Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde DO074 ;
Il Siracide oggi ci mette in guardia contro la falsa fiducia: "Non confidare nelle tue ricchezze e non dire: "Questo mi basta"". I beni materiali non bastano all'uomo, che ha bisogno invece di ricchezze spirituali. "Non seguire il tuo istinto e la tua forza... Non dire: "Ho peccato, e che cosa mi è successo?"... Non dire: "La sua misericordia è grande; mi perdonerà i molti peccati"". La nostra fiducia deve essere fondata soltanto sulla misericordia di Dio, ma aver fiducia non vuoi dire approfittare della misericordia, altrimenti si aggiungerà "peccato a peccato". La misericordia di Dio ci chiama alla conversione e non al peccato con l'idea che Dio intanto è generoso e perdona sempre; è un invito all'amore coerente, non all'egoismo.
E Gesù nel Vangelo odierno ci chiede la coerenza, per un amore molto forte: "Se la tua mano ti scandalizza, tagliala... Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo... Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo. . .". Tutto deve essere dato a Dio come risposta coerente al suo immenso amore.
L'ultima frase del passo evangelico è ancora un richiamo alla coerenza: "Abbiate sale in voi stessi...". Ravvivate cioè il senso della vocazione cristiana, per la quale siamo chiamati ad essere sale della terra e luce del mondo. È la frequentazione assidua della parola di Dio che ci impedisce di diventare insipidi e che ci fa meritare la beatitudine espressa dal salmo: "Beato l'uomo che si compiace della legge del Signore, la sua legge medita giorno e notte. Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua, che darà frutto a suo tempo".
Avere sale in noi stessi ci rende capaci di dare alla nostra vita, anche nelle umili e consuete cose di ogni giorno, la tonalità cristiana, senza conformarci alla mentalità del mondo e di trasmettere così agli altri, quasi a nostra insaputa, il sapore di Cristo.