Domenica 19 Maggio 2024
DOMENICA DI PENTECOSTE - MESSA DEL GIORNO (ANNO B)

Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Rosso    EP090B ;
Scheda Agiografica: DOMENICA DI PENTECOSTE - MESSA DEL GIORNO (ANNO B)

Liturgia La splendida sequenza che recitiamo oggi, invoca lo Spirito come luce beatissima, perché i nostri cuori siano da essa illuminati e trasformati. A offrirne un efficace contesto interpretativo, la seconda lettura: Paolo invita i cristiani della Galazia a camminare secondo lo Spirito, nella novità di un’umanità tutta riorientata secondo il cuore di Dio. Lo Spirito supera fratture e negatività e colloca al di là di quanto richiede la stessa Legge: il suo frutto «è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé».
Ma è l’intera liturgia che coglie lo Spirito come dinamico operatore di novità: lo fa il Salmo 103 celebrandolo nel suo coinvolgimento nell’azione creatrice, quotidianamente rinnovata: «Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra».
Lo fa il Vangelo di Giovanni così denso di verbi orientati al futuro, e non solo dal punto di vista grammaticale. Lo Spirito darà testimonianza a Gesù, guiderà i discepoli a una pienezza di verità, annuncerà le cose che devono venire. A Lui si deve quindi quello sguardo profetico, che cerca di imparare a leggere i tempi sempre nuovi della storia nella luce del Vangelo di Gesù. A Lui si deve pure lo sguardo contemplativo, che tenacemente esplora la verità del mistero donatoci; quello che, sapendo di averne compreso solo una parte, cerca coraggiosamente ogni giorno, nella Parola, una luce più piena. La pienezza dell’esistenza credente non può che attingere, insomma, allo Spirito; per questo sempre a Lui diciamo «vieni», invocandolo come «padre dei poveri», «datore dei doni», «luce dei cuori», «consolatore perfetto», «ospite dolce dell’anima».
Il testo degli Atti degli apostoli evidenzia pure l’impatto potente dello stesso Spirito sulla vita della prima comunità, anch’essa attivata dal suo dinamismo. Il vento e il fuoco evocano gli elementi caratteristici della teofania; il forte rumore richiama l’attenzione incuriosita di molte persone presenti; la realtà cui si trovano dinanzi le costringe a porsi un interrogativo: «Come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa?». È uno stupore che pure evidenzia il ruolo dello Spirito come realtà dinamizzante, qui colta nell’orientare a una missione nel segno della prossimità. Le lingue, infatti, non sono cancellate, ma divengono spazio nel quale ognuno e ognuna può intendere «le grandi opere di Dio», proclamate in forme a lui familiari. È la figura di una comunità capace di farsi intendere da ogni uomo e ogni donna nell’annuncio del Vangelo di salvezza, imparando ad esprimerlo in parole e stili di vita prossimi a ognuno e ognuna.
Le lingue di fuoco, che si dividono, posandosi sugli apostoli, suggeriscono, del resto, l’immagine di una pluralità operata dallo stesso Spirito, proprio mentre tutti invia per la missione condivisa. Non a caso la Pentecoste viene spesso celebrata come grande festa ecumenica, come celebrazione di uno Spirito che – lo sottolinea spesso papa Francesco – è a un tempo fonte di una varietà di doni e origine della comunione tra di essi.

Antifona d'ingresso

Lo Spirito del Signore ha riempito l’universo,
egli che tutto unisce,
conosce ogni linguaggio. Alleluia. (Sap 1,7)

Oppure:
L’amore di Dio è stato effuso nei nostri cuori
per mezzo dello Spirito,
che ha stabilito in noi la sua dimora. Alleluia. (Rm 5,5; 8,11)

Colletta

O Dio, che nel mistero della Pentecoste
santifichi la tua Chiesa
in ogni popolo e nazione,
diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo,
e rinnova anche oggi nel cuore dei credenti
i prodigi che nella tua bontà
hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Prima lettura
At 2,1-11
Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare.

Dagli Atti degli Apostoli

Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frigia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, Giudei e proséliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.

Togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

Sia per sempre la gloria del Signore;
gioisca il Signore delle sue opere.
A lui sia gradito il mio canto,
io gioirò nel Signore.

Seconda lettura
Gal 5,16-25
Il frutto dello Spirito.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.
Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c’è Legge.
Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.

Parola di Dio

Sequenza

Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.

O luce beatissima,
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.

Lava ciò che è sórdido,
bagna ciò che è árido,
sana ciò che sánguina.

Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.

Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.
Vieni, Santo Spirito,
riempi i cuori dei tuoi fedeli
e accendi in essi il fuoco del tuo amore.
Alleluia.

Vangelo

Gv 15,26-27; 16,12-15
Lo Spirito di verità vi guiderà alla verità tutta intera.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Apriamo il nostro cuore ad accogliere il dono dello Spirito, che suscita in noi la preghiera e ci spinge ad essere attenti alle necessità e alle sofferenze di tutti gli uomini del mondo.
Preghiamo insieme e diciamo: Vieni, Spirito Santo.

1. Spirito Santo, fuoco, luce, calore, vieni in noi con forza e potenza, per diffondere a tutti i popoli il messaggio di salvezza di Gesù.
2. Spirito del Padre, che ci rivesti del suo splendore, rendici capaci di amare anche i nemici, per donare a tutti i segni della sua bontà.
3. Spirito del Figlio, che in Gesù ti sei manifestato pienamente, rendi anche noi obbedienti al Padre e sottomessi gli uni gli altri.
4. Spirito di verità, che ci sveli i segreti dell'amore divino, plasma il mondo, perché impari a lasciarsi guidare docilmente dalla tua voce e si orienti verso autentiche scelte di bene.
5. Spirito Consolatore, tu che unisci i fedeli in un solo corpo, donaci unità perfetta e continua, perché siamo in Cristo un corpo solo e un'anima sola.
6. Spirito d'amore, luce benevola del Padre, guida chi soffre ad abbandonarsi con fiducia alla tua azione consolatrice, per trovare in te conforto e speranza.
7. Spirito, dono del Cristo, anima della Chiesa, dona ai tuoi fedeli i tuoi santi doni, la forza della fede, la gioia dell'amore, il coraggio della speranza.

Esaudisci, o Signore, le nostre preghiere e, per la potenza del tuo Santo Spirito, trasforma i nostri desideri nel compimento della tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Preghiera sulle offerte

Manda, o Padre,
lo Spirito Santo promesso dal tuo Figlio,
perché riveli pienamente ai nostri cuori
il mistero di questo sacrificio
e ci apra alla conoscenza della verità tutta intera.
Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

PREFAZIO DELLA PENTECOSTE
Il mistero della Pentecoste

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Oggi hai portato a compimento il mistero pasquale,
e su coloro che hai reso figli di adozione in Cristo tuo Figlio
hai effuso lo Spirito Santo,
che agli albori della Chiesa nascente
ha rivelato a tutti i popoli il mistero nascosto nei secoli
e ha riunito i linguaggi della famiglia umana
nella professione dell’unica fede.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta senza fine l’inno della tua gloria: Santo, …

Nel Canone Romano, si dice il Communicántes proprio.
Nelle Preghiere Eucaristiche II e III si fa il ricordo proprio della Pentecoste.

Antifona alla comunione

Tutti furono colmati di Spirito Santo,
e cominciarono a parlare delle grandi opere di Dio.
Alleluia. (Cf. At 2,4.11)

Oppure:
Quando verrà lo Spirito della verità,
vi guiderà alla verità tutta intera. Alleluia. (Cf. Gv 16,13)

Preghiera dopo la comunione

O Dio, che doni alla tua Chiesa
la comunione ai beni del cielo,
custodisci in noi la tua grazia,
perché resti sempre vivo il dono dello Spirito Santo
che abbiamo ricevuto
e questo cibo spirituale giovi alla nostra salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

Benedizione solenne
Dio, sorgente di ogni luce,
che ha illuminato i discepoli
con l’effusione dello Spirito consolatore,
vi rallegri con la sua benedizione
e vi colmi sempre dei doni del suo Spirito. R. Amen.

Il Signore risorto
vi comunichi il fuoco dello Spirito
e vi illumini con la sua sapienza. R. Amen.

Lo Spirito Santo,
che ha riunito i popoli diversi nell’unica Chiesa,
vi renda perseveranti nella fede
e gioiosi nella speranza
fino alla visione beata nel cielo. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.


Nel congedare l’assemblea, il diacono o, se assente, lo stesso sacerdote canta o dice:
Andate in pace. Alleluia, alleluia.

Oppure:
La Messa è finita: andate in pace. Alleluia, alleluia.

Oppure:
Portate a tutti la gioia del Signore risorto.
Andate in pace. Alleluia, alleluia.

R. Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia.

Terminato il Tempo di Pasqua, è bene portare il cero pasquale nel battistero per conservarlo con il dovuto onore, affinché dal cero acceso, durante la celebrazione del Battesimo, si accendano le candele dei battezzati.

Omelie
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