Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde PO084 ;
Nel Vangelo di oggi si parla di un mendicante cieco al quale Gesù rende la luce degli occhi e quella dell’anima.
Mentre Gesù, circondato da molta folla, parte da Gerico, vede un povero cieco seduto lungo la strada a mendicare: proprio perché cieco, è tributario della benevolenza altrui. Sentendo il nome di Gesù, avendo certamente già sentito parlare di lui, della “Buona Novella” e dei miracoli da lui operati, pieno di fiducia e di speranza, si mette a gridare a gran voce: “Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!”. E, non lasciandosi dissuadere da nessuno, grida sempre più forte, fino a quando Gesù lo chiama e gli chiede: “Che vuoi che io faccia?”. E il cieco risponde: “Rabbunì, che io riabbia la vista”. E Gesù: “Va’, la tua fede ti ha salvato”. Subito egli ritrova la vista, vede ciò che gli sta intorno e vede Gesù: vede la vita in modo nuovo. Per questo “prese a seguirlo per la strada”, partì cioè al seguito di Gesù. Il fatto che il nome di Bartimeo sia riportato nel Vangelo è segno che quest’uomo fece parte della prima comunità cristiana.
E noi? Pure vedendo coi nostri occhi, siamo spesso ciechi, quando non vediamo il senso della nostra vita, la salvezza di Gesù Cristo. Chi ha fede in Cristo, chi lo segue, non vive come un cieco, non cammina a tentoni. È Gesù stesso a darci questa certezza: “Chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8,12).