Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde PO152 ;
Il rimprovero di Gesù consta di due immagini che egli mette in parallelo. Prima le due città della Galilea, Corazin (i Vangeli non dicono nulla di preciso sul miracolo che vi si sarebbe prodotto) e Betsaida (Gesù vi guarisce il cieco: Mc 8,22-26 ed è di là che vengono gli apostoli Filippo, Andrea e Simone), sono paragonate a due città empie: Tiro e Sidone. Poi Cafarnao (che fu a lungo teatro delle attività di Gesù) è paragonata a Sodoma, città distrutta da Dio (Gen 18,16-19,29) a causa dell’immoralità dei suoi abitanti.
In queste due immagini Gesù sottolinea l’opposizione: in realtà le città che hanno una reputazione particolarmente cattiva non sono così corrotte come quelle che non accettano il suo insegnamento e rifiutano di credere in lui nonostante i molti miracoli. Gesù è deluso perché gli abitanti di queste città non vogliono riconoscere le manifestazioni della sua potenza come segni voluti da Dio, né come la conferma della sua onnipotenza e della sua missione. Essi non vogliono semplicemente credere che Gesù sia il Messia promesso, il Salvatore definitivo degli uomini. Poiché essi gli rifiutano la loro fiducia, nel giorno del giudizio saranno in una posizione ben peggiore di quella degli empi. Ciò significa che, quando si manifesterà il regno di Dio, alla fine dei tempi, la mancanza di fede di quelle persone che sono state testimoni della potenza di Gesù meriterà loro una condanna peggiore.
Dunque, tutti gli uomini che possono vedere in Gesù la realtà di Dio, ma non gli danno piena fiducia, nel giudizio vendicatore egli li condannerà. Se non si mettono a profitto i tempi della decisione giusta, non si sarà membri del popolo di Dio alla fine dei tempi.