Grado della Celebrazione: Feria Colore liturgico: Verde DO331 ;
Il Vangelo di oggi è un insegnamento sulla preghiera. Il cieco fa un'intensa e insistente preghiera di domanda:
"Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me! ' e poi ancora più forte: "Figlio di Davide, abbi pietà di me!"".
Una volta esaudito, la sua diventa preghiera di lode, che si allarga a tutto il popolo: "Cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio".
La preghiera di domanda ha due condizioni, e tutte e due compaiono nel racconto evangelico. La prima condizione è essere consapevoli di aver bisogno del Signore. U cieco ha questa consapevolezza, ma piuttosto confusa: lui sa di aver bisogno della vista e grida forte, e non è possibile farlo tacere, perché ha coscienza della sua miseria, della sua condizione che non è normale e vuole a tutti i costi uscirne.
La seconda condizione è la fiducia: senza di essa non ci sarebbe preghiera, ma soltanto scoraggiamento e disperazione. Se invece, nella nostra miseria, si accende la fiducia, possiamo pregare; per questo Gesù ha detto: "La tua fede ti ha salvato". La consapevolezza della propria miseria si è accompagnata alla fede nella potenza e nella misericordia del Signore: il cieco ha pregato, ha gridato, è stato esaudito e ha potuto alla fine lodare Dio.
Consapevolezza e fiducia, dunque, una consapevolezza che non deve essere motivo di tristezza: è la premessa per una preghiera autentica, perché ci fa ricorrere a Dio con un grido più sincero per essere guariti. Non dobbiamo rinchiuderci nella nostra miseria; piuttosto dire a Dio: "Signore, tu vedi come sono misero e bisognoso di te: io credo che tu, nella tua bontà, hai pietà di me e mi guarisci. Io lo credo, o Signore!". Allora la nostra preghiera sarà esaudita e potremo dare lode a Dio e alla sua infinita misericordia.
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Antifona d'ingresso
Dice il Signore:
«Io ho progetti di pace e non di sventura.
Voi mi invocherete e io vi esaudirò:
vi radunerò da tutte le nazioni dove vi ho disperso».
(Cf. Ger 29,11-12.14)
Colletta
Il tuo aiuto, Signore Dio nostro,
ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene,
possiamo avere felicità piena e duratura.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
In quei giorni, uscì una radice perversa, Antioco Epìfane, figlio del re Antioco, che era stato ostaggio a Roma, e cominciò a regnare nell’anno centotrentasette del regno dei Greci.
In quei giorni uscirono da Israele uomini scellerati, che persuasero molti dicendo: «Andiamo e facciamo alleanza con le nazioni che ci stanno attorno, perché, da quando ci siamo separati da loro, ci sono capitati molti mali». Parve buono ai loro occhi questo ragionamento. Quindi alcuni del popolo presero l’iniziativa e andarono dal re, che diede loro facoltà d’introdurre le istituzioni delle nazioni. Costruirono un ginnasio a Gerusalemme secondo le usanze delle nazioni, cancellarono i segni della circoncisione e si allontanarono dalla santa alleanza. Si unirono alle nazioni e si vendettero per fare il male.
Poi il re prescrisse in tutto il suo regno che tutti formassero un solo popolo e ciascuno abbandonasse le proprie usanze. Tutti i popoli si adeguarono agli ordini del re. Anche molti Israeliti accettarono il suo culto, sacrificarono agli idoli e profanarono il sabato.
Nell’anno centoquarantacinque, il quindici di Chisleu, il re innalzò sull’altare un abominio di devastazione. Anche nelle vicine città di Giuda eressero altari e bruciarono incenso sulle porte delle case e nelle piazze. Stracciavano i libri della legge che riuscivano a trovare e li gettavano nel fuoco. Se presso qualcuno veniva trovato il libro dell’alleanza e se qualcuno obbediva alla legge, la sentenza del re lo condannava a morte.
Tuttavia molti in Israele si fecero forza e animo a vicenda per non mangiare cibi impuri e preferirono morire pur di non contaminarsi con quei cibi e non disonorare la santa alleanza, e per questo appunto morirono. Grandissima fu l’ira sopra Israele.
Mi ha invaso il furore contro i malvagi
che abbandonano la tua legge.
I lacci dei malvagi mi hanno avvolto:
non ho dimenticato la tua legge.
Riscattami dall’oppressione dell’uomo
e osserverò i tuoi precetti.
Si avvicinano quelli che seguono il male:
sono lontani dalla tua legge.
Lontana dai malvagi è la salvezza,
perché essi non ricercano i tuoi decreti.
Ho visto i traditori e ne ho provato ribrezzo,
perché non osservano la tua promessa.
Canto al Vangelo (Gv 8,12)
Alleluia, alleluia.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me avrà la luce della vita.
Alleluia.
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Vangelo
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Lc 18,35-43
Che cosa vuoi che io faccia per te? Signore, che io veda di nuovo!
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Dal Vangelo secondo Luca
Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!».
Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Cristo è venuto per dare inizio al regno messianico: nel suo nome i malati guariscono, i morti risorgano e la salvezza viene annunziata ai poveri. Consapevoli delle tenebre che ancora ci avvolgono, invochiamo il Signore come il cieco di Gerico, dicendo:
Figlio di Davide, abbi pietà di noi!
Per i nemici di Cristo e della sua Chiesa: aprano gli occhi alla luce della verità attraverso una riflessione pacata e disponibile al cambiamento. Preghiamo:
Per coloro che sono lontani dalla fede o vivono nell'indifferenza religiosa: l’esempio dei cristiani li accompagni nella strada che conduce a Cristo. Preghiamo:
Per coloro che sono provati dalla malattia: sostenuti dalla nostra solidarietà, trovino la forza di accettare le sofferenze, certi che Gesù ha vinto il dolore e la morte. Preghiamo:
Per tutti coloro che sono nati ciechi: nell'incapacità di vedere le cose del mondo esteriore, vedano e vivano le ricchezze e le profondità del loro mondo interiore. Preghiamo:
Per la nostra comunità cristiana: rinnovi ogni giorno le promesse del battesimo, per essere sale della terra e luce del mondo. Preghiamo:
Perché i cristiani non siano di ostacolo al regno di Dio.
Per tutti coloro che vivono agli angoli delle strade.
Padre misericordioso, che ascolti il grido degli oppressi che con fiducia e insistenza si rivolgono a te, accogli la preghiera che ti rivolgiamo ed esaudiscila nel nome di Gesù Cristo tuo Figlio, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte
L'offerta che ti presentiamo, o Signore,
ci ottenga la grazia di servirti fedelmente
e ci prepari il frutto di un'eternità beata.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Il mio bene è stare vicino a Dio;
nel Signore ho posto il mio rifugio. (Sal 72,28)
Oppure:
«In verità io vi dico:
tutto quello che chiederete nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato»,
dice il Signore. (Cf. Mc 11,23.24)
Preghiera dopo la comunione
Nutriti da questo sacramento,
ti preghiamo umilmente, o Padre:
la celebrazione che il tuo Figlio
ha comandato di fare in sua memoria,
ci faccia crescere nell'amore.
Per Cristo nostro Signore.
Commento al Vangelo 20 novembre 2023
... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 20-11-2023)
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SE QUESTO SERVIZIO AL VANGELO CREDI SIA U ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 20-11-2023)
Questo cieco potrebbe rappresentare il giovane ricco che ha chiesto a Ges? istruzioni non sulla gioia ma sulla felicit? piena e ha ricevuto in risposta una chiamata alla quale non era subito pronto a rispondere positivamente. Passa per l'impossibilit? delle proprie forze ed anche questa ? una tappa importante del cammino, sperimentare che non siamo bravi noi ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 14-11-2022)
Commento su Lc 18,35-43
Come vivere questa Parola?
Ci troviamo sulla via che Ges? sta percorrendo verso Gerusalemme. Un cieco domanda cosa stesse accadendo. Appresa la risposta, subito supplica Ges? gridando: ?Ges?, figlio di Davide, abbi piet? di me!?.
Il cieco ? simbolo dell'uomo che non lascia passare invano Ges? il Nazareno, osa bussare alla sua porta e vi si aggrappa nonosta ... (continua)
don Carlo Occelli (Omelia del 14-11-2022)
Commento al Vangelo 14 novembre 2022
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don Nicola Salsa (Omelia del 14-11-2022)
La tua fede ti ha salvato (Lc 18,35-43)
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don Carlo Occelli (Omelia del 15-11-2021)
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Commento al Vangelo 16 novembre 2020
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don Marco Scandelli (Omelia del 16-11-2020)
#2minutiDiVangelo - Luned? 16/11 - Il vero miracolo non ? vederci, ma incontrarlo!
Commento al Vangelo di luned? 16 novembre 2020 - XXXII settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli
#2minutiDiVangelo
Lc 18 35-43
La luce che il cieco di Gerico ha potuto sperimentare non ? anzitutto la luce naturale, "quel vedere" oggetto della sua domanda, ma ? la luce del cuore, quella che ? nata in lui ancora prima del miracol ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 16-11-2020)
Talora oltre che nel mondo anche nella comunit? cristiana vi sono persone che a vario titolo, persino a fin di bene come in questo episodio, ci allontanano da Ges?, mettono a tacere il nostro grido di aiuto a Lui. Ma Lui ode il nostro grido e pu? persino cambiare il cuore degli ostacolatori. Ges? non guida un'azienda, si ferma e fa fermare tutti per una sola ... (continua)
don Nicola Salsa (Omelia del 16-11-2020)
Abbi piet? di me peccatore (Lc 18,35-43)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 19-11-2018)
Commento su Ap 1,5
?Ges? Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra?
Ap 1,5
Come vivere questa Parola?
A volte, qualche linea non di devozione ma di devozionalismo, ha portato a raffigurare il Cristo Signore del cielo e della terra con tratti di una persona un po' "....sfuocata e dolciastra". Molti di noi, hanno fatto l'esperienza ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 20-11-2017)
Commento su Lc 18, 35-43
?Mentre Ges? si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domand? che cosa accadesse. Gli annunciarono: "Passa Ges?, il Nazareno!". Allora grid? dicendo: "Ges?, figlio di Davide, abbi piet? di me!". Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perch? tacesse; ma egli gridava ancora pi? forte: "Figlio ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 16-11-2015)
Passa Ges? il Nazareno! ? quello che siamo chiamati a dire ad ogni mendicante che incontriamo nella vita, ai tanti ciechi che siedono ai bordi della strada, ai tanti che cercano senso e che faticano anche solo ad esprimere il loro desiderio. Siamo tutti mendicanti di luce, di felicit?, di affetto, di compassione. ? il nostro desiderio primario, il bisogno in ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 17-11-2014)
Passa Ges? il Nazareno. Il cieco, Bartimeo secondo san Marco, siede ai bordi della strada per riuscire a racimolare qualche spicciolo dai pellegrini che affrontano l'ultima salita che li separa dalla citt? Santa. ? ai margini, fuori dalla citt?, dipende totalmente dagli altri che, peraltro, non lo guardano con commiserazione ma con sdegno perch? punito dalla ... (continua)