Omelia (22-06-2007) |
mons. Vincenzo Paglia |
Gesù esorta i discepoli a digiunare dalle cose del mondo. E' un insegnamento di grande saggezza, soprattutto in una società ricca e opulenta come la nostra. Abbiamo bisogno di liberarci dalla schiavitù del possesso e del consumo. Il digiuno, prima di essere una pratica esteriore, è un atteggiamento del cuore, un modo di porsi di fronte alla vita. Il vero tesoro – continua Gesù – è là dov'è diretto il cuore. Digiunare dalle cose del mondo non solo libera dalla schiavitù consumista ma rende capaci di accumulare tesori nel cielo. E il cielo è la vita con il Signore, con i fratelli e con i poveri. Chi spende così la propria vita accumula tesori che non gli saranno rubati dai ladri di questo mondo; al contrario, frutteranno abbondantemente in amore e in bontà. Avere l'occhio chiaro significa avere attenzione e preoccupazione al vero tesoro della vita che è appunto l'amore per il Signore e per gli altri. Chi vive ripiegato su se stesso si autocondanna a passare le sue giornate senza luce, chiuso nel proprio piccolo e triste orizzonte. |