dei Doni". Il nostro Dio, che ci ha pensati, voluti, amati e ci amer? sempre: davanti a Lui siamo soltanto uno stupore senza riserve. Merita che lo guardiamo negli occhi con riconoscenza e non con rancore, come se, confrontandoci alla maniera degli uomini venali e utilitaristici, dovessimo lamentarci perch? siamo "senza doni o co ... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 15-11-2020)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Massimo Cautero
"Il talento della vita"
Siamo talmente concentrati alla ricerca del nostro talento che i professionisti del guadagno e dell'intrattenimento ne fanno addirittura degli spettacoli. La ricerca e la scoperta del "talento" che potrebbe albergare in ognuno di noi ?, in alcuni casi, spasmodica, osse ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 15-11-2020)
Carissimi bambini,
Oggi il vangelo di Ges? ci parla di una cosa molto bella, possiamo dire del suo sogno! Infatti Ges? sogna che la nostra sia una comunit? unita dove si possa andare d'amore e d'accordo e dove ognuno cerca di voler bene agli altri e, se sbagliano, riprenderli perch? migliorino!
Sappiamo che non sempre si va d'accordo. A volte due amiche li ... (continua)
don Roberto Seregni (Omelia del 15-11-2020)
Moltiplicare l'amore
Leggo e rileggo questa parabola geniale di Ges?, mi sorprende la sua attualit?. Davvero la Parola ? viva ed efficace, tagliente come una spada a doppio taglio (Eb 4,12).
Il talento era una moneta che poteva pesare anche trentasei chilogrammi e il suo valore era di circa seimila denari. Visto che un denaro era la paga quotidiana di un operaio dei tempi di Ge ... (continua)
Come tema di fondo al Vangelo di questa domenica potremmo cogliere: far fruttificare i doni che Dio ci ha dato, senza farci prendere dalla paura di sbagliare n? dalla pigrizia. Il punto non ? chi ha pi? o meno talenti, ma come vengono fatti fruttificare!
?Sentendo parlare di talenti pensiamo subito alle doti naturali di intelligenza, bellezza, forza, capaci ... (continua)
Fedelt? che vince la paura
La paura ? una cattiva consigliera, persino peggiore della fretta. Rischia di creare fantasmi, di frenare risorse, di bloccare i sobbalzi di entusiasmo. Si offuscano i pensieri, con la conseguenza di deformare le percezioni, di s? e degli altri. Il terzo servo della parabola che Ges? racconta compie le sue scelte a partire dalla paura, e combina un disastro. ... (continua)
don Michele Cerutti (Omelia del 15-11-2020)
Nelle domeniche di fine anno liturgico siamo chiamati a guardare le realt? ultime che rischiano di trovare durante lo svolgersi del tempo una dimensione che tende ad eclissarsi.
Domenica scorsa abbiamo contemplato l'icona delle vergini sagge e stolte e siamo stati sollecitati da un invito, che ci verr? ripresentato nella prima domenica d'Avvento: vegliare.
... (continua)
padre Antonio Rungi (Omelia del 15-11-2020)
Talenti da mettere a frutto per i granai del cielo
In queste ultime domeniche dell'anno liturgico stiamo ascoltato continuamente le cosiddette parabole del Regno che Ges? illustrava ai suoi discepoli o ascoltatori per coinvolgerli a livello personale e comunitario nel discorso della salvezza dell'anima. Anche in questa penultima domenica di un anno liturgico vissuto nella sofferenza pi? totale a causa del co ... (continua)
padre Paul Devreux (Omelia del 15-11-2020)
Il talento ? il creato, dono di Dio.
In quel tempo, Ges? disse ai suoi discepoli questa parabola:?Avverr? infatti come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiam? i suoi servi e consegn? loro i suoi beni.
Ges? sta parlando della vita della chiesa, dopo la sua ascensione. L'uomo che parte ? lui, che va in cielo. I servi siamo noi ma, attenzione, per servo s'intende un collaboratore, un socio ... (continua)
diac. Vito Calella (Omelia del 15-11-2020)
L'intreccio di due iniziative
Uno sguardo alla parabola.
Un talento equivale a diecimila denari. Un denaro era l'equivalente al salario di una giornata di lavoro nei campi, quindi un talento corrispondeva ad un capitale di trentuno anni di lavoro di un povero contadino dell'epoca, senza contare settimane di ferie. La parabola raccontata da Ges? secondo la versione dell'evangelista Matte ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 15-11-2020)
Il Signore ci invita a entrare nella gioia
C'? un signore orientale, ricchissimo e generoso, che parte in viaggio e affida il suo patrimonio ai servi. Non cerca un consulente finanziario, chiama i suoi di casa, si affida alle loro capacit?, crede in loro, ha fede e un progetto, quello di farli salire di condizione: da dipendenti a con-partecipi, da servi a figli. Con due ci riesce. Con il terzo non c ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 15-11-2020)
Commento su Matteo 25,14-30
Dove punta questa parabola? Al risultato economico? Ad una capacit? manageriale da apprendere ed...esercitare con quanta pi? astuzia possibile?
In realt? ? una sfida, pi? grande e radicale di quanto si possa immaginare.
Non vi si gioca la carta dell'attivit? a tutti i costi, quanto piuttosto quella dell'operare dentro il progetto di Dio e per il ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 15-11-2020)
La Parola - Commento al Vangelo di Matteo (Mt 25,14-30)
... (continua)
don Alfonso Giorgio Liguori (Omelia del 15-11-2020)
Prendi parte alla gioia del tuo padrone
... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 15-11-2020)
Bisogna far fruttare i talenti che abbiamo
Ricorre oggi la penultima domenica dell'anno liturgico, le cui letture, come quelle della domenica precedente e della seguente, invitano a considerare il momento in cui ciascuno passer? dalla vita terrena a quella che verr? dopo.
La seconda lettura (1Tessalonicesi 5,1-6) risponde alla domanda sul quando questo accadr?. Inutile consultare oroscopi o maghi o ... (continua)
Si muore per non aver osato.
Spesso questa parabola nel corso dei secoli ? stata letta cos?: "Metti a disposizione i tuoi talenti, le tue doti, le tue capacit? e non sotterrarle". Questo aspetto ? vero, ma il suo senso ? molto pi? profondo.
Qual ? l'elemento che fa la differenza tra i primi due servi e il terzo? La paura. S?, cari amici, la paura.
I primi due sono coraggiosi, generosi ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 15-11-2020)
Se li diffondessimo come facciamo con il covid...
Sulla linea dei precedenti insegnamenti intorno al Regno di Dio, particolarmente in sintonia con il tema della scorsa Domenica che affinava il Regno con la fiducia e l'attesa del Giudizio, anche oggi si parla dello stesso argomento ma con una variante tanto bella quanto importante per la sua attualit?. Il Regno di Dio, dimensione di gioia e di pace che il Si ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 15-11-2020)
Dona quello che hai ricevuto (Mt 25,14-30)
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Commento su Matteo 25,14-30
Eccoci alla parabola dei talenti; la conosciamo tutti, il racconto ? chiaramente inventato a tavolino dal Maestro di Nazareth e offre parecchi spunti preziosi alla nostra riflessione; a cominciare dalla struttura con la quale l'evangelista ha organizzato il discorso. Lo schema - affidamento delle sostanze, messa a frutto, rendicontazione, valutazione finale ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 15-11-2020)
Commento su Pr 31,10-13.19-20.30-31; Sal 127; 1Ts 5,1-6; Mt 25,14-30
Le letture, che costituiscono la liturgia della parola di questa penultima domenica dell'anno liturgico, insistono, come quelle della domenica precedente, sulla vigilanza attiva di questi accolgono il messaggio della salvezza. Questo messaggio ha in s? un rischio. Il rischio, che questa vigilanza venga meno, ? condiviso: da Dio, che mettendo, nelle mani dell ... (continua)
don Fabio Rosini (Omelia del 19-11-2017)
Audio commento alla liturgia del 19 novembre 2017
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CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) (Omelia del 19-11-2017)
Commento su Pr 31,10-13.19-20.30-31; Sal 127; 1Ts 5,1-6; Mt 25,14-30
In questa XXXIII domenica del tempo ordinario l'evangelista Matteo riporta una parabola raccontata da Ges? e conosciuta come la parabola dei talenti. Ges? parla spesso in parabole per rivelare, con parole comprensibili ai suoi contemporanei, ma anche a noi, "le cose nascoste sin dalla fondazione del mondo".
La parabola viene spesso utilizzata per mettere i ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 19-11-2017)
Commento su Mt 25, 14-15; 24-25
?Ges? disse ai suoi discepoli questa parabola: "Avverr? come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiam? i suoi servi e consegn? loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacit? di ciascuno; poi part?. [...]
Si present? infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: "Signore, so che sei un ... (continua)
Wilma Chasseur (Omelia del 19-11-2017)
Audio commento alla liturgia - Mt 25,14-30
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Siamo davanti ad una splendida parabola, che ci pone davanti quello che ? il senso della vita e del suo epilogo, ovvero il giudizio di Dio.
Il padrone della parabola ? immagine di Dio, che affida a ciascuno di noi i suoi beni che sono di inestimabile valore: questi beni, prima che le nostre capacit? naturali, sono anzitutto i suoi doni, la sua grazia: la su ... (continua)
don Claudio Doglio (Omelia del 19-11-2017)
Le mani della fede
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don Maurizio Prandi (Omelia del 19-11-2017)
Ognuno pu? dare il meglio di s?
In questa penultima domenica del tempo ordinario, che per volont? del papa ? diventata la Giornata mondiale dei Poveri, la liturgia della Parola ci viene incontro chiedendoci questo stile di povert? di fronte al testo sacro. Condivido alcune intuizioni che sono scaturite dall'ascolto comune del Vangelo venerd? sera, intuizioni che risultano preziose circa ci ... (continua)
don Marco Pozza (Omelia del 19-11-2017)
Istruzioni per chi sogna di morire nuovo di zecca
Fidarsi ? verbo di sicurezza: "Mi fido di te, sento di potermi fidare". Affidarsi ? verbo di confidenza: "Mi affido alla tua discrezione". ? pagamento di riscatto: ?Mi affido alle tue mani; tu mi riscatti, Signore, Dio fedele? (Sal 30,6). L'opposto della confidenza ? il guardarsi-bene: il verbo di chi diffida, di chi dubita. Il volgo sostiene che "fidarsi ? ... (continua)
don Giovanni Berti (Omelia del 19-11-2017)
Il talento dell'amore
Clicca qui per la vignetta della settimana.
Quando a Michelangelo venne proposto il lavoro di affrescare la volta della cappella dei papi in Vaticano, la Cappella Sistina, era un giovane e affermato artista il cui talento era riconosciuto ovunque in Italia. E quando dopo vent'anni dipinse il Giudizio Finale sulla parete dell'altare della stessa Cappella, ... (continua)
Inutile giustificarsi - Parte seconda
"Chi me lo fa fare? Ho gi? tante cose mie per la testa, ci manca anche di mettermi a fare qualcosa per gli altri... Chi si d? da fare per gli altri ? perch? ha buon tempo, se avesse qualcosa da fare a casa o sul lavoro non andrebbe a perdere tempo in giro. Per cosa, poi? Per sentirti osservato, giudicato, criticato se sbagli a fare qualcosa? Ma ci mancherebb ... (continua)
Diocesi di Vicenza (Omelia del 19-11-2017)
La Parola - Commento al Vangelo Matteo 25,14-30
... (continua)
don Giacomo Falco Brini (Omelia del 19-11-2017)
La paura ti fa nascondere, l'amore ti moltiplica
Come vivere bene il momento presente? Il vangelo di domenica scorsa ci ha piantato questa domanda con l'esortazione del Signore a vigilare, perch? siamo immersi nel tempo ma non ne siamo padroni: vegliate dunque, perch? non sapete n? il giorno n? l'ora (Mt 25,13). Oggi ci viene detto come accogliere e vivere il tempo a nostra disposizione in una parabola str ... (continua)
padre Ermes Ronchi (Omelia del 19-11-2017)
Un Dio che ci chiama a non rimanere mai immobili
Il Vangelo ? pieno di una teologia semplice, la teologia del seme, del lievito, di inizi che devono fiorire. A noi tocca il lavoro paziente e intelligente di chi ha cura dei germogli e dei talenti. Dio ? la primavera del cosmo, a noi il compito di esserne l'estate feconda di frutti.
Come sovente nelle parabole, un padrone, che ? Dio, consegna qualcosa, affi ... (continua)
Omelie.org - autori vari (Omelia del 19-11-2017)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di Rocco Pezzimenti
1. La parabola dei talenti, nel Vangelo di san Matteo, precede esattamente la descrizione dell'ultimo giudizio. ? davvero singolare, eppure, a ben vedere, quest'episodio richiama quel giudizio personale al quale nessuno di noi potr? sfuggire nel passaggio all'altra vita. Teniamo innanzitutto pres ... (continua)
Omelie.org (bambini) (Omelia del 19-11-2017)
Voglio iniziare la riflessione su questo brano del Vangelo parlando di talenti.
Voi sapete che cosa sono i talenti?
Penso che a scuola abbiate studiato che, nei tempi molto antichi, non si usavano monete e quindi il commercio si svolgeva mediante lo scambio di merci: animali, viveri, utensili, metalli preziosi...
Le monete vere e proprie cominciarono ad e ... (continua)
padre Paul Devreux (Omelia del 19-11-2017)
Il Padrone consegna ai suoi servi, (che ? un titolo onorifico, servo del Signore) ci? che ha di pi? caro, il suo regno: siamo noi. Un po' come dei genitori che consegnano la figlia amata allo sposo.
I talenti non sono le capacit?, tant'? vero che il padrone d? i talenti,"secondo le capacit? di ciascuno".
Penso che i talenti sono tutte le persone che il Sig ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 19-11-2017)
Business man
Avere del talento, nel nostro parlare quotidiano, significa possedere qualit? particolari, doni da far fruttare, da condividere, su cui investire.
Ma, in realt?, la parabola di oggi non considera i talenti come delle capacit? innate ricevute da Dio, ma come dei doni che i discepoli devono custodire e vivificare in attesa del ritorno del Signore nella pienez ... (continua)
Fedeli nel poco e non bloccati dalla paura
1. Il giorno del nostro battesimo fu il giorno della consegna dei talenti
Il giorno del nostro battesimo fu il giorno della consegna dei talenti. Come sarebbe bello ritagliare un tempo di silenzio e di preghiera e rivedere il film della nostra vita, dal giorno del nostro battesimo fino ad oggi.
Nel giorno del nostro battesimo fummo immersi nella morte e n ... (continua)
Il poco che da gioia
Anche solo soffermandosi sul frutto atteso, non ? scontato riconoscere la logica evangelica nella parabola dei talenti. Nella parabola del seme, Matteo afferma infatti che il seme gettato sulla buona terra produce il cento, il sessanta, il trenta per uno, mentre in quella dei talenti il padrone non sembra attendere nulla di pi? dell'uno per uno! Da chi ha ri ... (continua)
dom Luigi Gioia (Omelia del 19-11-2017)
Il poco che da gioia
Anche solo soffermandosi sul frutto atteso, non ? scontato riconoscere la logica evangelica nella parabola dei talenti. Nella parabola del seme, Matteo afferma infatti che il seme gettato sulla buona terra produce il cento, il sessanta, il trenta per uno, mentre in quella dei talenti il padrone non sembra attendere nulla di pi? dell'uno per uno! Da chi ha ri ... (continua)
don Roberto Fiscer (Omelia del 19-11-2017)
#StradeDorate - Commento su Matteo 25,14-30
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padre Antonio Rungi (Omelia del 19-11-2017)
Talentuosi per il Regno dei cieli
Il Signore ci ha fatto dono di tante cose, di tanti carismi, facolt? e possibilit? di fare ed operare per il bene, non solo su questa terra, ma in vista del Regno dei cieli. Questi doni che il Vangelo di oggi, con la parabola dei talenti, ci fa capire che possediamo tutti, in misura diversa, vanno fatti fruttificare. Bisogna capirne il senso. Possiamo essere ... (continua)
Wilma Chasseur (Omelia del 19-11-2017)
Ges? ? veramente il Signore?
Talenti. Chi non ne ha almeno uno? A tutti il Signore ne ha dati e almeno uno ce l'abbiamo tutti, sapete quale? La stessa vita ? il primo talento che abbiamo ricevuto. E alla vita di ognuno Dio ha annesso un progetto strettamente personale. Quindi la vita ? una cosa molto seria, non possiamo farne ci? che vogliamo perch? dovremo renderla a chi ce l'ha data. ... (continua)
mons. Roberto Brunelli (Omelia del 19-11-2017)
Tutti hanno ricevuto almeno un talento
Questa domenica, la penultima dell'anno liturgico, come la precedente e la seguente, presenta letture che invitano a considerare il futuro, e in particolare il momento in cui ciascuno passer? dalla vita terrena a quella che segue.
La seconda lettura (1Tessalonicesi 5,1-6) risponde alla domanda sul quando questo accadr?. Inutile consultare oroscopi o maghi o ... (continua)
Brutti scherzi della paura
Consegn? loro i suoi beni
Matteo, da buon pubblicano, sa bene di che cosa Ges? sta parlando e tira fuori tutti i termini del suo repertorio, quelli che hanno costituito l'esperienza della sua vita: beni, talenti, investire, impiegare, guadagnare, denaro, conti, potere, banchieri, interesse. Basta aprire un qualsiasi giornale o ascoltare la radio che prima ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta (Omelia del 19-11-2017)
Tutti uomini di talento
Diceva Gandhi da qualche parte: "Sii tu stesso il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." Si riferiva particolarmente al concetto di azione che necessariamente deve seguire l'intenzione. Pensieri, sogni, progetti, ambizioni e grandi propositi, per quanto lodevoli e apprezzabili possano essere, sono destinati a disperdersi nel vento o a ristagnare in soffitta ... (continua)
fr. Massimo Rossi (Omelia del 19-11-2017)
Commento su Matteo 25,14-30
La prossima domenica si concluder? l'anno liturgico; quella successiva sar? la prima di Avvento, e la prima di un nuovo anno liturgico. E come tutti gli anni, a fine d'anno il Vangelo ci invita a pensare alla ultime cose, al giudizio finale, etc. etc.
In verit? pi? che sul giudizio universale, siamo chiamati a fare un esame di coscienza sul nostro presente; ... (continua)
Carla Sprinzeles (Omelia del 19-11-2017)
Commento su Proverbi 31,10-13.19.20.30-31; Matteo 25,14-30
Amici che mi leggete, certamente il mio intento non ? fare una predica. Sono una mamma, vorrei usare le letture della domenica per aiutarci a vivere meglio, per correggere l'idea di Dio, che nel corso della vita ci siamo fatti, spesso errata.
La nostra intelligenza non pu? contenere Dio, allora la tentazione ? di rimpicciolire Dio a nostra misura e ci rovi ... (continua)
Agenzia SIR (Omelia del 19-11-2017)
Commento su Matteo 25,14-30
I talenti non sono le capacit? o i beni materiali da moltiplicare. Sono l'olio del brano precedente (le lampade delle dieci vergini che aspettano lo Sposo) e l'amore verso i poveri del brano seguente ("Avevo fame..."). Il vero talento ? l'amore che il Padre ha per noi e che deve duplicarsi nell'amore nostro verso i fratelli.
Il talento non era una moneta, ... (continua)