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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:







  XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) > Vai direttamente alle OMELIE 
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
BO330 ;

Quando si chiede ad un bambino della seconda metà del ventesimo secolo che cosa sia per lui la fine del mondo, risponde in termini di catastrofe e di annientamento, così come suggeriscono la bomba atomica e l’inquinamento. Ma quando si interroga Gesù sulla fine dei tempi, risponde in termini di pienezza e di ritorno. Egli afferma con forza che il Figlio dell’uomo ritornerà; non, come è già venuto, per annunciare il regno (Mc 1,15) e il tempo della misericordia (Gv 3,17), ma perché tutto si compia (1Cor 15,28). Allora ognuno troverà il proprio posto (1Cor 14,2-3) e otterrà la sua ricompensa in funzione delle proprie opere (Mt 16,27). La predicazione di Gesù è carica di questa preoccupazione: aprire gli occhi agli uomini sui segni premonitori di questa fine del mondo che non sarà una caduta nel nulla, ma un ingresso nella gloria. Ma ciò che resta e resterà nascosto, è la data di questo istante. Questo è un segreto del Padre. Egli non l’ha ancora svelato. Ecco perché la Parola (il Figlio) non lo sa. Il Padre non ha ancora espresso questo pensiero, per via della sua pazienza infinita e della sua bontà illimitata (2Pt 3,9). Inutile insistere (At 1,6-7) e chiedere: “Perché?”. Per il momento, questo non ci riguarda e non è nemmeno utile per noi saperlo. La sola cosa che conta è sapere che questo ritorno di Cristo ci sarà e che bisogna prepararsi ad esso, altrimenti ci si ritroverà irrimediabilmente esclusi dal Regno (Mt 25,11-12; Lc 13,25).

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Antifona d'ingresso
Dice il Signore:
«Io ho progetti di pace e non di sventura.
Voi mi invocherete e io vi esaudirò:
vi radunerò da tutte le nazioni dove vi ho disperso».
(Cf. Ger 29,11-12.14)


Colletta
Il tuo aiuto, Signore Dio nostro,
ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene,
possiamo avere felicità piena e duratura.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno B):
O Dio, che farai risplendere i giusti come stelle nel cielo,
accresci in noi la fede, ravviva la speranza
e rendici operosi nella carità,
mentre attendiamo
la gloriosa manifestazione del tuo Figlio. Egli è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

 
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Prima lettura

 

Dn 12,1-3
In quel tempo sarà salvato il tuo popolo.

Dal libro del profeta Daniele

In quel tempo, sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo.
Sarà un tempo di angoscia, come non c’era stata mai dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro.
Molti di quelli che dormono nella regione della polvere si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l’infamia eterna.
I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 15

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

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Seconda lettura

Eb 10,11-14.18
Cristo con un’unica offerta ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.

Dalla lettera agli Ebrei

Ogni sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e a offrire molte volte gli stessi sacrifici, che non possono mai eliminare i peccati.
Cristo, invece, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assiso per sempre alla destra di Dio, aspettando ormai che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei suoi piedi. Infatti, con un’unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.
Ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è più offerta per il peccato.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 21,36)
Alleluia, alleluia.
Vegliate in ogni momento pregando,
perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell’uomo.
Alleluia.

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Vangelo

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Mc 13,24-32
Il Figlio dell'uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, Gesù ci ricorda ancora una volta che la vera vita è rivolta verso Dio. Rivolgiamoci a lui con fiducia, per ottenere forza e sostegno per il nostro cammino terreno.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

1. Per i sacerdoti, le suore, i laici, perché ognuno, secondo il proprio carisma, sia costruttore del regno di Dio nella vita di ogni giorno, preghiamo.
2. Per i capi dei popoli, perché riconoscano la fragilità del loro potere, e usino la loro autorità per realizzare la giustizia, cercando di aiutare concretamente i deboli e i disagiati, preghiamo.
3. Per coloro che sono nell'angoscia o in ristrettezze economiche: trovino nei cristiani conforto e sostegno per risolvere le proprie necessità, preghiamo.
4. Per la nostra assemblea cristiana, perché rinnovi attorno al banchetto eucaristico la speranza che la anima e sia capace di annunciarla al mondo, preghiamo.

Signore, noi non sappiamo né il giorno né l'ora del tuo ritorno. Mantienici vigilanti nella carità e nella speranza, e preparaci ad accogliere te, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Preghiera sulle offerte
L'offerta che ti presentiamo, o Signore,
ci ottenga la grazia di servirti fedelmente
e ci prepari il frutto di un'eternità beata.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Il mio bene è stare vicino a Dio;
nel Signore ho posto il mio rifugio. (Sal 72,28)

Oppure:
«In verità io vi dico:
tutto quello che chiederete nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato»,
dice il Signore. (Cf. Mc 11,23.24)

Oppure (Anno B):
Il Figlio dell'uomo manderà gli angeli
e radunerà i suoi eletti dai confini della terra. (Cf. Mc 13,27)


Preghiera dopo la comunione
Nutriti da questo sacramento,
ti preghiamo umilmente, o Padre:
la celebrazione che il tuo Figlio
ha comandato di fare in sua memoria,
ci faccia crescere nell'amore.
Per Cristo nostro Signore.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net


    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 14-11-2021)
Ciò che resta del nostro tempo
Che ogni cosa abbia la sua origine, perduri e che debba terminare è scontato e testimoniato dalla scienza oltre che dalla storia. Ancor prima che l'uomo dominasse il mondo, ben altre specie viventi hanno vissuto sul nostro pianeta costituendo la specie prevalente, come ad esempio i dinosauri, che nelle loro razze e specie multiformi hanno imperato nel mondo ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 14-11-2021)
Rifugiati nella Parola di Dio
Con Dio siamo nel fiore della vita. Non importa che età avremo, ma se saremo con Lui staremo sempre al sicuro. Ogni stagione della vita porta con sé esperienze belle ma anche brutte. Stare con Dio non significa scampare i pericoli, bensì saperli affrontare. Quando arriva la pioggia nessuno si ferma. Magari rallenta per le difficoltà che essa compor ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 14-11-2021)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura delle Clarisse di Città della Pieve "Gesù Cristo ha vinto!": così si potrebbe sintetizzare la Parola ascoltata oggi; e la Lettera agli Ebrei ce lo assicura: Cristo, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assiso per sempre alla destra di Dio. Ecco allora il trono del Vincitore: la destra del Padre. ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 14-11-2021)

Buon giorno ragazzi e buona domenica. Oggi è l'ultima domenica in cui leggiamo il vangelo secondo Marco. Questo evangelista ci ha accompagnato per tutto l'intero anno liturgico che si conclude proprio domenica prossima con la festa di Cristo Re, Signore dell'universo. Il brano di Vangelo che oggi la liturgia ci offre è piuttosto impegnativo. Apparentemen ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 14-11-2021)
In tutte le cose, il Signore è vicino
Nel dialogo con le persone, mi capita a volte di incontrare qualcuno, a volte qualche giovane, che dice: "Io non sono credente, io sono ateo, io sono agnostico". Con tutto il rispetto che ho e che devo avere perso tutte le persone, mi chiedo e vorrei chiedere: "Come rispondi alle grandi domande? Da dove ha origine la vita di ciascuno e la vita dell'universo? ...
(continua)

 
    don Alessandro Farano       (Omelia del 14-11-2021)
Domenica - XXXIII del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
...
(continua)

 
    don Luca Garbinetto       (Omelia del 14-11-2021)
Il ramo di fico
Un tempo si credeva che il sole e la luna fossero divinità, e che le stelle, con tutte le potenze del cielo, condizionassero in maniera irrevocabile le vicende umane. Già dalla Genesi, col racconto della creazione, la Sacra Scrittura si è preoccupata di smascherare l'inganno nascosto dietro queste forme di religiosità antica, che potevano indurre a form ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 14-11-2021)
Tutto passa, la parola di Dio rimane in eterno
La parola di Dio di questa penultima domenica dell'anno liturgico, la XXXIII, sembra riecheggiare l'esperienza sofferta e dolorosa che abbiamo fatto e stiamo facendo da due anni buoni con la pandemia da corona virus. Il tema portante di essa è, infatti, quello della seconda venuta di Cristo sulla terra. Partendo dal testo della prima lettura, tratto del li ...
(continua)

 
    don Mario Simula       (Omelia del 14-11-2021)
La storia muta
Le vicende del mondo e tante storie umane, piccole e terribili, ci creano sgomento. "Dove sta andando l'Uomo?", ci chiediamo. La violenza, la prevaricazione, lo strapotere dei potenti dilagano. Anche il normale quotidiano è attraversato da delitti orribili, spesso senza chiare motivazioni. Davanti a questo scenario, vorremmo che l'intervento punitivo di ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 14-11-2021)
Dove è diretta la nostra vita?
...
(continua)

 
    don Fabio Rosini       (Omelia del 14-11-2021)
Commento al Vangelo del 14 novembre
...
(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 14-11-2021)
Il Figlio dell'uomo è già in mezzo a noi nella carne dei poveri
Il linguaggio apocalittico La letteratura apocalittica, era molto sviluppata nel secolo che precedette la venuta di Gesù e durante tutto il primo secolo dell'era cristiana, ma le sue origini risalgono al tempo della monarchia in Israele, cioè al periodo degli scritti profetici. Il genere letterario apocalittico usa un linguaggio fatto di visioni e immagi ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 14-11-2021)
Panta rei...
Quando iniziammo i nostri studi classici al liceo, oltre a imparare le prime locuzioni in lingua greca, imparavamo anche il pensiero di quella nobile culla della nostra civiltà che era il mondo ellenico; tra i primi filosofi a cui ci eravamo avvicinati c'era un certo Eraclito, vissuto tra il VI e il V secolo avanti Cristo, il quale era definito "l'ombroso" ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 14-11-2021)
Commento su Marco 13,24-32
Siamo ormai prossimi alla chiusura dell'anno liturgico e, per questo, siamo proiettati a riflettere sul tema escatologico, ossia, lo sbocco naturale verso cui si indirizza il cammino terreno. Il testo che ci viene proposto in questa domenica, infatti, parla delle "cose ultime" e il suo linguaggio si manifesta complicato e per certi versi misterioso, nel sens ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 14-11-2021)
Dio è vicino alle porte Viene come un abbraccio
In quei giorni, il sole si oscurerà, la luna si spegnerà, le stelle cadranno dal cielo... L'universo è fragile nella sua grande bellezza, ma "quei giorni" sono questi giorni, questo mondo si oscura con le sue 35 guerre in corso, la terra si spegne avvelenata, sterminate carovane umane migrano attraverso mari e deserti... Ti sembra un mondo che affonda, ch ...
(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 14-11-2021)
Il cristiano si dà da fare
All'avvicinarsi del nuovo millennio era circolata la previsione, basata sul calendario Maya, di un'imminente fine del mondo. Gli interpreti di quell'astruso testo non erano i primi, nella storia, a preannunciare la catastrofe finale: ad esempio, pare che un'ondata di panico abbia percorso l'Europa all'avvicinarsi dell'anno Mille; c'è chi dà retta a chissà ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 14-11-2021)
Le mie parole non passeranno
Ogni giorno facciamo l'esperienza drammatica del conflitto fra il bene e il male, percepiamo la fragilità e la bellezza dell'amore che ci abita, sentiamo in noi il desiderio di giustizia e di dignità per tutti, mille domande ci abitano e ci inquietano. Oggi, mentre ci stiamo quasi preparando a chiudere questo anno liturgico, Gesù ci svela che la storia, q ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 14-11-2021)
Non la fine, ma il fine
Ecco, ci siamo. È la fine. O l'inizio della fine. O comunque più o meno. Ma ci siamo. Leggendo la pagina del vangelo di oggi sentiamo stringere il cuore e la mente subito si attiva proiettando immagini di scene catastrofiche, di meteoriti che provocano la distruzione totale. E anche i segni di cui parla Gesù sembrano realizzarsi. Guerre infinite, mise ...
(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 14-11-2021)
#StradeDorate - Commento su Marco 13,24-32
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(continua)

 
    don Alfonso Giorgio Liguori       (Omelia del 14-11-2021)
Quanto però a quel giorno o a quell'ora, nessuno lo sa
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(continua)

 
    Frati Minori Cappuccini       (Omelia del 14-11-2021)

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(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 14-11-2021)
La Parola - Commento al Vangelo di Marco (Mc 13,24-32)
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(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 14-11-2021)
Tutto passa, solo Dio resta
...
(continua)

 
    mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola       (Omelia del 14-11-2021)
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno
...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 14-11-2021)
I giorni perduti...
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(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 14-11-2021)

Il Signore, usando un linguaggio apocalittico, ci avvisa che quando le potenze celesti saranno sconvolte, dopo quella tribolazione, vedranno «il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria». Dio è il protagonista: è Lui che tornerà, portando a compimento l'opera della salvezza, mediante il figlio suo Gesù, oramai figlio dell'uomo glo ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 14-11-2021)
Commento su Marco 13,24-32
Questo è un Vangelo scritto con il linguaggio apocalittico, che è molto simbolico e punta a svelarci una buona notizia: Il Signore viene. In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«In quei giorni, dopo quella tribolazione La tribolazione di cui parla Marco, l'evangelista, è la distruzione di Gerusalemme, che Gesù aveva preannunciato. E' stato un m ...
(continua)

 
    Paolo De Martino       (Omelia del 14-11-2021)
Il presente è gravido di speranza.
E' un brano difficile, che non possiamo decifrare se non tenendo conto del suo genere letterario - quello apocalittico - e mettendo al centro della nostra lettura non la fine della storia, ma il fine. Insomma Gesù manda avanti il film della storia per farci vedere che il finale è bello. La storia andrà a finire bene. Il Vangelo non parla della fine del m ...
(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 14-11-2021)
Commento su Marco 13,24-32
Ci siamo, l'anno liturgico finisce domenica prossima, il Vangelo di Marco è alla fine e il brano di oggi annuncia anche la fine del mondo. Tranquilli, si tratta di una profezia, e come tutte le profezie possiede due livelli di significato, quello storico immediato, e quello teologico-escatologico che allude alla fin del mondo. Nel presente caso, per livell ...
(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 14-11-2021)
La fine del mondo non è la fine del mondo (Mc 13,24-32)
...
(continua)

 
    padre Fernando Armellini       (Omelia del 14-11-2021)
Videocommento su Mc 13,24-32
...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 14-11-2021)
Video commento su Marco 13,24-32
...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 18-11-2018)
Commento su Mc 13,28-29
«Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. 29Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte» Mc 13,28-29 Come vivere questa Parola? È confortante (cioè ravviva in noi le forze lungo il cammino esistenziale) co ...
(continua)

 
    Sulla strada - TV2000       (Omelia del 18-11-2018)
Commento su Marco 13,24-32
...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 18-11-2018)
Audio commento alla liturgia - Mc 13,24-32
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)

 
    don Marco Pozza       (Omelia del 18-11-2018)
L'attesa del piacere è già un piacere
La differenza tra qualcosa di buono e qualcosa di grande? - domandò un giorno ad alta voce la mia prof, domandandolo a se stessa - È l'attenzione che riservi per i piccoli dettagli: «I dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è un dettaglio» (L. Da Vinci). Amo furiosamente i dettagli: una parola inaspettata, il batticuore di un sorriso. Piccoli ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 18-11-2018)
Imparare da Gesù, imparare dagli ultimi
Confesso che la difficoltà del testo mi ha chiesto di dare un'occhiata a quanto tempo fa ci siamo detti ascoltando queste parole e innesto su una riflessione che già conosciamo alcune intuizioni raccolte ascoltando e pregando insieme. Ci viene chiesto di guardare, osservare con attenzione per non perdere parole, gesti, segni importanti e che purtroppo ris ...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 18-11-2018)

Siamo quasi alla conclusione dell'anno liturgico e Gesù ci parla delle cose "escatologiche", cioè delle cose ultime (dal greco éskhatos 'ultimo'), relative alla fine. Chiariamoci: noi rischiamo di leggere questo Vangelo con gli occhi della nostra cultura, cioè in una chiave paurosa, di fantascientifica distruzione di tutto. Gesù ne parla usando un ling ...
(continua)

 
    don Giovanni Berti       (Omelia del 18-11-2018)
Vangelo Senza Data Di Scadenza
Clicca qui per la vignetta della settimana. Una delle volte in cui fisicamente mi sono sentito peggio in vita mia è stato quando ho mangiato un minestrone scaduto. Ho passato praticamente due giorni a letto (e non solo) perché ho avuto l'inavvertenza di mangiare un minestrone che mi era stato donato da una famiglia ma che non avevo consumato subito. Non ...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 18-11-2018)
Video commento a Mc 13,24-32
...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 18-11-2018)
Video commento a Mc 13,24-32
...
(continua)

 
    Luca Rubin       (Omelia del 18-11-2018)
Egli è vicino, è alle porte
In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Tutto passa: la vita, gli eventi, le cose belle e le cose brutte. Di questa transitorietà ne sono testimoni i nostri smartphone, attraverso i quali cerchiamo di fissare i bei ric ...
(continua)

 
    don Luca Orlando Russo       (Omelia del 18-11-2018)
ORA!
Un vangelo non facile quello di questa domenica per una serie di motivi. Il primo di essi è l'uso di un linguaggio a noi non familiare. Gesù, infatti, fa uso di immagini che coinvolgono il creato (il sole, la luna, le stelle...) uscito dalle mani di Dio, frutto della sua Parola che ha detto "sia la luce". Ora sembra che si debba ritornare indietro a quando ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 18-11-2018)
Tutto cambia. O quasi.
Ponti autostradali che crollano improvvisamente su una città, lasciando una scia di morte; incendi che attaccano paradisi tropicali, bruciando case lussuose e baracche, senza distinzioni; piogge che arrivano improvvise dopo settimane di siccità e di caldo anomalo, seminando distruzione tra le case e la natura; madri sofferenti che prima di togliersi la vit ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 18-11-2018)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di padre Gianmarco Paris Per alcune settimane abbiamo accompagnato Gesù nel suo viaggio dalla Galilea a Gerusalemme e abbiamo accolto gli insegnamenti che con pazienza Egli offriva ai suoi apostoli sul valore del servizio e del dono di sé come cammino per diventare grandi. Giunto a Gerusalemme Gesù ha trascorso a ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 18-11-2018)

L'anno liturgico sta per concludersi. L'anno solare inizia il 1 gennaio e termina il 30 dicembre; l'anno scolastico inizia i primi di settembre e termina a giugno; l'anno liturgico ( l'anno delle celebrazioni del popolo di Dio, inizia con l'Avvento ( il tempo che ci prepara al Natale ) e termina con la festa di Cristo Re,Cristo cioè' riconosciuto come Colui ...
(continua)

 
    don Alessandro Farano       (Omelia del 18-11-2018)
Video commento - XXXIII Domenica del Tempo Ordinario - Anno B
...
(continua)

 
    don Nazareno Galullo (giovani)       (Omelia del 18-11-2018)
Se guardo il mondo da un oblò....vedo la Luna
Una bella canzone di Gianni Togni (degli anni '80) ad un certo punto dice: "Luna non essere arrabbiata dai non fare la scema il mondo è piccolo se visto da un'altalena sei troppo bella per sbagliare solo tu mi sai capire...Luna!". Qualche giorno fa, sbagliando la fermata dell'autobus (sceso cioè in anticipo) mi sono ritrovato a camminare su un marciap ...
(continua)

 
    don Giacomo Falco Brini       (Omelia del 18-11-2018)
Tutto crolla, Dio no
Alcuni giorni fa, durante un colloquio telefonico, una cara amica cui chiedevo come stesse in salute mi ha risposto che si sentiva amata da Dio. A parte il fatto che si tratta di una persona speciale quanto semplice (il Signore, nella sua infinita misericordia, me l'ha messa vicino insieme ad altri 2-3 amici suoi), la sua risposta mi ha fatto pensare molto. ...
(continua)

 
    don Fabio Rosini       (Omelia del 18-11-2018)
Audio commento al Vangelo del 18 novembre
...
(continua)

 
    don Luigi Maria Epicoco       (Omelia del 18-11-2018)
Il gran finale
...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 18-11-2018)

Marco scrive questa pagina che vuole essere una buona notizia per i cristiani scoraggiati del suo tempo. Il Tempio è stato distrutto, Gerusalemme rasa al suolo, Pietro e Paolo uccisi, guerre civili e pestilenze. Si domandano dov'è li mondo nuovo promesso? Anche io mi domando dove stiamo andando, che futuro ha la Chiesa? Marco ci dice di guardare in alto ...
(continua)

 
    don Mario Simula       (Omelia del 18-11-2018)
La nostra vigilanza: Desiderio e Attesa
Il tempo della chiamata di Dio è sempre alle porte. La conclusione della nostra vita è sempre una sorpresa. Anche quando è annunciata da una lunga sofferenza. L'attimo nel quale si chiude un tratto di strada e se ne apre un altro definitivo, rappresenta inevitabilmente un terremoto esistenziale. Ogni legame affettivo si spezza. Il sole si oscura. La luna ...
(continua)

 
    don Domenico Luciani       (Omelia del 18-11-2018)
Video commento su Mc 13,24-32
...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 18-11-2018)
Il Signore è vicino: vitale e nuovo come la primavera
L'universo è fragile nella sua grande bellezza: in quei giorni, il sole si oscurerà, la luna si spegnerà, le stelle cadranno dal cielo... Eppure non è questa l'ultima verità delle parole di Gesù: se ogni giorno c'è un mondo che muore, ogni giorno c'è anche un mondo che nasce, un germoglio che spunta, foglioline di fico che annunciano l'estate. Quant ...
(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 18-11-2018)
Un «già» da scoprire e accettare e un «non ancora» da sperare
L'evangelista Marco racconta nel capitolo 11, 15-19 l'episodio in cui Gesù, con forza, scacciò fuori dal tempio di Gerusalemme tutti i venditori di animali con uccelli e i cambiavalute. Prima di fare quell'azione radicale di "pulizia", Gesù aveva pronunciato parole di maledizione contro un fico, pieno di foglie ma senza frutti. Aveva fame e quel fico non ...
(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 18-11-2018)
#StradeDorate - Commento su Marco 13,24-32
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(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 18-11-2018)
Dall'angoscia alla certezza della salvezza eterna
Le ultime domeniche dell'anno liturgico ci immettono nel clima meditativo delle cose ultime, dei novissimi, con particolare attenzione al giudizio universale, di cui ci parlano i testi sacri in questa domenica XXXIII del Tempo Ordinario. A partire dalla prima lettura, tratta dal profeta Daniele, l'immagine ricorrente è quella dell'ansia e dell'angoscia di ...
(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 18-11-2018)
Il travaglio della fine
Qualche anno fa era circolata la previsione, basata sul calendario Maya, di un'imminente fine del mondo. Gli interpreti di quell'astruso testo non erano i primi, nella storia, a preannunciare la catastrofe finale: ad esempio, pare che un'ondata di panico abbia percorso l'Europa all'avvicinarsi dell'anno Mille; c'è chi dà retta a chissà quanto fondate inte ...
(continua)

 
    don Luciano Cantini       (Omelia del 18-11-2018)
Tra presente e futuro
Dalla pianta di fico È possibile che un fico insegni? e cosa mai ci può insegnare un fico? Nel periodo invernale si spoglia del fogliame così la sua trasformazione in primavera è particolarmente spettacolare ed è un segno dell'arrivo dell'estate, il tempo del raccolto e dell'abbondanza. Gesù ci chiede di osservare questa trasformazione che precede l' ...
(continua)

 
    don Lucio D'Abbraccio       (Omelia del 18-11-2018)
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno
Gesù ci invita a vigilare, ad essere attenti al suo ritorno. Nel Vangelo - di non facile comprensione - viene usato un linguaggio apocalittico. Ogni anno la liturgia della Parola, alla fine dell'anno liturgico, propone il discorso "escatologico" (ossia sulle realtà "ultime") di Gesù. Il Signore è appena uscito dal tempio e, con i suoi discepoli si dirige ...
(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 18-11-2018)
Audio commento a Mc 13,24-32
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(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 18-11-2018)
Commento su Marco 13,24-32
Ultima domenica del Tempo Ordinario; tra sette giorni celebreremo la solennità di Cristo, re dell'universo, dopodiché avrà inizio l'Avvento, e con esso un nuovo anno liturgico. Il Vangelo di Marco, che ci ha accompagnato da gennaio fino ad oggi, volge al termine: prima di affrontare i giorni tragici della Passione, il Signore consegna ai suoi amici alcu ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 18-11-2018)
Cos'è che non passa?
In questo Vangelo si respira aria di fine del mondo.... Linguaggio apocalittico, sconvolgimenti cosmici e discorso escatologico sulle realtà future. Tutto passerà, tranne una cosa, quale? le sue parole. "Cieli e terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto però a quel giorno e a quell'ora nessuno lo sa". L'unica cosa che sappiamo è che verr ...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 18-11-2018)
La Parola - Commento al Vangelo di Marco (Mc 13,24-32)
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(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 18-11-2018)
L'incontro finale è Misericordia
Oggi si tratta di un argomento che i teologi definiscono "escatologico", cioè relativo alle "cose ultime", che sopraggiungeranno al compimento della storia presente e che noi attendiamo man mano che il presente prosegue. Parlando con Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea mentre si stava ammirando la struttura architettonica del tempio di Gerusalemme, Gesù inf ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 18-11-2018)
Commento su Dn 12,1-3; Sal 15; Eb 10,11-14.18; Mc 13,24-32
L'anno liturgico ormai volge al termine: la prossima domenica si celebrerà la solennità di Cristo Re mentre la domenica successiva darà inizio al nuovo anno liturgico, con la prima domenica di Avvento. Attraverso l'ufficio delle letture, della solennità odierna, la Chiesa mi invita a prestare la massima attenzione, non alla fine di questo anno liturgico ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 18-11-2018)
Commento su Marco 13,24-32
Si avvicina la fine dell'anno liturgico e il Vangelo ci dice proprio dove andremo a finire; è bello saperlo, perché dice il senso del nostro cammino e ci presenta il quadro finale della storia umana. Siamo sinceri: molti di noi pensano che finirà male, per questo abbiamo paura e portiamo con timore il conto dei nostri giorni perché poi, dopo, è la fine. ...
(continua)

 
    don Giorgio Zevini       (Omelia del 18-11-2018)
Video Commento a Mc 13,24-32
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(continua)

 
    Monastero Domenicano Matris Domini       (Omelia del 15-11-2015)
Commento su Eb 10,11-14.18
Collocazione del brano Terminiamo con questa domenica la nostra lettura di Ebrei. Il discorso rimane sul sacerdozio di Cristo e la sua superiorità rispetto al sacerdozio dell'antica alleanza. In particolare il versetto precedente a quelli che leggiamo oggi (v. 10) recita così mediante quella volontà (la volontà di Dio che Gesù è venuto a compiere) si ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 15-11-2015)
Audio commento alla liturgia - Mc 13,24-32
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(continua)

 
    don Marco Pozza       (Omelia del 15-11-2015)
Essere fico: nel Vangelo è questione di genere
Si va sempre di inizio in inizio, forti di una fragilità che il Vangelo colora di speranza, quella «che viene a noi vestita di stracci perché le confezioniamo un abito da festa» come scriveva con tocco d'artista il filosofo francese Paul Ricoeur. Ci sono frammenti di stelle che cadono, c'è una luna che s'offuscherà, appariranno potenze non più forti d ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 15-11-2015)
Il tempo della tenerezza
Come da alcune domeniche a questa parte non possiamo non notare che la liturgia ci propone ancora una volta di soffermarci sul verbo vedere. E come domenica scorsa è accaduto che un gesto (quello della vedova povera) tanto insignificante da rischiare di passare inosservato (rispetto alla rumorosa e plateale offerta di chi dava parte del proprio superfluo), ...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 15-11-2015)
Il sacrificio di Cristo è veramente efficace
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(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 15-11-2015)
Ogni giorno un mondo nasce e uno muore
Un Vangelo sulla crisi e insieme sulla speranza, che non intende incutere paura (non è mai secondo il vangelo il volto di un Dio che incute paura), che vuole profetizzare non la fine, ma il fine, il significato del mondo. La prima verità è che l'universo è fragile nella sua grande bellezza: in quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 15-11-2015)
La speranza e la vigilanza cristiana
In questo testo l'evangelista Marco riporta un discorso fatto da Gesù sugli ultimi tempi, usando un linguaggio apocalittico. La sua intenzione era di mantenere vigile la speranza della comunità, che era perseguitata e pensava fosse imminente la fine del mondo. Il messaggio è chiaro: "Vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e glor ...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 15-11-2015)
Video commento a Mc 13,24-32
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(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 15-11-2015)
Video commento a Mc 13,24-32
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(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 15-11-2015)

L'Anno Liturgico volge al termine, e anche il Vangelo di Marco: siamo al capitolo 13; dal successivo comincia il racconto della Passione. Potremmo pensare che le parole di Gesù suonino quasi un addio... Invece è solo un arrivederci! Certo, l'affermazione: "Non passerà questa generazione..." ingenerò un equivoco non da poco: che, cioè, la fine del mond ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 15-11-2015)
Dal'angoscia alla vita per sempre
Nelle ultime domeniche dell'anno liturgico, la parola di Dio ci fa riflettere sui novissimi, sulle ultime cose che si verificheranno, quando il Signore verrà a giudicare i vivi ed i morti, secondo quanto noi professiamo nel Credo. Si tratta di un aspetto importante della nostra fede che non possiamo sottacere, anche se ci possono far preoccupare le cose che ...
(continua)

 
    don Luciano Cantini       (Omelia del 15-11-2015)
Dalla pianta di fico
Le potenze che sono nei cieli Andare dietro alle parole per scoprirne il significato che nascondono è qui necessario; il linguaggio apocalittico non ci appartiene (soprattutto quello ebraico-cristiano) anche se l'horror, il fantasy, il catastrofico sono entrati nella letteratura contemporanea. Anche la lettura simbolica non ci è familiare, influenzati da ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 15-11-2015)
I potenti hanno i giorni contati
Accade spesso, purtroppo, che certi fatti di cronaca ci sconvolgano, aldilà del fatto che li stiamo vivendo in prima persona. Certo, quando un paese, una città, una comunità sono sconvolti da alcune calamità, naturali o meno che esse siano, l'impatto è decisamente significativo e lascia il segno. Parlare o sentir parlare di terremoto in zone già in pre ...
(continua)

 
    don Michele Cerutti       (Omelia del 15-11-2015)
Commento su Marco 13,24-32
L'anno liturgico batte gli ultimi colpi finali e con domenica prossima, detta di Cristo Re, concluderemo questo ciclo. La liturgia ci invita a soffermarci sulle realtà ultime, quelle denominate escatologiche. Il cristianesimo è escatologia dal principio alla fine, e non soltanto in appendice: è speranza, è orientamento e movimento in avanti e perciò è ...
(continua)

 
    don Domenico Luciani       (Omelia del 15-11-2015)
Video commento su Mc 13,24-32
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(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 15-11-2015)
#StradeDorate - Commento su Marco 13,24-32
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(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 15-11-2015)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Gigi Avanti Quando nella propria storia personale o collettiva succede qualcosa di brutto, di sconvolgente o di inaspettato c'è sempre qualcuno che giustamente si mette a sollevare gli animi, a infondere la speranza, a incoraggiare la ripresa. E lo fa ricorrendo spesso, però, ad espressioni talmente usate da ri ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 15-11-2015)

Il Vangelo di questa domenica, al primo ascolto, può sembrarci un po' strano: sembra di trovarsi in uno di quei film definiti "catastrofisti", che mettono in scena spettacolari cataclismi. Avete ascoltato bene? Rileggo: "In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà più il suo splendore e gli astri si metteranno a cade ...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 15-11-2015)
Video commento su Marco 13,24-32
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(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 15-11-2015)
Ma le mie parole non passeranno
Questa domenica è la penultima dell'anno liturgico, cioè dell'anno come la liturgia propone di viverlo. La proposta è complessa; ma nelle sue linee generali può essere intesa come un cercare di capire chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo: e, allo scopo, ripercorrere ogni anno l'intera storia dell'umanità, relativamente ai suoi rapporti con Dio. Si c ...
(continua)

 
    Michele Antonio Corona       (Omelia del 15-11-2015)

La liturgia ci fa ascoltare delle pagine difficili della Scrittura: Dn 12 e Mc 13. Il genere letterario che le accomuna è quello detto "apocalittico". Non si tratta di profezie sulla fine del mondo, ma sulla constatazione credente della necessità della fine di un mondo. Questa sottolineatura è capitale per non interpretare le parole di Gesù come una prev ...
(continua)

 
    don Lello Ponticelli       (Omelia del 15-11-2015)
Prediche senza Pulpito - Commento al Vangelo
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(continua)

 
    padre Giuseppe De Nardi       (Omelia del 15-11-2015)
Sulla Tua Parola - Mc 13,32
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(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 15-11-2015)
La Parola - commento a Mc 13,24-32
Commento di padre Lorenzo Altissimo, religioso francescano della comunità di santa Lucia, Vicenza Registrato nella cappella della Grotta di Lourdes nella chiesa di santa Lucia, Vicenza ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 15-11-2015)
Commento su Mc 13,31
"Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno." Marco 13,31 Come vivere questa Parola? La Parola che non passa è la Parola creatrice che troviamo all'inizio del mondo: "E Dio disse..."! È la Parola che ha dato vita al mondo, che comunica anche oggi la Sua Presenza e dà vita anche a me in questo istante! È la Parola che mi avvolge ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 15-11-2015)
Il futuro e il nostro "frattempo"
Con i piedi per terra e con gli occhi al cielo. Questa è in sintesi la pedagogia di vita che ci viene trasmessa dalle Letture di questa Domenica, nelle quali riscontriamo un'esortazione all'attesa e alla speranza, poiché la storia presente è destinata ad avere un epilogo e l'uomo intratterrà negli ultimi tempi un incontro con il suo Creatore così come l ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 15-11-2015)

Le immagini sono dell'Antico Testamento, ma il significato riguarda le cose nuovissime, l'escaton, il finale e l'eterno. In mezzo - e questo ci esamina e ci torchia - ci sono le parole e le parabole che spingono alla sorveglianza. Questo raccontano la storia del fico e i pensieri sulla fragilità del mondo (seguiranno le parole sull'ultima ora, la parabola d ...
(continua)

 
    don Marco Pratesi       (Omelia del 15-11-2015)
Ruminare i Salmi - Salmo 16,5 (XXXIII domenica del tempo ordinario, anno B)
Ruminare i Salmi - Salmo 16 (Vulgata / liturgia 15),5 - (XXXIII domenica del tempo ordinario, anno B) CEI Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita. TILC Sei tu, Signore, la mia eredità, il calice che mi dà gioia; il mio destino è nelle tue mani. Ebrei 10,12-14 Cristo, avendo offerto un solo sacrificio per i ...
(continua)

 
    Carla Sprinzeles       (Omelia del 15-11-2015)

Se ascoltiamo le notizie del telegiornale, non possiamo che essere pessimisti: il mondo si sta distruggendo con le sue mani. Molte volte sento dire: "Come si fa a dire che Dio è buono, quando succedono fatti così negativi a persone che non lo meritano, quasi che il male fosse una punizione di Dio. Ma Dio non fa nulla nella storia, offre agli uomini le po ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 15-11-2015)
Commento su Dn 12,1-3; Sal 15; Eb 10,11-14.18; Mc 13,24-32
Domenica scorsa la liturgia ci ha presentato la differenza fra il comportamento di due vedove che possedevano solo un pugno di farina ed un goccio d'olio e due monetine e gli scribi che avevano anche il superfluo. Questi ultimi ostentavano tutto ciò che possedevano ed erano appagati dalle cose umane, mentre le vedove con la loro fede nella provvidenza hann ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 18-11-2012)
Commento su Marco 13,24-32
Siamo alla fine dell'anno liturgico, e la Parola ci orienta in una direzione ostica e impegnativa, ci invita a guardare avanti e altrove e con un altro sguardo: è il tema del futuro, della fine del mondo, dei novissimi. Cosa succederà domani? Come andrà a finire la Storia? Che ne sarà di noi? Predicazioni medioevali e film di serie "B" ci rappresentano ...
(continua)

 
    Monastero Domenicano Matris Domini       (Omelia del 18-11-2012)
Commento su Marco 13,24-32.
Collocazione del brano L'anno liturgico volge al termine e con questa domenica termina la lettura del vangelo di Marco. L'ultimo brano ad essere letto è tratto dal discorso escatologico che occupa tutto il capitolo 13 e che Gesù avrebbe pronunciato davanti ai suoi discepoli sul monte degli Ulivi qualche giorno prima del proprio arresto. Lo spunto gli ve ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 18-11-2012)
Audio commento su Mc 13,24-32
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)

 
    Giovani Missioitalia       (Omelia del 18-11-2012)
L'eternità della sua parola
"Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno!" (Mc 13,31). Questa domenica la Parola di Dio ci offre l'opportunità di guardare al Cristo come a Colui che è l'eterna Verità, la persona su cui si può fondare tutta l'esistenza. Molte volte queste parole di Gesù sono state usate per incutere paura, per mettere le persone in uno stato d ...
(continua)

 
    dom Luigi Gioia       (Omelia del 18-11-2012)
Il Figlio dell'uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti
...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 18-11-2012)
Commento su Daniele 12,3
I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre Dan 12,3 Come vivere questa parola? "Quel tempo... sarà un tempo di angoscia"...: così inizia il profeta il suo messaggio a coloro che si trovano "scritti nel libro". Perché si avvicina la fine: la strada del ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 18-11-2012)
Commento su Marco 13,24-32
Siamo davanti agli eventi finali. Riguardano noi e quelli dopo di noi. Ogni giorno è il penultimo rispetto alla venuta del Signore e la fine di tutto avviene nella vita e nella morte di ognuno. Se ogni giorno è vigilia, ci tocca vigilare ogni giorno. Il sole, la luna e le stelle sono "segni" della presenza di Dio così come le nostre esperienze di fede, ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 18-11-2012)
Il tesoro di bontà del nostro tempo
Un Vangelo sulla crisi e contemporanea­mente sulla speran­za, che non profetizza la fi­ne del mondo, ma il signifi­cato del mondo. La prima verità è che il mon­do è fragile: in quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo... Non solo il sole, la luna, le stelle, ma anche le istituzio­ni, la so ...
(continua)

 
    don Luigi Trapelli       (Omelia del 18-11-2012)
Chiamati a dare compimento alla nostra vita

Siamo alla penultima domenica di quest'anno liturgico prima della festa di Cristo Re. Marco ci parla della fine dei tempi o meglio del fine della nostra vita. Il linguaggio usato è apocalittico, ossia svela gli ultimi tempi, partendo dalla realtà della gente che scrive.
 Si parla sempre di fine dei tempi quando si vive una realtà di persecuzione e ...
(continua)

 
    don Giovanni Berti       (Omelia del 18-11-2012)
Può finire la religione ma non Dio
Clicca qui per la vignetta della settimana. Dove Gesù pronuncia queste parole? Non è affatto secondario sapere il luogo di questo dialogo con i discepoli... Siamo davanti al Tempio di Gerusalemme, il luogo che per gli ebrei è il più sacro e che domina la città. L'evangelista Marco indica esattamente da quale prospettiva Gesù sta guardando il Tempio ...
(continua)

 
    don Nazareno Galullo (giovani)       (Omelia del 18-11-2012)
Salvezza "faidate" o salvezza "faiconCristo"?
Potenti parole di Gesù, che però pare non facciano più paura a nessuno. Oggi voglio essere pessimista: qui pare di vivere nella terra dove tutti sono felici e contenti e sinceramente non importa a nessuno più che un giorno ci sarà una fine. Quando parli di fine del mondo pensano tutti che ci si riferisca a presunte profezie Maya, ma in pochi davvero c ...
(continua)

 
    mons. Giuseppe Giudice       (Omelia del 18-11-2012)
Come l'albero, dai nostri frutti riveliamo il nostro cuore
Egli è vicino. È alle porte. Per questo il mio cuore gioisce ed esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro perché sono sicuro, nel dono e nella certezza della fede, che non mi abbandonerà. A coloro che si soffermano sulla fine, profeti di sventura di ieri e di oggi, Gesù parla del fine, del senso, dell'orientamento della storia umana e co ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 18-11-2012)
Con grande potenza e gloria
Sembra un discorso catastrofico, invece è un invito alla fede e alla speranza. Dice Gesù infatti: «Dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte...». Non sappiamo bene a cosa egli si riferisse: forse alla distruzione di Gerusalemme? Qua ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 18-11-2012)
Non corriamo, inutilmente e con gli occhi bendati, nella vita
A volte, con un semplice: 'Perché?', sfugge dalla bocca di tanti la vera preoccupazione profonda che ciascuno - consapevolmente o meno nasconde nel profondo - quella del chi siamo e del come viviamo nel breve periodo che ci è concesso da Dio su questa terra. Se non ci lasciamo troppo sviare dalle tante sirene che tentano di distrarci e farci vivere solo l ...
(continua)

 
    Marco Pedron       (Omelia del 18-11-2012)
Disastri divini
Siamo nel capitolo 13 di Mc. Commentiamo solo la prima parte del vangelo (Mc 13,24-27) e non la parabola del fico (Mc 13,28-32): comprendendo la prima parte (Mc 13,24-27) si comprendono anche i versetti successivi (Mc 13,28-32). Questo è uno di quei brani che sono stati presi per annunciare la fine del mondo. Ma della fine del mondo, della terra, questo ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 18-11-2012)

Marco scrive questo capitolo in un momento di grande sofferenza per tutti, per via di guerre, persecuzioni e calamità, per cui i cristiani sono sconcertati e si domandano il senso di tutte queste sofferenze. Qualcuno si sta già allontanando. Marco desidera rincuorarli. Scrive con il linguaggio apocalittico, che per i contemporanei era chiarissimo e non ...
(continua)

 
    don Luciano Cantini       (Omelia del 18-11-2012)
La tenerezza del germoglio
Le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte Il genere letterario apocalittico sembra essere lontanissimo dalla nostra cultura moderna, improntata com'è al progresso, lo sviluppo... sembra che non ci siano limiti alla scienza che riesce a scandagliare fino alle radici profonde della vita, a prolungarla, a renderla agevole. ...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 18-11-2012)
Video commento a Mc 13,24-32
...
(continua)

 
    Gaetano Salvati       (Omelia del 18-11-2012)
Commento su Marco 13,24-32
Il vangelo di oggi ci riconsegna una delle più grandi verità della fede cristiana: il Signore "è vicino, è alle porte" (Mc 13,29). È questa una parola con la quale la Chiesa annuncia al mondo che, in Cristo, non esiste la fine del mondo, intesa come annientamento della storia; sussiste invece, il momento ("l'estate", v.28) in cui si raccoglieranno e si ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 18-11-2012)
Un seme di Cielo
Le letture di oggi appartengono a un genere letterario ben definito nella Sacra Scrittura, quello dei testi "apocalittici", che non necessariamente rimandano a cose terrificanti e angoscianti, e che invece hanno la preoccupazione di "rivelare" (questo il significato del termine "apocalisse") i disegni di Dio sull'uomo e sulla storia. Appare abbastanza sconta ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 18-11-2012)
Apocalissi
Stiamo per concludere l'anno liturgico, fra poco saluteremo Marco e il suo vangelo per iniziare, insieme a Luca, un nuovo percorso in preparazione al Natale. Prima, però, Marco vuole ancora invitarci ad una riflessione scomoda e impegnativa. In questi tempi in cui siamo tutti impegnati a sopravvivere, la Chiesa osa chiederci di andare oltre, di non fermarc ...
(continua)

 
    padre Sergio Tellan, OFM cap.       (Omelia del 18-11-2012)
Video commento a Mc 13,24-32
...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 18-11-2012)
Video commento a Mc 13,24-32
...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 18-11-2012)

COMMENTO ALLE LETTURE a cura di don Paolo Ricciardi Se qualcuno dei presenti credesse nella profezia della fine del mondo, che dovrebbe avvenire tra poco più di un mese, il vangelo di oggi potrebbe essere un punto a favore. E chi fosse appassionato di film o di romanzi apocalittici, potrebbe trovare in queste pagine una conferma. Eppure il vangelo di M ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 18-11-2012)

Il Signore è vicino, è alle porte Avete mai provato cosa significa attendere qualcosa di bello? Qualcosa di meraviglioso? Attendere qualcosa di speciale a cui tenete davvero tanto? Beh, vi sarete accorti che il tempo non passa mai. L'attesa appare lunga perché il desiderio che si realizzi quell'incontro, quell'evento, è così forte che vorremmo che i ...
(continua)

 
    don Domenico Luciani       (Omelia del 18-11-2012)
Video commento a Mc 13,24-32
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(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 18-11-2012)
Tra un mese finisce il mondo
Tra un mese finisce il mondo, se hanno ragione quanti attribuiscono valore profetico al calendario Maya. Non sono i primi, nella storia, a preannunciare la catastrofe finale, sulla base di ovvie scadenze o di calcoli astrusi: ad esempio, pare che un'ondata di panico abbia percorso l'Europa all'avvicinarsi dell'anno Mille; c'è chi dà retta a chissà quanto ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 18-11-2012)
Anche la terra è di passaggio
Qual è la novità del Vangelo di oggi? Che non solo noi siamo pellegrini e di passaggio quaggiù, ma addirittura la terra è di passaggio. E anche il cielo. Viandanti (= che vanno) pure loro... I misteri della Terra Cieli e terra passeranno... Che la terra non stesse mai ferma, lo sapevamo già, ma che andasse a quella velocità, chi mai l'avrebbe im ...
(continua)

 
    Riccardo Ripoli       (Omelia del 18-11-2012)
Il sole si oscurerà e la luna non darà più il suo splendore
Nella vita non ci sono avvenimenti negativi, tutto dipende da quale punto di vista guardiamo le cose. Ogni fatto può essere visto con il segno più o con il segno meno. Se piove è un bene, si irriga la terra, i fiumi si colmano, la siccità si allontana, ma è anche un male per coloro che sono senza casa, per chi deve fare una gita o un lavoro all'aperto. ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 18-11-2012)
Passato, presente e futuro in Dio
Se nelle precedenti Domeniche ci si era soffermati sul tema dei defunti e sulla vita dopo la morte, oggi ci si intrattiene sul tema della "fine cosmica universale", sull'epilogo della storia presente. La Scrittura ce ne parla con immagini tipiche dell'apocalittica, che descrivono scene sconvolgenti e impressionanti, che vanno interpretate ovviamente in senso ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 18-11-2012)
Commento su Primo Daniele 12,1-3: Salmo 15; Ebrei 10,11-14.18; Marco 13,24-32
Siamo arrivati alla penultima domenica dell'anno liturgico. Al centro dell'attenzione delle letture di questa domenica abbiamo il tema del giudizio finale ad opera del Figlio dell'uomo, chiaramente identificabile in Gesù Cristo, e un forte invito alla vigilanza. Il tema dominante è quello della speranza e della salvezza offerta da Dio. A commento delle le ...
(continua)

 
    Monastero Domenicano Matris Domini       (Omelia del 15-11-2009)
Commento su Marco 13,24-32
Lectio Contesto Il testo della XXXIII domenica del T. O. fa parte del discorso escatologico del vangelo di Marco, che è l'unico vero discorso di questo evangelista. Composto da materiali diversi e sicuramente opera redazionale, il capitolo 13 assieme a detti di Gesù presenta influssi del genere apocalittico e una rilettura degli avvenimenti che nel 70 d ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 15-11-2009)
Audio commento a Mc 13,24-32
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 15-11-2009)
Risplenderemo come stelle
Il Vangelo di Marco ci presenta un discorso apocalittico che descrive la venuta finale del "Figlio dell'uomo che verrà sulle nubi con grande potenza e gloria". E ci saranno tremendi sconvolgimenti anche nell'Universo e poi sarà la fine del mondo. Quindi la fine dei tempi verrà, ma prima ci sarà la fine di ognuno di noi, o meglio il passaggio da questo g ...
(continua)

 
    don Daniele Muraro       (Omelia del 15-11-2009)
Non più offerta per il peccato
Nel Vangelo di questa domenica Gesù unisce cose grandi a cose piccole. Parla del sole, della luna e delle stelle insieme con le potenze nei cieli e poi racconta la parabola, così la chiama lui stesso, del fico. A tarda primavera il ramo di questa pianta diventa gonfio per le gemme che stanno per uscire, allora significa che ormai brutta stagione è finita ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 15-11-2009)
Imparare dagli ultimi
Sembra quasi che la liturgia voglia spaventarci con le letture che abbiamo ascoltato, la prima lettura ed il vangelo in modo particolare, e parlare di linguaggio "apocalittico" qui a Cuba è (per come è fatto il cubano), come evocare davvero la fine del mondo. Partendo allora dalla consapevolezza che camminiamo non verso la fine, verso la distruzione, ma ve ...
(continua)

 
    mons. Gianfranco Poma       (Omelia del 15-11-2009)
Le mie parole non passeranno
Con questa domenica, XXXIII del tempo ordinario, concludiamo la lettura del Vangelo di Marco che ci ha accompagnato per tutto questo anno liturgico. Questo Vangelo è tutto concentrato sulla formazione dei discepoli di Gesù. In una mirabile sintesi, il progetto formativo di Gesù, è descritto in questi termini: "Formò i Dodici perché stessero con Lui e p ...
(continua)

 
    LaParrocchia.it       (Omelia del 15-11-2009)
Chiamati a guardare
La parte finale del capitolo 13 del vangelo di Marco ci guida in questa domenica dell'anno liturgico. È un testo escatologico, caratterizzato da espressioni particolari, segni e simboli che necessitano di una lettura approfondita e di una retta interpretazione per evitare un approccio esclusivamente letterale. La preoccupazione maggiore dell'evangelista è ...
(continua)

 
    Monastero Janua Coeli       (Omelia del 15-11-2009)
Egli è vicino
Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose e la notte era a metà del suo rapido corso, la tua Parola onnipotente, si lanciò... è incredibile come il silenzio possa diventare parola! Vuoi incontrare il Signore? Ascolta il Silenzio. Le cose fanno rumore, i pensieri si affollano, gli impegni afferrano, le musiche e le parole invadono ... il Silenzio ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 15-11-2009)
Le parole del Signore non passeranno mai
Celebriamo oggi la XXXIII domenica del tempo ordinario. Come già ricordato domenica scorsa ci avviamo verso la conclusione dell'anno liturgico. Ovvio quindi che la parola di Dio di queste ultime settimane proponga una speciale attenzione sulle cose che verranno, sull'escatologia. Il Vangelo di oggi ci porta nel cuore di quel mistero della fine dei tempi, d ...
(continua)

 
    don Giovanni Berti       (Omelia del 15-11-2009)
Dio non passa di moda
Clicca qui per la vignetta della settimana. In questi giorni nei cinema esce un film dal titolo "2012" che, prendendo spunto da tradizioni maya, racconta la distruzione del mondo in un cataclisma totale. Di questo film (che probabilmente andrò a vedere, vista la mia passione per il genere catastrofico) ho visto solo qualche anticipazione. In una di quest ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 15-11-2009)
Quella breccia di luce sul futuro
Per noi che viviamo di solo presente, la litur­gia apre una porta nella parete del tempo, perché possiamo guardare oltre. Non per anticipare la data di un futuro, ma per insegnar­ci a vivere giorni aperti al fu­turo. Il Vangelo non parla della fine del mondo ma del senso della storia. Dice parole d'angoscia, ep­pure ci educa alla speranza, in questa no ...
(continua)

 
    don Remigio Menegatti       (Omelia del 15-11-2009)
Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio
PREGHIERA DI COLLETTA O Dio, che vegli sulle sorti del tuo popolo, accresci in noi la fede che quanti dormono nella polvere si risveglieranno; donaci il tuo Spirito, perché operosi nella carità attendiamo ogni giorno la manifestazione gloriosa del tuo Figlio, che verrà per riunire tutti gli eletti nel suo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo... V ...
(continua)

 
    padre Sergio Tellan, OFM cap.       (Omelia del 15-11-2009)
Video commento a Mc 13,24-32 - Passeranno i cieli
...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 15-11-2009)
Forse sta già bussando...
Quasi alla fine dell'anno liturgico, mentre ci prepariamo a salutare l'evangelista Marco, la liturgia ci propone un brano del tredicesimo capitolo del primo evangelo. Un testo difficile, che non possiamo decodificare se non tenendo conto del suo genere letterario - quello apocalittico - e mettendo al centro della nostra lettura non la fine della creazione, m ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 15-11-2009)
Non corriamo con gli occhi bendati!
Almeno le persone responsabili, - ossia quelle che hanno sempre presenti le ragioni stesse della vita: da dove veniamo, al perché, al come e a dove siamo diretti, quando finirà questa vita, questo mondo - si rendono conto che, per fare strada alle innovazioni, alle scoperte che giovano all'economia, ormai si debba temere davvero per la fine del nostro pian ...
(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 15-11-2009)
Costruire il futuro
Oggi è la penultima domenica dell'anno liturgico, cioè dell'anno come la liturgia propone di viverlo. La proposta è complessa; ma nelle sue linee generali può essere intesa come un cercare di capire chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo: e allo scopo, ripercorrere ogni anno l'intera storia dell'umanità, nei suoi rapporti con Dio. Si comincia con il t ...
(continua)

 
    padre Mimmo Castiglione       (Omelia del 15-11-2009)
Puntuali in tempo non databile!
Dorme la pianta! Letargo in inverno! Ma poi? Emerge, dalla tristezza dei rami senza foglie, il fine verso cui tende! Che prima o poi si risveglia, avviando il suo compimento. Matura il tempo. Germogli e poi i frutti. Nutrienti zuccherosi. E buoni e dolci. Proprio una buona e bella notizia quella di oggi! O no?! Paura? Certamente quello che ci viene d ...
(continua)

 
    don Marco Pratesi       (Omelia del 15-11-2009)
Chi perde (per Dio) trova
Il testo di Daniele rispecchia una precisa situazione di persecuzione: il tentativo violento di Antioco IV Epifane, re di Siria (e di Palestina), di imporre a Israele la rinunzia alla religione dei padri per abbracciare la religione pagana ellenistica (167-164 a. C.). Come sempre avviene in questi casi, si produceva una divisione: da un lato chi cercava di s ...
(continua)

 
    Marco Pedron       (Omelia del 15-11-2009)
Guarda a come vivi e saprai come vivrai
Questo anno liturgico si concluderà domenica prossima con la festa di Cristo Re; la prossima domenica d'Avvento aprirà quello nuovo. Quando furono scritte queste righe i cristiani vivevano le terribili persecuzioni di Nerone e Domiziano. Erano momenti molto difficili, ostici, drammatici: sembrava che l'annuncio evangelico potesse finire, che si potesse chi ...
(continua)

 
    padre Romeo Ballan       (Omelia del 15-11-2009)
Una nuova epoca missionaria: educazione e speranza
Riflessioni Marco usa un linguaggio da far paura, ma sempre con un messaggio di salvezza e di speranza. È il cosiddetto linguaggio ‘apocalittico', ricco di immagini e di parole, che gli evangelisti usano per esprimere la distruzione di Gerusalemme e, in prospettiva, gli avvenimenti ultimi della storia umana. Il contesto immediato nel quale vivevano le pr ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 15-11-2009)
Apocalissi
Siamo alla fine dell'anno liturgico, stiamo per salutare l'amico Marco e Pietro, suo maestro. Domenica prossima affronteremo la sconcertante festa della regalità di Cristo, poi l'Avvento a preparaci a sopravvivere alla tragedia del Natale (non che sia una tragedia, è che così l'abbiamo ridotto!). Oggi la Parola ci orienta in una direzione ostica e impeg ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 15-11-2009)
Commento su Marco13,26-27
Dalla Parola del giorno "Vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Ed egli manderà gli Angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo." Come vivere questa Parola? Come assiso su un seggio regale, Gesù è seduto sul monte degli Ulivi (13,3). Qui, "di fronte ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 15-11-2009)
Video commento a Mc 13,24-32
...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 15-11-2009)
Video commento alle letture (Vangelo: Mc 13,24-32)
...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 15-11-2009)
Verso un approdo finale
Siamo pellegrini in questo mondo. Aneliamo nella fede e nella speranza ai beni futuri. Crediamo nella risurrezione e siamo convinti di essere stati dotati d'immortalità. La nostra vera patria non è la terra, ma il cielo. Tutto ciò che circonda, ci affascina, ci preoccupa è destinato a finire. «Panta rei», tutto passa, dicevano i filosofi greci. La stes ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 15-11-2009)

A leggere i passi delle Scritture di questa domenica dobbiamo confessare che siamo stati colti da una certa angoscia. Una sensazione che si rinnova fin da quando, bambini o ragazzi, sentivamo in queste parole quasi una minaccia. Ma se riflettiamo un poco sui testi appare chiaro che è la nostra natura debole, umana, di peccatori che ci fa aver paura, ci int ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 15-11-2009)

PRIMO COMMENTO ALLE LETTURE a cura di Rocco Pezzimenti 1. Il giorno e l'ora nessuno li conosce, neanche gli angeli del cielo, ma solo il padre. Eppure la certezza dell'evento è ineluttabile e confermato da quanto detto appena prima e cioè che passerà il cielo e la terra, ma queste parole non passeranno. È su quelle parole che si è fondata la certe ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 15-11-2009)

Il discorso di Gesù che il Vangelo di questa domenica ci riporta, avviene nel Getsemani, sul monte degli Ulivi che si trova a Gerusalemme. Il Maestro e Signore è uscito dal Tempio, dove lo avevamo lasciato domenica scorsa, ed ora se ne sta seduto sulla collina coperta di ulivi. È proprio di fronte al Tempio: Gesù osserva da lontano il luogo santo e inta ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 15-11-2009)

Lo scopo finale della creazione e della storia umana è la raccolta dei giusti nel Regno del Padre, nella letizia della comunione con Dio. Per spiegare questo ultimo tempo, Gesù usa il linguaggio apocalittico, ben noto ai giudei, ma ammonisce i suoi a non volerne conoscere il momento e l'ora. Quello che conta è essere pronti, vigilanti, in attesa, come se ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 15-11-2009)
Non "la fine " ma "IL fine"
Sottolinea Ravasi in un suo commento ai brani liturgici di oggi che espressioni simboliche come l'oscuramento improvviso del sole e la caduta degli astri, presenti già a più riprese nel libro nel libro del profeta Isaia, non vanno interpretate letteralmente ma assumono un significato simbolico. Si tratta di immagini che favoriscono un linguaggio escatolog ...
(continua)

 
    Il pane della domenica       (Omelia del 15-11-2009)
Cosa ci sarà dopo la fine?
"Il Figlio dell'uomo riunirà i suoi eletti dai quattro venti" Ci sarà capitato di sentire cantare (o gridare?) una canzone di qualche anno fa', con questo ritornello: "Voglio trovare un senso a questa storia / anche se questa storia un senso non ce l'ha". Con parole molto più geniali, Shakespeare faceva dire a uno dei personaggi del suo Macbeth che la ...
(continua)

 
    Suor Giuseppina Pisano o.p.       (Omelia del 15-11-2009)
Vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi del cielo
E' la promessa del Signore Gesù che risuona in questa domenica; essa riassume il senso profondo delle letture di oggi, letture che, a prima vista, sembrano parlarci soltanto di distruzione, con quello sconvolgimento drammatico che metterà la parola fine su tutta la creazione. Ci avviamo verso la fine dell'anno liturgico, un arco di tempo, durante il quale ...
(continua)

 
    don Ezio Stermieri       (Omelia del 19-11-2006)
una fede adulta
Per un intero anno l'Evangelista Marco ci ha guidato verso una fede adulta. E' stato come attraversare la nostra chiesa piena di gente con i suoi mali, le sue speranze, il suo bisogno di Cristo. E ora trovarci davanti a Lui e dire con Pietro: Tu sei il Figlio di Dio, dirlo con il centurione romano, dirlo coralmente e, la fede anziché diventare elemento che ...
(continua)

 
    don Daniele Muraro       (Omelia del 19-11-2006)

Il commento segue lo schema predisposto dall'autore per ogni anno liturgico, che potete trovare cliccando qui. Uno dei documenti più significativi del Concilio Vaticano Il inizia parlando delle "gioie e speranze, tristezze e angosce" degli uomini d'oggi, e più avanti descrive questi stessi uomini come "tormentati tra la speranza e l'angoscia". Più pre ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 19-11-2006)
Commento Marco 13,24-32
Dopo la povertà delle persone, (Bartimeo, lo scriba che ancora non aveva aderito a Gesù, la povera vedova che ha gettato nel tesoro del tempio tutto quello che aveva), le letture e il vangelo di questa domenica ci parlano della povertà del creato e ci rimandano fortemente anche alla nostra povertà. Certo, la prima emozione di fronte alle righe inizial ...
(continua)

 
    don Bruno Maggioni       (Omelia del 19-11-2006)
Un futuro segnato dalla certezza
Le parole di Gesù che leggiamo in questa domenica fanno parte di un discorso che appartiene al genere apocalittico, un genere che si esprime attraverso un linguaggio immaginoso: «Il sole e la luna si oscureranno e le stelle cadranno». Questo discorso di Gesù non racconta la fine del mondo, ma il senso della storia. Molto spesso l'esperienza quotidiana se ...
(continua)

 
    padre Raniero Cantalamessa       (Omelia del 19-11-2006)
Dio è buono e pietoso… perchè sa di che pasta siamo fatti
Il Vangelo della penultima Domenica dell'anno liturgico, è il testo classico sulla fine del mondo. In ogni epoca c'è stato qualcuno che si è incaricato di sventolare minacciosamente questa pagina di Vangelo davanti ai suoi contemporanei, alimentando psicosi e angoscia. Il mio consiglio è di stare tranquilli e non lasciarsi minimamente turbare da queste p ...
(continua)

 
    don Mario Campisi       (Omelia del 19-11-2006)
L'uomo è Dio di sè stesso?
Una domanda di fondo in questa penultima domenica dell'anno liturgico in corso: "c'è un essere - Dio - che trascende l'uomo o l'uomo è tutto e quindi è Dio di se stesso?". Il termine "trascendenza", anche se negli ultimi tempi ha preso a circolare più di prima, rimane comunque difficile da capire per la maggior parte della gente. Tuttavia l'uomo ha se ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 19-11-2006)

Dalla Parola del giorno Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi, con grande potenza e splendore. Come vivere questa Parola? Le letture di oggi ci presentano un discorso escatologico e sono una preparazione alla festa di Cristo Re che si celebrerà domenica prossima. Siamo nei tempi ultimi dell'anno liturgico e questi brani riguardano i tem ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 19-11-2006)
Gesù Cristo giudice misericordioso
Ci avviamo verso la fine dell'anno liturgico e chiaramente la parola di Dio ci invita a fare una profonda verifica personale e comunitaria sul cammino spirituale fatto durante questo anno di vita cristiana, all'insegna dell'ascolto della parola di salvezza, della partecipazione alla mensa eucaristica e della vita sacramentale più in generale. La prima lett ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 19-11-2006)

Questo Vangelo parla a prima vista di cose che non ci piacciono, perché ci ricorda che dobbiamo morire, eppure è una buona notizia perché il fatto di non sapere quando, perché nessuno lo sa eccetto il Padre, dobbiamo riconoscere che ci evita non poche angosce. Inoltre il Signore ci promette la sua venuta potente e gloriosa, ma il fatto che associamo q ...
(continua)

 
    LaParrocchia.it       (Omelia del 19-11-2006)
Uno sguardo sul futuro
INTRODUZIONE - RIFLESSIONE 1.a Lettura - Dn 12,1-3 Collocato tra i profeti maggiori (anche se non è un genere profetico) il testo del libro di Daniele è prevalentemente e fondamentalmente di genere apocalittico. Siamo proiettati verso le realtà ultime della storia dell'intera umanità, e per una maggiore comprensione è necessario entrare nella dinami ...
(continua)

 
    don Ricciotti Saurino       (Omelia del 19-11-2006)
Moda
C'era una volta, al centro del giardino di una chiesa parrocchiale, tra i fiori che cambiavano ad ogni stagione, una colonna con sopra un libro aperto - il tutto in marmo bianco - sulle cui pagine, a caratteri cubitali, era scritto: "Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno!" Era la certezza di tanti adolescenti che vi passavano, la f ...
(continua)

 
    don Fulvio Bertellini       (Omelia del 19-11-2006)
Davanti a noi, senza scuse
Anticreazione? Secondo il linguaggio apocalittico del suo tempo, Gesù presenta la venuta del Figlio dell'uomo come un avvenimento caratterizzato da grandi segni cosmici: avviene una sorta di anti-creazione, che già nel linguaggio profetico più antico è il preludio ad una nuova creazione. Il linguaggio apocalittico può far sorridere o far paura. Sorri ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 19-11-2006)
Apocalissi
Siamo alla fine dell'anno liturgico, stiamo per salutare l'amico Marco e Pietro, suo maestro. Domenica prossima affronteremo la sconcertante festa della regalità di Cristo, poi l'Avvento a preparaci a sopravvivere alla tragedia del Natale (non che sia una tragedia, è che così l'abbiamo ridotto!). Le ultime settimane a me hanno segnato l'anima: quell'amo ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 19-11-2006)
Il giorno del Giudizio per tutti
C'è un aspetto dell'esistenza, in molti, che davvero preoccupa, e tanto, ed è quello di approfondire la vera ragione della vita, dono di Dio, che è destinata, lo si voglia o no, all'eternità. Chi di voi ha seguito il Convegno, che la Chiesa italiana ha tenuto recentemente a Verona, avrà notato che la tematica proposta sembrava uscire dai soliti schemi, ...
(continua)

 
    Comunità Missionaria Villaregia (giovani)       (Omelia del 19-11-2006)
La fine del mondo? Come, dove, quando?!
Il Vangelo di oggi, è un testo classico sulla fine del mondo: "In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più il suo splendore e gli astri si metteranno a cadere dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte". Non c'è di che stare allegri! Un testo del Vangelo che sicuramente ha ispirato, lungo tutte le ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 19-11-2006)
Il mio destino sta nelle tue mani
* Siamo giunti agli ultimi giorni dell'anno liturgico. Ma si sa, chi oggi nella nostra società organizza i suoi giorni sui ritmi dell'anno liturgico? Tuttavia, per il cristiano che partecipa con convinzione alla messa domenicale e segue il cammino della parola di Dio, queste ultime domeniche offrono l'opportunità di una riflessione profonda, tutt'altro che ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 19-11-2006)

Le letture di questa domenica, specialmente la Prima lettura e il Vangelo, hanno una particolarità: usano tanti verbi al futuro. Lo avete notato anche voi? Forse a una prima lettura non ci si fa caso, perciò proviamo a rileggere insieme. Per esempio, nella Prima Lettura, il profeta Daniele annuncia: "Or in quel tempo sorgerà Michele... Vi sarà un tempo d ...
(continua)

 
    padre Romeo Ballan       (Omelia del 19-11-2006)
Una nuova epoca missionaria
Riflessioni Marco usa un linguaggio da far paura, ma sempre con un messaggio di salvezza e di speranza. È il cosiddetto linguaggio 'apocalittico', ricco di immagini e di parole, che gli evangelisti usano per esprimere la distruzione di Gerusalemme e, in prospettiva, gli avvenimenti ultimi della storia umana. Il contesto immediato nel quale vivevano le prim ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 19-11-2006)
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno
La liturgia di questa domenica, i cui accenti già preludono al ciclo dell'Avvento imminente, è soffusa di speranza e di consolazione, velate alquanto da un linguaggio apocalittico. "Dopo quella tribolazione – così inizia il Vangelo – viene descritto lo svolgimento di una catastrofe cosmica, è come dire, che è in atto un evento divino. Su tutto preva ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 19-11-2006)

Il fine della storia non si può conoscere attraverso la scienza, poiché il mondo non è nelle mani dell'uomo. Dio solo conosce l'inizio e la fine della sua creazione. Per questo, Gesù, che è Dio, può dare una risposta adeguata sul tempo e la storia. Il sole si oscurerà. Come e quando finirà il mondo in cui abitiamo? La domanda ha sempre affaticato ...
(continua)

 
    Suor Giuseppina Pisano o.p.       (Omelia del 19-11-2006)

"Vegliate e state pronti, perché non sapete in quale giorno verrà Il Signore."( Mt. 24, 42. 44); cosi recita l'antifona al Vangelo di questa domenica, una delle ultime dell'anno liturgico, durante il quale abbiamo contemplato l'intero mistero di Cristo Figlio di Dio e Redentore; l'abbiamo contemplato negli eventi legati all'attesa, alla natività e all'in ...
(continua)

 
    don Romeo Maggioni       (Omelia del 19-11-2006)
Non resterà pietra su pietra - 1a domenica d'Avvento anno C per il rito ambrosiano
letture: Ml 3,19-20 - 2Ts 3,7-12 - Lc 21,5-19 Si apre l'Avvento, sei domeniche per prepararci al Natale di Gesù e capirne l'incidenza sulla storia. Quella venuta di Dio nella carne ha concluso una aspettativa, quella messianica, che in queste settimane la Chiesa ci rievoca per acutizzare anche in noi il senso del bisogno di Dio e di una sua salvezza. ...
(continua)

 
    don Remigio Menegatti       (Omelia del 19-11-2006)
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio (273)
Per comprendere la Parola di Dio alcune sottolineature La prima lettura (Dn 12, 1-3) parla dei segni che aiutano il credente ad attendere con fede l'incontro definitivo con Dio. Non si tratta di sapere in anticipo quando avverrà, bensì di ricordare che Dio è fedele alle sue promesse e viene incontro ai suoi amici per farli entrare nella sua festa e comun ...
(continua)

 
    mons. Ilvo Corniglia       (Omelia del 19-11-2006)

L'anno liturgico sta per concludersi e la parola di Dio vuole orientare la nostra attenzione agli eventi futuri verso i quali è incamminata la storia del mondo e dell'umanità. Lo fa anzitutto attraverso il messaggio di Daniele (12, 1-3: I lettura). E' in atto nella storia una lotta tremenda fra il bene e il male. Ma Dio è più forte. La sua vittoria sul p ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 19-11-2006)

Quando ci è stato chiesto di commentare le letture domenicali alla luce della nostra esperienza di vita di coppia, dobbiamo dire di aver accettato con entusiasmo. Il Vangelo, la Bibbia sono sempre fonte di riflessione positiva, specie quando ci si confronta in coppia, ognuno esprime le sue sensazioni, ci si confronta, ci si arricchisce. Di fronte a brani ...
(continua)

 
    don Marco Pratesi       (Omelia del 19-11-2006)
Il Signore è vicino
Il brano evangelico di oggi rappresenta la parte centrale e conclusiva del "discorso escatologico" di Gesù nel Vangelo di Marco (c. 13). In esso vengono associati e in qualche modo collegati avvenimenti diversi: la morte e risurrezione di Gesù, la distruzione di Gerusalemme e del tempio nel 70 d. C., vari disastri della storia umana, la persecuzione della ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 19-11-2006)
Al di là del linguaggio...
Terribile linguaggio traspare dalle pagine della Scrittura appena ascoltate! Si descrive una serie di avvenimenti catastrofici che dovranno incombere sulla nostra terra, una metamorfosi degli eventi della natura e l'apparire di ulteriori eventi terrificanti che precedono la fine della storia umana e il giudizio di Dio, che si rivela altrettanto inquietante. ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 16-11-2003)

Il Signore tornerà, è uno dei leit-motif della liturgia di queste ultime settimane dell'anno liturgico. Il Signore tornerà nella gloria, nella pace, nella serenità e dobbiamo dimenticare quelle immagini alle volte truculente che abbiamo in testa: la fine del mondo come una serie di catastrofi terrificanti. No, amici, invochiamo il ritorno del Messia, inv ...
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    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 16-11-2003)
Commento Marco 13,24-32
Dalla Parola del giorno Vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Ed egli manderà gli Angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo. Come vivere questa Parola? Come assiso su un seggio regale, Gesù è seduto sul monte degli Ulivi (13,3). Qui, "di fronte al ...
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    mons. Vincenzo Paglia       (Omelia del 16-11-2003)
Commento Marco 13,24-32
Introduzione Quando si chiede ad un bambino della seconda metà del ventesimo secolo che cosa sia per lui la fine del mondo, risponde in termini di catastrofe e di annientamento, così come suggeriscono la bomba atomica e l'inquinamento. Ma quando si interroga Gesù sulla fine dei tempi, risponde in termini di pienezza e di ritorno. Egli afferma con forza c ...
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    don Romeo Maggioni       (Omelia del 16-11-2003)
Allora vedranno venire il Figlio dell'uomo venire con grande potenza e gloria
A conclusione quasi dell'anno liturgico lo sguardo corre al futuro. Di un viaggio è il traguardo che conta; di ogni impresa è il fine che la qualifica. Della storia umana e della nostra vita personale è lo sbocco finale che determina il senso. Il pensiero va al giorno della manifestazione gloriosa di Cristo Signore e Giudice, quando dirà "Basta!" al temp ...
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    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 16-11-2003)
Quando il sole e gli astri si spengono la luce dei saggi e dei giusti risplende
Non passerà questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute». Ognuno di noi è contemporaneo alla fine, la vita è contemporanea alla morte. Quante volte si è spento il sole, quante volte le stelle sono cadute a grappoli dal cielo, lasciandoci vuoti, poveri, senza sogni: una disgrazia, la malattia, la morte di una persona cara, una sconfitta ...
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    LaParrocchia.it       (Omelia del 16-11-2003)
La speranza che non delude
"Ricordati di Gesù Cristo, risuscitato dai morti". È il mistero fondamentale del vangelo. Su di esso riposa la nostra fede e si fonda la nostra speranza. Cristo è entrato nella gloria del Padre. Egli ritornerà alla fine dei tempi per prendere con sé gli eletti e introdurli nel regno eterno della pace e dell'amore: il regno del Padre. Questa è la speran ...
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    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 16-11-2003)
Il grande giorno
Tanta gente, quella che conosce la fragilità di questa vita che è, ripeto, un breve pellegrinaggio, che ha origine dal Cielo e dovrebbe avere il suo termine proprio in cielo, perché questo è il disegno di Chi ci ha creato, con giusto timore, sa che tutto ha la sua fine e che l'infinito è solo di Chi è l'Infinito per natura, Dio. Sa che questa vita con ...
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    don Fulvio Bertellini       (Omelia del 16-11-2003)
Immagini apocalittiche
Il linguaggio usato da Gesù nel brano di questa domenica è per noi piuttosto inquietante. Sconvolgimenti cosmici, fine del mondo, il Figlio dell'uomo che viene sulle nubi... E nello stesso tempo facciamo fatica a prenderlo sul serio, ci chiediamo se sarà proprio così. Per la nostra mentalità scientifica, postmoderna, sempre più disincantata nei confron ...
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    don Roberto Rossi       (Omelia del 16-11-2003)
Vegliate e state pronti
"Vegliate e state pronti, perché non sapete in quale giorno verrà il Signore". Al termine ormai dell'anno liturgico siamo invitati dalla Parola di Dio a meditare sulle realtà ultime della terra e sulle realtà eterne. Così siamo aiutati a essere vigilanti, saggi, pronti, preparati. Ogni conclusione, ogni cosa che finisce ci richiama quella che è la gr ...
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    padre Paul Devreux       (Omelia del 16-11-2003)
Commento Marco 13,24-32
Oggi celebriamo la penultima domenica dell'anno liturgico e la Chiesa c'invita a riflettere sulla speranza cristiana: il grande ritorno di Gesù, che verrà a radunare i suoi eletti. Mi apre il cuore alla speranza questa prospettiva? Gesù c'invita a guardare ai segni premonitori di questa venuta, ma di fatto oggi nessuno ha paura dell'imminenza della fin ...
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    don Elio Dotto       (Omelia del 16-11-2003)
Conversione, non consolazione
C'è una malattia che affligge la società moderna, e le stesse nostre chiese cristiane: una malattia insidiosa, che ha sintomi nascosti ma effetti disastrosi. Mi riferisco a quella malattia di cercare in ogni messaggio di carattere "religioso" - in ogni parola che dica a proposito di Dio - una risorsa per sognare, magari anche per commuoversi e piangere, se ...
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    Paolo Curtaz       (Omelia del 16-11-2003)
Interamente Chiesa
Solo per Valle d'Aosta e Piemonte Letture varie, a scelta: Gv 15,1-17/ Gv 17,11b - 23 Siamo alla fine dell'anno liturgico e, come tutti gli anni, siamo invitati a celebrare la Solennità della Chiesa locale, almeno in Valle d'Aosta e in Piemonte. E' una festa che mi sta moltissimo a cuore, sarà per il temperamento autonomista che contraddistingue o ...
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    Paolo Curtaz       (Omelia del 16-11-2003)
Il Signore tornerà.
per le regioni d'Italia eccetto Val d'Aosta e Piemonte Il Signore tornerà, è uno dei leit-motif della liturgia di queste ultime settimane dell'anno liturgico. Il Signore tornerà nella gloria, nella pace, nella serenità e dobbiamo dimenticare quelle immagini alle volte truculente che abbiamo in testa: la fine del mondo come una serie di catastrofi terr ...
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    a cura dei Carmelitani       (Omelia del 16-11-2003)
Discorso finale
1. Orazione iniziale Shaddai, Dio della montagna, che fai della nostra fragile vita la rupe della tua dimora, conduci la nostra mente a percuotere la roccia del deserto, perché scaturisca acqua alla nostra sete. La povertà del nostro sentire ci copra come manto nel buio della notte e apra il cuore ad attendere l' eco del Silenzio finché l'alba ...
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    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 16-11-2003)
Chi la fa' (e chi "è")... l'aspetti.
Non è affatto vero che i fantasmi non esistono. Io stesso ne ho visti parecchi; il terrore che incutevano era indescrivibile e in molte circostanze apportava ansia e angoscia. E l'esperienza capita non di rado anche a non pochi giovani della mia stessa età, come quel mio amico studente di medicina che circa un mese fa' ne ha visti parecchi... E che paura g ...
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    padre Lino Pedron       (Omelia del 16-11-2003)
Commento su Marco 13, 24-32
Questo brano potrebbe essere intitolato "un canto di speranza". La persecuzione verso i discepoli e la rovina di Gerusalemme hanno disperso i cristiani, ma la venuta del Signore li riunirà, non per il giudizio, ma per l'incontro definitivo nella gioia della salvezza. La dispersione ha reso possibile la testimonianza e l'annuncio del vangelo a tutte le nazio ...
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    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 19-11-2000)

Dalla Parola del giorno Dal fico imparate questa parabola: quando già il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l'estate è vicina; così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che Egli è vicino, alle porte. Come vivere questa Parola? Gesù ha accennato a segni premonitori dell'ultima sua venuta: segni che esprimono ...
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    Totustuus       (Omelia del 19-11-2000)
Omelia per il 19 novembre 2000 - 33a dom. T. Ordinario Anno B
NESSO TRA LE LETTURE Al termine del ciclo liturgico B la liturgia della Chiesa non può offrirci un tema migliore di quello della speranza. Daniele, guardando speranzoso verso il futuro, profetizzerà: "Allora si salverà il tuo popolo, tutti gli iscritti nel libro". Nel discorso escatologico Gesù vede il compimento delle profezie dell'Antico Testamento: ...
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    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 16-11-1997)
Gioie ed angosce di tutti
La notizia che 'mamma' Silvia, in Sardegna, si era liberata ed era tornata a casa dopo 265 giorni nelle mani dell'Anonima sequestri, improvvisamente ha fatto scattare una festa di tutta la nostra nazione, che attorno a questa gioia si è sentita come una famiglia, la grande famiglia che siamo e che a volte ci dimentichiamo di essere. Avremmo voluto essere ...
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