Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde DO073 ;
Questo breve passo di Vangelo ci offre una lezione importante. Giovanni, parlando a nome anche degli altri Apostoli, riferisce a Gesù: "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri". Loro hanno coscienza di essere il piccolo ma autentico gregge di Cristo, e hanno ragione. Appartengono a Cristo, e per seguire Cristo bisogna essere con lui, quindi a loro sembra logico ostacolare quelli che, non facendo parte del gruppo, vogliono usare il nome di Cristo a loro vantaggio. Ma non è la logica divina. "Gesù disse: Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me". Veramente è una ragione molto limitata, perche' questa persona che si appropria del nome di Gesù "subito dopo" non parlerà male di lui, ma forse dopo un po' di tempo sarà di nuovo su una strada sbagliata. Per il momento però è sulla strada buona e Dio si rallegra del bene ovunque esso sia.
Gli Apostoli certamente appartengono a Cristo, ma non possono considerare Cristo loro proprietà, è un'altra cosa. Non hanno il monopolio di Cristo, della grazia di Cristo. Se Dio agisce attraverso altri canali, se Dio agisce in altri luoghi che non sono il gregge di Cristo, questo deve essere per loro motivo non di contrarietà, ma di gioia.
È facile per noi, che siamo certi di possedere la verità essendo nella Chiesa cattolica, avere la tentazione di credere che il bene si trovi soltanto qui, e così la verità, e così la carità. Dio non è di questo parere.
Gesù ci guida anche alla solidarietà: "Chi non è contro di noi, è per noi". Il cuore così si allarga, invece di rattrappirsi. Tutte le persone che fanno del bene dobbiamo sentirle amiche, anche se in altre circostanze potranno parlare contro di noi, per mille motivi. Noi invece spesso pensiamo: "O buoni con noi, o cattivi contro di noi", ma ancora una volta questa non è la prospettiva divina. Dio fa piovere sui buoni e sui cattivi, cioè dispensa ovunque le sue grazie e ogni grazia divina è un inizio possibile di un cammino verso Cristo.
"Chi non è contro di noi, è per noi". La legge del tutto o niente vale per noi, ma sbagliamo se vogliamo applicarla agli altri, perché non siamo noi giudici degli altri. Rallegriamoci di ogni piccolo bene che vediamo compiere da chiunque, perché ogni passo nel bene avvicina a Dio. Chiediamo al Signore il dono di questa larghezza di cuore, che corrisponde al suo desiderio e al vero interesse dell'evangelizzazione.