Lunedì 10 Febbraio 2025
Santa Scolastica

Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco    S0210 ; DO051
Scheda Agiografica: Santa Scolastica

Liturgia Nel nostro mondo c'è un tipo di conoscenza che si è sviluppata fin troppo a scapito dell'altra. La conoscenza scientifica arriva a scoperte straordinarie, ma non risolve i problemi più profondi dell'uomo. Pieni di questa conoscenza molti non sono più aperti alla conoscenza profonda raggiungibile soltanto in umiltà e semplicità. Gesù dice infatti che essa è concessa come grazia ai "piccoli": essi ricevono dal Padre la conoscenza del Figlio e dal Figlio la conoscenza del Padre, conoscenza di amore, fondata sull'amore. "Chi non ama non conosce Dio scrive Giovanni perché Dio è amore".
Avere pensieri sublimi su Dio non è nulla senza l'amore: "Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli... e se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, ma non avessi la carità, non sono nulla".
Chiunque incontra Cristo con fede diventa nuova creatura, ed illuminato e salvato, non può fare altro che narrare quanto per lui il Signore ha fatto. È il caso di tutti noi toccati nel battesimo alle orecchi e alle labbra. Ma noi lo abbiamo dimenticato o lo dimentichiamo spesso. Esortiamoci a riconoscere le cose che il Signore opera in noi e diventiamone annunciatori. L'essere toccati da Cristo è essere salvati, è avere vita nuova.
Ed egli, non più Dio lontano ma Emmanuele, il Dio con noi, ci tocca nelle orecchie, quando leggiamo le sacre scritture, ci tocca alle labbra quando ci comunichiamo dal suo santo altare, ci tocca al cuore quando compiamo il suo primo comandamento, quello dell'amore. Il motivo che ci fa dimenticare i grandi benefici di Dio in nostro favore è il nostro peccato. Ma con la sua grazia, con il suo tocco santo, il tocco eterno ma che in continuo si rinnova, veniamo ricreati e rigenerati alla vita eterna.
Per questo con tutto il cuore gli diciamo: Grazie! Come per Santa Scolastica, ciò che conta è aprirsi all'amore che Dio ci dona e trasmetterlo agli altri.

Antifona d'ingresso

Questa è la vergine saggia,
una delle vergini prudenti
che andò incontro a Cristo
con la lampada accesa. (Cf. Mt 25,1.13)

Oppure:
Come sei bella, o vergine di Cristo,
degna di ricevere la corona del Signore,
la corona della verginità eterna.

Colletta

Nella memoria della santa vergine Scolastica,
ti preghiamo, o Padre:
dona anche a noi, sul suo esempio,
di amarti e servirti con cuore puro
e di gustare la dolcezza del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Prima lettura
Gen 1,1-19
Dio disse, e così avvenne.

Dal libro della Gènesi

In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre. Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo.
Dio disse: «Sia un firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». Dio fece il firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento dalle acque che sono sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l’asciutto». E così avvenne. Dio chiamò l’asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa buona. Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che fanno sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la propria specie». E così avvenne. E la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie, e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
Dio disse: «Ci siano fonti di luce nel firmamento del cielo, per separare il giorno dalla notte; siano segni per le feste, per i giorni e per gli anni e siano fonti di luce nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne. E Dio fece le due fonti di luce grandi: la fonte di luce maggiore per governare il giorno e la fonte di luce minore per governare la notte, e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per governare il giorno e la notte e per separare la luce dalle tenebre. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quarto giorno.

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Gioisca il Signore per tutte le sue creature.

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto.

Egli fondò la terra sulle sue basi:
non potrà mai vacillare.
Tu l’hai coperta con l’oceano come una veste;
al di sopra dei monti stavano le acque.

Tu mandi nelle valli acque sorgive
perché scorrano tra i monti,
In alto abitano gli uccelli del cielo
e cantano tra le fronde.

Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.
Benedici il Signore, anima mia.

Canto al Vangelo

Mt 4,23

Alleluia, alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno
e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo.
Alleluia.

Vangelo

Mc 6,53-56
Quanti lo toccavano venivano salvati.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Tutta la creazione attende la salvezza del Signore. Nell'attesa della sua venuta, presentiamo al Padre le necessità della Chiesa e del mondo. Preghiamo insieme dicendo:
Rinnova, Signore, la tua alleanza con noi.

- Con la scienza e la tecnica, o Signore, doni all'uomo possibilità di dominare il mondo. Aiuta i responsabili della società a servire, non a distruggere l'umanità. Preghiamo:
- I tuoi miracoli indicano che sei venuto a redimere il mondo e preparare una nuova creazione. Fa' che la tua chiesa porti sempre agli uomini la gioia della salvezza. Preghiamo:
- Nonostante il progresso, gli uomini son spesso inquieti, soli e infelici. Attirali a te, Signore, perché possano sperimentare il potere benefico della tua compassione. Preghiamo:
- Sei venuto tra noi come uomo buono e amico attento. Aiutaci, Signore, a non vivere con indifferenza, accanto a chi soffre. Preghiamo:
- Ti si può trovare ovunque, ma sei reale e vivo nel tabernacolo. Fa', o Signore, che le nostre chiese siano un luogo privilegiato per l'incontro con te. Preghiamo:
- Per gli operatori sanitari.
- Per chi sente la vocazione alla preghiera.

O Dio eterno, presente nella creazione e ancor più nella redenzione, fà che accogliamo con gratitudine i doni che ci hai elargito e siamo solerti collaboratori della tua opera nel mondo. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte

O Dio, mirabile nei tuoi santi,
accogli questi doni che ti presentiamo nel ricordo di santa Scolastica
e come ti fu gradita la sua testimonianza verginale,
ti sia ben accetta l’offerta del nostro sacrificio.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla comunione

Ecco lo sposo che viene:
andate incontro a Cristo Signore. (Cf. Mt 25,6)

Oppure:
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita. (Sal 26,4)

Preghiera dopo la comunione

Rinvigoriti dalla partecipazione ai santi doni,
ti preghiamo, Signore Dio nostro:
fa’ che sull’esempio di santa Scolastica
portiamo nel nostro corpo
la passione di Cristo Gesù,
per aderire a te, unico e sommo bene.
Per Cristo nostro Signore.

Omelie
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