LA CHIESA

      


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LITURGIA
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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:







  Sant'Alfonso Maria de’ Liguori > Vai direttamente alle OMELIE 
Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Sant'Alfonso Maria de’ Liguori
S0801 ; PO174

Alfonso (Napoli 1696 – Nocera de’ Pagani, Salerno, 1 agosto 1787), già avvocato del foro di Napoli, lasciò la toga per la vita ecclesiastica. Vescovo di Sant’Agata dei Goti (1762-1775) e fondatore dei Redentoristi (1732), attese con grande zelo alle missioni al popolo, si dedicò ai poveri e ai malati, fu maestro di scienze morali, che ispirò a criteri di prudenza pastorale, fondata sulla sincera ricerca oggettiva della verità, ma anche sensibile ai bisogni e alle situazioni delle coscienze. Compose scritti ascetici di vasta risonanza. Apostolo del culto all’Eucaristia e alla Vergine, guidò i fedeli alla meditazione dei novissimi, alla preghiera e alla vita sacramentale.
L'intento era quello di imitare Cristo, cominciando dai Redentoristi da lui fandati, i quali andavano via via operando per la redenzione di tante anime con missioni, esercizi spirituali e varie forme di apostolato straordinario.

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Antifona d'ingresso
«Io cercherò le mie pecore», dice il Signore,
«e susciterò un pastore che le pascerà:
io, il Signore, sarò il loro Dio» (Cf. Ez 34,11.23-24)

Oppure:
Ecco il servo fedele e prudente,
che il Signore ha messo a capo della sua famiglia,
per nutrirla al tempo opportuno. (Cf. Lc 12,42)


Colletta
O Dio, che fai sorgere nella tua Chiesa
forme sempre nuove di santità,
fa’ che imitiamo l’ardore apostolico
del santo vescovo Alfonso Maria [de’ Liguori],
per ricevere la sua stessa ricompensa nei cieli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

 
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Prima lettura

 

Ger 18,1-6
Come l’argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani.

Dal libro del profeta Geremìa

Questa parola fu rivolta dal Signore a Geremìa: «Àlzati e scendi nella bottega del vasaio; là ti farò udire la mia parola».
Scesi nella bottega del vasaio, ed ecco, egli stava lavorando al tornio. Ora, se si guastava il vaso che stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli riprovava di nuovo e ne faceva un altro, come ai suoi occhi pareva giusto.
Allora mi fu rivolta la parola del Signore in questi termini: «Forse non potrei agire con voi, casa d’Israele, come questo vasaio? Oracolo del Signore. Ecco, come l’argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa d’Israele».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 145

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe.

Loda il Signore, anima mia:
loderò il Signore finché ho vita,
canterò inni al mio Dio finché esisto.

Non confidate nei potenti,
in un uomo che non può salvare.
Esala lo spirito e ritorna alla terra:
in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni.

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe:
la sua speranza è nel Signore suo Dio,
che ha fatto il cielo e la terra,
il mare e quanto contiene,
che rimane fedele per sempre.

Canto al Vangelo (At 16,14)
Alleluia, alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore
e comprenderemo le parole del Figlio tuo.
Alleluia.

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Vangelo

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Mt 13,47-53
Raccolgono i buoni nei canestri e buttano via i cattivi.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
Terminate queste parabole, Gesù partì di là.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore è ricco di misericordia: per salvare gli uomini dal peccato ha inviato nel mondo suo Figlio. Preghiamo perché si affretti il giorno della conversione di ogni cuore al suo amore, ripetendo insieme:
Venga il tuo regno, o Signore.

Per la comunità cristiana: sia tra gli uomini il segno più grande della pazienza di Dio, attraverso continui gesti di misericordia e di perdono. Preghiamo:
Per chi è impegnato nell'opera di evangelizzazione e di promozione umana: sull'esempio di Cristo, sia attento alle esigenze dei fratelli, soprattutto dei poveri ed emarginati. Preghiamo:
Per i popoli che ancora non conoscono Gesù e la Chiesa: possano quanto prima udire l'annuncio della buona novella per diventare membri dell'unico popolo di Dio. Preghiamo:
Per i direttori spirituali e i confessori: aiutino i fratelli a distinguere e a praticare le strade della perfezione. Preghiamo:
Per noi qui presenti: non ci stanchiamo mai di operare il bene, pur in mezzo alle contraddizioni e ai fallimenti dei progetti umani. Preghiamo:
Per ottenere il dono della misericordia.
Perché ci asteniamo dal giudicare gli altri.

Purifica, o Signore, il nostro cuore e guida i nostri passi verso la meta dove tu regni glorioso con il Cristo e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Signore, che hai concesso a sant’Alfonso Maria
la grazia di celebrare questi misteri
offrendo se stesso come sacrificio santo a te consacrato,
infiamma i nostri cuori con il fuoco del tuo Spirito.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
«Non voi avete scelto me», dice il Signore,
«ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate
e portiate frutto e il vostro frutto rimanga». (Gv 15,16)

Oppure:
Beato quel servo che il padrone troverà ancora sveglio,
quando verrà e busserà alla porta. (Cf. Lc 12,36-37)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che hai fatto del santo vescovo Alfonso Maria
un fedele ministro e apostolo dell’Eucaristia,
concedi ai tuoi fedeli di parteciparvi assiduamente
per cantare in eterno la tua lode.
Per Cristo nostro Signore.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net


    don Carlo Occelli       (Omelia del 03-08-2023)
Commento al Vangelo 3 agosto 2023
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(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 03-08-2023)

L'immagine della rete, come pure quella della tunica inconsutile (= senza cuciture) di Ges? nella passione, simboleggiano tra l'altro la Chiesa, la comunit? cristiana. Mostrano che la Chiesa in Ges? ? sulla via per crescere nel discernimento. Qui sottolineo un aspetto non di rado sconosciuto in questa societ? della cultura meramente intellettualista, dove no ...
(continua)

 
    don Carlo Occelli       (Omelia del 28-07-2022)
Commento al Vangelo 28 luglio 2022
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(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 28-07-2022)
Il nostro audio quotidiano
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    don Nicola Salsa       (Omelia del 27-07-2022)
Sapersi decidere (Mt 13,47-53)
...
(continua)

 
    don Carlo Occelli       (Omelia del 29-07-2021)
Commento al Vangelo 29 luglio 2021
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(continua)

 
    don Marco Scandelli       (Omelia del 29-07-2021)
#2minutiDiVangelo - Santi Marta, Maria e Lazzaro: vedere morire qualcuno e pensare a Ges? risorto
Commento al Vangelo dei Santi Marta, Maria e Lazzaro - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Gv 11 19-27 ...
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    don Nicola Salsa       (Omelia del 30-07-2020)
Dal mio tesoro
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(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 30-07-2020)
Il nostro audio quotidiano
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    don Marco Scandelli       (Omelia del 30-07-2020)
#2minutiDiVangelo - Gioved? 30/07 - Intelletto e volont?! Se non le concordiamo, facciamo pasticci!
Commento al Vangelo di gioved? 30 luglio 2020 - XVII settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli Matteo 13,47-53 Intelletto e volont? sono le due realt? che in noi orientano il nostro agire. Esse devono coordinarsi per poter essere davvero liberi e seguire il Signore. Come dall'ascolto si impara a comprendere le parole di Ges? per far ...
(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 30-07-2020)

La rete gettata nel mare della fede ? aperta all'accoglienza, ad imparare da tutti. Fede, comunit? (i pescatori), accoglienza, sono vie essenziali per crescere nel discernimento. La Chiesa stessa su questa via trae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche. Questo ? il senso autentico della tradizione: non solo cose antiche, non solo cose nuove. La tradizione ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 30-07-2015)

Molti esegeti vedono nell'affermazione finale del Vangelo di oggi una sorta di autoritratto dell'evangelista Matteo: ? lui lo scriba che sa trarre dal suo tesoro cose nuove e cose antiche. Matteo, in effetti, che la tradizione ci consegna come un pubblicano, era, probabilmente, piuttosto uno studioso delle Scritture, attento conoscitore della Bibbia. L'ultim ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 31-07-2014)

Ges? conclude le parabole con un'affermazione che stupisce: loda lo scriba che, diventato discepolo, tira fuori dal suo tesoro cose vecchie e cose nuove. A chi si riferisce? Forse Matteo parla dei farisei come Nicodemo o degli scribi che hanno accolto la Parola del Maestro e si sono convertiti e questo ? possibile. Oppure, sostengono alcuni, si riferisce ad ...
(continua)